
Film 2025 |Drammatico,Thriller,105 min.
| Titolo originale | Vie privée |
| Titolo internazionale | Private Life |
| Anno | 2025 |
| Genere | Drammatico,Thriller, |
| Produzione | Francia |
| Durata | 105 minuti |
| Regia di | Rebecca Zlotowski |
| Attori | Jodie Foster,Daniel Auteuil,Virginie Efira,Mathieu Amalric,Vincent LacosteNoam Morgensztern,Sophie Guillemin,Frederick Wiseman,Aurore Clément,Luàna Bajrami,Sophie Letourneur,Irène Jacob,Park Ji-min,Lucas Bleger,Jérôme Lenôtre,Marlise Bété,Antonia Buresi,Michel Zlotowski,Zahia Dehar,Valia Boulay,Virginie Acariès. |
| Uscita | giovedì 11dicembre 2025 |
| Tag | Da vedere 2025 |
| Distribuzione | Europictures |
| MYmonetro | 3,17 su 7 recensioni tracritica,pubblico e dizionari. |
Regia diRebecca Zlotowski. Un filmDa vedere 2025 conJodie Foster,Daniel Auteuil,Virginie Efira,Mathieu Amalric,Vincent Lacoste.Cast completo Titolo originale:Vie privée. Titolo internazionale:Private Life. GenereDrammatico,Thriller, -Francia,2025,durata 105 minuti. Uscita cinemagiovedì 11dicembre 2025 distribuito daEuropictures. -MYmonetro 3,17 su 7 recensioni tracritica,pubblico e dizionari.
Ultimo aggiornamento mercoledì 26 novembre 2025
Lilian, psicanalista in crisi, inizia a indagare sulla misteriosa morte di una paziente. Ipnotizzata, scopre un passato segreto che la lega alla defunta.
![]() 3,17/5 | MYMOVIES 3,50 |
CRITICA 2,83 |
PUBBLICO |
CONSIGLIATO SÌ |
Lilian Steiner è una psicanalista di origini americane, perfettamente integrata nell'ambiente della borghesia parigina, separata dal marito Gabriel e in difficoltà anche con il figlio Julien, appena diventato papà a sua volta. Rigida, nervosa, chiaramente bloccata, non ascolta più veramente i suoi pazienti. Se ne accorge il giorno in cui muore una di loro, Paula, e lei comincia a lacrimare copiosamente, incapace di tenere a bada un sintomo che non sa spiegare e che nemmeno l'ex marito oculista è in grado di curare. La scettica dottoressa finisce così da un'ipnotista, che la guida dentro una storia segreta, che la riguarda e la lega alla donna scomparsa. Convintasi che Paula sia stata assassinata, con l'aiuto di Gabriel, Lilian si mette a investigare.
Nome di spicco del cinema francese del presente, Rebecca Zlotowski si è fatta strada proponendo un lavoro intelligente e sensibile, ma anche accessibile; un cinema personale, ma non forzatamente di nicchia.
Vie privée porta questa combinazione a un livello più scoperto rispetto al precedenteI figli degli altri, complice la presenza di Jodie Foster, al suo primo film di lingua (e cultura) francese. Si comincia in chiave quasi pop, col più famoso brano bilingue dei Talking Heads, Psycho Killer, ed è subito chiaro che quello che stiamo per penetrare sarà a suo modo un gioco mentale, hitchcockiano, autoriflessivo e che la regola del gioco è che non ci si deve prendere (solo) sul serio.Come in unwhodunit inglese, una protagonista ipersensibile deve risolvere un mistero che la chiama direttamente in causa; come in un film diWoody Allen il mistero e la commedia non solo non si escludono ma si nutrono l'uno dell'altro (e la coppia Foster-Auteuil ricorda da vicino la coppiaAllen-Keaton diMisterioso omicidio a Manhattan); come in una commedia del rimatrimonio lui e lei competono e poi fanno squadra sullo stesso fronte (lei cura le anime, lui i loro specchi). Chi ha ucciso la paziente di Lilian? È stata la figlia, resa folle dalla gravidanza? Il marito, che sembra avere un'arma al posto dello sguardo? O è stata Lilian stessa, sbagliando qualcosa?
Ma dietro il gioco del cinema c'è anche la vita privata (il titolo originale del film non è solo un omaggio aLouis Malle), in particolare quella della regista stessa, ebrea parigina che suonava il violoncello e ha perso la mamma da ragazzina, trasformando il suo cinema a venire in un dialogo con i fantasmi. È proprio Paula (nei panni della quale ritorna Virginie Efira) che parla, infatti, la sua analista dall'altra sponda, attraverso un messaggio in codice lasciato su una prescrizione, e la spinge a ridare senso a un mestiere a cui Lilian non crede più (messa in crisi anche dalle false accuse del primo paziente).Giallo psicologico, morbido come il vino rosso che i personaggi bevono con piacere, il film può sembrare ambire a contenere troppe anime al suo interno, ma è proprio in questa non facile compresenza di accenti diversi, e nel modo in cui maneggia l'obiettivo personale e quello d'intrattenimento, che sta il suo maggiore interesse.La psicanalisi, lungi dall'essere un pretesto, è oggetto di scherzo ma non di negazione, così come sono oggetto di scherzo le abitudini dei francesi (partire in vacanza!) per la razionalità anglosassone e efficientista di Lilian/Foster: perché è delle cose che si amano che si può scherzare con affetto, ed è con saggia leggerezza che si può parlare di ciò che più fa male.



Può uno psicanalista rimanere impassibile alla notizia della morte di un paziente? Come convive una terapeuta con tutte le storie che ascolta e che cominciano ad abitarla? Dove finisce il segreto professionale e dove comincia la partecipazione alla sorte di un essere umano?Lilian Steiner (Jodie Foster) è una psichiatra americana naturalizzata in Francia, ha lo studio in un ampio appartamento nel [...]Vai alla recensione »
Quando in Vie Privée Jodie Foster - psicoanalista americana trapiantata a Parigi, che parla un francese da manuale Larousse - si ritrova nello studio di un'ipnotista, è Rebecca Zlotowski che entra metaforicamente in scena, per ammaliarci tutti: lo schermo si fa cremisi, il tempo implode, e la nostra dottoressa si scopre violoncellista nella Parigi occupata, con un figlio nazista e un direttore d'orchestra [...]Vai alla recensione »
Il film più divertente di questa Cannes è il giallo sgangherato di Rebecca Zlotowski. Protagonista è una fenomenale Jodie Foster al primo ruolo da protagonista interamente parlato in francese, nei panni della psicoanalista Lilian Steiner; una sua paziente muore e lei, solitamente di ghiaccio, si ritrova a piangere copiosamente. Cosa sanno i suoi dotti lacrimali che lei non sa? Tra ipnosi, ipotesi di [...]Vai alla recensione »
Fin dai titoli di testa, sui quali esplode il riff indimenticabile di Psycho Killer dei Talking Heads, si intuisce che il nuovo film di Rebecca Zlotowski si divertirà a giocare con i cliché, con le abitudini degli spettatori, con i corsi e ricorsi narrativi. È infatti una psichiatra la protagonista di Vie privée, con la sempre splendida Jodie Foster che interpreta la dottoressa Lilian Steiner, statunitense [...]Vai alla recensione »
Dopo il ruolo che le è valso un Golden Globe per True Detective: Night Country, la due volte premio Oscar Jodie Foster torna alle indagini sul campo, stavolta nelle vesti di una psichiatria, Lilian Steiner, quando comincia a sospettare ci sia qualcosa dietro il suicidio di una sua paziente di lungo corso, Paula, ed a pensare si sia trattato di omicidio.
Jodie Foster torna al Festival di Cannes con** Vie Privée**, dopo aver vinto un Golden Globe come miglior attrice per la sua detective in True Detective: Night Country. La ritroviamo di nuovo impegnata in un'indagine nel film di Rebecca Zlotowski, questa volta in veste di psichiatra. Una psichiatra in piena crisi, specie quando viene a sapere che una sua paziente, in terapia con lei da nove anni, è [...]Vai alla recensione »