
| Anno | 2025 |
| Genere | Drammatico, |
| Produzione | Italia |
| Al cinema | 4 sale cinematografiche |
| Regia di | Gianmaria Fiorillo |
| Attori | Eduardo Scarpetta (II),Demetra Bellina,Gabriel Lynk,Luigi Di Razza,Alessio Sica . |
| Uscita | giovedì 20novembre 2025 |
| Tag | Da vedere 2025 |
| Distribuzione | Piano B Distribuzioni |
| MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
Regia diGianmaria Fiorillo. Un filmDa vedere 2025 conEduardo Scarpetta (II),Demetra Bellina,Gabriel Lynk,Luigi Di Razza,Alessio Sica. GenereDrammatico, -Italia,2025, Uscita cinemagiovedì 20novembre 2025 distribuito daPiano B Distribuzioni. Oggi tra ifilm al cinema in4 sale cinematografiche Valutazione: 3,5 Stelle, sulla base di 2 recensioni.
Ultimo aggiornamento mercoledì 19 novembre 2025
Il film prende il titolo dal termine VAS (Visual Analogue Scale), un parametro visivo usato in medicina affinché i pazienti possano indicare l'entità del dolore che provano. VAS è174° in classifica al Box Office, ieri ha incassato€ 82,00 e registrato 1.217 presenze.
![]() n.d. | MYMOVIES 3,50 |
CRITICA |
PUBBLICO |
CONSIGLIATO SÌ |
Camilla, venticinquenne, si è trasferita a Milano da circa un anno e progressivamente si è sempre più chiusa in casa affidando ai social i suoi contatti con il mondo. Ha iniziato anche a scrivere un romanzo a puntate, a mezza via tra eros e sentimento, su una app per nuovi scrittori. Ha un amico, Adriano, che vorrebbe stanarla ma senza esito. Un giorno incontra casualmente Matteo on line. Lui è un autore di fumetti che vive a Napoli, a sua volta totalmente restio ad uscire di casa e legato soltanto a contatti in rete. I due iniziano un gioco a distanza che potrebbe diventare pericoloso.
Gianmaria Fiorillo, alla sua opera prima, si dimostra un regista consapevole dei propri mezzi in grado di controllare una materia non facile grazie anche ad un'ottima scelta di casting.
Non sono purtroppo molte le opere prime del cinema italiano che, al contempo, offrano un'importante occasione di riflessione unita a una consapevolezza del mezzo e a una direzione degli attori efficace. È quanto riesce a proporci Fiorillo affrontando un tema non facile ma che merita di essere portato all'attenzione di un pubblico possibilmente ampio. Più d'uno si sarà chiesto cosa significhi l'acronimoVAS. Sta al posto di Visual Analogue Scale e si tratta di una scala visuo-analogica per consentire di dare una misura al dolore provato da un paziente in una linea che va da 0 a 10 centimetri.
Il dolore da valutare qui è quello di chi compie (o si trova a compiere) una forma di isolamento che ha trovato la sua definizione nel termine giapponese hikikomori che letteralmente significa "stare in disparte". Lo psichiatra T. Saito è stato colui che lo ha introdotto e lo ha spiegato così: "(Si tratta di) coloro che si ritirano completamente dalla società e rimangono nelle proprie case per più di sei mesi, con esordio verso la seconda metà dei vent'anni, e per i quali altri disturbi psichiatrici non spiegano meglio le cause primarie di questa condizione."
Camilla e Matteo (interpretati con grande aderenza da Demetra Bellina e Eduardo Scarpetta) sono due hikikomori che avvertono la solitudine e pensano di superarla con i 'non contatti' che in rete garantiscono dialogo e, al contempo, protezione dalla presenza fisica dell'altro. Ma la psiche e il corpo pretendono comunque la loro parte, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Fiorillo e i suoi due co-sceneggiatori sanno come scrivere sia i personaggi che i contesti in cui li fanno agire. Come contraltare dei due troviamo Adriano che è combattuto a sua volta tra fisicità e sentimento ma non si sottrae al confronto e alle esperienze che comportano frustrazioni ma anche positività. Tutto questo in un percorso narrativo in cui i ritmi del montaggio non allentano mai la tensione tenendo viva l'attenzione di chi guarda e aiutando a comprendere come e quanto questa non sia una vicenda 'inventata' ma purtroppo faccia parte del vissuto di persone che sono divenute anche statisticamente (oltre che socialmente) rilevanti.



Camilla vive un'agorafobia paralizzante, esorcizzata in un racconto a puntate che pubblica online con miseri riscontri. Matteo, traumatizzato dall'amore, si tiene a distanza da sentimenti reali sfogandosi con sconosciute dall'altra parte dello schermo. Diversamente hikikomori, i due si incrociano per caso (e secondo fruste regole da rom com: lui la videochiama mentre lei è nuda, lei risponde per sbaglio [...]Vai alla recensione »