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Vicenza

Indice

Vicenza
In senso orario dall'alto a sinistra: villa Almerico Capra "La Rotonda", il tempietto di Parco Querini, scorcio di piazza dei Signori, la Basilica Palladiana e una vista della città da Monte Berico
Stemma e Bandiera
Vicenza - Stemma
Vicenza - Stemma
Vicenza - Bandiera
Vicenza - Bandiera
StatoItalia
RegioneVeneto
Altitudine39 m s.l.m.
Superficie80,54 km²
Abitanti115.853(2011)
Nome abitantivicentini o berici
Prefisso tel+39 0444
CAP36100
Fuso orarioUTC+1
PatronoMadonna di Monte Berico (8 settembre) e San Vincenzo di Saragozza(patrono secondario)
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Vicenza
Sito del turismo
Sito istituzionale

Vicenza è una città delVeneto, capoluogo della provincia omonima.

Da sapere

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È conosciuta come lacittà di Palladio - per via dell'architettoAndrea Palladio che vi realizzò numerose opere nel tardo rinascimento - ed è un luogo d'arte tra i più importanti delVeneto. È infatti meta di turismo culturale con flussi da ogni parte d'Italia e dall'estero. Per il suo impianto e i suoi monumenti la città è stata inserita nel 1994 tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, di cui sono parte dal 1996 anche leville palladiane del Veneto.

Piazza dei Signori. A destra la torre Bissara (torre di piazza), a sinistra il palazzo del Monte di Pietà con la chiesa di San Vincenzo

La città è un importante centro industriale ed economico, cuore di una provincia costellata di piccole e medie imprese al terzo posto in Italia per fatturato nelle esportazioni, trainate soprattutto dal settore metalmeccanico, tessile e orafo: quest'ultimo raggiunge nel capoluogo berico oltre un terzo del totale delle esportazioni di oreficeria, facendo di Vicenza la capitale italiana della lavorazione dell'oro.

Nonostante le tendenze del turismo siano sempre più orientate verso il "mordi-e-fuggi", la città è tappa fissa nel tour veneto vista anche la sua vicinanza conVenezia eVerona. Le importanti manifestazioni fieristiche s'intersecano con l'offerta turistico culturale della città, che è aumentata negli ultimi anni grazie all'apertura di nuovi musei e alla creazione di eventi di richiamo. Nel 2011 è stato registrato un incremento del + 14,1% di turisti (in accordo alConsorzio Turistico Vicenzaè); nel 2012 ilTimes ha inserito Vicenza tra le 10 mete italiane piùcool (come riportato suIl Giornale di Vicenza.it[link non funzionante]).

Cenni geografici

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Situata a 39 metri sul livello del mare (altitudine minima 26, massima 183), la città è cinta a sud dai Colli Berici e ad ovest dalle Prealpi e confinante conAltavilla Vicentina,Arcugnano,Bolzano Vicentino,Caldogno,Costabissara,Creazzo,Dueville,Longare,Monteviale,Monticello Conte Otto,Quinto Vicentino eTorri di Quartesolo.

Il territorio comunale comprende non solo il nucleo urbano, che si è notevolmente espanso nel corso del Novecento, ma anche delle zone di campagna in periferia e la zona diMonte Berico, che domina la città dall'alto.

Quando andare

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Il turismo culturale a Vicenza non conosce una particolare stagionalità, per cui in ogni periodo dell'anno si visita la città. Il clima è quello tipico della pianura padana: l'inverno è umido ma vede poche precipitazioni (e pertanto un aumento del tasso d'inquinamento); d'estate è caldo e afoso, ma non torrido se non per 1 o 2 settimane all'anno; va comunque fatta attenzione nelle ore più calde della giornata, quando si deve uscire muniti di un cappello per il sole e di una bottiglia d'acqua da bere. Durante la settimana di ferragosto (15 agosto) alcuni musei e monumenti potranno essere chiusi.

Durante i giorni in cui si svolgono le fiere di VicenzaOro è molto difficile, se non impossibile, trovare alloggio in città o anche solo nei dintorni. Questi sono anche gli unici periodi in cui gli alberghi applicano la tariffa da alta stagione. Il periodo più tranquillo è costituito dai mesi di luglio e agosto, quando la città si svuota di parte della sua popolazione che si reca nei luoghi di villeggiatura.

Vicenza ha un clima semicontinentale con inverni piuttosto freddi e umidi, le estati sono invece calde e afose. Effetti positivi hanno le colline e le montagne che, molto spesso, riescono a bloccare le perturbazioni. Le precipitazioni medie annue si attestano a 1.060 mm, mediamente distribuite in 88 giorni di pioggia, con minimo relativo in inverno, picco massimo in autunno e massimo secondario in primavera per gli accumuli.

Cenni storici

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Iscrizione veneta su pietra, esposta nell'atrio del Palazzo da Schio (Ca' d'oro)

Sembra probabile che il primo insediamento sul piccolo gruppo di alture - formato da detriti alluvionali - che emergeva dalla pianura acquitrinosa alla confluenza dei fiumi Astico (ora Bacchiglione) e Retrone - sia originato già nel VI secolo a.C.

Tra il 49 e il 42 a.C. divennemunicipium romano. A questi anni risalgono la ristrutturazione dell'abitato secondo un tracciato urbanistico ad assi relativamente ortogonali, la sostituzione di abitazioni in legno con costruzioni in pietra o laterizio e l'edificazione delle prime mura.Al centro delle strade principali ildecumanus maximus - che corrispondeva grosso modo all'attualeCorso Palladio - costituiva il tratto cittadino dellavia Postumia.

Il cristianesimo si diffuse probabilmente verso la fine del III secolo.Alla fine del IV o agli inizi del V secolo risale la costruzione sia di una basilica fuori dalle mura, dedicata ai santi Felice e Fortunato, sia di una chiesa cittadina che divenne poi lacattedrale.Dopo la vittoria dei bizantini nella guerra greco-gotica, la città non rimase per molto nelle loro mani: nel 568 i longobardi migrarono in Italia conquistando varie città, tra cui Vicenza, che (secondo Paolo Diacono) fu occupata dallo stesso Alboino e fu probabilmente eretta subito a sede ducale. Dopo la conquista di Carlo Magno nel 774, Vicenza fu inglobata nel regno dei Franchi.Dopo quest'epoca si affermò una signoria di fatto del vescovo di Vicenza. Il rapporto privilegiato tra i vescovi di Vicenza e gli imperatori, che li ricambiarono con la concessione di privilegi, continuò per tutto l'XI secolo.Dal XII secolo cominciò a emergere in area veneta il peso politico dei gruppi sociali cittadini e furono istituiti i Comuni, che presto arrivarono allo scontro con Federico Barbarossa.Dalla metà del XII e per tutto il XIII secolo furono le famiglie le vere protagoniste della storia della città e del territorio circostante. Differentemente da Verona e Padova, Vicenza fu dominata dai signori rurali che, pur mantenendo il loro feudo, si insediarono in città per partecipare più agevolmente alle alleanze e alle lotte regionali e vi costruirono case fortificate e torri. L'arrivo in città delle famiglie feudali ne cambiò l'aspetto, arricchendola di edifici privati e pubblici. A poca distanza la cittadella, ancora in parte fortificata, degli edifici religiosi: la cattedrale, il palazzo del vescovo e le abitazioni dei canonici.

Come le altre città venete, anche Vicenza cercò di assumere il controllo politico del territorio circostante, costituito da grandi proprietà fondiarie e castelli distribuiti nelle campagne, in origine appartenenti al vescovo, al capitolo della cattedrale, ai grandi monasteri urbani e a signori laici. La città allargò a macchie di leopardo i propri confini giurisdizionali. Particolare importanza rivestiva il controllo dei traffici e degli scambi e quindi delle vie di comunicazione, specialmente dei fiumi, all'epoca il mezzo più agevole ed economico per trasportare merci e persone. Intorno al Duecento, il Comune di Vicenza aveva sotto il proprio controllo oltre 200villae, quasi tutto il territorio che oggi corrisponde alla Provincia, escluse Bassano e Marostica.

Ezzelino III da Romano resse Vicenza fino al 1259, anno della sua morte.

Dopo il breve periodo di libertà comunale (1259-1266), Vicenza perse la propria autonomia e fu soggiogata da Padova che, a parte la parentesi ezzeliniana, l'avrebbe asservita ai propri interessi e dominata di fatto fino al 1311, sostituita poi, nel corso dei secoli, da Verona, Milano e quindi Venezia. La soggezione politica non permetteva lo sviluppo di una forte economia, con la possibilità di battere moneta propria – espressione della ricchezza e della potenza di una città - e il sorgere di una robusta classe di imprenditori commerciali. Non disponendo di capitali, la città e i proprietari fondiari non investivano in opere di bonifica importanti e grandi spazi restavano incolti.

Con l'arrivo degli Scaligeri iniziava un'epoca nuova per le famiglie signorili di Vicenza. Nel corso del Trecento il numero degli abitanti aumentò notevolmente e si crearono borghi al di fuori dell'antica cinta muraria altomedioevale di cui, a partire dal 1365, Cansignorio della Scala dispose l'ampliamento, sia a est che a ovest del centro storico.

A differenza di altre città maggiori, come Padova e Verona, Vicenza non vide mai irrobustirsi il ceto dei commercianti o degli artigiani, che giocarono sempre un ruolo subordinato, anche nei secoli seguenti. Fino all'Ottocento l'economia della città e del suo territorio fu sempre essenzialmente legata alla terra.

Agli Scaligeri subentrarono i Visconti, il cui dominio sarebbe durato solo fino al 1404. Con la morte diGian Galeazzo Visconti (1402) si scatenò nuovamente una guerra regionale e Vicenza si trovò al centro della contesa. La città, sotto assedio, per non ricadere sotto il dominio padovano trattò con i veneziani ladedizione, una forma di assoggettamento nella quale la Serenissima in cambio si impegnava a rispettare e salvaguardare attraverso lo Statuto buona parte delle leggi e delle magistrature precedenti. Nacque così ilDominio di Terraferma della Serenissima. La fedeltà a Venezia fu una caratteristica di Vicenza - e ancor più del territorio vicentino nel suo complesso - anche per tutto il periodo seguente, durante il quale la Serenissima, il più giovane tra gli Stati italiani di terraferma, si trovò a lottare per conservare e anzi ingrandire il proprio territorio, sia con le armi sia con un abile gioco diplomatico in cui si stringevano e disfacevano alleanze.

La città di Vicenza agli inizi del XVII secolo

Il territorio vicentino fu invaso ancora una volta nel 1509 durante la guerra della Lega di Cambrai. La Repubblica Veneta decise l'evacuazione dei suoi Domini di Terraferma per concentrarsi sulla difesa delle lagune, sciogliendo le città dall'obbligo di fedeltà. Il territorio vicentino fu ancora invaso molte volte negli anni seguenti e solo dopo il 1523 la pace fu definitivamente ristabilita: la Terraferma, fino aBergamo compresa, restò alla Serenissima fino alla sua caduta nel 1797. Questo periodo di stabilità politica e di relativa prosperità economica consentì lo sviluppo di un'architettura locale aulica e piena di riferimenti all'antichità classica, quella di Andrea Palladio (1508-1580), che rimase come punto di riferimento fino a tutto l'Ottocento.

Durante gli anni novanta del Settecento le idee della Rivoluzione francese cominciarono a diffondersi anche nella società vicentina. Fu però l'avvio della campagna d'Italia che Napoleone intraprese nel 1796 a far emergere il dibattito sul possibile rovesciamento del sistema politico cui Vicenza era soggetta da quattro secoli.Gli ideali della rivoluzione furono condivisi da persone appartenenti a diversi strati sociali, che in seguito costituirono il nucleo della municipalità democratica.

Sconfitto Napoleone nella battaglia di Lipsia, il 5 novembre 1813 gli austriaci rientrarono a Vicenza e questa volta vi si insediarono stabilmente. L'occupazione fu ratificata dal Congresso di Vienna e nel 1816 tutta la regione - e con essa Vicenza - fu inclusa nel nuovo stato, il Regno Lombardo-Veneto, facente parte dell'Impero austriaco. Nel 1848 scoppiò in tutta Europa una serie di moti rivoluzionari. Il generale austriaco Radetzky attaccò per due volte la città per reprimere l'insurrezione, riuscendo infine a riconquistarla. Frequenti furono le manifestazioni antiaustriache in città e nel territorio, sempre prevenute o represse dall'efficiente polizia asburgica. Con la terza guerra d'indipendenza la città passò in modo relativamente incruento al Regno d'Italia, in seguito al referendum del 1866 che decise l'adesione al regno d'Italia.

La prima guerra mondiale coinvolse pesantemente il territorio vicentino. La città non fu direttamente teatro di battaglie, tuttavia la vita era molto pesante: il centro storico e i sobborghi divennero sovraffollati per la presenza di profughi e militari, la legna e il carbone per il riscaldamento e per la cucina erano razionati (l'inverno 1916-17 fu uno dei più nevosi e gelidi del secolo), così come i viveri e il petrolio per l'illuminazione. Dopo la rotta di Caporetto la situazione peggiorò ulteriormente, sia come sovraffollamento sia come penuria di rifornimenti. Alla fine del conflitto, in riconoscimento del valore dimostrato da Vicenza durante il periodo bellico la bandiera della città fu insignita della Croce al merito di guerra e fu costruito a Monte Berico il Piazzale della Vittoria, dal quale lo sguardo spazia su tutte le montagne, dalle Piccole Dolomiti al Monte Grappa, che furono teatro della Grande Guerra.

La seconda guerra mondiale invece colpì direttamente la città, che fu gravemente danneggiata dai bombardamenti angloamericani. Nel novembre del 1944, in due giorni furono scaricate sul quadrante nord della città 25 mila devastanti bombe dirompenti "a spillo" che provocarono 500 morti. La sera del 18 marzo 1945 un'incursione aerea martellò a lungo la città con spezzoni incendiari e fu più intensa nel centro storico; in quel bombardamento fu colpito il cuore di Vicenza: la torre Bissara e la Basilica Palladiana, la cui copertura arse tutta la notte e crollò rovinosamente; fu una grave ferita per l'orgoglio vicentino. Anche la cattedrale fu colpita e quasi completamente distrutta. Alla fine della guerra si contavano più di 2.000 vittime civili durante i bombardamenti. Il ritrovamento e il disinnesco di enormi ordigni bellici è proseguito fino a oggi.

A guerra finita, Vicenza ricevette la medaglia d'oro per la Resistenza e venne intrapresa senza indugio l'opera di ricostruzione per ridare alla città il volto che ancor oggi ha.A partire dagli anni cinquanta un forte sviluppo economico e industriale ha fatto di Vicenza una delle città più ricche d'Italia.

Quale "Città del Palladio", Vicenza è stata nominata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità il 15 dicembre 1994. Oltre ai 23 monumenti palladiani e le 3 ville della città, nel 1996 è stato ottenuto l'inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità di altre 21 ville del Palladio presenti nel territorio veneto. Il nome del sito UNESCO è così divenuto “La città di Vicenza e le ville palladiane nel Veneto”.

Come orientarsi

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Map
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Vicenza centro

La stazione ferroviaria è situata a sud ovest del centro storico, a poche centinaia di metri da esso. Percorrendo viale Roma fino in fondo e svoltando a destra, passati sotto il grande arco di Piazza Castello, si entra nelcorso Andrea Palladio, la più importante e conosciuta via del centro storico. Il Corso con le vie circostanti costituisce un'isola pedonale e su di essa si affacciano numerosi palazzi nobiliari, alcuni dei quali recano la firma del celebre architetto, oltre a vari edifici religiosi e alla sede principale del Comune (Palazzo Trissino). Il Corso è anche la principale arteria dello shopping e del passeggio cittadino.

Alla destra del Corso, allontanandosi pochi passi dal suo percorso, si può giungere a Piazza Duomo (con la cattedrale di Vicenza) e inPiazza dei Signori, il cuore del centro storico. Sulla piazza si affacciano laBasilica Palladiana, l'alta torre Bissara e, dal lato opposto, il Palazzo del Capitaniato e il Palazzo del Monte di Pietà.

Uscendo da Piazza dei Signori e continuando a percorrere Corso Palladio fino al termine, si scorge a sinistra il complesso di Santa Corona; infine si sfocia in Piazza Matteotti, dove sono situatiPalazzo Chiericati (la pinacoteca civica) e ilTeatro Olimpico, entrambe opere di Palladio.

Tornando in Corso Palladio, verso la sua metà si incrociano a sinistra Corso Fogazzaro, da cui si raggiunge Piazza S. Lorenzo, e Contra' Porti, via ricca di palazzi palladiani e gotico-veneziani che conduce a nord del centro, verso Parco Querini e Porta S. Bortolo con l'ospedale omonimo, che corrisponde al limite settentrionale del centro storico.

Dirigendosi invece da Piazza Matteotti verso sud, lungo viale Giuriolo, si giunge nel giro di 1 km a Porta Monte, con il suoArco delle Scalette, un tempo unica via di accesso aMonte Berico, il colle che sovrasta la città, oggi servito da una strada (viale X giugno) e dalla serie di portici pedonali.

Centro storico

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Mura trecentesche di viale Mazzini

Il centro storico del comune di Vicenza è costituito da:

  • il nucleo centrale della città, racchiuso tra le mura altomedievali, costruite tra il X e il XII secolo
  • i borghi successivamente contornati nel XIV secolo dalle mura scaligere: San Pietro e Porta Nova
  • i borghi ricompresi tra le fortificazioni veneziane, mura e fossati, del XV secolo: Pusterla (San Marco) e Berga.

È quindi oggi delimitato dall'anello della circonvallazione interna: i viali Mazzini, D'Alviano, Fratelli Bandiera, Rodolfi, Legione Gallieno, Margherita, Risorgimento, Venezia, Milano. Conserva la maggior parte del patrimonio artistico della città, delle sedi istituzionali e delle sedi associative.

Molti luoghi di questa parte della città sono definiti da toponimi caratteristici comecontrà (toponimo presente praticamente in tutte le strade del centro e che deriva dacontrada),mure opedemure (via che correva all'interno della cinta muraria),motton (strada rialzata),busa (luogo basso che si allaga facilmente),piarda (spazio compreso tra il fiume e le mura, originariamente tenuto libero da alberi per scopi difensivi; successivamente a volte utilizzato anche per scaricare e depositare merci).

Gli antichi borghi del centro:

  • 45.5541911.542351San Marco(Borgo Pusterla)(nella zona settentrionale del centro storico, oltre Ponte Pusterla).L'antico Borgo Pusterla è oggi chiamato San Marco dal nome della sua parrocchia. Giunge fino all'ospedale (ex convento) San Bortolo a nord e al grande polmone verde di Parco Querini a est. La via principale, su cui si affacciano lachiesa di San Marco in San Girolamo e vari palazzi nobiliari (tra cui Palazzo Capra Querini,Palazzo Schio), cambia nome varie volte (Contra' Pusterla, Contra' San Marco, San Francesco, San Bortolo) ma è sempre la stessa. Un tempo la zona era occupata da numerosi conventi e dai loro terreni.Borgo Pusterla su WikipediaBorgo Pusterla (Q17622878) su Wikidata 
  • 45.5511.552Borgo Berga.è il borgo formatosi nella parte meridionale, nell'area compresa tra le mura altomedievali e quelle veneziane della città. Può essere fatto risalire al I secolo d.C. quando a Vicenza - che come città romana aveva acquisito una certa importanza - fu costruito il grandioso Teatro Berga, in cui si svolgevano i ludi scenici e di cui si può vedere ancora l'esatto perimetro. Vi si collocano numerosi complessi religiosi di interesse storico: il complesso monumentale di San Silvestro, la chiesa di Santa Caterina, la chiesa e convento di Santa Chiara, la chiesa di Santa Caterina in Porto, l'Oratorio delle Zitelle, l'ex convento e chiesa di San Tommaso. Vi ha sede il polo universitario di Vicenza e, in una zona di recente ampliamento, il nuovo Palazzo di Giustizia.Borgo Berga su WikipediaBorgo Berga (Q3642481) su Wikidata 
  • Borgo San Pietro.Borgo San Pietro (Vicenza) su WikipediaBorgo San Pietro (Q48808328) su Wikidata 
  • Borgo di Porta Nova(zona ovest del centro storico). 

Per approfondimenti leggi anche il libroVicenza, la cinta murata: forma urbis[link non funzionante] (2011), scaricabile nel sito del Forum Center del Comune di Vicenza.

Vie centrali
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  • 45.547511.54491Corso Palladio.È la strada cuore di Vicenza, la via dei negozi, sempre affollata per le ormai note "vasche in Corso", le passeggiate dei vicentini. Il tracciato della strada si è mantenuto pressoché inalterato fin dall'epoca romana, quando fungeva da decumano massimo dellaVicetia di allora, a sua volta impostato sulla consolare Via Postumia. Si estende per circa 730 metri in direzione est-ovest, da Piazza Matteotti a Piazza Castello, e rappresenta una vera e propria galleria di chiese e di palazzi prestigiosi che vi si affacciano, in parte firmati dal Palladio. È totalmente pedonalizzato, come la maggior parte delle vie limitrofe, ed è un "must" per il visitatore percorrerlo tutto una o due volte.Corso Palladio su Wikipediacorso Palladio (Q3694627) su Wikidata 
  • Corso Fogazzaro.Ricalca il tracciato di uno deicardini minori della città romana e taglia il settore nord-occidentale del centro storico a partire dall'incrocio con corso Palladio. Lungo 630 metri (fino alla porta Santa Croce), il corso è intitolato adAntonio Fogazzaro, uno dei più celebri scrittori vicentini, autore di romanzi comeMalombra ePiccolo mondo antico, nei quali viene descritta la società provinciale a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento. 
  • Contrà Porti.ForseCardo Massimo della città in epoca romana, la via fu uno degli assi da cui partì il rinnovamento edilizio del XV secolo e sul quale si innestarono anche gli interventi palladiani. Lungo la strada si trovano molti palazzi della famiglia Da Porto (da cui la via trae il nome) come Palazzo Porto Festa (che ospita, all'interno, ambienti affrescati daGiambattista Tiepolo) e Palazzo Porto Colleoni. Sempre opera del Palladio è il maestoso Palazzo Barbaran da Porto, del 1569, oggi sede delPalladio Museum e del Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio (CISA), che fronteggia l'ala quattrocentesca di Palazzo Thiene. 
Piazze
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Piazza dei Signori
Piazzetta Palladio
Piazza Castello
  • 45.54729211.5465872Piazza dei Signori.È la piazza principale della città, cuore pulsante del governo cittadino prima come foro romano, poi, nel Medioevo e Rinascimento, con il Palazzo della Ragione (oggi noto comeBasilica Palladiana) dove veniva amministrata la giustizia, e ilPalazzo del Capitaniato, sede del rappresentante della Repubblica di Venezia. Nella piazza - di forma rettangolare - si collocano anche la Torre Bissara, torre civica (con i suoi 82 mt. uno dei più alti edifici del capoluogo), ilPalazzo del Monte di Pietà con laChiesa di San Vincenzo (dedicata al compatrono della città) e due alte colonne, una con il Leone alato di San Marco e l'altra con la statua del Redentore.Piazza dei Signori (Vicenza) su Wikipediapiazza dei Signori (Q3902381) su Wikidata 
  • Piazzetta Palladio.Piccola piazza sul fianco occidentale della Basilica, era anticamente nota comepiazzetta della Rua (dal nome della macchina in legno portata a braccia attraverso le vie del centro storico durante la processione del Corpus Domini). Il nome attuale è dovuto invece alla statua dedicata ad Andrea Palladio, opera ottocentesca dello scultore Vincenzo Gajassi, al centro della piazzetta. 
  • Piazza delle Erbe.Situata dietro la Basilica Palladiana, a un livello inferiore rispetto a Piazza dei Signori, Piazza delle Erbe deve il suo nome all'essere stata per lungo tempo sede del mercato ortofrutticolo e floreale. La piazza, dominata dal lato meridionale della Basilica, ospita una torre duecentesca che in passato era usata come prigione e luogo di tortura (vi fu imprigionato anche Silvio Pellico) chiamata, per questo, Torre del Girone o del Tormento. La torre è unita alla Basilica Palladiana da un arco, dettodegli Zavatteri, risalente al 1494 e così chiamato perché sotto di esso si teneva un tempo il mercato delle scarpe e delle ciabatte (zavate nella lingua del tempo). 
  • Piazza Biade.Posta sul lato orientale della Basilica, si chiama così perché fin dal 1262 vi si teneva il mercato dei cereali e delle sementi. In fondo ad essa, sulla sinistra, si trova la Chiesa di Santa Maria in Foro, detta dei Servi perché la sua costruzione fu iniziata all'inizio del Quattrocento dall'ordine dei Servi di Maria. Sulla piazza affacciano gli uffici comunali e alcuni assessorati in un edificio costruito dopo la seconda guerra mondiale accanto alla Basilica. Dopo diverse polemiche per il suo utilizzo come parcheggio per auto comunali, la piazza è stata pedonalizzata. 
  • Piazza delle Poste.In realtà una via (contrà Garibaldi) secondo lo stradario civico, è conosciuta localmente comepiazza delle Poste per la presenza della sede del principale ufficio postale; l'edificio è uno dei maggiori esempi di architettura razionalista italiana in città. La piazza ospita una fontana (laFontana dei Bambini) del 1984, con sculture in bronzo di Nereo Quagliato. Si tratta di uno dei poli della movida serale della città vista la presenza di numerosi locali per il "rito dello spritz". 
  • Piazza Duomo.Vi trova sede il palazzo vescovile, con all'interno il Museo diocesano, e lacattedrale cittadina. Sulla sinistra, staccato dalla cattedrale, si trova il campanile romanico del Duomo con ilPalazzo delle Opere sociali, mentre sul lato meridionale della piazza sono collocati l'Oratorio del Gonfalone e l'accesso alCriptoportico romano, il principale monumento archeologico cittadino, riscoperto nel 1954 a 6 metri sotto il livello stradale, testimonianza di una domus romana del I secolo. Al centro della piazza dal 1880 si erge una statua a Vittorio Emanuele II, opera di Augusto Benvenuti. 
Piazza Matteotti, verso il portale del Teatro Olimpico
  • Piazza Matteotti.Chiamata in passatopiazza dell'Isola (perché era una piccola isola circondata dalle acque del fiume Bacchiglione, che talvolta la invadevano) e in seguitopiazza Vittorio Emanuele, è dominata daPalazzo Chiericati (sede della Pinacoteca civica) e dall'ingresso alTeatro Olimpico, entrambi capolavori palladiani. 
  • Piazzetta Santo Stefano.È caratterizzata dalla presenza di due palazzi nobiliari, Palazzo Sesso Zen del XIV secolo e Palazzo Negri de Salvi del XV, e soprattutto dalla facciata della chiesa di Santo Stefano, una delle antiche sette cappelle cittadine, ridisegnata alla fine del Seicento. 
  • Piazza San Lorenzo.Ospita l'ottocentesco monumento al poeta vicentinoGiacomo Zanella e il baroccoPalazzo Repeta, costruito tra il 1701 e il 1711 daFrancesco Muttoni. LaChiesa di San Lorenzo, che sorge sul lato opposto, è assieme a quella diSanta Corona uno degli esempi più rappresentativi del gotico sacro in città; fu costruita dai frati francescani minori nel XIII secolo. La piazza pedonale (riqualificata negli anni duemila con l'arretramento della statua e la costruzione di una fontana a raso terra con giochi d'acqua) ha segnato e continua a segnare le giornate di molti giovani vicentini che l'attraversano per recarsi ai vicini licei Pigafetta e Lioy. 
  • Piazza Castello.Diametralmente opposta a piazza Matteotti, ospita diversi palazzi palladiani come Palazzo Porto Breganze, Palazzo Thiene Bonin Longare (sede della Confindustria di Vicenza) e Palazzo Piovini, nonché dall'incombente torrione medioevale di Porta Castello. Bene in vista sulla piazza vi è inoltre una statua di Giuseppe Garibaldi realizzata daEttore Ferrari nel 1887. 
  • 45.5359411.5447043Piazzale della Vittoria.Grande piazzale panoramico situato sulla cima del colle diMonte Berico, a poca distanza dalla città, permette di godere di una vista panoramica di Vicenza, con le montagne sullo sfondo, teatro delle battaglie della prima guerra mondiale. Luogo particolarmente gremito durante le celebrazioni al Santuario della Madonna patrona della città e durante le sere d'estate, la piazza è la meta delle passeggiate lungo i portici di viale X giugno, nonché sede di numerosi concerti. È inserito nella lista dei monumenti nazionali.Piazzale della Vittoria (Vicenza) su WikipediaPiazzale della Vittoria (Q110493229) su Wikidata 
Ponti
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Ponte delle Barche da viale Giuriolo
Ponte San Michele
  • 45.550811.544614Ponte Pusterla.Vi si accede da contrà San Marco o da Contrà Vittorio Veneto. Il nomepusterla sembra riferirsi a una piccola porta di passaggio. È una struttura a tre archi in origine fabbricata in legno, sostituito poi nel 1231 con la pietra. Qui si trovava una delle originarie porte di ingresso alla città, divenuta poi di secondaria importanza dopo l'avanzamento della cinta muraria e abbattuta nel 1820 per facilitare i collegamenti con il centro. Restaurato nel 1444 e ancora nel 1640, il ponte fu allargato nel 1928 per esigenze di traffico. Sotto vi scorre il fiume Bacchiglione. Danneggiato dall'alluvione del 1º novembre 2010, è stato oggetto di un radicale restauro dal 2010 al 2011.Ponte Pusterla (Q117447591) su Wikidata 
  • 45.55018611.550445Ponte degli Angeli.Sorge nelle vicinanze di Piazza Matteotti, deve il suo nome odierno all'antica chiesetta di S. Maria degli Angeli (oggi non più esistente) che era stata ricavata dal torrione di protezione dell'importante Ponte di S. Pietro. Andrea Palladio tra il 1555 ed 1560 ne aveva predisposto un progetto di restauro. Alcuni secoli dopo, nel 1889, il manufatto fu completamente demolito perché ritenuto ostacolo allo scorrere del fiume Bacchiglione e sostituito con una struttura in ferro che collegò le due sponde fino al secondo dopoguerra, quando il ponte fu rifatto in cemento armato con una struttura più adatta a sopportare il crescente traffico veicolare.Ponte degli Angeli su WikipediaPonte degli Angeli (Q115735043) su Wikidata 
  • Ponte Furo.Una delle più suggestive immagini di Vicenza si può ammirare proprio da questo ponte: il fiume Retrone che si snoda attraverso gli edifici e sullo sfondo la Basilica affiancata dalla Torre cittadina è infatti uno degli scorci più belli della città. Il ponte sorge nei pressi del punto in cui la roggia Seriola confluiva nel Retrone dove, un tempo, esisteva laBarriera Eretenia, uno degli ingressi daziari attraverso la cinta che delimitava la città. 
  • Ponte delle Barche.Sorge nel quartiere centrale delle Barche ed è il più antico dei ponti vicentini, con tre archi sostenuti da pilastri a grossi blocchi di pietra. La struttura, presenta delle arcate molto basse, tali per cui molto spesso, in caso di forti piogge, il Retrone arriva a superare gli archi allagando il ponte. 
  • Ponte San Michele.Romantico ponte costruito nel Seicento sul modello dei ponti veneziani. Il nome deriva dal vicino convento e dalla chiesa romanico-gotica di San Michele; il convento ricco di arte ed eretto nel Duecento dai frati agostiniani, fu parzialmente demolito nel secolo scorso per dare nuovi spazi alla città; la chiesa distrutta invece in epoca napoleonica. È attraversabile solo da pedoni.Ponte San Michele (Q117449292) su Wikidata 
  • 45.5458211.5471176Ponte San Paolo.Ponte che da piazza delle Erbe porta all'omonimacontrà. Era situato sull'asse principale che in epoca romana attraversava la città da nord a sud. Recentemente, dopo una piena del fiume, sono emersi alcuni scivoli di carico e scarico usati dalla imbarcazioni che risalivano il Retrone e trasportavano le merci fin sotto il ponte stesso, attiguo alla zona in cui si svolge il mercato cittadino. Storicamente, sembra che questi scivoli risalgano all'epoca medioevale e che abbiano avuto grande importanza per Vicenza, dove il trasporto mercantile fluviale era molto in uso fino al Settecento.Ponte San Paolo (Vicenza) su WikipediaPonte di San Paolo (Q115676310) su Wikidata 
  • Ponte Novo.In originePonte delle Convertite per la sua vicinanza ad un monastero in cui venivano accolte giovani donne desiderose di avvicinarsi alla vita religiosa, di recente ricostruito, collega la parte nord della città con la zona di Corso Fogazzaro. Fino ad alcuni decenni or sono, quando le acque del fiume erano balneabili, i giovani vicentini usavano tuffarsi da questo ponte per un bagno. 

Quartieri

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Zona residenziale di via btg. Framarin

Alla periferia del Centro storico alcuni quartieri si sono sviluppati appena fuori le mura e lungo le strade principali di uscita da Vicenza nel XVIII e nel XIX secolo, altri sono stati costruiti sulla base di piani urbanistici nella seconda metà del Novecento.

I nomi dei quartieri talora derivano dal progetto, talora dalla parrocchia principale, altre volte sono denominazioni di uso corrente. Non sempre sono ben definiti i confini nel caso di quartieri contigui.

Quartieri orientali
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  • 45.5511.553Araceli.è delimitato a nord da viale Cricoli, a est dalla circonvallazione esterna (via Ragazzi del ‘99 e viale Quadri), a sud da via Riello, a ovest dalla circonvallazione interna (via Legione Gallieno, via Ceccarini e viale Rodolfi) e dal fiume Astichello. Il quartiere (il cui nome deriva da quello della Parrocchia di riferimento) ha assunto una propria fisionomia solo a partire dal secondo dopoguerra. Storicamente il quartiere nasce da due piccoli borghi distinti ma vicini, appena fuori le mura scaligere – Borgo Santa Lucia e Borgo Scroffa – e dalle loro estensioni di terreni coltivati che nel corso degli ultimi secoli sono state riqualificate sotto l'aspetto urbanistico. Il quartiere Araceli ospita il Cimitero Monumentale, il Provveditorato agli Studi, l'Istituto Tecnico Industriale Alessandro Rossi, il Seminario vescovile e il Seminario minore. Tra gli edifici di interesse storico le chiese di Santa Maria in Araceli (Araceli vecchia) e di Santa Lucia, il vecchio cimitero acattolico.Quartiere Araceli su WikipediaQuartiere Araceli (Q3927164) su Wikidata 
  • San Francesco - Parco Città.uno dei quartieri più recenti della città, nato a fine anni novanta, in parte realizzato con i fondi del Giubileo del 2000. È caratterizzato da moderni palazzi collegati da una grande galleria commerciale al piano terra. Nella moderna area verde ospita la sede della ex circoscrizione 4. 
  • Sant'Andrea. 
  • 45.5511.554San Pio X.sorto tra gli anni cinquanta e settanta, si trova nella zona est della città delimitato da viale della Pace, strada Bertesina e la caserma Ederle. La zona è approvvigionata di servizi quali scuole di ogni ordine e grado, piscina scoperta, sede della ex circoscrizione 3, biblioteca di zona. Vi è una notevole presenza di residenti statunitensi, vista la vicinanza con la caserma Ederle. Ospita ogni venerdì il mercato di zona. Il quartiere ospita anche numerosi parchi giochi, due campi sportivi per il calcio e uno per il baseball, tre palestre atte a pallavolo e basket di cui una dotata di spalti per il pubblico, e il parco secolare di Villa Tacchi al cui interno è ospitata la biblioteca di zona.San Pio X (Vicenza) su WikipediaSan Pio X (Q3947832) su Wikidata 
  • 45.53928611.5830285Stanga.Stanga (Vicenza) su WikipediaStanga (Q21329005) su Wikidata 
Quartieri meridionali
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Viale X giugno, nel quartiere di Monte Berico
  • 45.53493911.5454536Monte Berico.quartiere residenziale tra i più eleganti di Vicenza, è la zona più elevata della città ed è meta di numerosi pellegrini, anche provenienti dall'estero, per la presenza dell'omonimo santuario mariano sorto a partire dal XV secolo. Le strade che salgono al santuario sfociano al piazzale della Vittoria, da dove si gode di una completa vista dall'alto della città e del territorio circostante. La salita verso il santuario, che si affronta o sotto gli alberi o sotto i portici di viale X giugno, è una delle passeggiate tradizionali dei cittadini, che d'estate cercano refrigerio sulla cima del colle.Monte Berico su WikipediaMonte Berico (Q3861231) su Wikidata 
  • 45.5280411.529147Gogna.Situato sulla sinistra di Monte Berico, ospita lachiesa di San Giorgio, una delle più antiche della città.Gogna (Q18506378) su Wikidata 
Quartieri occidentali
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  • Ferrovieri: il quartiere - un tempo aperta campagna e chiamato "Riva alta" dagli argini del vicino fiume Retrone - è situato a sud-ovest della città, tra la ferrovia Milano-Venezia e questo corso d'acqua. Il nome ufficiale - fin dagli anni venti - è "Quartiere delle Medaglie d'Oro" (molte delle vie del rione sono infatti dedicate a decorati al valor militare) ma il fatto che i primi abitanti furono gli operai del vicino "arsenale" (Officine Grandi Riparazioni) delle Ferrovie dello Stato ospitati nelle case popolari appositamente edificate per loro ("Casermoni"), battezzò spontaneamente il quartiere come "dei Ferrovieri". La zona si sviluppò ulteriormente tra le due guerre con l'apertura del Lanificio Rossi, assumendo uno spiccato carattere operaio e popolare, fino ad arrivare ai recenti ampliamenti residenziali degli anni novanta. Durante la prima guerra mondiale il quartiere (all'epoca composto solo dalle case dei ferrovieri) venne utilizzato come caserma dal Regio Esercito. Nella zona è situato il Parco del Retrone, un recente parco fluviale di 40.000 m². Nel quartiere hanno sede la ex circoscrizione 7 e il consolato onorario di Bielorussia. Ospita il mercato ogni martedì. La Parrocchia è dedicata a Sant'Antonio da Padova e venne eretta nel 1959. L'attuale chiesa è stata inaugurata e benedetta nel 1966.
  • San Lazzaro - Pomari: può essere suddiviso in due distinte aree territoriali: quella sorta a cavallo degli anni sessanta e i primi settanta, e quella più recente, anni ottanta/novanta, denominata zona Pomari. Mentre la zona di San Lazzaro è contraddistinta dal carattere prettamente residenziale, la zona Pomari (tuttora in espansione) oltre a moderni condomini ospita le sedi di TVA Vicenza (l'emittente televisiva locale), Il Giornale di Vicenza, il palazzo di Confartigianato e la nuova sede della Camera di commercio.
  • San Giuseppe - Mercato Nuovo
  • Cattane: si può considerare il quartiere più centrale della ex circoscrizione 6, il più vasto e popolato ed è caratterizzato da un tessuto sociale eterogeneo. Nel suo territorio si trova il Centro civico di Villa Lattes (sede della ex circoscrizione), che ospita numerose associazioni. Attorno alla parrocchia di Santa Bertilla trova spazio un'intensa attività sociale e ricreativa.
Quartieri settentrionali
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  • Santa Croce - Viale Pasubio
  • 45.55666711.5177788Villaggio del Sole.Sorto ai primi anni sessanta grazie alPiano Case dell'INA (premio In-Arch 1962), la caratteristica del quartiere è la costruzione "a serpentone" dei lunghi caseggiati che donano un andamento sinuoso anche alle stesse strade; la dotazione di verde, che caratterizza ogni edificio, attribuisce inoltre al quartiere una dimensione armoniosa. Il nome deriva da un piccolo centro elioterapico detto "Casa del sole" attivo tra le due guerre. Era ospitato nella Villa Rota Barbieri (sei-settecentesca) con la torre quattrocentesca, struttura che, dopo aver ospitato le scuole elementari, quindi gli sfollati del Polesine e infine la scuola materna, dopo alcuni anni di chiusura è ritornata in funzione come centro diurno riabilitativo per malati di Alzheimer. Il quartiere ospita la biblioteca di zona e il mercato settimanale si svolge il sabato. La parrocchia è dedicata a San Carlo Borromeo e la relativa chiesa, sorta negli anni sessanta, ha la forma di una tenda, a simboleggiare il peregrinare del popolo di Dio sulla Terra.Villaggio del Sole su WikipediaVillaggio del Sole (Q4012850) su Wikidata 
  • San Paolo: quartiere sorto a partire dagli anni settanta, costituisce il cuore sportivo della città vista la presenza al suo interno del palasport "Città di Vicenza", del pattinodromo, del campo di atletica "Guido Perraro" e delle piscine comunali (coperte e scoperte). Ospita il mercato ogni mercoledì.
  • San Bortolo: storico quartiere della città al cui interno è situato l'omonimo convento poi trasformato in ospedale civile. Caratterizzato da uno sviluppo stratificato negli anni (il nome deriva dalla presenza di una porta risalente alla fortificazione scaligera), è stato uno dei quartieri più danneggiati dalla seconda guerra mondiale a causa della presenza di una caserma (Caserma "Chinotto", già sede della Brigata missili "Aquileia", poi Scuola sottufficiali dei Carabinieri ed oggi centro di addestramento della Forza di Gendarmeria europea).
  • 45.57310511.5446929Laghetto(nella zona nord di Vicenza).Quartiere che deve il suo nome alle antiche origini acquitrinose della zona (che effettivamente ospitava un lago fino all'epoca romana, gradualmente prosciugatosi) e al fatto che, con la sua costruzione iniziata negli anni sessanta, si scelse di dare alle strade i nomi di laghi. È uno dei quartieri residenziali più tranquilli della città, anche perché è separato dai caotici viali della circonvallazione da un lungo rettilineo (chiamatovia dei Laghi) che porta nel centro del quartiere. È sede della ex circoscrizione 5, del palasport "Palalaghetto" e della biblioteca di zona. Ospita il mercato ogni venerdì.Laghetto (Vicenza) su WikipediaLaghetto (Q28669479) su Wikidata 
  • Saviabona. 

Frazioni

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Sono paesi, esistenti prima del Novecento e sviluppatisi lungo le strade in uscita dalla città nel raggio di 5–6 km., che nel corso del secolo sono stati a pieno titolo inclusi nell'ambito urbano.

Frazioni lungo la SS 53 Postumia
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  • 45.5511.5510Anconetta(a nord-est della città, lungo viale Anconetta).è la frazione che si sviluppa principalmente lungo viale Anconetta, arteria molto trafficata in quanto prosecuzione urbana della Strada statale 53 Postumia che porta, tra l'altro, al casello autostradale di Vicenza Nord lungo l'A31. La frazione è delimitata dalla Ferrovia Vicenza-Schio a Ovest e dalla frazione di Ospedaletto a Est. Appartiene alla ex circoscrizione 4 ed è sede decentrata della Biblioteca Bertoliana.Anconetta su WikipediaAnconetta (Q3615239) su Wikidata 
  • 45.5511.5511Ospedaletto.Frazione divisa tra il capoluogo (ex circoscrizione 4) e il comune di Bolzano Vicentino.Anconetta su WikipediaAnconetta (Q3615239) su Wikidata 
Frazioni lungo la SP 248 "Schiavonesca-Marosticana"
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  • Polegge: appartenente alla ex circoscrizione 5, la zona ha conservato un carattere prettamente residenziale-agricolo nonostante la vicina presenza di un'importante arteria di accesso alla città, la strada provinciale 248 "Schiavonesca-Marosticana". La frazione è servita dalla linea autobus AIM Vicenza numero 21, il capolinea della quale è proprio al centro di Polegge, adiacente alla Chiesa ed al Teatro. È presente la scuola elementare "B. Pajello" appartenente all'Istituto Comprensivo Vicenza 11 e il teatro "Emanuele Zuccato".
Frazioni lungo la S.R. 11 "Padana Superiore" (verso Padova)
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Villa Gazzotti a Bertesina
  • Bertesina: prima di essere un quartiere era una frazione di Vicenza con una propria sede comunale. Grandi proprietà terriere, di famiglie il cui nome è ancora legato alle ville antiche caratterizzano questo piccolo quartiere. Famosa è Villa Gazzotti, opera sicura di Andrea Palladio del 1543 circa. Notevole è la Villa Ghislanzoni del Barco Curti del secolo XVI, ripresa e rinnovata nel 1764.
  • Bertesinella: il nome deriva dal fatto che doveva essere un semplice prolungamento di Bertesina. Nel corso degli anni, invece, la zona si è sviluppata maggiormente rispetto alla località "madre". Come Bertesina, prima di essere un quartiere era una frazione di Vicenza, facente capo a Bertesina dal punto di vista civile e religioso. La chiesa parrocchiale era infatti a Bertesina (al contrario di oggi, in cui esiste una unità pastorale tra Bertesina, Bertesinella e Setteca' con sede parrocchiale a Bertesinella). Si trova all'estremità orientale del comune di Vicenza. Simile ai paesi sorti lungo le strade principali, è uno dei quartieri di più recente formazione, espandendosi lungo via Cà Balbi. Fu iniziato alla fine degli anni cinquanta, quando 40 famiglie circa presero alloggio nelle case comunali all'estremità sud di Contrà Paglia; poi cominciò a crescere anche con la costruzione della nuova chiesa e delle scuole. Il nucleo più antico però si trovava in via S. Benedetto, dove esisteva un antico insediamento con chiesetta, restaurata di recente, e convento benedettino, poi residenza della famiglia Fina. Il mercato di zona si tiene il sabato.
  • Settecà
Frazioni lungo la riva sinistra del Bacchiglione
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  • Casale: zona che si inserisce tra il Bacchiglione a sud e la ferrovia a nord, nella periferia Sud-Est di Vicenza. Vi si può visitare l'oasi naturalistica realizzata nelle vecchie cave di argilla di proprietà del comune di Vicenza e curata dal WWF. Vi sono situate alcune antiche ville: Villa Pigatti, del Seicento, che domina un vasto ambiente naturale fino al Bacchiglione, Villa Colognese del Cinquecento.
  • San Pietro Intrigogna: si trova nella parte sud-est del comune. È una frazione con vocazione agricola (un tempo) e industriale (di recente) posizionata tra i fiumi Tesina e Bacchiglione. Monumenti degni di nota sono Villa Rubini e la chiesa intitolata ai Santi Pietro e Paolo, all'interno della quale è presente un organo storico risalente al 1897.
Frazioni lungo la S.P. 247 Riviera Berica
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  • Campedello: frazione a sud di Vicenza lungo la Riviera Berica, è conosciuta per la presenza nel suo territorio della celebre Villa Capra detta "La Rotonda", capolavoro simbolo dell'architettura del Palladio a Vicenza.
  • Lòngara
  • Santa Croce Bigolina
  • Tormeno (frazione divisa tra il capoluogo e il comune di Arcugnano)
  • Debba: ultima frazione di Vicenza a sud prima di entrare nel comune di Longare, si sviluppa lungo la strada Riviera Berica che collega la città con il basso vicentino. La frazione è nota anche per i "Ponti di Debba", costruiti sul fiume Bacchiglione, che collegano l'omonima strada statale con San Pietro Intrigogna e con lo svincolo di Autostrada e Tangenziale di Vicenza Est.
Frazioni lungo la SS 11 Padana superiore (verso Verona)
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  • Ponte Alto
  • Olmo di Vicenza
Frazioni lungo la SS 46 Pasubio
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  • Maddalene: il quartiere periferico è uno dei più antichi di Vicenza ed il suo nome deriva dalla quattrocentesca chiesa tardogotica dedicata a santa Maria Maddalena e posta alle pendici settentrionali del Monte Crocetta. Il quartiere, inserito nella ex circoscrizione 6, ha avuto un considerevole sviluppo edilizio a partire dai primi anni ottanta del Novecento. È adagiato ai piedi di Monte Crocetta, in una zona ricca di attrattive naturali e architettoniche: le risorgive della roggia Seriola e della Boja, ville e palazzi padronali risalenti al periodo della Repubblica di Venezia quali Cà Beregane abitata dai nobili Beregan, Cà Dal Martello, villa Teodora e altre ancora. Il quartiere dista appena tre chilometri dal centro della città e ha una popolazione di oltre 3.000 abitanti. Coincide con la parrocchia omonima, dedicata a San Giuseppe.
Frazioni lungo la S.P. 106
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  • Sant'Agostino: vi ha sede l'abbazia di Sant'Agostino, romanica, una delle più antiche della città assieme alla chiesa di San Giorgio e all'abbazia dei Santi Felice e Fortunato.

Comunità statunitense (Vicenza Military Community)

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La maggiore presenza straniera a Vicenza è data dagli statunitensi, al 2011 circa 9.000 persone, chiamata Vicenza Military Community, che gravita attorno alla caserma Ederle. Sia i soldati sia i civili americani non sono iscritti all'anagrafe cittadina, i bambini frequentano le scuole presenti all'interno della caserma, non si rivolgono al servizio sanitario italiano se non in caso di gravità o prestazioni specialistiche (all'interno della caserma è presente una clinica con medici militari).

La comunità ha una propria emittente televisiva (AFN Vicenza) e una radio (AFN Eagle), un piccolo corpo interno di vigili del fuoco e un corpo di polizia militare (Military Police) che interviene in città in ogni situazione che coinvolga un militare statunitense, dagli incidenti stradali alle risse nei bar.

Nella zona est della città è presente un vero e proprio "quartiere a stelle e strisce", il Villaggio Americano, con cinema, fast food, negozi e impianti sportivi dove risiedono molte famiglie di militari di stanza alla Ederle.

La presenza militare statunitense a Vicenza è stata ampiamente dibattuta, dividendo l'opinione pubblica e provocando numerose proteste pubbliche, in occasione dell'annuncio della sua espansione, eseguita a partire dal 2009 con la costruzione di una seconda base, la "Del Din", a circa 6 km dalla caserma Ederle, nella zona subito a nord della città dove in precedenza sorgeva l'aeroporto di Vicenza "Tommaso Dal Molin".

Come arrivare

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In aereo

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Il principale aeroporto internazionale è ilMarco Polo di Tessera-Venezia, a circa 75 km dal centro della città. Dall'aeroporto partono autobus diretti alla stazione ferroviaria di Mestre dov'è possibile prendere il treno per Vicenza.

L'aeroporto di Verona-Villafranca, intitolato a Valerio Catullo, a meno di 70 km di distanza dalla città, è una valida alternativa.Lo scalo si trova a Villafranca di Verona, ma dista solamente 12 km da Verona, facilmente raggiungibile grazie un servizio di autobus (chiamato Aerobus) che collega l'aeroporto alla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova. Il servizio, del costo di 6 euro, è garantito tutti i giorni, con collegamenti ogni 20 minuti dalle 5:20 del mattino alle 23.35 della sera.Dalla stazione dei treni è possibile raggiungere Vicenza.

Altre alternative sono l'aeroporto di Treviso (a 60 km) e di Bergamo.

Nell'ex aeroporto "Dal Molin" di Vicenza è presente l'attività elicotteristica. Nella provincia di Vicenza vi sono due piccoli aeroporti da turismo; il più vicino al capoluogo è quello di Thiene, l'altro è il "Romeo Sartori" di Asiago.

In treno

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Stazione di Vicenza
  • 45.541111.540412Stazione di Vicenza.La maggior parte dei treni che percorrono la linea ferroviariaMilano-Venezia si fermano a Vicenza, con frequenza pressoché oraria, tranne poche eccezioni (1-2 Frecce Bianche al giorno) che vanno daVerona aPadova diretti senza sostare a Vicenza. La stazione ferroviaria dista circa 5 minuti a piedi dal centro storico. Esiste una linea ferroviaria daTreviso che collega la città alla lineaPadova -Bassano del Grappa via Cittadella/Castelfranco, nonché una linea daSchio.Stazione di Vicenza su Wikipediastazione di Vicenza (Q3971299) su Wikidata 

In autobus

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La stazione degli autobus (urbani ed extraurbani) è situata a fianco della stazione ferroviaria. Vicenza è collegata ai vari centri della provincia e alle città delle province vicine (Verona, Padova, Treviso).

In auto

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La città è collegata alla rete autostradale dall'autostradaA4 Milano-Venezia e dall'A31 (detta "della Val d'Astico") a Nord. Ci sono tre uscite per la città (Vicenza Est, Nord e Ovest). Chi proviene dalla direzione di Venezia incontra per prima l'uscita di Vicenza Est, chi proviene da Milano esce a Vicenza Ovest presso la zona industriale di Vicenza.

Come spostarsi

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Il modo più agevole per visitare il centro storico di Vicenza èa piedi, dato che esso è abbastanza piccolo (da est a ovest o da sud a nord lo si attraversa comodamente in meno di mezz'ora) e per buona parte giace in zona pedonale o a traffico limitato (ZTL, con varchi sorvegliati da telecamere). Labicicletta serve soprattutto se si desidera uscire dal centro per recarsi in periferia o per visitare leville palladiane più vicine.

Per raggiungere la sommità del colle diMonte Berico - dove sorgono il santuario-basilica e il panoramico piazzale della Vittoria - senza affrontare la lunga benché agevole salita con le proprie gambe, è possibile sfruttare il bus urbano.

Con mezzi pubblici

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Il trasporto pubblico locale è gestito dall'azienda pubblica SVT - Società Vicentina Trasporti che si occupa anche dei collegamenti in ambito provinciale.

La rete urbana dei trasporti di Vicenza è composta da 21 autolinee che coprono in modo capillare l'intera città e i comuni dell'area urbana (Torri di Quartesolo, Quinto Vicentino, Bolzano Vicentino, Arcugnano, Costabissara, Longare, Caldogno, Monticello Conte Otto, Altavilla Vicentina, Sovizzo, Creazzo, Gambugliano e Monteviale).

La maggior parte delle linee effettuano collegamenti radiali nord-sud ed est-ovest e percorrono l'anello di strade che delimitano l'area pedonale del centro storico (fulcro del servizio), individuata tra contrà Pedemuro San Biagio, piazza Castello, la stazione ferroviaria, viale Roma, contrà Mure Pallamaio, viale Giuriolo e ponte degli Angeli.

Orario di servizio

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L'orario di servizio varia a seconda della linea: nella sua globalità esso inizia alle 5.20 e termina alle 20.50. Il servizio è svolto per 364 giorni all'anno ad esclusione del 1º maggio. Nei giorni di Natale, Capodanno e Pasqua viene svolto un servizio ridotto. L'8 settembre (festa patronale) viene svolto il servizio festivo.L'orario comprende 2 tipologie di orario-tipo:

  • orario feriale
  • orario festivo (con una frequenza di corse ridotta)

L'orario invernale va da settembre a giugno mentre nei mesi estivi è in funzione l'orario estivo (anche in questo caso con una riduzione della frequenza delle corse o con la sospensione di alcune linee).Nei giorni di scuola esistono diversi servizi specifici oltre ad un aumento dei passaggi di alcune linee che vengono raddoppiati (Bis Scuole).Dal 2013 gli orari sono presenti anche su Google Maps grazie al programma Google Transit e in un'app dedicata per smartphone.

Servizio serale
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Al termine del servizio diurno viene attivato unservizio serale a chiamata[link non funzionante] che copre 11 linee e 221 fermate contraddistinte da paline con un adesivo blu. Per utilizzare il servizio basta mandare un sms indicando il codice della fermata e il codice del biglietto/abbonamento. Si riceverà un sms di risposta con l'orario di arrivo del mezzo.L'orario del servizio serale va dalle 20.30 alle 23.30 dalla domenica al venerdì mentre il sabato e alcuni giorni prefestivi il servizio è attivo fino alle 3.30.

Biglietti

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I biglietti sono acquistabili in circa 90 rivendite sul territorio, in 200 parcometri, inquadrando il QR code alle fermate (previa iscrizione al portale BeMoove), via SMS e a bordo dell'autobus (con leggero sovrapprezzo). Hannoprezzi diversi[link non funzionante] a seconda che siano per le tratte urbane o sub-urbane. Sono disponibili anche tessere multiviaggio oltre che diversi tipi di abbonamento.

Informazioni per i passeggeri

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Le informazioni per i passeggeri e avvisi sulle eventuali modifiche del servizio vengono affissi alle fermate e sugli autobus e pubblicati sul sito internet dell'aziendaSVT. Inoltre, gli orari dei mezzi di trasporto pubblico sono stati pubblicati su Google Maps e di conseguenza, oltre a poter calcolare itinerari e tragitti, è possibile visualizzare gli orari della fermata in cui ci si trova attraverso Google Now.

Su tutte le paline delle linee urbane si trova il foglio orari al momento della partenza dal capolinea (con i tempi medi di raggiungimento della fermata, che si attestano attorno ai 2-5 minuti tra una fermata e l'altra). Il foglio orari delle linee sub-urbane indica invece l'orario di passaggio alla fermata in questione.Sulle paline sono stati recentemente applicatiQR code[link non funzionante] che, se inquadrati, informano l'utenza sulle prossime corse di passaggio nella fermata in cui ci si trova

Tutte le fermate "ad alta mobilità" sono dotate di paline o pensiline elettroniche con i tempi di attesa delle varie linee e comunicazioni all'utenza.

Viaggiatori con ridotta mobilità
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Le principali fermate sono dotate di bande sensoriali a terra per non vedenti.

Il 40% dei mezzi è dotato di avviso sonoro all'apertura delle porte, avviso esterno di linea e destinazione e il 20% anche di avviso audiovisivo interno di prossima fermata. Tuttavia l'utilizzo di questi dispositivi è a discrezione dell'autista per cui non sempre gli avvisi audiovisivi interni o audio esterni sono attivi.

Il 60% dei mezzi è accessibile alle carrozzine ma per il trasporto dei disabili il comune preferisce dedicare un servizio apposito. L'accesso di carrozzine per bambini su questi mezzi è sempre consentito con carrozzina aperta, ad eccezione degli orari di punta. I mezzi che consentono l'accesso alle carrozzine e ai non vedenti sono identificati da 2 vetrofanie applicate nella parte anteriore dell'autobus.

Linee

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Ogni linea è identificata da un numero e dalla destinazione a cui porta (alcune linee, pur con lo stesso numero, hanno corse che effettuano capolinea in luoghi diversi).

Frequenze riferite al giorno tipoferiale invernale.

LineaPercorsoPrima corsaUltima corsaFrequenza fascia di puntaFrequenza fascia di morbidaTempo medio di percorrenzaRinforzo scolastico previstoNote
1Via Moneta Zona Pomari → Stanga/Torri di Quartesolo/Bertesina/

Bertesinella/Lerino

5:2020:50ogni10 minogni13 min20 min (per capolinea Stanga)

25 min (per capolinea Bertesinella e Torri di Quartesolo)

28 min (per capolinea Lerino)

31 minuti (per capolinea Bertesina)

si
2Stazione FS → Via lago di Fogliano/Polegge6:0020:40ogni15 minogni20 min18 min (per capolinea Via Lago Fogliano)

26 min (per capolinea Polegge)

si
3Autostazione SVT → Parco Città6:5517:10ogni10 minogni50 min13 minsiNon effettua servizio festivo e al sabato.
4Viale Ferrarin → Via Giaretta/Nogarazza/Valmarana5:5020:05ogni15 min22 min (per capolinea Via Giaretta)

27 min (per capolinea Nogarazza)

32 min (per capolinea Valmarana)

siAlcune corse proseguono da Viale Ferrarin fino alla base americana Del Din.
5Villaggio del Sole → Ospedaletto/Bolzano Vicentino/Quinto Vicentino/

Lanzè/Valproto

5:3020:40ogni10 minogni15 min31 min (per capolinea Ospedaletto)

39 min (per capolinea Bolzano Vicentino)

41 min (per capolinea Quinto Vicentino)

46 min (per capolinea Lanzè)

50 min (per capolinea Valproto)

siNei festivi le corse per Bolzano, Quinto, Valproto e Lanzè non vengono effettuate.
6Viale Roma → Costabissara/Motta di Costabissara5:5020:10ogni15 minogni60 min20 min (per capolinea Costabissara)

28 min (per capolinea Motta)

si
7Via del Carso → San Pio X5:5020:10ogni15 min26 minno
8Viale Roma → Debba/Lumignano6:0020:10ogni20 minogni60 min21 min (per capolinea Debba)

35 min (per capolinea Lumignano)

si
9Viale Giuriolo → Caldogno5:4520:05ogni20 minogni70 min25 minsi
10 CENTROBUSPark Stadio → Teatro Olimpico → Piazza Castello → Basilica → Corso Palladio → Park Stadio6:4520:35ogni10 min15 minnoAlcune corse vengono prolungate al nuovo tribunale.
11Viale Giuriolo → Cavazzale5:5019:55ogni30 minogni45 min30 minsi
12Viale Roma → Altavilla Vicentina5:3020:25ogni20 minogni50 min23 minsi
13Viale Roma → Pianezze/Fimon/Lago di Fimon6:1018:40ogni40 minogni60 min27 min (per capolinea Pianezze)

40 min (per capolinea Fimon)

50 min (per capolinea Lago di Fimon)

noNon effettua servizio festivo.
14Viale Roma → Creazzo/Sovizzo6:1520:50ogni20 minogni50 min18 min (per capolinea Creazzo)

25 min (per capolinea Sovizzo)

si
CIRCOLARE 12/14Viale Roma → Creazzo → Sovizzo → Altavilla VicentinaServizio integrato circolare linee 12 e 14Servizio festivo effettuato dalle linee 12 e 14.
16Viale Roma → Monteviale/Gambugliano5:5019:45corse solo nelle ore di punta.25 min (per capolinea Monteviale)

40 min (per capolinea Gambugliano)

noNon effettua servizio festivo.
17Viale Giuriolo → San Pietro Intrigogna6:5013:55corse solo al mattino.15 minsiNon effettua servizio festivo.
18Viale Roma → Monte Berico6:4519:15ogni30 minogni90 min6 minnoEffettua solo servizio festivo.
19Autostazione SVT → Via Vedelleria7:2519:25ogni60 minogni120 min32 minno
20 CENTROBUSPark Quasimodo → Corso Fogazzaro → Contrà Cantarane → Park Quasimodo6:5020:40ogni12 minogni24 min16 minnoNon effettua servizio festivo.
30 CENTROBUSPark Cricoli → Santa Corona → Park Cricoli6:4520:40ogni10 minogni20 min11 minno
NAVETTA FIERAStazione FS → Fiera di Vicenza (ingresso Ovest)7:3019:30ogni20 min20 minnoLinea attiva in occasione delle principali manifestazioni fieristiche

Mezzi

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Da alcuni anni l'accesso ai mezzi avviene esclusivamente della porta anteriore poiché la porta centrale serve per la discesa e l'ultima (o le ultime, nel caso degli autosnodati) sono classificate come "porte ausiliarie" e vengono aperte per consentire una discesa più rapida negli orari di punta.Il passeggero che deve scendere, deve prenotare la fermata premendo il pulsante STOP all'interno dell'autobus stesso.

La livrea degli autobus è di colore bianco nella parte superiore e arancione nella parte inferiore. Alcuni autobus hanno livree particolari a scopi pubblicitari.Tutti gli autobus sono dotati di indicatore esterno di percorso, indicante linea, destinazione e importanti fermate intermedie. La maggior parte dei mezzi è dotata all'interno di indicatore AVM di prossima fermata.

All'interno degli ultimi mezzi acquistati si sta procedendo all'installazione di schermi LCD appesi al soffitto della vettura, che mostrano il percorso della linea, la fermata precedente, quella di prossimo arrivo e quella successiva, nonché comunicati e video istituzionali.

In taxi

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I taxi sono reperibili appena fuori dalla stazione ferroviaria. Il servizio radiotaxi permette di prenotare anche mezzi per disabili e servizio di collegamento agli aeroporti (Info e prenotazioni).

In auto

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Nei pressi della stazione ferroviaria vi sono vari servizi di autonoleggio e numerosi sono prenotabili online.

Vicenza è dotata di 3 ampiparcheggi esterni di interscambio[link non funzionante]:

posti alle porte della città, nei quali chi viene da fuori può lasciare la propria auto o il camper e raggiungere il centro storico in 5 minuti a bordo dei bus navetta, oppurenoleggiare una bicicletta[link non funzionante].

Iparcheggi del centro[link non funzionante] hanno una capacità limitata e costi orari elevati, per cui è conveniente usare i parcheggi esterni di interscambio se si ha intenzione di rimanere in città per più di poche ore, o semplicemente per avere la garanzia di trovare un parcheggio senza perdere tempo prezioso per cercarlo.

Cosa vedere

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Panorama del centro storico visto da Monte Berico

La notorietà di Vicenza come meta turistica è senza dubbio legata alle opere diAndrea Palladio, grande architetto del tardo rinascimento che rivoluzionò il linguaggio del costruire, dando vita alPalladianesimo, uno stile che ebbe una rilevante influenza su tutta l'architettura occidentale, in particolare neoclassica e americana. I palazzi costruiti da Palladio sono tutti concentrati in città e la maggior parte delleville palladiane sono situate nella provincia di Vicenza; alcune sono a breve distanza dal centro, facilmente raggiungibili in bicicletta o coi mezzi pubblici, come "La Rotonda" (villa Almerico Capra) situata a 3 km a sud-est della città.

Ma anche al di là di Palladio la città offre molteplici motivi di interesse storico-artistico e altrettanti itinerari possibili: l'impianto urbanistico stesso di Vicenza, di derivazione rinascimentale; i palazzi gotici (ad esempio quelli di Contra' Porti); il barocco vicentino, che mostra eleganti e misurati esempi in chiese e palazzi; il Santuario della Madonna di Monte Berico, meta di pellegrinaggi a livello internazionale; i numerosi musei pubblici e privati, le mostre d'arte; gli eventi fieristici.

La cucina vicentina offre di per sé stessa un motivo di visita, con numerosi locali che offrono piatti della tradizione o comunque ispirati dai prodotti locali tradizionali "a km zero", ben accompagnati dai vini della provincia.

La città insomma offre vari motivi per una visita che, a seconda degli interessi e del tempo a disposizione, può durare da un paio d'ore di piacevole passeggiata lungoCorso Palladio, fino a vari giorni esplorando il meglio di ville, chiese, musei, biblioteche, mostre, mercati, ristoranti e cantine.

Monumenti del centro

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Nel 1994 sono stati inseriti nella lista di beni “Patrimonio dell'Umanità” dell'UNESCO 23 monumenti palladiani del centro storico di Vicenza e 3 ville situate al di fuori dell'antica cinta muraria, realizzate dal celebre architetto Andrea Palladio. Tra questi i palazzi sono 16, mentre le altre architetture sono il Teatro Olimpico, l'Arco delle Scalette, la Chiesa di S. Maria Nova, la Loggia Valmarana nei Giardini Salvi, la cupola e il portale nord della Cattedrale, la Cappella Valmarana nella chiesa di Santa Corona.

Questodocumento riassume orari e modalità di apertura dei principali monumenti di Vicenza per il 2017.

Il proscenio e la scena del Teatro Olimpico
Cavea del Teatro Olimpico

Palazzi palladiani

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I palazzi palladiani inseriti nella lista dei Patrimoni dell'umanità sono 16 e sono tutti situati nel centro storico di Vicenza, lungo l'attualeCorso Palladio o nelle sue vicinanze. Tre di questi palazzi (Da Monte, Garzadori e Capra) sono di incerta attribuzione, sebbene mostrino un evidente influsso dello stile di Palladio.

La Basilica Palladiana in notturno
Palazzo Chiericati
  •  unesco45.54916711.5491679Palazzo Chiericati(Pinacoteca civica),Piazza Matteotti, 37/39,+39 0444 222811,fax:+39 0444 546619,museocivico@comune.vicenza.it.Il maestoso palazzo, che domina piazza Matteotti, fu costruito tra il 1550 e il 1680 su disegno di Andrea Palladio come residenza privata per il conte Girolamo Chiericati, uno dei principali esponenti dell'aristocrazia vicentina. Fu ultimato solo un secolo dopo la morte dell'architetto. Ospita attualmente la Pinacoteca civica (vedi sottomusei). Il palazzo è costituito da un corpo centrale con due ali simmetriche leggermente arretrate, dotate di grandi logge al livello del piano nobile. L'armonica facciata è strutturata in due ordini sovrapposti, soluzione fino ad allora mai utilizzata in una residenza privata di città, con un coronamento di statue. Ubicato laddove un tempo confluivano i fiumiBacchiglione eRetrone, l'architetto rialzò il palazzo per evitare le esondazioni. Sul fregio della loggia inferiore si alternanometope,triglifi ebucrani.Palazzo Chiericati su WikipediaPalazzo Chiericati (Q729773) su Wikidata 
Palazzo del Capitaniato, facciata
Il prospetto laterale che dà su Contrà Monte; nello sfondo uno scorcio della Basilica Palladiana
  •  unesco45.54722211.54583310Palazzo del Capitaniato(Loggia del Capitanio o Loggia Bernarda),Piazza dei Signori.Aperto solo durante mostre ed altri eventi.Opera tarda di Andrea Palladio, si affaccia sulla centrale Piazza dei Signori, proprio di fronte alla Basilica Palladiana. Al piano nobile vi si riunisce il consiglio comunale cittadino. Il palazzo fu progettato nel 1565 e costruito dal 1571 al 1572 come residenza per il rappresentante della Repubblica di Venezia in città. Venne decorato daLorenzo Rubini; all'interno nove dipinti diGiovanni Antonio Fasolo. La struttura è basata su un ordine composito gigante. Al piano terra vi è una grande loggia, coperta da ampie volte, che sorregge un piano nobile dotato di un grande salone, la Sala Bernarda, arricchita da affreschi del Cinquecento provenienti da una delle ville dei Porto. La facciata del palazzo è alternata da quattro semicolonne giganti, in mattoni a faccia vista, che giungono fin sotto la balaustra dell'attico, e tre grandi archi. Le decorazioni sono realizzate in pietra d'Istria e soprattutto stucchi. Le colonne erano pensate da Palladio per essere ricoperte da un intonaco bianco, giocando con il contrasto dei mattoni rossi privi d'intonacatura sul bianco degli stucchi. Sulla facciata principale delle decorazioni rappresentano la personificazione dei fiumi. Il nome del committente, il Capitanio Bernardo, si può leggere nella trabeazione ("JO. BAPTISTAE BERNARDO PRAEFECTO"). Il prospetto laterale su contrà Monte, lavorato su modello degli archi di trionfo romani, è ornata da bassorilievi in stucco e da due statue allegoriche collocate negli intercolumni, a ricordare la vittoria della flotta ispano-veneziana contro gli ottomani nella battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571), a cui contribuirono i vicentini. Le iscrizioni in latino alla base ("PALMAM GENUERE CARINAE" e "BELLI SECURA QUIESCO") suggeriscono il significato delle statue: la prima rappresenterebbe la dea della vittoria navale e la seconda la dea della pace. Nel piano superiore dell'arco vi sono altre quattro statue: la prima (dalla piazza) rappresenta la "Virtù", la seconda, un po' più piccola della prima, rappresenta la "Fede", la terza rappresenta la "Pietà" e infine la quarta, grande quanto la prima, rappresenta l'"Onore"; il tutto a significare che la virtù, la fede, la pietà e l'onore ottengono la vittoria e la pace. La loggia a piano terra, recintata da un'alta cancellata in ferro battuto, armonioso sazio caratterizzato da nicchie e colonne, ospita alcune lapidi in ricordo dei caduti delle guerre.Palazzo del Capitaniato su WikipediaPalazzo del Capitaniato (Q1115328) su Wikidata 
Palazzo Barbaran Da Porto
Palazzo Valmarana
Palazzo Porto Festa
Palazzo Thiene Bonin Longare, dettaglio della facciata
Palazzo Schio
L'incompiuto Palazzo Porto in piazza Castello
Palazzo Pojana
Casa Cogollo detta del Palladio
Palazzo Garzadori
  •  unesco45.5465711.5482822Palazzo Garzadori,Contra' Piancoli 10/12(Chiuso al pubblico).Fu commissionato da Girolamo Garzadori che tra il 1545 e il 1563 promosse il rifacimento delle case ereditate in contra' Piancoli. Forse a Palladio venne richiesto uno studio in merito.
    Questo palazzo è stato inserito nel 1994 tra i palazzi palladiani tutelati dal'UNESCO, ma non vi sono certezze sull'attribuzione al celebre architetto, sebbene alcuni studiosi lo sostengano a causa delle analogie con altri disegni palladiani.
    Palazzo Garzadori su WikipediaPalazzo Garzadori (Q18785529) su Wikidata 
  •  unesco45.552111.543523Palazzo Capra(frammento inglobato in palazzo Piovini),Corso Palladio, 32.La facciata laterale di Palazzo Piovini ingloba il portale del precedente Palazzo Capra, il quale rientrerebbe (l'attribuzione è piuttosto incerta) tra le opere giovanili di Andrea Palladio; si trattava di un piccolo edificio commissionato dal conte Giovanni Antonio Capra, databile tra il 1540 e il 1545, ma concluso solo nel 1567. Oggi sede di un grande magazzino.Palazzo Capra Querini (Q58290547) su Wikidata 

Altri palazzi del centro

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Quelli progettati da Palladio sono solo una parte relativamente piccola dei numerosi palazzi storici che si possono ammirare a Vicenza, sebbene quasi tutti quelli costruiti dopo il grande architetto siano rimasti evidentemente influenzati dal suo stile, come nel caso di Palazzo Trissino al Corso (oggi sede del municipio). Vi sono inoltre numerosi palazzi in stile gotico veneziano sparsi per le vie del centro, ad esempio quelli in contra' Porti. Per un elenco di tutti i palazzi storici della città vedi la relativavoce su Wikipedia.

Casa Pigafetta
Il Palazzo del Monte di Pietà visto dalle logge della Basilica Palladiana


Chiese e altre architetture religiose

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La cattedrale di Vicenza
La Chiesa di San Lorenzo
Chiesa di Santa Corona
Basilica dei Santi Felice e Fortunato
Chiesa dell'Araceli vecchia
Interno della chiesa di San Marco in San Girolamo
Chiesa dei Servi
Chiesa di Santa Maria Nova, facciata
Chiesa di San Vincenzo, facciata
Chiesa San Rocco
Oratorio delle Zitelle
Le mura scaligere in viale Mazzini

Nel centro di Vicenza sono tuttora visibili numerose architetture militari, che risalgono principalmente al periodo della dominazione scaligera (fine Trecento). Nonostante buona parte delle fortificazioni sia stata inglobata, nel corso dei secoli, in nuove strutture, viale Mazzini conserva tuttora le mura medioevali (oggetto di un sofisticato restauro recente). La storia delle fortificazioni è riassunta nella voce di WikipediaStoria delle mura e fortificazioni di Vicenza.

Oltre alle mura, la maggiore testimonianza di architetture militari si ha con le porte che fungevano da accesso al centro storico:

  • 45.5527711.5366245Porta Santa Croce.Uno dei più importanti resti ancora intatti delle antiche fortificazioni, è l'ultima ad essere costruita dagli scaligeri (venne eretta nel 1385). Da questa porta partono le mura scaligere di viale Mazzini. La porta ha ancora una funzione di ingresso al centro storico (si accede a corso Fogazzaro). Date le precarie condizioni, nel 2012 è stata oggetto di importanti lavori di restauro conservativo. 
  • 45.5475911.5348646Porta Nova.Costruita nel 1381 da Antonio della Scala per difendere ulteriormente il complesso fortificato della Rocchetta (dove si trovavano armi e munizioni per la città). Nel 1848 accanto a questa porta vennero combattute feroci battaglie per la difesa della città dagli austriaci. La porta è stata abbattuta nel 1926, in occasione della visita di Mussolini. Nelle vicinanze è stato aperto un varco nelle antiche mura a cui viene oggi dato il nome di Porta Nova, ma che nulla ha a che spartire con la porta originaria. 
Il torrione di Porta Castello con merlatura viscontea
  • 45.5460911.5411647Porta Castello.La porta più vicina al centro (entrando ci si trova in piazza Castello) e di principale ingresso alla città per chi proviene da ovest, rappresentava il passaggio attraverso le strutture del castello scaligero, da cui trae il nome. Sorge a poca distanza dalla più antica porta Feliciana che venne chiusa e sostituita dall'attuale, la quale fa parte, assieme alla possente Torre di piazza Castello, di un complesso fortificato voluto ancora dagli Ezzelini. 
  • 45.5446511.5449148Porton del Luzo.Più che una vera e propria porta si tratta di un antico torrione medioevale il cui nome deriva, secondo una leggenda, dalla pesca di un luccio di grandezza eccezionale avvenuta nelle acque del vicino Bacchiglione. Più probabile che il nome derivi dalla famiglia che vi abitava (i Lucii) o dalucus, termine latino che significa "bosco sacro", vista la vicinanza ai boschi di Monte Berico. Oggi passando per Porton del Luzo si accede a contrà S. Silvestro. 
  • 45.5529811.5518149Porta Santa Lucia.Edificata nel 1369, conduce all'omonimo borgo. È caratterizzata da un bassorilievo con ilLeone di San Marco che è stato scalpellato alla caduta dellaRepubblica veneta e da una lapide che ricorda i nomi dei vicentini morti durante la battaglia contro gli austriaci del maggio-giugno 1848. 
  • 45.5580811.5445650Porta San Bortolo.Porta costruita in epoca veneziana (1455), più che per scopo difensivo come barriera per il dazio. Testimone anch'essa dei combattimenti del 1848, è sopravvissuta al feroce bombardamento del 18 novembre 1944 che colpì duramente il quartiere di San Bortolo (allora il più popoloso della città). La porta è stata ristrutturata dal gruppo Alpini del quartiere nel 1993-1994 quando il comune riorganizzò la viabilità. È oggi situata all'interno di una rotatoria, nei pressi del vecchio ingresso dell'Ospedale, avendo perso la funzione di passaggio.Porta San Bortolo su WikipediaPorta San Bortolo (Q3908778) su Wikidata 

Altre architetture del centro

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Arco delle Scalette
La Loggia Valmarana si rispecchia sulla roggia Seriola
La Loggia Zeno

Parchi e giardini del centro

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I giardini Salvi, con vista sul torrione di Porta Castello
La zona di Parco Querini con al centro il tempietto

Musei

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Vicenza è una città ricca di musei: sono ben otto i principali, tre dei quali di proprietà comunale, i rimanenti della diocesi, di fondazioni bancarie e altre istituzioni private. Con lo stesso biglietto cumulativo è possibile accedere a quasi tutti i musei, al Teatro Olimpico e alla chiesa di Santa Corona.

Vicenza card e Card 4Musei

LaVicenza Card (intero 20 euro; ridotto per residenti di Vicenza e provincia e altre riduz. 15 euro) è un biglietto cumulativo che ha validità di 8 giorni dall'emissione, prevede un solo passaggio per singola sede e permette di visitare 12 siti (Teatro Olimpico, Museo civico di Palazzo Chiericati, Museo Naturalistico Archeologico, Museo del Risorgimento e della Resistenza, chiesa di Santa Corona, Gallerie di Palazzo Thiene, Museo Diocesano, Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari, Palladio Museum, Basilica Palladiana, mostre escluse, Museo del Gioiello e Torrione di Porta Castello).

LaCard 4Musei (intero 15 euro, ridotto per gruppi e residenti a Vicenza e provincia e altre riduz. 13 euro) è valida per 8 giorni dall'emissione e permette accessi a 4 siti a scelta tra quelli del circuito museale.

Biglietto unico residenti (9 euro), valido 30 giorni dalla data dell'acquisto e usufruibile su esibizione di un documento che attesta la residenza a Vicenza e provincia, consente una sola entrata per 8 siti (Teatro Olimpico, Basilica palladiana, Museo civico di Palazzo Chiericati, chiesa di Santa Corona, Gallerie di Palazzo Thiene, Museo Naturalistico Archeologico e Museo del Risorgimento e della Resistenza).

Le card sono in vendita presso: Ufficio IAT (a fianco ingresso Teatro Olimpico), Gallerie d’Italia/Palazzo Leoni Montanari, Palladio Museum, Museo Diocesano, Museo del Gioiello, Basilica Palladiana. Non sono disponibili online.

Ingressi gratuiti per ragazzi fino ai 17 anni compresi, non in scolaresca (con documento di identità).Altri riduzioni.

Sono inoltre presenti in città altri spazi museali più piccoli, visitabili per lo più su prenotazione. Imusei nel resto della provincia[link non funzionante] sono oltre un centinaio.

Affresco del soffitto della sala dello zodiaco (Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati)
Gallerie di Palazzo Leoni Montanari
Il palazzo vescovile con l'ingresso del museo diocesano (a destra)


Biblioteche

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Il Sistema Bibliotecario Urbano comprende una rete di biblioteche nei quartieri, con la sede centrale della Biblioteca Civica Bertoliana; le altre sedi sono quelle di Palazzo Costantini, Riviera Berica, Villa Tacchi, Anconetta, Laghetto, Villaggio del Sole e Ferrovieri; è attiva inoltre per parte dell'anno una sede della biblioteca presso il parco di Campo Marzo (escluso il periodo invernale).

Fuori dal centro

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La Rotonda (villa Almerico Capra) di Palladio

Ville

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Per approfondire, vedi:ville palladiane.

Assieme alla città di Vicenza sono state comprese nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO 24ville palladiane del Veneto; 3 di queste sono situate all'interno del comune di Vicenza (villa Almerico Capra, villa Trissino, villa Gazzotti), 13 nel territorio provinciale, 8 in altre province del Veneto. Solo una parte delle ville è aperta al pubblico, ma anche solo dall'esterno questi edifici appaiono magnifici. Oltre le ville palladiane, nei dintorni di Vicenza le ville venete sono numerose e molte di esse meritano una visita.

Interno di villa Almerico Capra
Villa Valmarana "Ai Nani"
Villa Trissino
  •  unesco45.5663511.5481975Villa Trissino(a Cricoli),via Marosticana 6, località Cricoli(3 km a nord dal centro storico, 10 min. in bicicletta).Chiusa al pubblico.Situata appena fuori dalla città, è una villa veneta appartenuta all'umanistaGiangiorgio Trissino e tradizionalmente legata alla figura dall'architetto Andrea Palladio, benché sicuramente non si tratti di un'opera di quest'ultimo. La tradizione vuole che proprio qui, nella seconda metà degli anni 1530, il nobile vicentino Giangiorgio Trissino (1478-1550) incontri il giovane scalpellino Andrea di Pietro impegnato nel cantiere della villa. Intuendone in qualche modo le potenzialità e il talento, Trissino ne cura la formazione, lo introduce all'aristocrazia vicentina e, nel giro di pochi anni, lo trasforma in un architetto cui impone l'aulico nome di Palladio.Villa Trissino (Cricoli) su WikipediaVilla Trissino (Q2722437) su Wikidata 
Villa Gazzotti Grimani

Luoghi religiosi fuori dal centro

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La basilica di Monte Berico
San Giorgio in Gogna
Chiesa di Sant'Agostino

Parchi e giardini fuori città

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Il Parco del Retrone d'inverno
Oasi naturalistica degli stagni di Casale

Eventi e feste

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La Rua in Piazza dei Signori
Piazza dei Signori con le luminarie natalizie

I principali eventi e manifestazioni che si svolgono ogni anno a Vicenza (per altri eventi vedi sottoAttività ricreative e ilcalendario degli eventi in città tenuto dal Comune[link non funzionante]).

Le fiere vicentine sono suddivise in tre gruppi di mostre: le mostre orafe, le fiere dell'innovazione, le fiere del pubblico.

  • VicenzaOro Winter (gennaio): è una delle fiere più importanti al mondo per l'industria orafa ed è acclamata per gli standard di eccellenza raggiunti nella manifattura dell'oro nei prodotto esposti.
  • Spaziocasa (febbraio)
  • Expoelettronica (febbraio)
  • Abilmente - Sezione Primavera (marzo)
  • Gitando.Vi (marzo)
  • VicenzArte (marzo)
  • VicenzaOro Spring (maggio)
  • VicenzaOro Autunm (settembre)
  • InstallerExpo (ottobre)
  • Medmatic@ (ottobre)
  • Abilmente - Sezione Autunno (ottobre)
  • Vicenza Numismatica (novembre)
  • Luxury and yachts[link non funzionante], il salone del lusso (novembre)
  • Benè (novembre)
  • Mondomotori (novembre)
  • Incontro aziende-studenti (dicembre)

Cosa fare

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Durante la settimana a Vicenza si svolgono numerose iniziative, spettacoli, corsi, concerti, conferenze, eventi sportivi ecc. Vi sono quindi varie occasioni di ritrovo sociale in città, in particolare la sera.Il Comune di Vicenza tiene aggiornato nel suo sito uncalendario di eventi che si svolgono in città[link non funzionante]. Una selezione delle iniziative viene inoltre pubblicata in un mensile cartaceo gratuito (...aspettando Informacittà) a cura del servizio Informagiovani.

Impianti sportivi

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Questo è un elenco dei principali impianti sportivi pubblici della città, gestiti dall'omonimo settore dell'assessorato allo sport comunale. Altri impianti (principalmente campi da calcio, palestre) sono in gestione alle varie circoscrizioni di quartiere.

Vedere l'elenco delle aree verdi attrezzate del Comune[link non funzionante], per fare un po' di ginnastica all'aperto, oppure per portare i bambini al parco giochi più vicino.

Acquisti

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La vetrina di una panetteria del centro storico

Oltre ai negozi posti in centro, dove la via dello shopping di lusso èCorso Palladio, nella prima periferia vi è la galleria commerciale di Parco Città (laterale di via Quadri) e, ad alcuni chilometri dal centro in direzione Vicenza Est, è possibile incontrare due grandi centri commerciali: prima il Centro Palladio (Strada Padana verso Padova 60) e quindi, dopo il centro del paese di Torri di Quartesolo, Le Piramidi. Altra galleria commerciale è quella di Auchan (Strada delle Cattane 71), in direzione Vicenza Ovest.

Per lo shopping più popolare e quotidiano vi sono in città numerosi negozi, in zona centro e semicentro, che coprono tutte le esigenze. Oltre ai minimarket, in periferia si possono incontrare vari supermercati e ipermercati.

Settimanalmente in centro si tengono due mercati: uno il martedì (quello di zona) e il classico mercato cittadino del giovedì, con banchi di ogni genere che occupano le piazze e le vie daPiazza dei Signori aCampo Marzo e altre aree cittadine. Vi sono inoltre vari mercati di quartiere (vediMercati settimanali nel sito del Comune di Vicenza[link non funzionante]). Il sabato mattina Viale Roma si anima di un mercato semispontaneo frequentato dalle numerose badanti che lavorano in città, con prodotti (soprattutto vestiti e calzature) molto economici che provengono direttamente dall'Est europeo distribuiti da alcuni furgoni. Sempre sabato mattina, al lato opposto del centro in Piazza Matteotti (vicino alTeatro Olimpico), si svolge il piccolo "mercato di campagna amica" con alimenti che provengono direttamente dagli agricoltori, dove si possono acquistare prodotti locali, tipici, stagionali e "a km zero".

Il sabato inoltre è aperto al pubblico il mercato all'ingrosso di frutta e verdura presso i Mercati generali, nella zona est della città (Viale del Mercato Nuovo, 32), un'occasione per spendere poco a patto di acquistare un certo quantitativo di merce a cassetta.

Nelle piazze del centro storico si tiene il suggestivomercatino dell'antiquariato e degli hobbisti[link non funzionante] ogni seconda domenica del mese (ad eccezione di luglio e agosto). Propone oggetti di antiquariato, cose vecchie, cose usate, oggettistica antica, fumetti, libri, stampe, oggetti da collezione.

Prezzi modici

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  • 45.54842511.5465391Libreria Athena,Contra' S. Gaetano Thiene, 2/A(a fianco di palazzo da Schio (Ca' d'Oro)),+39 0444 326103.In questo caratteristico negozio specializzato in libri remainder, collocato a pochi metri da Corso Palladio in un vicolo laterale, è possibile trovare edizioni fortemente scontate di un po' di tutti i generi, tra cui ottimi libri di arte, storia, architettura palladiana e fotografia, che possono costituire un elegante regalo pur spendendo poco. Ha una seconda vetrina all'interno del bell'atrio del palazzo da Schio (Ca' d'Oro). L'atmosfera che si respira in questo negozio, fatto di tante piccole salette stipate di libri fino al soffitto, è quella delle librerie d'un tempo. 

Come divertirsi

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La vita culturale della città di Vicenza è piuttosto ricca di eventi durante tutti i giorni dell'anno tra cui scegliere, con numerosi concerti, mostre, eventi sportivi e del tempo libero, dedicati ai bambini, spettacoli di danza, teatrali e concerti, conferenze. Molti eventi sono gratuiti. Il sito del comune propone uncalendario mensile degli eventi[link non funzionante] principali.

Spettacoli

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Cinema

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  • 45.548911.54821Cinema Odeon,Corso Palladio 176(verso la fine di corso Palladio (area pedonale), a 50 m da Piazza Matteotti),+39 0444 543492.Collocato all'interno della chiesa sconsacrata di San Faustino, è la sala cinematografica storica del centro e una delle più antiche d'Italia. Oltre alle proiezioni ordinarie, propone un conveniente cineforum e una rassegna di film in lingua originale. D'estate la rassegna "Cinema sotto le stelle" si svolge all'aperto nei vicini chiostri di Santa Corona. 
  • UCI Luxe Palladio(presso il centro commerciale Palladio).Uno dei due multisala, è situato a circa 5 km dal centro di Vicenza. 
  • 45.510311.62282The Space Cinema(ex Warner Village),Via Brescia 13, Torri di Quartesolo(a fianco del centro commerciale "Le Piramidi").Uno dei due multisala, è situato a circa 8 di km dal centro di Vicenza. 

Vi sono inoltre in città vari cinema parrocchiali, che spesso propongono economiche rassegne di cineforum. D'estate - in luglio e agosto - è attivo in centro storico un cinema comunale all'aperto in uno dei due chiostri di Santa Corona (stesso ingresso del museo). Alcuni cinema parrocchiali (Patronato, Primavera) propongono a loro volta proiezioni estive all'aperto. Il luogo più suggestivo per assistere a spettacoli all'aperto - cinematografici, di danza e teatrali - si trova però a una ventina di km dalla città, tra le mura del Castello di Romeo sui colli di Montecchio Maggiore.

Teatri

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Vi sono numerosi teatri attivi in città tra cui scegliere. Tre di essi sonoteatri comunali[link non funzionante]: ilTeatro comunale "Città di Vicenza"[link non funzionante] (il più recente e capiente, con 910 posti, più un ridotto da 380 posti), lo storico e celebreTeatro Olimpico, tuttora funzionante (chiuso d'inverno, con capienza di 470 persone), il Teatro Astra (404 posti) che allestisce spettacoli di teatro contemporaneo di livello nazionale. A essi si aggiunge l'Auditorium "F. Canneti" (capienza 99 posti, utilizzato soprattutto per concerti). Gli altri spazi scenici in città sono il Teatro San Marco (500 posti), che ospita ogni anno una rassegna nazionale di teatro amatoriale, il piccoloTeatro Spazio Bixio (93 posti), specializzato in teatro contemporaneo "off" e infine ilTeatro Kitchen, uno spazio autogestito sorto nel 2012 dal riuso di un magazzino industriale.

Concerti

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Durante tutto l'anno è possibile assistere a numerosi concerti di vari generi, non solo presso l'Auditorium "F. Canneti" e il vicino Conservatorio "Pedrollo", ma anche in varie chiese del centro storico con concerti - spesso gratuiti - di musica classica e religiosa, da camera e per organo. D'estate l'occasione più importante èVicenza Jazz (maggio). I gruppi più giovani si esibiscono in varie rassegne rock nei quartieri della prima periferia.

Locali notturni

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In città vi sono numerose enoteche e birrerie. Nei bar del centro è ampiamente diffusa la tradizione all'aperitivo, consumato solitamente in tarda mattinata. Si è diffusa inoltre negli ultimi anni in molti locali l'offerta con la formula dell'"happy hour", nel secondo pomeriggio o anche la sera, spesso a base diSpritz, per attirare i giovani ma molto apprezzato a tutte le età. L'aperitivo a Vicenza è costituito secondo la vecchia tradizione da un bicchiere di vino, bianco o rosso (quest'ultimo dettoombra) servito per lo più da solo; in alternativa si consumano cocktail a base di vino bianco, come la "Bicicletta" (da dividere in due), la "Padovana" o lo Spritz. Solo in anni recenti i bar della città hanno cominciato ad offrire assieme al calice di vino qualcosa da mangiare, da tartine ad assaggi di salumi e formaggi, riprendendo in certo modo quella che era la tradizione della "frasca" veneta.

Discoteche

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Dove mangiare

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Numerosi sono i piatti tipici del territorio vicentino. Si tratta certamente di una cucina di origine popolare e "povera", ma che ha raggiunto i palati degli intenditori e conta un numero crescente di appassionati, grazie anche al recupero progressivo di numerosi prodotti tipici di varie parti della provincia, tra cui alcuni presìdi Slow Food.

Unatecia di bigoli fumanti
Baccalà alla vicentina esposto nella vetrina di una gastronomia cittadina assieme ad altre specialità della cucina locale (in primo piano: bigoli all'uovo)

Fra i primi piatti sono rinomati ilrisotto coibruscandoli (germogli di luppolo selvatico) che si raccolgono al margine dei sentieri nei boschi deiColli Berici, irisi e bisi (minestra di riso e piselli) e lapasta e fagioli alla vicentina, che si caratterizza per l'utilizzo di tagliatelle all'uovo; e ancora lapanà, zuppa di pane raffermo e brodo di pollo.

Piatto assolutamente locale sono iBigoi co' l'arna' (bigoli con l'anitra), sorta di grossi spaghetti di grano tenero all'uovo tradizionalmente trafilati col torchio girato a mano e conditi con un ragù bianco di carne d'anatra. Nelle famiglie vicentine vengono tradizionalmente preparati nel giorno della festa del Rosario (7 Ottobre).

Fra i secondi piatti ricordiamo soprattutto ilbacalà alla vicentina, comparso sulle tavole vicentine nel XVI secolo. È un piatto di pesce a base di stoccafisso (merluzzo essiccato) servito con contorno di polenta gialla. La preparazione della ricetta a partire dal pesce secco richiede tre giorni. È stata istituita da intenditori e ristoratori un'appositaConfraternita del Bacalà con lo scopo di preservare la ricetta tradizionale.

Lasopressa Vicentina è una sorta di grosso salame del diametro di circa 8 cm, prodotto con sola carne di maiale (possono essere utilizzate spalla, prosciutto, capocollo, ma anche altre parti del suino), sale, pepe e salnitro. Anch'essa è caratterizzata dal marchio DOP.

Particolarmente apprezzati sono gliasparagi bianchi di Bassano del Grappa (spàrasi de Basàn), serviti in molti modi ma tradizionalmente lessati e conditi con una salsa a base di uova sode. A Marostica e Breganze sono invece popolari itoresàni (colombi di torre) allo spiedo.

Ma il prodotto DOP più conosciuto è ilformaggio Asiago, disponibile nelle due varianti, fresco e stagionato (od'allevo). Grazie alla sua alta qualità e ai metodi di produzione ancora legati alla tradizione, ha ormai raggiunto un alto livello di apprezzamento e di notorietà non solo in Italia, ma sempre più anche all'estero.

Un prodotto particolare, tutelato come presidio Slow Food e non facile da trovare, è l''oca in onto prodotta un tempo in tutto il Veneto, ma soprattutto nel basso vicentino e sui Colli Berici.

La gastronomia di Vicenza di fatto non ha un dolce tipico, se non per creazione recente (la gata). Un dolce tradizionale molto rustico, laputana di farina di mais e fichi, si vende oggi nelle pasticcerie in una versione ingentilita che sta a metà tra lapinza veneta e lanicolotta veneziana. La versione tradizionale - che si cuoceva sotto le braci del focolare ancora sino all'anteguerra - prevedeva un dolce di farina gialla, strutto e alloro, con poco zucchero e arricchita di mele, uva appassita in granaio, fichi secchi, noci e talvolta scorza d'arancia grattugiata. La versione attuale si compone di farina gialla, pane ammollato nel latte, burro, zucchero o miele, canditi, uvetta, pinoli.

Importante anche la produzione vitivinicola che s'inserisce in varie parti del territorio provinciale. Tra i vini locali più rinomati dalla tradizione vi sono: ilTocai Rosso (Colli Berici Tocai Rosso, un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Vicenza), ilVespaiolo di Breganze (bianco e bianco frizzante), ilTorcolato di Breganze (passito, vino da dessert prodotto sin dal X secolo), ilCartizze (Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene Superiore di Cartizze, spumante). Da non dimenticare la grappa, prodotto tipico di Bassano.

Per approfondire vedi la voceCucina vicentina su Wikipedia.

Prezzi modici

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Dove alloggiare

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A Vicenza quasi tutti gli hotel più grandi, di alta categoria e più recente costruzione si collocano a distanza di parecchi chilometri dal centro storico, nei pressi della zona industriale e del casello autostradale di Vicenza Ovest. Questi hotel, creati sull'indotto della Fiera di Vicenza, puntano soprattutto alla clientela d'affari. Il turista che desidera invece visitare la città e i suoi monumenti muovendosi a piedi troverà nei pressi del centro storico o ai suoi margini numerose strutture alberghiere di minori dimensioni e varie categorie. Vedi l'elenco degli alberghi nel sito del Comune di Vicenza[link non funzionante]. I prezzi sono in genere medio-alti e diventano da alta stagione nei giorni in cui sono in corso le fiere del settore orogemma, quando diventa praticamente impossibile trovare un posto letto. I bed & breakfast in città possono costituire un'alternativa più economica e sono equamente distribuiti in tutta la zona del centro e semicentro (il Comunene elenca circa 60[link non funzionante]). Alcuni B&B del centro storico sono frutto di costose ristrutturazioni e propongono ambienti eleganti con prezzi analoghi a quelli alberghieri. Gli affittacamere, più convenienti per periodi prolungati, sono meno diffusi (elenco[link non funzionante]). Gli agriturismi, seppure numerosi nella provincia, sono pochi negli immediati dintorni della città e non tutti offrono alloggio (elenco[link non funzionante]). Non mancano infine a Vicenza i convitti per studenti (vedi[link non funzionante]) e le strutture religiose, che possono costituire a loro volta un'interessante alternativa (elenco[link non funzionante],altri[link non funzionante]).

Prezzi modici

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Ostello Olimpico, in Piazza Matteotti

Prezzi medi

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Prezzi elevati

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Sicurezza

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Visitare la città Vicenza e in particolare il suo centro è in generale considerato sicuro. Il centro è pattugliato giorno e notte dalle forze dell'ordine e nel comune sono presenti quasi 60 telecamere per la videosorveglianza; è comunque meglio evitare, la notte, le zone meno illuminate dei parchi pubblici, specie nei pressi della stazione.

Visitando le bancarelle durante il mercato e in generale nel mezzo di eventi affollati va posta la necessaria attenzione a borsa e portafogli, dato che queste situazioni attirano i borseggiatori.

L'ingresso in numerose vie laterali nei quartieri residenziali della zona Ovest e in zona industriale è consentito la sera/notte solo ai residenti, per allontanare l'esercizio della prostituzione. Va posta attenzione in questi orari quando si percorre la statale da Vicenza a Verona, anche in auto per gli improvvisi rallentamenti.

Farmacie di Turno

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Perfarmacie di turno consulta il sito ufficialequi

Ospedale

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Nel comune sono presenti diverse strutture sanitarie sia pubbliche sia private: la principale struttura pubblica è l'Ospedale San Bortolo (facente parte dell'Azienda sanitaria ULSS 6 Vicenza), con ingressi in contra' S. Bortolo e via Rodolfi. È classificato come "ospedale regionale ad alta specializzazione".

Come restare in contatto

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Poste

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Gli uffici postali sono numerosi e distribuiti capillarmente in città. Sono aperti in genere la mattina dalle 8.30 alle 14.00 (il sabato fino alle 13.00) e chiusi la domenica. Due degli uffici principali (Vicenza Centro in contrà Garibaldi eVicenza 6 in via del Mercato Nuovo) tengono aperto anche al pomeriggio, con orario continuato fino alle 18.30. Vedi ancheelenco degli uffici postali a Vicenza.

Telefonia

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Tutti i principali operatori italiani di telefonia mobile sono presenti in città e nel centro la copertura è in genere buona. Nella maggior parte delle piazze sono inoltre presenti apparecchi telefonici pubblici. Le ricariche si possono comprare quasi ovunque negli esercizi commerciali.

Internet

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Il comune di Vicenza è coperto da tutti i principali operatori di telefonia nazionali che offrono anche servizi di connettività (mobile e ADSL/fibra).

Il Comune garantisce la connessione pubblica e gratuita a Internet nella maggior parte delle piazze e giardini del centro tramite accordi con diversi operatori privati, e ha recentemente esteso la rete ai quartieri e alle biblioteche. Vedimappa della copertura wi-fi[link non funzionante]. È possibile inoltre sfruttare gli internet cafè (a pagamento) e altri locali che espongono all'ingresso il logo "wi-fi". Una quota crescente di alberghi e bed&breakfast offre la connessione gratuita ai propri clienti (ma non tutti: conviene informarsi prima di prenotare). In Italia non è più obbligatorio fornire le proprie generalità per accedere alla rete nei luoghi pubblici, per cui se qualcuno ve le chiede potete rifiutarvi.

Nei dintorni

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Dopo avere visitato in lungo e in largo la città, specie avendo a disposizione più giorni, una tappa quasi obbligata per il turista è la visita alleville palladiane; è inoltre consigliabile la visita ad alcune rinomate località della provincia, in particolare la cittadina medioevale diMarostica, con il suo sistema di fortificazioni e la Piazza degli Scacchi, e la vicina città diBassano del Grappa con il suo bel centro storico, il Ponte Vecchio e i musei.

Da Vicenza in pochi minuti verso sud (percorrendo la Riviera Berica o salendo a Monte Berico) si possono raggiungere iColli Berici, per escursioni, trekking e visite alle ville e alle cantine.

Vicenza costituisce una buona base per raggiungereVenezia per una gita in giornata: in treno - con gli economici regionali veloci - occorrono solo 45 minuti per arrivare nel pieno centro storico lagunare, è dunque un sistema più veloce ed economico rispetto all'auto (considerando anche i tempi di parcheggio e di avvicinamento al centro). Una escursione a Venezia può iniziare così la mattina e concludersi la sera (entro le 20, dopodiché i treni per il ritorno scarseggiano).

La città diVerona dista 30 minuti in treno,Padova soli 20 minuti.

Itinerari

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Itinerario di base del centro storico

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Corso Palladio
La Basilica Palladiana addobbata a festa nel periodo natalizio

Un breve percorso di visita, valido come primo approccio alla città, comprende il cuore del centro storico, percorrendo a piediCorso Palladio per l'intera sua lunghezza. È una tranquilla passeggiata nell'area pedonale del centro, che può durare da 1 a 3 ore a seconda delle fermate (qui di seguito sono descritti solo alcuni dei principali punti di interesse).

  1. Partendo da piazza Castello (lato Ovest) si osservano anzitutto gli esterni di due palazzi palladiani, palazzo Thiene Bonin Longare e l'incompiuto palazzo Porto Breganze, oltre all'imponente torrione medioevale scaligero.
  2. All'incirca a metà del Corso Palladio si incrocia (a sinistra) Corso Fogazzaro, che conduce in pochi passi a Piazza San Lorenzo, dominata dall'omonima chiesa gotica; se viceversa si svolta dal corso a destra ci si dirige verso l'abside e la cupola del Duomo (la cattedrale di Vicenza), raggiungendo Piazza Duomo.
  3. Poco oltre la metà del Corso si incrocia a sinistraContra' Porti, antica contrada che merita una deviazione per ammirare le facciate dei palazzi gotici e di tre edifici legati a Palladio, Palazzo Barbaran da Porto, Palazzo Thiene e Palazzo Porto Festa.
  4. Piazza dei Signori, con laBasilica Palladiana e ilpalazzo dei Capitaniato (opere di Palladio), l'alta Torre Bissara e il Palazzo del Monte di Pietà con la sua lunga facciata. Se è possibile, salire nella loggia al primo piano della Basilica e nella terrazza superiore per osservare la città dall'alto.
  5. Verso la fine di Corso Palladio si scorge, poco sulla sinistra, il complesso con laChiesa di Santa Corona e i suoi chiostri, che ospitano il museo naturalistico e archeologico.
  6. Poco oltre, lungo il Corso, si può notare la stretta facciata di Casa Cogollo, dettadel Palladio.
  7. Si giunge infine al termine del Corso sfociando inPiazza Matteotti, dove sono situate due delle più importanti opere di Palladio: la piazza è dominata daPalazzo Chiericati (sede della pinacoteca civica); dal lato opposto della piazza è visibile l'ingresso alTeatro Olimpico. Si consiglia una visita interna al Teatro, unico nel suo genere (il biglietto dà diritto all'ingresso anche agli altri musei).

A questo itinerario pedonale vanno aggiunte le visite (anche solo dall'esterno) a due luoghi notevoli situati appena fuori città (raggiungibili in bicicletta, coi mezzi pubblici o perfino a piedi per chi ama camminare):

  1. Villa Almerico Capra dettaLa Rotonda, il massimo capolavoro di Palladio, situata appena a sud del centro (2,3 km da Piazza Matteotti)
  2. La salita sulla cima diMonte Berico (2 km da Piazza Matteotti), dove si erge la basilica-santuario e dove, dalla balconata di Piazzale della Vittoria, si può ammirare un notevole panorama della città dall'alto (in condizioni atmosferiche favorevoli, tutta la pianura vicentina settentrionale fino alle montagne).

Visite ai musei

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Una visita di circa 2 ore e 30 min. può abbinare fino a un massimo di 3 musei (consigliabile 2 al giorno). Con un unico biglietto cumulativo (Museum Card) è possibile accedere a tutti i principali musei, nel giro di 3 giorni. Per la descrizione dei singoli musei e gli orari vedi l'apposita sezione.

  • Teatro Olimpico
  • Pinacoteca di Palazzo Chiericati
  • Museo naturalistico e archeologico di Santa Corona
  • Gallerie di Palazzo Leoni Montanari
  • Museo diocesano
  • Museo di Palazzo Thiene
  • Museo del Risorgimento e della Resistenza
  • Museo del gioiello

Il barocco vicentino

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  • Basilica di Monte Berico
  • Chiesa dell'Araceli
  • Chiesa di San Marco in San Girolamo
  • Palazzo Leoni Montanari
  • Oratorio di San Nicola

Vicenza cristiana: le origini

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  • Basilica dei Santi Felice e Fortunato
  • Cattedrale di Santa Maria Annunciata (Duomo)
  • Museo diocesano

Vicenza e gli ordini mendicanti

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  • Chiesa di Santa Corona
  • Chiesa di San Lorenzo
  • Chiesa di Santa Maria dei Servi
  • Chiesa di San Marco in San Girolamo

Vicenza e le sue abbazie, cappelle e oratori

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  • Abbazia di Sant'Agostino (aperta su prenotazione)
  • Chiesa di San Giorgio in Gogna
  • Chiesa di San Rocco
  • Oratorio del Gonfalone
  • Oratorio di San Nicola

Vicenza mariana

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Questo itinerario prevede la visita di alcune chiese-santuario della provincia. Adatto anche come itinerario cicloturistico.

Vicenza romana

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È possibile seguire un itinerario turistico con 19 totem informativi sparsi per la città (per informazioniwww.vicenzaromana.it); tra i luoghi che recano testimonianze romane vi sono:

  • Museo diocesano; illustra la storia della presenza cristiana in epoca romana (vedidescrizione sopra)
  • Criptoportico romano (solo visite guidate; vedidescrizione sopra)
  • Area archeologica sotto la cattedrale (solo visite guidate)
  • Museo naturalistico e archeologico di Santa Corona (con il lapidario in uno dei chiostri)
  • Basilica dei Santi Felice e Fortunato
  • Ca' D'Oro (Palazzo Caldogno Da Schio), piccolo lapidario visibile nell'atrio

Giardini storici del centro

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  • Giardini Salvi
  • Parco Querini
  • Campo Marzo

Alla scoperta della natura

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  • Oasi naturalistica degli stagni di Casale
  • Museo naturalistico e archeologico di Santa Corona
  • Oasi naturalistica diVillaverla (detta "Vecchie sorgenti di Dueville") a Novoledo di Villaverla - Per visite guidate: Azienda Padova Servizi, Ufficio Comunicazione, Corso Stati Uniti 5/A - 35127 Padova

Ville palladiane

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Città murate del Veneto

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Altri itinerari

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Informazioni utili

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Punti di informazione

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Altri due uffici che rimangono aperti solo in particolari periodi sono collocati presso la Fiera di Vicenza (uscita A4 Vicenza Ovest) e aMonte Berico, di fronte alla Basilica, attivo nel periodo di maggiore afflusso di pellegrini verso il santuario mariano (in particolare a maggio e a settembre). Negli uffici turistici sono disponibili cartine della città, informazioni sugli eventi e manifestazioni in corso, libri guida ed è possibile prenotare visite conguide autorizzate[link non funzionante] ai principali monumenti.

Presso il Forum Center del Comune di Vicenza (in Piazza dei Signori, a sinistra della Basilica) sono in libera consultazione variepubblicazioni sulla forma della città e sui suoi monumenti. Altri recapiti per informazioni turistiche sono presenti inquesta pagina del comune[link non funzionante].

Comportamenti stradali

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Il traffico a Vicenza risulta meno caotico rispetto a quello di città vicine anche grazie al notevole utilizzo di rotatorie alla francese che ormai da 10 anni stanno sostituendo tutti gli incroci semaforici. Tuttavia gli automobilisti vicentini non di rado mostrano scarso rispetto per i pedoni, parcheggiando quando capita sui marciapiedi e soprattutto non dando loro la precedenza quando attraversano le strisce pedonali, il che può generare situazioni di pericolo, in particolare nelle strade a scorrimento più veloce. Inoltre i guidatori locali non utilizzano quasi mai le frecce per segnalare l'uscita da una rotonda, e spesso nemmeno per segnalare il cambio di corsia, mettendo a repentaglio la sicurezza degli altri veicoli. Sempre parlando di pericoli della strada, malgrado negli ultimi anni si sia estesa la rete delle piste ciclabili, la maggior parte delle strade urbane è ancora priva di percorsi ciclabili separati, con conseguente rischio di incidenti per i ciclisti. I quali, a loro volta, spesso percorrono la carreggiata anche quando sia presente la pista ciclabile loro riservata. Altra infrazione frequente al codice della strada è l'uso di telefonini in mano mentre si guida (senza apposito auricolare o viva voce), che produce disattenzione e incidenti.

L'area a traffico limitato (pedonale) copre solo parte del centro storico.

Culto religioso

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Vicenza è sede dell'omonima diocesi, sede della Chiesa cattolica di rito romano, suffraganea del Patriarcato di Venezia e appartenente alla Regione ecclesiastica Triveneto. In città si trova laCattedrale di Santa Maria Annunciata, laBasilica Santuario della Madonna di Monte Berico, chiesa dedicata alla patrona della diocesi e la paleocristianaBasilica dei Santi Felice e Fortunato. Le parrocchie della città sono 37, alle quali vanno aggiunte altre 12 chiese non parrocchiali, che in alcuni casi sono affidate a ordini religiosi (la Basilica di Monte Berico è affidata ai Servi di Maria,Santa Corona ai cappuccini). Le parrocchie sono tutte raggruppate nel vicariato urbano, a sua volta suddiviso in 12 unità pastorali che, a volte, hanno un unico parroco per più parrocchie.

Altri culti religiosi maggioritari in città sono l'Islam, con la moschea Ettawaba di via Vecchia Ferriera, e la Chiesa cristiana ortodossa che esercita il proprio culto nelle chiese della Misericordia (in contrà della Misericordia vicino a S. Marco) dal 2010 (Chiesa ortodossa serba, con la parrocchia di S. Luca, l'unica nel Veneto) e di Santa Croce (alla fine di Corso Fogazzaro presso Porta S. Croce) dal 2007 (Chiesa ortodossa moldava di S. Nicola, presente in città dal 2005).I Testimoni di Geova sono circa un migliaio nella provincia. Culti religiosi meno diffusi ma comunque con fedeli presenti in città sono quelli Buddhista, nonché Battista e Metodista (principalmente presso la comunità militare statunitense), Sikh.

Approfondimenti

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Altri progetti

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CittàGuida: l'articolo rispetta le caratteristiche di un articolousabile ma in più contiene molte informazioni e consente senza problemi una visita alla città. L'articolo contiene un adeguato numero di immagini, un discreto numero di listing. Non sono presenti errori di stile.
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