provincia dellaLombardia, 2965 km², 530.969 ab. (stima 2007), 174 ab./km², capoluogo:Pavia. Comuni: 190. Sigla: PV.
Il territorio provinciale comprende l'intero settore sudoccidentale della regione ed è delimitato dalle province diMilano,Lodi,Piacenza,Alessandria,Vercelli eNovara. Il paesaggio, in parte collinare e in parte pianeggiante, è caratterizzato dalla presenza di numerosi corsi d'acqua e da ampie coltivazioni agricole con insediamenti di tipo rurale.
Il corso delPo, che vi scorre da W a E, divide la provincia in due zone dal paesaggio molto diverso. A N si stendono le pianeggianti regioni storiche dellaLomellina e del Pavese vero e proprio, separate dal Ticino; a S è l'Oltrepò Pavese, formato da una fascia di pianura relativamente esigua alla destra del Po, alla quale succedono i rilievi collinari e montuosi dell'Appennino Ligure. Oltre al Po, i principali corsi d'acqua, suoi tributari di sinistra, sono laSesia, l'Agogna, ilTerdoppio, l'Olona, ilLambro e, specialmente, ilTicino, che gli convoglia una cospicua quantità d'acqua, tanto da raddoppiarne quasi la portata e da renderlo navigabile, aumentando però il rischio alluvionale soprattutto nelle stagioni autunnale e primaverile. La stessa città di Pavia, infatti, è spesso interessata da esondazioni di grave entità, specie nel quartiere a S del fiume, denominato Borgo Ticino. Nella fascia collinare della provincia, la cui morfologia e costituzione geologica favoriscono i fenomeni franosi, si è assistito all'inizio del sec. XXI a un recupero di molte aree marginali e ad alto rischio idrogeologico, cui ha contribuito l'istituzione di varie riserve naturali e aree protette, come il Parco Lombardo della Valle del Ticino. Il clima presenta caratteri spiccatamente continentali nelle aree di pianura, dove le estati sono molto calde, gli inverni assai freddi e nebbiosi e le precipitazioni moderate; nelle zone montuose si attenuano progressivamente le escursioni termiche e aumentano le precipitazioni, che presentano, qui come in pianura, due massimi nei mesi primaverili e in quelli autunnali. Negli anni Novanta del sec. XX, dopo decenni di diminuzione della popolazione, si è registrato un arresto di questa tendenza. Tuttavia, tale stabilizzazione è dovuta esclusivamente all'immigrazione dall'estero e dalle altre province italiane. Infatti, il saldo naturale è pesantemente negativo. Nell'ambito provinciale si verifica un frequente spostamento, spesso a carattere definitivo, di numerosa forza lavoro dalle aree collinari e montane, ma in genere da tutte quelle a economia prevalentemente agricola e pastorale, verso i centri maggiori della pianura: ne risulta che vaste aree dell'Oltrepò Pavese e della Lomellina tendono gradatamente a spopolarsi in favore dei comuni economicamente più progrediti, contribuendo ad accentuare ulteriormente lo squilibrio nella distribuzione della popolazione. I centri principali, dopo il capoluogo, sonoVigevano,Mortara,Garlasco eGambolò, nella Lomellina;Voghera,Stradella eBroni, nell'Oltrepò Pavese. La fascia settentrionale del territorio provinciale è percorsa dalla SS 35, in direzione della quale si intuisce quasi una prosecuzione della cintura periurbana milanese. Altra arteria di traffico importante è l'autostrada A21 Torino-Piacenza-Brescia, che corre a S di Pavia parallela al Po. Queste due direttrici sono percorse anche da importanti linee ferroviarie, la Milano-Genova, da N a S, e la Torino-Piacenza, da W a E.
Nonostante l'espansione delle attività industriali l'economia provinciale ha conservato la sua caratteristica e tradizionale impronta agricola. I principali prodotti sono il riso, il grano, il mais, le barbabietole da zucchero e i foraggi, che alimentano un cospicuo allevamento bovino e, indirettamente, quello suino, nelle aree di pianura; a questi si aggiungono l'uva da vino, trasformata in loco in pregiati vini, le mele e le pesche nella fascia collinare dell'Oltrepò Pavese. L'industria è attiva in prevalenza nei settori metalmeccanico, chimico, calzaturiero (con il relativo distretto produttivo di Vigevano), alimentare, tessile, delle materie plastiche e dei materiali da costruzione. Per quanto riguarda il settore terziario rilevante è il turismo nell'area dell'Oltrepò Pavese, che ha conosciuto un grande sviluppo sin dalla fine del sec. XX, soprattutto grazie ai molti investimenti in piccole imprese agrituristiche e ai percorsi enogastronomici, che costituiscono una notevole fonte di attrazione.
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