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Umm, duranne 'nu congerte, cu 'u 'mmangabbele fazzolette.
Umm Kulthum (arabe: أم كلثوم otre translitteraziune possibbele:Oum Kalthoum,Oum Kalsoum,Oum Kalthum,Omm Kolsoum,Umm Kolthoum,Om Kolthom; El Senbellawein, 4 masce 1904 – Il Cairo, 3 febbrare 1975) ha state 'na candande emusecisteegiziana , 'mbrà le cchiù famose e amate jndr'à tutte 'u munne arabe. Lealbum sue angore osce a die sonde 'mbrà le cchiù vennute jndr'à 'u munne arabe.
Umm Kulthūm[1] - il cui vero nome eraFāṭima Ibrāhīm al-Biltāgī (arabe:فاطمة إبراهيم البلتاجي) - nacque nel villaggio diṬamāy al-Zahāyra, presso la città dial-Sanballāwayn, nelGovernatorato di Dakahlia in Egitto; la sua data di nascita precisa è sconosciuta, ma da pagine dell'anagrafe ritrovate nella provincia natale si presume sia il 4 maggio1904,[2] malgrado si dica in altre fonti che fosse nata il 31 dicembre del1898, o il 31 dicembre del1904
Già da bambina, mostrava eccezionale talento per il canto, al punto che, all'età di 12 anni, il padre la travestì da maschio per farla entrare in un piccolo gruppo teatrale che egli stesso dirigeva. Quattro anni dopo, venne notata da un famoso cantante,Abu El Ala Mohamed, e da un famosoliutista,Zakaria Ahmed, che le chiesero d'accompagnarli alCairo. Attese di rispondere al loro invito fino all'età di 23 anni, nel frattempo continuando a cantare abbigliata da ragazzo in numerosi piccoli teatri. Evitava con cura la vita mondana.
In quel periodo, fece due incontri molto interessanti. Il primo fu conAhmed Rami, un poeta che scrisse per lei 137 canzoni, e la introdusse allaletteratura francese che aveva appreso allaSorbona. L'altro incontro fu conMohamed El Kasabji, un virtuoso del liuto che la presentò all'Arabian Theatre Palace, dove avrebbe avuto il suo primo grande successo. Nel1932, divenne abbastanza famosa da cominciare una grande tournée (in città comeDamasco,Baghdad,Beirut, eTripoli). Questa fama inoltre le permise, nel1948, di incontrare ilPresidente egizianoGamal Abdel Nasser, che non nascose la sua ammirazione per lei, e che successivamente portò tutto l'Egitto ad amarla; un "amore" reciproco, visto il vivo patriottismo di Umm Kulthum.
In parallelo con la sua carriera di cantante, perseguiva anche una carriera d'attrice, che abbandonò presto, a causa della mancanza del contatto personale ed emozionale con il pubblico. Nel1953 sposò un uomo che rispettava ed ammirava, il medicoHassen El Hafnaoui, preoccupandosi di includere una clausola che le avrebbe permesso di divorziare. Continuò la sua carriera di cantante, ricevendo, nel1967, anche un telegramma daCharles de Gaulle. Le venne ben presto diagnosticato un grave caso dinefrite.
Umm Kulthum tenne il suo ultimo concerto alPalazzo del Nilo. Gli esami avevano rilevato che la sua malattia era inoperabile quindi traslocò negliStati Uniti, dove trasse beneficio per qualche tempo della tecnologia medica più avanzata, ma, nel1975, rientrando in patria, si rese necessaria la sua ospedalizzazione a causa della sua salute oramai in declino. Le preghiere dei suoi concittadini furono enormi e plateali.
Il suo funerale fu epocale. Una folla immensa seguiva il feretro, dalla sua casa al cimitero. Il corteo si estese per circa 10 chilometri.
La sua vita e il rapporto artistico ed affettivo ultra-cinquantennale conAhmed Rami hanno ispirato aSélim Nassib il romanzoTi ho amata per la tua voce, racconto immaginario di una relazione platonica tra la cantante e il grande poeta, cui a sua volta è ispirata "Fatmah", traccia numero 7 dell'album Lingo degliAlmamegretta.
Il parlamento egiziano interrompeva le proprie sedute per permettere ai deputati di ascoltare i concerti della cantante trasmessi in diretta radiofonica.[3]
Il fumettista franceseCharles Berberian ha dedicato alla cantate il fumettoGli occhiali di Om Kalsoum.
Molti versi delle canzoni di Umm Kulthum sono citati nel romanzoLa straniera (1999) di Younis Twafik, e sono un elemento costante nella struttura del romanzo, basata su racconti e reminiscenze dei due protagonisti, l'architetto e Amina, entrambi appassionati della discografia della cantante egiziana.
Le è stato dedicato il decimo festival delle Arti del mondo Arabo, Arabesques, tenutosi giovedì 21 maggio 2015 aMontpellier,Francia.