Zombi 2 è unfilm del1979 diretto daLucio Fulci.
È il primohorror diretto da Fulci, autore sino ad allora prevalentemente dicommedie ethriller. Il grande successo ottenuto in tutto il mondo dallapellicola convinse il regista a continuare sulla strada dell'horror, di cui verrà considerato un maestro presso icritici cinematograficifrancesi.[1] Questi coniarono per lui, grazie a questo film, l'espressionepoeta del macabro[1][2].
Alla sua uscita fu accusato di essere una copia delloZombi diretto daGeorge Romero. In realtà le affinità conZombi si fermano al titolo, poiché Fulci elimina la critica sociale presente nella pellicola di Romero per concentrarsi sulle originihaitiane deglizombi.[1][3]Zombi 2 è oggi considerato uncult movie dagli amanti dellosplatter.[1][4] Il trucco e glieffetti speciali furono nominati aiSaturn Award, nel1981.
Nell'immaginariaisola di Matul, situata neiCaraibi, un corpo avvolto in un sudario risorge su un tavolo. Un uomo gli spara un colpo alla testa, quindi comunica a qualcuno: «Ora il battello può partire».
ANew York un vascello alla deriva approda nel porto, rischiando una collisione con altre navi. Due agenti della guardia costiera intervengono per controllare. I due entrano nel vascello, trovandolo in pessime condizioni igieniche, pieno divermi e in stato di abbandono. Sotto coperta uno dei due agenti viene improvvisamente aggredito da un essere orribile,obeso e sfigurato, che sfonda la porta della cabina dove era stato rinchiuso. Il collega della vittima spara allo strano individuo, che scompare nelle acque del mare.
Peter West, ungiornalista, viene incaricato dal suo caporedattore di indagare sul caso che vede coinvolta la figlia del proprietario del vascello misterioso, Anne Bowles. Essa rivela alla polizia di non avere notizie del padre da mesi.
Nel frattempo all'obitorio il medico legale constata che il poliziotto del vascello è morto per dissanguamento, causato da più morsi alla giugulare. Ma ilcadavere dell'agente mostra segni di vita alle spalle dei medici ignari, muovendo le mani sotto il lenzuolo.
Anne e Peter si incontrano durante una sortita al vascello abbandonato. Peter trova a bordo una lettera del padre di Anne, indirizzata a lei. Nella lettera il padre parla di strani fenomeni avvenuti sull'isola di Matul, e di aver contratto un misteriosovirus. Scoperti dal poliziotto a guardia del vascello, i due fingono di essere una coppietta clandestina, quindi si allontanano.
Il giorno dopo i due partono per Matul. A condurli sull'isola sono Susan e Brian, una coppia distatunitensi in vacanza con la loro imbarcazione.
Intanto sull'isola avvengono fatti inspiegabili e orribili. Decine di cadaveri e di persone ferite sono sistemati in unospedale di fortuna, e gli abitanti del luogo si affidano allamagia. David Menard, unoscienziato che studia questi strani fenomeni, abita in una villa con la moglie Paula, terrorizzata da ciò che avviene. Paula vorrebbe abbandonare l'isola, ma David è del parere opposto. Dopo una violenta lite David si allontana dalla villa.
Il viaggio di Anne e Peter continua. Durante una sosta Susan si immerge per effettuare alcunefotografie subacquee, ma a un tratto viene aggredita da uno strano essere. Susan riesce a liberarsi del mostro che, insensibile al dolore, ingaggia un duello con unosqualo. Il mostro perde un braccio, ma riesce ad avere la meglio, squarciando il ventre dello squalo, e cibandosene. Susan riemerge dall'acqua sconvolta, e racconta l'accaduto agli allibiti Brian, Peter e Anne.
A Matul, Paula, rimasta sola in casa, si sta facendo una doccia. Dei colpi alla porta la fanno sussultare. Si avvicina per vedere chi sia, e viene straziata da un essere orribile e molto forte, che le trafigge un occhio con una scheggia della porta, appena sfondata.
Nell'ospedale di fortuna allestito da David intanto la situazione precipita: i pazienti muoiono l'uno dopo l'altro e poco dopo si risvegliano. David deve sparare loro alla testa, per farli morire definitivamente. Alcune notizie comunicano che strani esseri si stanno dirigendo verso il villaggio. La situazione è ormai chiara: i morti risorgono, e David si ostina a cercare una spiegazione scientifica al fenomeno.
Anne, Peter, Susan e Brian rimangono alla deriva, e sparano dei razzi per attirare l'attenzione. Lucas, un uomo del luogo aiutante di David, si accorge dei segnali e avverte lo scienziato, che li aiuta e spiega loro che il padre di Anne, un suo caro amico, è morto chiedendogli di fare avere un'ultima lettera alla figlia. David sta tentando di frenare l'epidemia, ma senza successo. Il gruppo di statunitensi è incredulo. David chiede loro di andare nella sua villa, per far compagnia a Paula, rimasta sola. Arrivati sul luogo, i quattro trovano un gruppo di zombi intenti a divorare il cadavere della donna.
Fuggiti dalla villa sulla jeep di David, i quattro hanno un incidente e Peter si ferisce alla caviglia. Durante una sosta assistono atterriti alla resurrezione di un nutrito gruppo di cadaveri, e scoprono di essere arrivati in un vecchiocimitero di conquistadoresspagnoli. Gli zombi emergono lentamente dalla terra, e hanno un aspetto spaventoso. I volti sono scarnificati, le orbite vuote e piene di vermi. Susan viene sgozzata da uno zombi. Peter, Anne e Brian fuggono fino all'ospedale di David. Qui trovano gli zombi che, sempre più numerosi, assediano la struttura. I tre si barricano dentro, insieme a David, Lucas e un'infermiera. Questi ultimi tre vengono uccisi dagli zombi, mentre Brian viene morso dalla rediviva Susan. Peter e Anne danno fuoco all'ospedale e riescono a fuggire, portandosi dietro Brian.
Raggiunto il battello chiudono Brian, ormai morto, dentro la cabina. Stanno per raggiungere New York, quando la radio avverte che una tremenda epidemia ha colpito la città: orde di cadaveri sono tornati in vita e aggrediscono le persone, mangiandole. Intanto Brian si è risvegliato e cerca di uscire dalla cabina.
Sulponte di Brooklyn decine di orribili zombi si dirigono lentamente verso la città.
Zombi 2 in origine doveva essere un film horror a bassobudget, diretto daJoe D'Amato.[1] IlproduttoreUgo Tucci però riteneva D'Amato troppo legato al cinema erotico,[5] quindi il film fu proposto in un secondo tempo, quando i produttori decisero di aumentare il budget, aEnzo G. Castellari, che rifiutò, chiedendo 40 milioni dilire dell'epoca, perché poco interessato al cinema horror.[1] Castellari allora propose per la regia Lucio Fulci, che non aveva mai girato un horror, ma aveva realizzato dei thriller che presentavano alcune scene degne di un horror, comeUna lucertola con la pelle di donna eNon si sevizia un paperino, ed un westernI quattro dell'apocalisse, che mostrava una scena di cannibalismo.[1]
Ugo Tucci, che aveva già lavorato con Fulci, stava lavorando alpoliziottesco diUmberto LenziDa Corleone a Brooklyn. Per quel film Tucci volevaMario Merola come attore, che però aveva rifiutato. Tucci allora parlò con Fulci, per convincere l'attorenapoletano ad accettare. Fulci ci riuscì, e in cambio del favore Tucci gli propose la regia diZombi 2.[1] Fulci accettò, accontentandosi di 6 milioni di lire, e Castellari in seguito si disse felice del fatto che il suo rifiuto avesse consentito il ritorno al cinema di Fulci, dopo un paio di film che non riscossero buoni incassi.[1]
Ilsoggetto e lasceneggiatura del film sono firmati daElisa Briganti, moglie dellosceneggiatoreDardano Sacchetti. Questi fu chiamato dal produttoreGianfranco Couyoumdjian, che gli parlò di un albo diTex Willer in cui Tex era coinvolto in una storia di zombi, in un ambientewestern.[1][6][7]
Sacchetti quindi iniziò a scrivere il film, un anno prima cheZombi uscisse in Italia, fondendo generi diversi, quali l'horror, l'avventuroso, il western, ilpoliziesco e la commedia. Alla fine però Sacchetti preferì non porre la sua firma come sceneggiatore, a causa della morte del padre avvenuta poco prima, preferendo far firmare il copione alla moglie Elisa.
La scena dell'occhio trafitto riempì quattro pagine della sceneggiatura, con i movimenti e gli angoli di ripresa dettagliati. Il prologo e il finale del film, ambientati a New York, furono aggiunte dopo l'uscita italiana diZombi, per volere dei produttori, a voler creare un collegamento, quasi un prequel, alla pellicola diGeorge Romero.[6]
Fulci sostenne più volte di aver cambiato parte della sceneggiatura, aumentando l'aspettofantastico del film.[1][6]
Ilcast del film inizialmente comprendeva, oltre ad Al Cliver, ancheLeonard Mann eMonica Zanchi.[1]
Alla fine furono scelti Ian McCulloch e Tisa Farrow (sorella diMia Farrow) per interpretare i protagonisti, Richard Johnson e Olga Karlatos, per interpretare lo scienziato e la moglie. Lucio Fulci appare come suo solito in uncameo nel ruolo del caporedattore. La Karlatos alla fine della scena in cui il suo occhio viene trafitto da una scheggia di legno, ebbe una crisi di nervi e scoppiò a piangere per l'emozione e la paura. Fulci, saputa la notizia, era felicissimo: «Bene! Siamo riusciti nell'intento! Ho scioccato la Karlatos... figuriamoci il pubblico!» esclamò entusiasta.[8]
Il giorno della ripresa subacquea Fulci scoprì che Auretta Gay non sapeva nuotare. Fu chiamato subito un istruttore di nuoto, che però non si rivelò tanto bravo. Con uno stratagemma la Gay venne allora letteralmente gettata in mare, ma arrancò subito. L'istruttore la raggiunse, ma i due andarono rapidamente a fondo. Intervenne allora il capitano della nave che era sul set, lanciando loro una ciambella di salvataggio. Proprio in quell'istante Al Cliver si gettò in mare per accorrere in aiuto, ma fu colpito dalla ciambella. Fu la volta di Ian McCulloch, che si tuffò ma prese in pieno la bombola d'ossigeno della Gay, e ci vollero 14 punti per suturare la ferita. Fulci fissò tutta la scena in silenzio, allibito, sbottando alla fine, in romanesco: «Questa équipe non vale un cazzo!», quindi iniziò a chiamare la Gay "Caghetta Gay".[9]
Per Al Cliver fu il primo film girato con Fulci, del quale diventerà l'attore feticcio. In realtà Fulci aveva già cercato di lavorare con Cliver per il suospaghetti-westernSella d'argento, girato nel1978, ma non si era messo d'accordo con il suo agente.[1] Fulci, sul set, aveva soprannominato CliverTufus, perché a suo parere era "duro" come una pietra.[1] Durante una scena, che prevedeva l'incendio dell'ospedale, Cliver si era addormentato. Fulci disse: «Dobbiamo bruciare a destra, perché a sinistra c'èTufus che dorme!».[1]
Per gli effetti speciali del film la produzione pensò subito aGiannetto De Rossi.[1]Fabrizio De Angelis, uno dei tre produttori, aveva infatti apprezzato il lavoro di De Rossi sul set diEmanuelle in America, diretto da Joe D'Amato nel1976. De Rossi, tra l'altro, aveva già lavorato con Fulci, per le commedieI maniaci eNonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne. De Rossi fu affiancato daMaurizio Trani e dal giovaneRosario Prestopino, alla sua prima esperienza in veste di truccatore.
La produzione suggerì a De Rossi di riprodurre il trucco e gli effetti speciali degli zombi di Romero (creati daTom Savini).[8] De Rossi rifiutò subito la proposta, poiché aveva visto il film e considerava gli zombi pallidi, tendenti al bluastro, cosa che non permetteva loro di essere veramente paurosi.[8]
Il primo provino per il trucco fu fatto a New York, e realizzato su un attore piccolo ma molto grasso. Fu utilizzata dellacreta, per ricoprire l'attore e per riformargli i tratti somatici. Finito il trucco Fulci e De Angelis erano perplessi.[8] De Rossi non si scoraggiò, e disse che se non era gradito il suo lavoro lui se ne tornava a casa, e gli zombi si facevano pallidi. Alla fine Fulci e De Angelis si convinsero.[8]
La procedura per il trucco era la seguente: i volti degli attori venivano rivestiti dalla creta, che poi veniva ricoperta di lattice di gomma spugnata, che asciugava e teneva insieme le parti. Dopo un'ora la creta si seccava. Il trucco era quindi completato con altri materiali (gomme speciali eplastilina), e le protesi erano direttamente applicate sui corpi degli attori.[8] Fulci dichiarò che alla fine del trucco gli attori che interpretavano gli zombi sembravano «dei vasi di fiori ambulanti».[1]
La sequenza più famosa del film, passata alla storia del cinema horror come la "sequenza dell'occhio",[1] è quella in cui Olga Karlatos viene spinta verso una scheggia di legno, e il suo occhio viene trafitto.[1]
Le riprese della scena durarono mezza giornata.[10] Fu fatto un calco del volto della Karlatos, dal quale fu successivamente ricavata la testa finta con l'occhio trafitto. La testa veniva retta da De Rossi. In sede di montaggio si realizzarono una serie di stacchi,campi econtrocampi, attraverso i quali si sostituiva la testa della Karlatos con quella finta. De Rossi spingeva la testa finta verso la scheggia di legno, che si spezzò fortunatamente verso lamacchina da presa, quindi lacornea, che era fatta di plastilina, uscendo dall'orbita risultò molto visibile, facendo molto effetto.[10] Quando il film uscì nelle sale cinematografiche De Rossi andò al primo spettacolo, quando il pubblico era composto prevalentemente da ragazzi. De Rossi controllò se i ragazzi ridessero, poiché secondo lui se in un film horror si ride non va bene. La scena dell'occhio coincideva con la fine del primo tempo. Quando si accesero le luci in sala non rise nessuno. De Rossi, allora, capì che la scena era perfetta.[8]
Per la scena in cui Auretta Gay viene morsa al collo dal cadavere di uno dei conquistadores spagnoli, fu applicato sul collo dell'attrice un collo finto. Dietro le spalle della Gay vi erano dei tubi pieni di sangue finto, con De Rossi e Trani che pompavano il sangue. Questa scena fu l'unica a dover avere dueciak: infatti la prima volta De Rossi sbagliò, e i denti dell'attore che interpretava lo zombi, mordendo la gola della Gay, non riuscivano ad azzannarla, poiché scivolavano sul collo finto.[8]
Ildirettore della fotografiaSergio Salvati usò delle luci dal basso e da varie angolature, per aiutare i trucchi. Quindi usò molto il controluce. Le luci erano collegate a delle resistenze, e quando gli zombi camminavano Salvati diminuiva o aumentava l'intensità, creando così un'alternanza di luce e ombra.[11]
Le riprese del film iniziarono l'11 giugno1979, con il titolo di lavorazioneGli ultimi zombi, e terminarono il 6 luglio dello stesso anno. Il budget ammontava a circa 410 milioni dilire.[1] Il film fu girato a New York, aSanto Domingo e aRoma. Gli interni dell'ospedale e la villa dei Manard furono ricostruiti aFogliano, inprovincia di Latina.[1]
Durante la lavorazione del film, Fulci girava per il set con dei vermi nelle tasche della giacca, che all'occorrenza sistemava sui teschi o attaccava addosso agli attori. Dato che amava fumare lapipa, il regista quando notava un attore che interpretava uno zombi che aveva la mano troppo pulita, se la infilava nella tasca dove teneva la pipa, e quando la mano dell'attore usciva era completamente nera.[1]
La scena finale, con gli zombi che attraversano lentamente il ponte di Brooklyn, fu girata all'alba, senza permessi.[1] Il trucco fu effettuato alla svelta, e se si osserva bene la scena si nota che i volti degli zombi sono pieni di sangue e scarnificati, ma per il resto i loro corpi sono in condizioni normali.[1]
La sequenza della lotta tra lo zombi e lo squalo non fu voluta né girata da Fulci.[1] L'idea, così come anche quella della sequenza finale, fu di Ugo Tucci, che aveva appena conosciutoRené Cardona Jr., un registamessicano autore del filmTintorera, una pellicola simile aLo squalo diSteven Spielberg, ma girata con meno soldi. Dato che Fulci era già tornato a Roma, la sequenza fu realizzata da Giannetto De Rossi, con l'aiuto di undocumentarista, l'operatoreRamón Bravo (che già aveva partecipato alle riprese subacquee di Tintorera)[12], nell'Isola delle Mujeres, in Messico. L'attore che doveva interpretare lo zombi si ammalò, e fu sostituito da Bravo stesso.[1]
Il cane che appare durante la scena in cui viene mostrata la desolazione di una parte dell'isola (dove si aggirano solo zombi,granchi e, appunto, un cane) era il vero cane di Fulci.[1] Esso fu "doppiato" da un ululato vero.[1]
Molti zombi furono interpretati dai fratelli Dell'Acqua (Alberto,Arnaldo eRoberto),stuntman che realizzarono le sequenze d'azione più pericolose.
Zombi 2, più che aZombi, diretto daGeorge Romero l'anno precedente e prodotto daDario Argento, si ispira ai classici dell'horror deglianni trenta equaranta, qualiL'isola degli zombies, diretto daVictor Halperin nel1932, eHo camminato con uno zombi, diretto daJacques Tourneur nel1943.[1] Da questi film Fulci riprese infatti l'ambientazione esotica e l'insieme direligiosità esuperstizione.[1] Ma Fulci fece irrompere in questo contesto, che era prevalentemente fatto di atmosfere, unacrudeltà e unaviolenza visiva mai viste sino ad allora in Italia, in quel genere di film.[1]
Furono due le scene eliminate dalmontaggio finale del film:
All'uscita del film, Fulci ricevette una lettera daDario Argento e daGeorge Romero, che lo accusavano di aver cavalcato l'onda del successo del film di Romero, e di aver impedito la realizzazione deIl giorno degli zombi (che Romero dirigerà nel1985).[1]
Sotto accusa finì soprattutto la frase di lancio del film, apparsa sulle locandine, «...quando i morti usciranno dalla tomba, i vivi saranno il loro sangue...», che riecheggiava la frase promozionale del film di Romero, «Quando non ci sarà più posto all'inferno, i morti cammineranno sulla terra». Si venne così a creare un conflitto tra i due autori italiani.
Fulci replicò alla lettera di Argento, con un'altra lettera nella quale elencò tutti i film di zombi dellastoria del cinema, precedenti a quello di Romero, aggiungendo un sarcastico e polemico: «Se ho copiato da voi, allora ho copiato anche da loro. Statevene zitti».[14]
Fulci dichiarò: «Zombi 2 è naturalmente nato sulla scia del film di Romero, che solo in Italia si chiamòZombi. Il mio film però è completamente diverso da quello di Romero. Lui ha fatto un film sociale, io ho fatto un film più avventuroso, e soprattutto ho ricondotto la figura del morto vivente ai ritivudù cui naturalmente appartiene. Non credo di aver copiato. Se i critici visionassero entrambi i film si renderebbero conto da soli dell'assurdità di tali affermazioni».La trama diZombi 2 risulta più vicina a un ipoteticoprequel diZombi, piuttosto che a unsequel o a un'imitazione. Il film inizia e finisce a New York, ma i fatti avvengono nei Caraibi, nel cuore della leggenda, dove il mito degli zombi è nato, mentre Romero porta l'azione direttamente negli USA.
La differenza più evidente tra i due film si può trovare nel trucco dei morti viventi. Nel film di Romero essi sono pallidi, quasi normali. Nel film di Fulci invece sono ricoperti di vermi e dai volti squarciati. Romero mostra i suoi zombi come un'immagine quasi speculare dei vivi, con un abbigliamento riconoscibile che suggerisce l'estrazione sociale e il ruolo che essi avevano da vivi (una suora, un uomo in costume da bagno). Gli zombi di Fulci sono quasi tutti uguali, nel senso dell'abbigliamento e dell'estrazione sociale, senza nessuna espressione, con la testa perennemente bassa e dall'andatura traballante.
Lacolonna sonora del film fu realizzata daFabio Frizzi, fratello delpresentatore televisivo, insieme a Giorgio Tucci. Usarono dellemusiche caraibiche miste a effetti elettronici, per sottolineare i momenti di tensione.[15]
La musica del film è diventata di culto, tra gli amanti del genere.[1] Lo stesso Fulci la riutilizzò, con piccoli cambiamenti, per il successivo...e tu vivrai nel terrore! - L'aldilà.
Il film uscì nelRegno Unito comeZombie Flesh Eaters, in Francia comeL'Enfer Des Zombies, inGermania Ovest comeWoodoo Die Schreckens Insel Der Zombies, inSpagna comeNueva York Bajo El Terror De Los Zombies, negliStati Uniti comeZombie e in Giappone come "Sangueria".[16]
Il film fu approvato dallacensura il 23 agosto 1979, con il visto n. 73936,[16] e fu vietato ai minori di 18 anni. Nel1989 fu approvata una versione tagliata di 140 metri, con il visto censura n. 84788,[16] e fu vietato ai minori di 14 anni.
Zombi 2 è uscito in Italia inDVD il 19 ottobre 2010 per la CineKult (distribuito dallaCecchi Gori Home Video) in una edizione contenente due dischi con numerosi extra. Il 5 aprile 2011 è stata pubblicata l'edizione a disco singolo ad un prezzo più popolare. Sono stati distribuiti ancheAfter Death (Oltre la morte),Zombi 3,Killing Birds eZombi Holocaust. Fino a pochi anni fa esisteva solo un'edizione inVHS fuori catalogo.
All'estero il film è uscito in DVD molto tempo prima. Negli Stati Uniti è uscita una versione a disco singolo, edita dalla Blue Underground, e un'edizione speciale in due DVD, edita dalla Media Blasters, contenente come extra il commento audio di Ian McCulloch, due interviste agli attori Captain Haggerty e Dakkar, un documentario di 98 minuti e un'intervista alcostumistaWalter Patriarca. In Francia è uscita un'edizione in due DVD, edita dalla Neo Publishing, contenente come extra un documentario di 100 minuti, il commento audio di Ian McCulloch, una serie di speciali sui trucchi e gli effetti speciali e un libretto di 16 pagine.
Il film uscì nelle sale cinematografiche italiane il 25 agosto 1979.[1] La prima si tenne aTorino, esattamente un anno dopo l'uscita diZombi.[1]
La pellicola incassò in totale 1.502.251.238 di lire,[16] classificandosi al cinquantasettesimo posto della classifica annuale,[17] e suscitò un certo clamore.[1] Complessivamente, nel mondo,Zombi 2 incassò circa 30 milioni didollari,[1] secondo alcune fonti erronee riscuotendo un successo superiore aZombi.[1] Invero i dati statistici su IMDB indicano che il predecessore incassò 59 milioni di dollari nei soli Stati Uniti, mentre Zombi 2 non figura fra i 100 incassi dell'anno in America. Ebbe tuttavia ottime vendite nel mondo e buoni incassi in proporzione al suo modesto budget.
La critica cinematografica italiana dell'epoca non fu molto tenera con il film, definito perlopiù come prodotto di «bassa macelleria» e un'imitazione diZombi.[1] All'estero, invece, il film fu subito amato, soprattutto dai critici francesi.[1]
Morando Morandini attaccò duramente il film, definendolo un «instant movie sulla scia del film di Romero. Effettacci, personaggi labili, privo di suspense. Nocivo a tempo pieno».[18]
Neglianni novanta il film fu rivalutato dalla critica italiana.[1] LarivistaNocturno considera il film «un'opera rivoluzionaria, dal punto di vista estetico e tecnico, rispetto alla tradizione horror, e non solo italiana. Effetti speciali di raccapricciante impatto visivo, violenza iperrealista, colori accesissimi e suoni parossisticamente dilatati».[13]
Antonio Tentori definisce il film «il primo vero esempio di horror totale e situazionista. Tutto può accadere in qualsiasi momento. Non importa il susseguirsi logico della storia, quanto l'accumulo in un continuo e a tratti insostenibile crescendo di shock legati alle singole situazioni».[4]
Marco Giusti, nel suo dizionario, lo definisce «un film divertente per i suoi eccessi di gore».[19]
Lucio Fulci definìZombi 2 come un film sul potere e sul contagio del potere. Inoltre lo definìartaudiano: «Non c'è crudeltà, ma la presupposizione della crudeltà».[1]
Dardano Sacchetti giudica il film positivamente ma, secondo lui, se avesse avuto un altro titolo, se avesse avuto 200 milioni di lire in più, e se Fulci avesse creduto di più nel film, come fece successivamente per...e tu vivrai nel terrore! - L'aldilà, ne sarebbe venuto fuori un capolavoro.[6]
Quentin Tarantino, una volta visto il film, si disse entusiasta, ma perplesso per la scarsa velocità degli zombi: «Stavo vedendo il film con un mio amico, e ci siamo trovati d'accordo nel dire che se fossimo stati nella medesima situazione dei protagonisti del film, nellagiungla, circondati da questi mangiatori di carne che si muovevano così... ce la saremo data a gambe comeJesse Owens o quel fottutissimoCarl Lewis...». Fulci, poco prima di morire, rispose per le rime a Tarantino, con la sua solita ironia, sulle pagine deIl manifesto.[19]
Il film ha avuto un sequel ufficiale:Zombi 3, diretto da Fulci,Bruno Mattei eClaudio Fragasso.
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Zombi 2 | |
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Serie ufficiale | Zombi 2 (1979) ·Zombi 3 (1988) |
Film apocrifi | After Death (Oltre la morte) (1989) ·Killing Birds (1988) |
Voci correlate | Zombi (1978) ·Zombi Holocaust (1980) |