A questo papa l'idea di lasciare Avignone e la Francia non doveva ripugnare come ai suoi predecessori, in quanto egli (le sue biografie lo attestano concordi) era del tutto sciolto da ogni vincolo d'affetto terreno, e assolutamente estraneo a qualsiasi «politica di famiglia». Si può ammettere realmente che, se le circostanze fossero state più favorevoli, egli avrebbe chiuso la parentesi avignonese con un quarantennio d'anticipo. (Eugenio Dupré Theseider)