V. 30 (2024)Fascicolo corrente
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Articoli
Il rinnovamento della concezione etico-politica degli studi storici
8-13Views:54Il presente saggio propone di analizzare aspetti e questioni del paradigma etico-politico degli studi storici, a partire dal magistero di Benedetto Croce nel primo Novecento fino agli sviluppi del panorama storiografico italiano nel XXI secolo.
Insulto, terminologia medica e metaforizzazione in un corpus di commenti Facebook: indagine su alcuni slurs abilisti
14-33Views:63Lo scopo del presente lavoro è quello di analizzare un corpus di commenti Facebook estratti dalle pagine pubbliche di Luigi Di Mario, Matteo Renzi e Matteo Salvini nell’anno 2018 (Orrù 2020). L’analisi intende concentrarsi su tre slurs abilisti molto comuni in italiano che riguardano la deprivazione cognitiva – ovvero cerebroleso, handicappato e ritardato – usati metaforicamente nelle interazioni online. I commenti Facebook saranno analizzati a partire da un approccio polivalente. Essi verranno infatti inquadrati nella cornice teorica degli insulti come atti linguistico-pragmatici (Brown & Levinson 1987; Culpeper 1996; Alfonzetti 2017), ma anche in quella degli epiteti denigratori come termini densi e dell’hate speech (Bianchi 2021; Cepollaro 2020). A esse si aggiungeranno quella dell’abilismo costruito e rinforzato all’interno del dominio tecnico della terminologia medica (Gualdo & Telve 2011) e infine quella dell’uso metaforico dei termini analizzati (Mortara Garavelli 1988). Con queste basi teoriche, saranno condotte indagini con una metodologia corpus-based, concentrandosi in particolare sugli usi metaforici degli epiteti denigratori con intento aggressivo, sui cluster, sulle costruzioni sintattiche e sulla pragmatica degli atti linguistici che includono i termini target.
PDF36Come si costruisce il socialismo. Metafora e interpretazione ideologica nelle interviste di Nicolae Ceaușescu per la stampa italiana
34-48Views:22Utilizzando il modello tridimensionale della metafora nella comunicazione (Steen 2008) in una prospettiva multidisciplinare (Musloff 2012, Steen 2011) nella quale le nozioni cognitiviste si abbinano a quelle dell’analisi del discorso politico, il presente contributo propone un’analisi qualitativa delle metafore presenti nelle interviste rilasciate alla stampa italiana nel decennio 1971-1981 da Nicolae Ceaușescu, quando il Presidente della Romania durante il comunismo godeva di un notevole prestigio internazionale. Verranno analizzati gli stenogrammi e i testi tradotti in italiano di cinque interviste pubblicate su «l’Unità» (Boffa 1971 e 1973), «Il Popolo» (Pellegrini 1978 e 1981) e il «Corriere della Sera»(Petta 1981).
PDF15“Prego, signorina”. La rappresentazione della maestra nella letteratura e nel cinema: da Maria Messina ad Alberto Lattuada
49-64Views:23L'articolo aspira ad aprire una prospettiva nuova di studio sulla figura della maestra nella prima metà del Novecento italiano. Partendo da tre opere narrative meno note (due di scrittrici donne), il saggio sviluppa le stesse tematiche con uno sguardo su alcune opere rappresentative del cinema degli anni Quaranta e Cinquanta. In questa chiave, lo studio non vuole avere pretesa di esaustività, ma al contrario si pone come analisi tematica intorno alla figura femminile della maestra non sempre adeguatamente riconosciuta e analizzata. Nella prima parte si analizza un gruppo di tre novelle:L’ora che passa (1911) di Maria Messina ruota attorno a una maestra svuotata e disillusa, Rosalia, che non ha trovato nel suo mestiere i mezzi per emanciparsi;Anima bianca (1917) di Ada Negri presenta invece una maestra, Rosanna, pienamente realizzata nella sua funzione al punto da lasciarsi morire quando un evento mina la sua capacità di insegnare; infine,Un’osteria (1920) di Federigo Tozzi apre un dibattito contemporaneo sulla sofferenza di quegli insegnanti, come Assunta, costretti a lavorare lontano da casa. Nella seconda parte del saggio, invece, il discorso si sposta sul cinema:Maddalena… zero in condotta (1940) di Vittorio De Sica è la parabola della professoressa Elisa Malgari, la quale deve imparare la lezione più importante, lasciarsi amare da un uomo; infine,Scuola elementare (1954) di Alberto Lattuada apre uno squarcio sulla crisi della supplente Laura Bramati alla ricerca della sua vera identità professionale.
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