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Testi nella categoria "Testi-I"
Questa categoria contiene le 200 pagine indicate di seguito, su un totale di 2 004.
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A
A biondo crin, che scarmigliato e vago
A l'aura il crin ch'a l'auro il pregio ha tolto
Acqua limpida sorge e si diffonde
Adulterare il venerando argento
Ahi, chi mi rompe il sonno, or che l'amica
Allor ch'io copra in sonno eterno i lumi
Alor che immerso in tenebrosi errori
Amor, che mal mio grado mi trasporta
Andriozzi, si muore: in lance eguale
Angelica mia voce, indarno ormai
Antipode del senno, oppio de' sensi
Appena i passi entro le scole ho steso
Apre l'uomo infelice, allor che nasce (Croce)
Apria bocca vermiglia un vago riso
Ardo quando talor vien ch'io rimiri
Ardo, e l'immenso ardor ch'ho in seno accolto
Ardo, tacito amante, e 'l foco mio
Armato il ciel di tuoni e lampi ardenti
Arpie del mar, che da l'estreme sponde
B
Bacia, non più rossor, Filli, cor mio
Baciami, o Clori, e fa' ch'io goda a pieno
Barbara, da che vesti il mortal velo
Belle mura felici, albergo eletto
Ben veggo, Amor, che il cibo tuo non pasce
Benché di fredda pietra
Bianca tra bianche spoglie era Nicea
C
Candido vel, ch'al piú leggiadro oggetto
Canzone alla greca in onore dell'invitto martire Sant'Ermete
Cara fame di zelo onde destina
Care fatiche e fortunati affanni
Carolando intrecciate ai lor pastori
Cetra de' canti amica
Che curi piú la vita?
Chi crederá da mortal mano espresso
Chi nel regno almo d'Amore
Chi vuol veder pur come alletti e tiri
Chiari, tranquilli e liquidi zaffiri
Chiome etiòpe, che da' raggi ardenti
Cingetemi la fronte
Cinzia, colà tra quelle balze alpine
Col domestico lume altri pur tenti
Colma d'empio furor, di rabbia armata
Come, oh come vivace
Con immoto ti stai ciglio severo
Concedi al crin, ch'al Sol fa biondi oltraggi
Convivio
Copri, Ciprigna, copri
Coronata di cipresso
Coronatemi, o lauri. Il tracio legno
Corteggiata da l'aure e dagli amori
Costei che già di mille amanti e mille
Costei cui sol di tenebre e d'orrori
Crudel, crudele, e dove
D
D'ambizioso augel piume gemmate
Da duo candidi margini diviso
Dal letto al campo? e d'Imeneo le faci
De l'arrabbiato can sotto i latrati
Degli orti, ch'erudì destra ingegnosa
Del compasso geometrico le piante
Del tuo mozzo parlare ai mozzi detti
Del viver mio l'insolito tenore
Dentro al candido sen, tra le mammelle
Di Cristo in croce essangue
Di lubrici letarghi oppio squamoso
Di pianto molle e di sospiri ardente
Di sacri fogli a le celesti note
Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950
Diman che festo è 'l dì, col crin ripieno
Docile ancella, che mia fé verace
Dopo due lustri, le romane mura
Dove misero mai
Dove, dove t'innalzi
Dunque, morto è il Costanzo? Or chi piú vostro
Dunque, un vano, un spergiuro, un fuggitivo
E
E cosí, dunque, ornata
E Tu pure se' spento, e invan risuona
Ecco al fin pur ti scopro, amato colle
Ecco pur, labra mie, rompeste al fine
Ecco riedo agli errori e 'l core infido
Ecco vicine, o bella tigre, l'ore
Ed ecco, o Filli, avventurosa aurora
Era esposta ai flagelli Eurilla mia
Era il vel di madonna al volto e al crine
Era la notte; e sul funereo letto
Era nel tempo bel, quando Titano
Esca dalla sua cuna e goda il giorno
F
Famelica d'amor, l'amato volto
Fanciulla in prima, inghirlandò di fiori
Fatto ai raggi del Sol maturo alfine
Felici ville, campi, e voi, silvestri
Festeggiano le squille, Egle, a vicenda
Figlio de l'Alpi, ondoso peregrino
Figlio de l'Apennino
Filli, cor del mio core
Fiore
Fonte di limpid'acque, in cui si terge
Freddo pensier, che d'agghiacciato zelo
Frenava il mio bel Sol vago destriero
Fuggi, fuggi lontano
Fur sì care le piaghe e sì gradite
G
Giá del torbido mar l'ira spumante
Giá di Frisso il monton con l'aureo corno
Giá sette volte ha Titan circuíto
Giugne fregio a la bocca e fiamme ai cori
Godea Lilla in mirare augel dipinto
Gradir Cristo ben dèe di pianto un rio
H
Ho visto in un bel quadro incorniciato
I
I baci (Belluso)
I bagni d'Abano
I bambini delle diverse nazioni
I baron de la Magna han fatto impero
I bei legami
I Bernardi
I boccali di Montelupo
I briganti del Riff
I buon parenti, dica chi dir vuole
I cacciatori di foche della baia di Baffin
I Cairoli delle Marche - La famiglia Cattabeni
I Calabroni (Aristofane-Romagnoli)
I cani
I capitoli
I Caratteri
I cattivi pastori
I Cavalieri (Aristofane-Romagnoli)
I cavallieri
I ciavatin e i muradur
I cigne selvateghe
I cimiteri
I cinque tiranni di Gabaon
I clienti
I colloqui
I commentari, secondo libro
I confini necessari all'Italia
I conti di Ventimiglia, il priorato di San Michele e il principato di Seborga
I contrassegni sulle monete della Repubblica e del principio dell'Impero
I corsari delle Bermude
I Corsi e la Corsica alla fine del secolo XV
I costumi delle api
I destrier che del Mincio in sull'arena
I Dialoghi di Platone (Acri, 1889)
I dintorni di Firenze, volume I
I dintorni di Firenze, volume II
I diporti
I divoratori
I docenti si muovano: insegniamo la bioetica come sapere morale e dovere civico
I Dogi omonimi di Venezia e le loro monete
I dolori del giovane Werther (Thackeray)
I dolori di Cristo e le pene dell'Inferno
I done baratade
I drammi della schiavitù
I due compari
I due gemelli veneziani
I due Gentiluomini di Verona
I due giganti
I due Passerini
I duelli mortali del secolo XIX
I Epistola di San Paolo a' Corinti (Diodati 1821)
I Falsi Liberali - Maledizioni
I fantats son lâts in vuere
I Fasti di Chieri
I fatti spiritici e le ipotesi affrettate
I Fest de Natal
I Figli dell'Aria
I fioretti di Sancto Francesco
I fioretti e l'erbetta fresca e verde
I Flagelanti ta Fodom
I fortunati
I Fra' Domenican non mangian carne
I Fra' Minor della povera vita
I Franzeji a Corvara
I Franzeji a Crëp de Santa Grazia
I fredesc y la surans de na muta, che fova per se maridé
I funerali
I funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media
I galletti del bottaio
I genitori alla sposa
I Giganti della Montagna
I giorni trapassati
I giuochi della vita
I gloriosi nostri
I gran destrier, che tra le schiere armate
I grandi navigatori del secolo XVIII
I Guerrier sacri, a cui lodar le voci
I ladri
I larici del Ventoux
I lauranc tla vinia
I leć di dragons
I libri della famiglia
I Luigini di Giulia Centurioni Serra
I Malavoglia
I malcontenti
I Manifesti del futurismo
I mari del Sud
I Marmi
I martiri di Curtatone e Montanara
I masnadieri fratelli
I mattini passano chiari
I medaglisti a Mantova: Ermes Flavio de Bonis
I medaglisti a Mantova: Pier Jacopo Alari-Bonacolsi detto l'Antico
I medaglisti del Rinascimento alla Corte di Mantova: Pier Jacopo Alari-Bonacolsi detto l'Antico e Gian Marco Cavalli
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