Film 2017 |Commedia,+13108 min.
Titolo originale | The Last Word |
Anno | 2017 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Mark Pellington |
Attori | Shirley MacLaine,Amanda Seyfried,AnnJewel Lee Dixon,Thomas Sadoski,Philip Baker HallTom Everett Scott,Anne Heche,Joel Murray,Valeri Ross,Alanna Ubach,Gedde Watanabe,Adina Porter,Steven Culp,Sarah Baker,Joshua Harto,Basil Hoffman,Yvette Freeman,Todd Louiso,Chloe Wepper,Nikki McCauley,Marshall Bell,Jesse Burch,Marcy Jarreau,Brooke Trantor,Natalija Nogulich,Bill Glass,Millicent Martin,John Billingsley. |
Uscita | giovedì 4maggio 2017 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Teodora Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi:+13 |
MYmonetro | 3,08 su 7 recensioni tracritica,pubblico e dizionari. |
Regia diMark Pellington. Un filmDa vedere 2017 conShirley MacLaine,Amanda Seyfried,AnnJewel Lee Dixon,Thomas Sadoski,Philip Baker Hall.Cast completo Titolo originale:The Last Word. GenereCommedia, -USA,2017,durata 108 minuti. Uscita cinemagiovedì 4maggio 2017 distribuito daTeodora Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi:+13 -MYmonetro 3,08 su 7 recensioni tracritica,pubblico e dizionari.
Ultimo aggiornamento venerdì 5 maggio 2017
Una donna decide di far scrivere ad una giovane scrittrice il suo necrologio in anticipo ma le cose non vanno come si aspettava. In Italia alBox OfficeAdorabile nemica ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione302 mila euro e 134 mila euro nel primo weekend.
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![]() 3,08/5 | MYMOVIES 3,50 |
CRITICA 2,83 |
PUBBLICO 2,91 |
CONSIGLIATO SÌ |
Harriet Lauler è stata una donna importante in ambito pubblicitario ma ora vive da sola tenuta alla larga da tutti, ivi compresi l'ex marito e la figlia Elizabeth. Ciò è in gran parte dovuto al suo assoluto bisogno di controllo su qualsiasi attività e persona. L'età anziana la spinge a un'iniziativa inconsueta: intende conoscere il suo necrologio prima che sopravvenga la morte. Per far ciò assume d'imperio una giovane addetta alla stesura degli stessi sul giornale locale che lei stessa ha finanziato. Il loro rapporto non sarà semplice.
La sceneggiatura di Stuart Ross Fink (al suo esordio) cerca il suo punto di forza nello sviluppo dell'idea iniziale: una persona che ha una così forte smania di controllo da voler conoscere in anticipo cosa si dirà di lei dopo il suo trapasso e che incarica qualcuno di sondare quanti la conoscono per apprendere quale immagine hanno e conserveranno di lei. Con prevedibili esiti negativi e con il conseguente bisogno di trovare una soluzione alternativa.
Questo elemento però cederebbe ben presto aldeja vu se al centro non ci fosse una inarrivabile Shirley MacLaine che nel corso della sua carriera non si è fatta mancare personaggi ostici, scostanti o comunque difficili da amare a prima vista. Basta pensare aVoglia di tenerezza (che le valse l'Oscar), aFiori d'acciaio o aCartoline dall'inferno per averne la prova. Harriet Lauler entra a buon diritto nella galleria di questo genere di personaggi. Con in più la maturità di un'attrice ultraottantenne che offre a questa donna dai giudizi taglienti tutte le sfumature di chi ha vissuto una vita alla "My Way" pagandone anche il prezzo in termini di solitudine.
Se anche nel film non ci fosse altro (che però c'è) basterebbero i minuti iniziali in cui i silenzi prevalgono sulle parole per inserirlo nell'antologia delle performance attoriali da ricordare. Ogni ruga, ogni sguardo, ogni gesto assumono significato. Poco importano allora le situazioni prevedibili o la dinamica vecchia/giovane un po'deja vu (anche se Amanda Seyfried, non dimenticata Cosette diLes Misérables, regge la prova) perché se poi ci si trova davanti a una scena come l'incontro, dopo innumerevoli anni, tra madre e figlia al ristorante (ancora un confronto generazionale questa volta con Anne Heche) non si può che dire, alla francese: "Chapeau, Shirley!"
Donne di tre generazioni sono le protagoniste di questa commedia agrodolce sul senso della vita, sulle relazioni umane, sui desideri e le aspirazioni di ognuno. Su tutte una monumentale Shirley MacLaine che, superata la soglia degli ottanta, regala un'altra interpretazione memorabile, ricca di sfumature e pezzi di bravura, per disegnare il difficile personaggio di Harriet.
Quando una commedia divertente e piacevole come tante altre del genere viene interpretata da un'attrice fuori classe come Shirley Mac Laine, ecco che subito si trasforma in qualcosa di originale e di altamente apprezzabile nel campo cinematografico.Shirley Mac Laine interpreta un'anziana e ricca signora, molto burbera e scontrosa ma soprattutto a tal punto sincera e diretta da [...]Vai alla recensione »
Premetto che Shirley MacLaine mi ha fatto molto divertire con i suoi film di 30/40/5 anni fa. Premetto anche che con un doppiaggio così schifoso è difficile giudicare qualsiasi film (almeno dal punto di vista della recitazione). Premesso ciò direi che non basta affatto la fresca presenza di Amanda Seifried per demummificare un film scontato e banale come quei film che passano in [...]Vai alla recensione »
Filmetto di buoni sentimenti e scarsa originalità. La MacLaine,nonostante l'irritante doppiaggio,regala sorrisi. La sceneggiatura la impiega in situazioni da clichè,alcune anche improbabili,come quando diventa la voce mattutina di una radio alternativa e seleziona i dischi. L'idea di partenza era originale,peccato.
Verdaderamente muy intelligente, la comedia"The Last Word"de Mark Pellington(2017), donde una no masjoven mujer famosa quiere que una joven autora de necologios escriba el sujo. Es una persona terrible y muchos(muchas la odian directamente... El rapuerto con la periodista especialista sera diffcil hasta el fin, cuando la mujer non mas joven se muere.
Penso che sia un buon film, piacevole, pulito e strappalacrime, per famiglie.
Solidarietà, Coraggio, Passione, Sensibilità e tante altre caratteristiche che ogni giorno vorremmo trovare in noi stessi e nel prossimo. Protagonisti così completi e stimolanti che ci ricordano cosa rende veramente una persona "di successo"
Il necrologio è una forma di ricordo del defunto nata attraverso la stampa. È la "galassia Gutenberg" ad aver messo su carta ciò che era relegato alle orazioni funebri, alle iscrizioni sulle tombe e alle altre forme di laudazione orale. Il necrologio è diventato - piaccia o meno - un genere editoriale, una pagina che necessita di un redattore, una figura retorica giornalistica, un effetto di condivisione editoriale del lutto. In Italia, e in parte dell'Europa, esso si limita a poche righe e qualche parola di circostanza, con un effetto misto tra cattivo auspicio per chi legge e curiosità morbosa (almeno nelle testate locali) per sapere chi ha lasciato questo mondo. In America capita più spesso che al defunto si concedano ben altre biografie, anche in sede di semplice commiato.
Quando poi il dipartito è celebre, ecco che - ovunque nel mondo - scatta il "coccodrillo", ovvero in gergo un articolo di ricordo, spesso benevolo, che tende a ricordare le qualità più che i difetti di chi non c'è più. Insomma morire, come il tempo, è galantuomo.
Spesso in redazione ci sono coccodrilli pronti nel cassetto per le grandi figure che hanno già raggiunto una certa età. Non è affatto escluso che i giornali abbiano pronto, per esempio, il coccodrillo diShirley MacLaine, straordinaria attrice che ha fatto la storia del cinema americano e che inAdorabile nemica sembra dare una lezione di recitazione a tutto il cast di contorno. Lei, notoriamente sarcastica e irriverente come il personaggio che qui interpreta, deve aver accettato di buon grado la sceneggiatura che la vede in cerca del "coccodrillo perfetto". Essendo maniaca del controllo, la sua Harriet pretende di guidare in anticipo anche il ricordo pubblico che si avrà di lei (quello privato, invece, è un altro paio di maniche).
Nessuna è come lei: piedi a terra e testa in aria, nota androgina e vitalità femminile, controllo comico del pathos e disposizione a incrinare la maschera.Shirley MacLaine debutta al cinema a metà degli anni Cinquanta nella commedia nera diAlfred Hitchcock (La congiura degli innocenti) rimasto orfano diGrace Kelly. Sfalsata rispetto alle pin-up sofisticate degli anni Cinquanta, indossa con insolente fotogenia il colore rosso e un carattere vulcanico che trova la sua cifra cinematografica nel 1958 sul set diVincente Minnelli (Qualcuno verrà). Ragazza sbandata, più toccante che patetica, con Ginnie Moorehead impone un nuovo tipo di eroina, ancora bollata dagli stereotipi misogini ma piena di profonda umanità.
Proprietaria di un tabarin inCan Can o entraîneuse inSweet Charity, passando per la prostituta diIrma la dolce,Shirley MacLaine tesse sottili variazioni intorno a donne che la società qualifica comesventurate e lei volge in regine cariche dijoie de vivre.
Irma e le sue sorelle sono l'incarnazione di un principio vitale, un fiore di strada sbocciato a dispetto della cattiveria del mondo. Praticare ilvizio non impedisce alle sue eroine di continuare a credere in maniera ostinata e naïf a una vitaen rose, affollata di uomini gentili e grandi amori sempre in attesa dietro l'angolo. Charity Hope Valentine la conosciamo bene, con le sue illusioni disilluse è la sorella musicale della Cabiria felliniana, cheBob Fosse abbiglia vivacemente e converte in taxi girl newyorkese dentro imprevedibili e fantasiosi momenti di danza. Negli anni i ruoli si avvicendano emergendo la stessa dolcezza, lo stesso pudore, lo stesso dolore davanti a un destino che scoraggia l'aspirazione all'innocenza. Un modello ripreso trent'anni dopo daJulia Roberts inPretty Woman, versione bassomimetica che celebra il denaro nel momento stesso in cui ne enuncia la volgarità.
Crudele, ironica, elegantissima, semplicemente irresistibile. Shirley MacLaine incarna Harriet, una controlfreak miliardaria giunta all'età dei bilanci. Donna pratica, dispotica ma di raffinato intelletto, comprende che la sua vera eredità ai posteri consisterà esclusivamente nel ricordo delle sue gesta: ingaggia pertanto Anne, una giovane e ambiziosa giornalista di necrologi, per commissionarle il [...]Vai alla recensione »
Conserva nello sguardo ancora abbagliante la malizia di un tempo lontano la sempre fascinosa Shirley MacLaine. Ottantatré anni, gli stessi di Sophia e Brigitte, portati con ammirevole spavalderia, al punto da sostenere temerari primi piani su un volto costellato di rughe. Qui deve accontentarsi di un copione decisamente inferiore all'impareggiabile La congiura degli innocenti che già all'esordio, nel [...]Vai alla recensione »
A ottantatré anni appena compiuti una vera superstar ci regala una delle prove più raffinate di una carriera da 6 nomination e un Oscar vinto per Voglia di tenerezza (1983). L'ascensorista che faceva perdere la testa a Lemmon ne L'appartamento (1960) di Wilder è qui un'ex direttrice di agenzia pubblicitaria desiderosa di leggere il suo necrologio, ovviamente trionfale, da viva.
Con la sua prepotente, compulsiva mania di controllo, l'imprenditrice Harriet (Shirley MacLaine), ritiratasi in solitudine in una lussuosa villa di Bristol (Usa), si è alienata l'affetto di tutti: conoscenti, amici, colleghi, nonché dell'unica figlia. Un giorno però, dopo aver rischiato la morte per overdose di pasticche, l'anziana signora si mette in testa di lasciare ai posteri una migliore immagine [...]Vai alla recensione »
The Last World, il titolo originale (in ltalia Adorabile nemica), aderisce forse meglio alla protagonista del film di Mike Pellington. Harriet Lauler, una donna anziana. con una carriera di successo come pubblicitaria alle spalle che vuole sempre avere l'ultima parola. Su chiunque e su qualsiasi cosa.Molto ricca, la detestano proprio tutti, familiari.
Scoprirete che la spilla appuntita sui revers dell'inflessibile 80enne Harriett, ex boss pubblicitario, rimanda alla spada nel cuore con cui ha attraversato imperiosamente la vita, anche adesso che pretende da una giovane redattrice di necrologici la ricostruzione della sua biografia e il testo prima di morire. Stratagemma standard per commedia cinica (le testimonianze sono banalmente spietate) alimenta [...]Vai alla recensione »