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Kenneth Branagh

Kenneth Branagh (Kenneth Charles Branagh) è un attore inglese, regista, voce narrante, produttore, produttore esecutivo, co-produttore, scrittore, sceneggiatore, è nato il 10 dicembre 1960 a Belfast (Gran Bretagna).
Nel 2022 ha ricevuto il premio come miglior sceneggiatura alGolden Globes per il filmBelfast. Dal 1995 al 2022 Kenneth Branagh ha vinto 6 premi:Critics Choice Award (2022),Festival di Venezia (1995),Golden Globes (2022),Premio Oscar (2022),Roma Film Festival (2021),Satellite Awards (2022). Kenneth Branagh ha oggi 64 anni ed è del segno zodiacale Sagittario.

Il Bardo di Hollywood

A cura di Fabio Secchi Frau

Una recitazione che è sovente sopra le righe, quasi un gigioneggiare senza sosta. Una carriera che alterna il mestiere di attore a quello di regista fra memorabili flop e pellicole ben confezionate. Kenneth Branagh è stato un Barbo baffuto con una spada sempre stretta in pugno, gli occhi all'infuori e la vendetta nel cuore, ma anche un nevrotico protagonista nel mondo delle star perWoody Allen. Un superuomo della recitazione sexy, ricco di glamour e inseparabile da Shakespeare (l'autore da lui più saccheggiato) che ha saputo ottimamente mischiare con le ragioni del cuore e che sa come riempire la scena, anche quando è solo, sempre e comunque. Affascinante sul grande schermo, ingannevole a teatro, è uno dei più mitici attori inglesi in circolazione, offrendo prove di ogni tipo: dal perfido Iago che insinua il veleno della gelosia in unOthello dalla pelle diLawrence Fishburne all'investigatore privato invischiato nelnoir di un altro delitto. Come regista è invece più avvezzo a trattare coi Grandi, cui offre uno stampo realistico (anche quando si tratta di opere rilette, ritrascritte, aggiornate tanto da sembrare trite e sbilenche), iniettando suggestioni e fantasmagorie che riescono comunque a trasmettere al film - e quindi alla fonte stessa - un senso di moto autonomo. Branagh ha infatti è come quella buona cameriera che con panno e alcol fa splendere le posate d'argento rendendole come nuove. Non trascura niente e segna importanti tappe della storia del cinema con altre arti, una per tutte, la musica. Abile, a volte incline al gotico, privilegia da sempre le psicologie dei personaggi all'orrore al quale sono sottomessi o al quale essi stessi si sottomettono. Delinea con cura narrazioni che, purtroppo, ristagnano e che preferiscono parlare piuttosto che farci sentire quel brivido e quella tensione che fa di un film un'opera d'arte. Come uno scienziato pazzo (che fra l'altro ha anche interpretato), per molti critici anche italiani, Branagh soffre di un delirio di onnipotenza misto a un "lesionatorio" struggimento sentimentale, peccando costantemente di narcisismo. Fatto che gli impedisce di imporre ai propri film una certa cifra personale, un marchio di fabbrica. È l'uomo delle 4 ore diHamlet, l'uomo che ha sedotto Shakespeare trasformandosi in un principe danese ossigenato e scuro, ma bravo e vitale. La regia di Branagh è un lavoro di sottrazione e somma che lui fa mischiando le carte del noir Anni Quaranta in bianco e nero e, perché no, anche quelle dei caleidoscopici musical ipercolorati degli Anni Trenta. Ovviamente, a volte, il risultato è un gran pasticcio! Regie non convenzionali, ma piene della carica vitale ed energetica di Branagh che con grazia, divertimento, ma soprattutto piacere, offre al pubblico pellicole intense, efficaci e ricche di sorprese.

Un'infanzia all'ombra della povertà
Secondo figlio di una casalinga e di un carpentiere cattolici, Kenneth Branagh passa la sua primissima infanzia nella povertà e all'ombra di una fabbrica di tabacco di Belfast. A 9 anni, si trasferisce con tutta la sua famiglia dalla sua regione di nascita all'Inghilterra dove ultimerà la sua istruzione obbligatoria. Profondamente immerso nello sport (rugby e calcio) e nel giornalismo (è un ottimo recensore di libri per bambini nel giornale locale) a 15 assiste a un "Amleto" recitato daDerek Jacobi e capisce immediatamente che il suo mestiere è quello di recitare. A 18 anni cerca di entrare nelle migliori scuole di recitazione anglosassoni: la Central School of Speech and Drama per esempio, oppure la Royal Academy of Dramatic Art, scegliendo proprio quest'ultima. Guadagnatosi la simpatia del suo direttore, Hugh Crutwell (la cui amicizia continuerà anche fuori dalle mura scolastiche) Branagh comincia immediatamente a recitare con un piccolo ruolo nello spettacolo "Another Country", ottenendo immediatamente consensi, premi e una discreta fama (fra cui un Olivier Award come miglior attore esordiente).

Doveva essere Mozart per Milos Forman
Nel 1981, debutta anche cinematograficamente con un piccolo ruolo nel film diHugh HudsonMomenti di gloria conIan Holm,John Gielgud eLindsay Anderson, mentre doveva essere lui il Mozart neAmadeus (1984) diMilos Forman, ma poi la produzione cambia idea e opta per un cast interamente americano. Peccato!

I successi teatrali
Tanta è la sua bravura che già a 23 anni riesce ad affrontare un "Enrico V" e un "Romeo e Giulietta" per la Royal Shakespeare Company, emergendo come nuovo talento teatrale. Ma non vuole assoggettarsi a nessuna complessa di attori e così, con l'aiuto di un collega,David Parfitt (con il quale aveva condiviso il palco ne "Another Country") crea una nuova compagnia: la Renaissance Theatre Company, patrocinata niente meno che dal Principe Carlo di Galles (i due saranno anche ottimi amici, infatti è possibile intravedere Kenneth Branagh come ospite durante il matrimonio del 9 aprile 2005 del Principe ereditario con la seconda moglie Camilla Parker-Bowles). Disgraziatamente avrà un debutto nella regia assai negativo, dato che nel 1987, presentando "Public Enemy", una piece scritta, diretta e da lui interpretata. La stampa lo affonderà accusandolo di megalomania e di aver fatto un pessimo lavoro. Ma Branagh non si scompone e continua a stare sul palcoscenico con "La dodicesima notte", "Molto rumore per nulla" (diretto daJudi Dench) e "Amleto" (diretto dal suo idoloDerek Jacobi).

L'esordio al cinema con Enrico V
Il 20 agosto 1989 sposa l'attriceEmma Thompson conosciuta sul set della trasposizione cinematografica dell'Enrico V (1989) che lui stesso dirige. È il suo brillante esordio alla regia e lui ha solo 28 anni: poco epico, dark, ma semplice, schietto, ruvido e giovanile, Branagh ammalia tutti con un Enrico V che è sporco, bagnato, stanco e massacrato dalla cattiveria della guerra. Paragonato al grandeLaurence Olivier(che nel 1944 aveva conquistato Hollywood con la stessa opera), ottiene una nomination all'Oscar come miglior attore protagonista, soffiatagli via daDaniel Day-Lewis perIl mio piede sinistro, e una come miglior regista portatagli via dal grandeOliver Stone perNato il 4 luglio. Si rincuora però con due BAFTA nelle stesse categorie e con una laurea ad honoris causa in Letteratura dalla Queen's University dell'Irlanda del Nord. Considerato per il ruolo di Jack Crawford neIl silenzio degli innocenti (1991), Branagh sceglie invece di dirigere e interpretare il gialloL'altro delitto (1991) conRobin Williams, seguito daGli amici di Peter (1992) e il suo capolavoro sull'amore e la vitalitàMolto rumore per nulla (1993) conDenzel Washington,Michael Keaton,Keanu Reeves,Kate Beckinsale e l'immancabileEmma Thompson (sempre presente nei suoi film, anche se da lì a poco la loro unione andrà incontro al divorzio dato che l'attore e regista intreccerà una relazione extraconiugale, durata fino al 1999, con un'altra interpreteHelena Bonham-Carter). Particolare attenzione deve essere data al cortometraggioIl canto del cigno (1992) nominato dall'Academy come miglior corto.

Gli altri film
Dopo unFrankenstein di Mary Shelley (1994) conRobert De Niro nella parte della creatura, vince un Osella d'Oro come miglior regista perNel bel mezzo di un gelido inverno, ma ottiene una nuova nomination dall'Academy per la sceneggiatura non originale diHamlet (1996) conJulie Christie nella parte della Regina. Avvocato perRobert Altman e contro un boriosoRobert Duvall neConflitto d'interessi (1998), travolto dalle star perWoody Allen neCelebrity (1998) conLeonardo DiCaprio, recita accanto aWilliam Hurt neLa proposta e poi nel pessimo flopWild Wild West (1999) conKevin Kline. Fortunatamente, dopo questo periodo di leggera invisibilità, torna più prepotente che mai conPene d'amor perdute (1999), dove intreccerà una relazione romantica conAlicia Silverstone. Grande amico diKevin Kline, lavora con lui anche nel doppiaggio del lungometraggio animatoLa strada per El Dorado (2000), poi vincerà un Emmy come miglior attore protagonista per il film tvConspiracy - Soluzione finale (2001). Il 24 maggio 2003 sposa l'aiuto regista Lindsay Brunnock e viene preso seriamente in considerazione come uno dei possibili registi deHarry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004), anche se poi prenderà parte solo al film precedente, come attore,Harry Potter e la camera dei segreti (2002). Nominato all'Olivier Award per la sua performance ne "Edmond", dirigeMichael Caine neSleuth (2007, remake deGli insospettabili conLaurence Olivier) e nel 2008 è accanto aTom Cruise nel thriller nazistaValkyrie.
Nel 2009 partecipa all'irriverente commediaI love Radio Rock, nella quale recita accanto aPhilip Seymour Hoffman, mentre, due anni dopo, torna dietro la macchina da presa conThor. Torna poi nei panni diLaurence Olivier nel biopic dedicato aMarilyn MonroeMarilyn (2011), per il quale viene nominato come miglior attore non protagonista agli Oscar e ai Golden Globes. Torna alla regia nel 2015 con un'opera fantastica conLily James,Cate Blanchett edHelena Bonham Carter:Cenerentola. Nel 2017 lo vedremo nel nuovo film diChristopher NolanDunkirk, ma anche dietro alla macchina da presa perAssassinio sull'Orient Express, che nel 2022 avrà il suo seguito,Assassinio sul Nilo eBelfast. Per quest'ultimo film vincerà il premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

Il nuovo Laurence Olivier
Questo nuovoLaurence Olivier, ma più blasfemo, inedito, fervido e aureolato per le sue sfide shakespeariane, è sempre arcisicuro delle sue imprese sia come interprete che come autore. Anticonvenzionale, fresco, ma conciso per stile e scrittura emerge dai film per dinamismo, velocità e semplificazione. Vibrante anche quando sta in un letto nudo, fotografato in bianco e nero, elettrico quando indossa una corona e sussurra parole piene di rabbia alla sua (ex) reginaEmma Thompson, diventa qualcosa di isterico e sgradevole in una sedia a rotelle-locomotiva che è veramente la cosa peggiore che si sia vista finora al cinema, ritrovando però l'eleganza e quell'ironica drammaticità a passo di danza.

Ultimi film

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I film più famosi

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