| Zula città | |
|---|---|
| (tigrè) ዙላ (AR) زولا | |
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | Mar Rosso Settentrionale |
| Distretto | |
| Territorio | |
| Coordinate | 15°15′N 39°40′E15°15′N,39°40′E (Zula) |
| Altitudine | 21 m s.l.m. |
| Abitanti | 2 612 |
| Altre informazioni | |
| Fuso orario | UTC+3 |
| Cartografia | |
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Zula (intigrè ዙላ; inarabo زولا) è una piccola città dell'Eritrea.
Zula è posta a circa 60 km a sud diMassaua, nellaDancalia settentrionale, al fondo dell'ampio golfo omonimo delMar Rosso e nelle immediate vicinanze della foce del fiumeHaddas che scende dall'altopiano eritreo.
Zula era una piccola località sul mar Rosso quando fu scelta nel1868 quale base dellaspedizione britannica comandata da LordNapier contro l'imperatore etiopicoTeodoro, per liberare ambasciatori ed uomini di affari inglesi arbitrariamente trattenuti dalNegus. Teodoro fu sconfitto aMagdala e si uccise per non cadere prigioniero. Per sostenere la spedizione, gli Inglesi costruirono un breve tronco ferroviario ed una strada fino aSenafè.
Nel1888 con il ritiro degli Egiziani, Zula fu incorporata nellaColonia eritrea.
A pochi chilometri da Zula si estendono le rovine diAdulis, antico porto delRegno di Axum. Adùli era tributario del Regno d'Egitto come attestano le iscrizioni aTebe diTutmosis II. Esso divenne, poi, lo sbocco sul mare delle tribù etiopiche riunite nel Regno di Axum e seguì il destino di splendore, prima e di decadenza, poi di quel regno.
Gli scavi (1906 e1924) posero in luce diverse stratificazioni di edifici. Sopra un antichissimo centro abitato è sovrapposta la città precristiana e, su questa, la città cristiana axumita. Le rovine si estendono su uno spazio molto vasto a conferma dell'importanza di Adùli nei tempi antichi. Gli scavi hanno portato alla luce una numerosa e ricca suppellettile, vasellame e monete etiopiche d'oro e di bronzo. I reperti sono principalmente raccolti nelMuseo Archeologico eritreo diAsmara.
L'utilizzo delle acque del fiume Haddas venne tentato già durante il periodo coloniale italiano, ma fu dopo la fine dellaseconda guerra mondiale che una impresa italiana, in conto riparazioni di guerra, costruì unadiga di sbarramento poco a monte di Zula, creando un lago di 17 milioni di m3 le cui acque vennero utilizzate a fini idroelettrici e soprattutto per irrigare circa 8000 ettari di terreno pianeggiante. Questo opera di valorizzazione è stata vanificata per i danni provocati dallaguerra di indipendenza eritrea e, finora, non ne è stato tentato il recupero.