Zeila città | |
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Saylac | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() ![]() |
Regione | Adal |
Distretto | |
Territorio | |
Coordinate | 11°21′10″N 43°28′25″E11°21′10″N,43°28′25″E (Zeila) |
Abitanti | 8 600[1] |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+3 |
Cartografia | |
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Zeila (insomaloSaylac), è una città dellaSomalia settentrionale situata nella regione diAdal.
Zeila è stata identificata con l'antica città degliAvaliti dal nomeAvalites emporium.[2]
La città portuale sarebbe stata islamizzata alla fine del VII secolo.[3]
Successivamente fu descritta nel891 dal geografo araboAl-Ya'qubi nel suoKitab al-Balden («Libro dei Paesi»), e daAl-Mas'ûdî nel935 eIbn Hawqal nel988.
Si pensa che ancheMarco Polo si riferisse a Zeila, allora capitale del sultanato diAdal, quando descrisse che il «sultano di Adal» catturò un vescovo di Etiopia che viaggiava nei suoi territori, cercò di convertirlo con la forza e lo circoncise secondo le pratiche musulmane. Questo affronto provocò la risposta armata delNegus etiope e la presa della capitale del sultanato.[4]
Il viaggiatoreIbn Battûta visitò Zeila verso il 1331. Impressionato da questa città, scrisse che essa è «la più sporca al mondo, la più laida e la più puzzolente. L'odore nauseabondo che si diffonde viene dal gran numero di pesci che essi consumano e dal sangue dei cammelli che sgozzano nelle strade».[5]
Il viaggiatore italianoLudovico de Varthema visitò Zeila alla fine del 1503, dopo aver compiuto il pellegrinaggio allaMecca in quello stesso anno.
La città venne poi incendiata daiportoghesi nel 1517, che rinunciarono definitivamente a conquistare l'Adal dopo la sconfitta nella battaglia di Ofla nel 1543, grazie anche al sostegno ottomano alla città.
Zeila passò sotto il diretto controllo ottomano nel 1864, e fu unita l'anno seguente allaprovincia di Egitto.
Nel 1885 Zeila fu occupata dai Britannici ed entrò a far parte nel 1888 dellaSomalia britannica.
La sua importanza come porto internazionale declinò nel XX secolo a seguito della costruzione della ferrovia traAddis Abeba eGibuti.
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