[SuIlarione di Gaza] E mangiando una volta al giorno dopo il tramonto del sole, prendeva come cibo quindici fichi secchi e beveva dell'acqua. (daVita di Ilarione)[3]
Ogni giorno lacrime, ogni giorno gemiti, condannato in compagnia solo di scorpioni e di belve.[9]
[SuPaolo di Tebe] Piacendogli tale luogo [l'Egitto] e ritenendolo adatto... Paolo vi rimase e vi stette per tutto il tempo della sua vita in continua orazione e contemplazione di Dio, prendendo per cibo il frutto di quella palma e vestendosi delle sue fronde... Videro volare un corvo... venne a porre un pane in mezzo a loro e si allontanò... Paolo disse: «Veramente benigno e cortese il nostro Signore il quale, già da sessant'anni, ogni giorno mi ha mandato mezzo pane in questo modo».[10][3]
[...] rinunciare alla perfezione è già un delinquere.[12]
Vorrei proprio che mi capitasse quello cheTito Livio dice diCatone: "Alla sua gloria nessuno portò giovamento con le sue lodi, né nocumento con le sue accuse, anche se l'uno e l'altro atteggiamento ebbero ad assumere uomini forniti di altissimo ingegno." Vuole riferirsi a Marco Cicerone e a Gaio Cesare: il primo di loro scrisse le lodi, il secondo le accuse del personaggio appena citato.[13]
Optarem illud mihi contingere, quod T. Livius scribit de Catone: "Cuius gloriae neque profuit quisquam laudando nec vituperando nocuit, cum utrumque summis praediti fecerint ingeniis." Significat autem M. Ciceronem et C. Caesarem, quorum alter laudes, alter vituperationes supra dicti scripsit viri.[14]
Proprio come ildivorzio secondo la parola delSalvatore non fu permesso fin dal principio, ma a causa della durezza del nostro cuore fu una concessione diMosè alla razza umana, così anche il mangiarcarne fu sconosciuto fino aldiluvio. Ma dopo il diluvio, alla maniera delle quaglie date nel deserto al popolo che mormorava, il veleno della carne animale fu offerto ai nostri denti. [...] Agli albori della razza umananon mangiavamo carne, né facevamo pratiche di divorzio, né pativamo il rito dellacirconcisione. Così abbiamo raggiunto il diluvio. Ma dopo il diluvio, insieme con il dono della legge che nessuno poteva soddisfare, ci è stata data la carne come cibo, e il divorzio è stato permesso agli uomini duri di cuore, ed è stato applicato il taglio della circoncisione, come se la mano di Dio avesse plasmato in noi qualcosa di superfluo. Ma una volta che Cristo è venuto alla fine dei tempi, e l'Omega è passata in Alfa e la fine è stata mutata in principio, non ci è più permesso il divorzio, né siamo circoncisi, né mangiamo carne. (I, 18[15])
Dicearco, nei suoi libri sull'antichità greca, riferisce che sotto ilsegno di Saturno, quando la Terra era ancora spontaneamente fertile, nessun uomo mangiava carne, vivendo tutti di frutti e legumi che crescevano naturalmente. (II, 13[16])
Il suo discepolo più famoso[diAntistene] fuDiogene, il quale riuscì a spuntarla suAlessandro e vinse sulla natura umana. (II, 14[17])
Le virtù esercitate senza moderazione e misura devono essere considerate vizi. (CXXX)[18]
Ogni giorno cambiamo, ogni giorno moriamo, eppure ci vagheggiamo eterni.
Quando lostomaco è pieno, è facile parlare di digiuno.
Plenus venter facile disputat de ieiuniis. (58, 2)
Un'amicizia che può terminare non è mai stata sincera.[19]
Amicitia quae desinere potest, vera nunquam fuit. (3, 6)
Vigilanzio apre di nuovo la sua fetida bocca e butta il suo schifosissimo fiato contro le reliquie dei santi martiri [...] Lo si consegni alla morte della carne, affinché sia salvo lo spirito.[20]
San Geronimo fu un vero maestro di monaci. Egli scrisse diverse empietà sul matrimonio, in cui vedeva solo (la soddisfazione de)gli istinti. Ma in realtà nel matrimonio le tentazioni vengono sconfitte attraverso la carne. (Martin Lutero)
↑Citato in Ernesto Buonaiuti,San Girolamo, Formiggini, Roma, 1919, p. 14.
↑Citato in Gian Domenico Mazzocato,Frammenti, in Tito Livio,Storia di Roma dalla fondazione, vol. 6, Newton & Compton, Roma, 1997, p. 489.ISBN 978-88-8183-773-1
↑Just as divorce according to the Saviour's word was not permitted from the beginning, but on account of the hardness of our heart was a concession of Moses to the human race, so too the eating of flesh was unknown until the deluge. But after the deluge, like the quails given in the desert to the murmuring people, the poison of flesh-meat was offered to our teeth. [...] At the beginning of the human race we neither ate flesh, nor gave bills of divorce, nor suffered circumcision for a sign. Thus we reached the deluge. But after the deluge, together with the giving of the law which no one could fulfil, flesh was given for food, and divorce was allowed to hard-hearted men, and the knife of circumcision was applied, as though the hand of God had fashioned us with something superfluous. But once Christ has come in the end of time, and Omega passed into Alpha and turned the end into the beginning, we are no longer allowed divorce, nor are we circumcised, nor do we eat flesh [...].(daAgainst Jovinianus, traduzione inglese di W.H. Fremantle, G. Lewis e W.G. Martley, inNicene and Post-Nicene Fathers, Second Series, vol. 6, Christian Literature Publishing, Buffalo, 1893; riveduto e trascritto a cura di Kevin Knight inNewAdvent.org)
↑Citato inJean Jacques Rousseau,Discorso sull'origine e i fondamenti della disuguaglianza, inScritti politici, vol. 1, a cura di Maria Garin, Laterza, Bari, 1971; citato in Gino Ditadi,I filosofi e gli animali, vol. 2, Isonomia, Este, 1994, p. 707.ISBN 88-85944-12-4
↑Traduzione di Roberto Pomelli, in Aa. Vv.,L'anima degli animali, Einaudi, Torino, 2015, p. 417.ISBN 978-88-06-21101-1
↑Citato in Abelardo,Lettere, VI, "Eloisa ad Abelardo"; citato inDizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992.ISBN 88-17-14603-X
↑Citato in Paola Mastellaro,Il libro delle citazioni latine e greche, Mondadori, Milano, 2012, p. 19.ISBN 978-88-04-47133-2.
↑Citato in Walter Peruzzi,Il cattolicesimo reale attraverso i testi della Bibbia, dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili, Odradek, Roma, 2008, p. 209.