Il giudizio di gusto determina il suo oggetto, per ciò che riguarda il piacere (in quanto bellezza), pretendendo il consenso d'ognuno, come se il piacere fosse oggettivo. Dire che questo fiore è bello vai quanto esprimere la propria pretesa al piacere di ognuno. Il piacevole del suo odore non ha simili pretese. Ad uno piace, ad un altro dà alla testa. E che cosa si potrebbe presumere da ciò se non che la bellezza dovrebbe essere considerata come una proprietà dell'oggetto stesso, non regolata dalla diversità degli individui e dei loro organismi, ma su cui invece questi dovrebbero regolarsi, volendone giudicare? E nondimeno non è così. Perché il giudizio di gusto consiste proprio nel chiamar bella una cosa soltanto per la sua proprietà di accordarsi col nostro modo di percepirla. (Immanuel Kant)
Il gusto è, per così dire, il microscopio del discernimento. (Jean-Jacques Rousseau)
Il gusto è un'arte che non si apprende: è un dono di natura, come il genio. (Francesco Mastriani)
Il gusto universale ha il primo voto in ogni ordine di cose. E perciò è giocoforza seguirlo per il momento e proporselo a modello; bisogna adattarsi al presente, anche se ci par meglio il passato. (Baltasar Gracián)
Pieretto diceva che la vecchia pretesa di trovare intatta la donna era un residuo dello stesso gusto – la sciocca mania di arrivare primo. Diceva che il gusto dell'intatto e del selvaggio era il gusto di spargere il sangue. Si fa all'amore per ferire, per spargere sangue. Il borghese che si sposa e pretende una vergine, vuole cavarsi anche lui questa voglia. (Cesare Pavese)
Quando, in una conversazione privata, la regista Monica Stambrini mi disse che a suo avviso «noi dobbiamo fare il porno che ci piace», io le risposi che dobbiamo anche chiederci perché ci piace. Il principio del non discutere sui gusti è un pessimo principio: i gusti sono importanti, poiché dipendono da strutture oggettive. [...] Rispondere che «sono gusti» vuol dire deporre il problema. (Valentina Nappi)
Si chiama gusto, dunque, il sentire il bello, un recepire che rimane sentimento e attraverso l’educazione si mette in grado di trovare immediatamente il pelo dove e come che sia. (Georg Wilhelm Friedrich Hegel)
Sono nato per non trovare nessun uomo con i miei gusti. (João Guimarães Rosa)
Una critica d'intonazione negativa circa le tragedie corneliane non è più da fare, perché si trova già in molti libri; e, d'altronde, se c'è un poeta estraneo al gusto e all'interessamento odierni (per lo meno fuori di Francia), questi èCorneille, e i più degli amatori di poesia e d'arte confessano senza ritegno di non reggere alla lettura di quelle tragedie, e che esse «non dicono loro niente». (Benedetto Croce)