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11.01.2014 - MOBILITA'

Milano diventa la capitale europea del car sharing

L'assessore Maran: «Siamo soddisfatti, c'è entusiasmo». E con i soldi ricavati, il Comune sosterrà il trasporto pubblico

francesco berlucchi (magzine)

È Milano la capitale europea del car sharing. Quattro società si dividono il mercato e due nuovi operatori (di cui uno è Bmw) sgomitano per guadagnare una fetta di una torta diventata molto ricca, soprattutto se le previsioni per il futuro saranno confermate dai fatti. Entro il 2020 a utilizzare le macchine a noleggio, in Italia, potrebbe essere circa mezzo milione di persone. Oggi, solo a Milano circolano quasi 1500 vetture e si contano già 60mila abbonati. È vero, i numeri di Berlino e di Parigi sono sicuramente più importanti, grazie ai 450mila iscritti ai servizi di car sharing nella capitale tedesca e ai 105mila sulle rive della Senna. Ma provate a confrontare degli altri numeri, quelli delle vetture a disposizione degli utenti, con gli abitanti. 


Il rapporto auto-abitanti rende Milano la città europea con la più alta densità di auto condivise. «Il modello da seguire è quello berlinese, aprendo il mercato a tutti coloro che vogliono entrare - spiegaPierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità e ambiente del Comune di Milano - In Italia ci sono 55 auto ogni 100 abitanti, una media sensibilmente superiore a quella europea, anche se in diminuzione (10 anni fa erano 65). Il car sharing è l’alternativa ideale alla seconda auto, in grado di ridurre i costi per le famiglie. Le società che gestiscono i servizi di noleggio pagano una tassa di 1.100 euro all’anno per ogni vettura, soldi che diventano molto utili per finanziare il trasporto pubblico». 

 

«È l’approccio più moderno, intelligente ed eco-friendly alle quattro ruote - recita il sito diGuidaMi, il car sharing targato Atm - Una scelta utile e conveniente, che contribuisce a ridurre i problemi del traffico e dell’inquinamento». Ti iscrivi, prenoti la macchina, la prendi e parti. È un sistema molto semplice quello che sta alla base del car sharing. «Si tratta di un’idea di mobilità innovativa - continua GuidaMi - che ti dà la libertà di avere a disposizione una vasta gamma di veicoli utilizzabili in qualsiasi momento, anche solo per un’ora». 

 

Nato in Svizzera trenta anni fa, il car sharing si è poi sviluppato in Germania, Austria, Olanda, Scandinavia e Gran Bretagna. Oggi è un servizio consolidato negli Stati Uniti, in Canada e in Nord Europa. Si paga l’uso effettivo della vettura, non ci sono costi fissi di manutenzione, tasse e assicurazione legati a un’auto di proprietà. Alla base del successo c’è la liberalizzazione del mercato del car sharing che a Milano, in sei mesi, ha aperto nuovi spazi. Il 31 dicembre è scaduto il termine e la commissione di gara è stata convocata per il 15 gennaio. Dopodiché due nuove società potrebbero entrare sul mercato, aggiungendosi alle quattro che già vi operano.

 

Noleggiando un’auto GuidaMi sono inclusi carburante, assistenza stradale 24 ore su 24, assicurazione Kasko e Personal Accident Insurance, manutenzione e pulizia. Insomma, dell’auto che scegli si paga solo il tempo in cui la si usa e i chilometri che si percorrono. Si può viaggiare in tutta Italia, in Svizzera e nei paesi dell’Unione Europea. GuidaMi conta circa 6mila iscritti, aumentati del 50% negli ultimi 6 mesi, e dispone di 160 vetture che vanno dalla Smart al Ducato. È attivo sul territorio di Milano, Sesto San Giovanni e Monza con 80 aree di parcheggio. A Milano, poi, si accede alle corsie preferenziali e all’Area C, si parcheggia gratuitamente sulle strisce blu Sosta Milano e anche sulle strisce gialle per residenti. 

 

Enjoy è il servizio di car sharing nato dalla partnership tra Eni, Trenitalia e Fiat, la casa automobilistica che fornisce la flotta di vetture (550 tra Fiat 500 e 500L). Ci si iscrive online sul sito o tramite l’app per Android ed iOS, si paga solo l’utilizzo effettivo (25 centesimi al minuto per i primi 50 km, dopo i quali si applica anche il costo al km sempre di 25 centesimi) che diventa di 10 centesimi al minuto se il cliente desidera mantenere l’auto in noleggio durante la sosta. La tariffa è all inclusive e comprende anche le spese di assicurazione, manutenzione, carburante e parcheggio.

 

La multinazionale tedescaCar2go è a Milano da agosto. Solamente nel priimo mese ha raggiunto circa 50mila iscritti. Propone 600 Smart ForTwo (più 200 in arrivo) a 29 centesimi al minuto. Si possono  prenotare fino a 30 minuti prima attraverso il sito web, tramite Google maps oppure con l’app Car2go. In questo caso non ci sono postazioni fisse per il noleggio e la restituzione. L’icona informativa fornisce tutte le informazioni sul luogo della vettura, sulle sue condizioni generali e sul livello del carburante. La benzina viene rifornita dal service team, ma l’utente può anche riempire il serbatoio in uno dei benzinai convenzionati se il carburante è meno di un quarto. In questo caso è Car2go a pagare il conto e si viene premiati con 20 minuti di guida gratuita.

 

E-vaiè il car sharing ecologico abbinato al servizio ferroviario lombardo (Trenord) nato proprio a Milano nel dicembre 2010. Ci si iscrive sul sito internet o presso gli E-vai point e si possono scegliere due tariffe in base alle proprie esigenze. Silver è dedicato a chi utilizza il servizio con minor frequenza, con iscrizione gratuita e maggiorazione di 5 euro per ogni singolo noleggio. Gold invece è  pensato per chi utilizza il servizio con una certa frequenza. Anche in questo caso l’iscrizione è gratuita ma c’è anche una quota prepagata minima di 50 euro con tariffe agevolate per ciascun noleggio per cui non è previsto nessun costo aggiuntivo. Vi è anche una tariffa giornaliera: 60 euro per un’auto elettrica, 28,80 euro per un veicolo endotermico. 

 

In più, al momento, le auto di E-vai e GuidaMi sono le uniche a poter circolare anche sulle corsie riservate. Un privilegio concesso ai primi operatori sul mercato che non è stato più esteso agli altri. «Questo sarà sicuramente un terreno di discussione nei prossimi mesi - dice Maran - perché mi pare opportuno che queste corsie vengano riservate ai mezzi pubblici». Intanto, però, l’assessore si dice «molto soddisfatto». «Chi si occupa di mobilità - conclude Maran - percepisce l’entusiasmo da parte dei cittadini. Una cosa che capita davvero di rado».

Twitter di mag | zine

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