Questo paese, posizionato in una valletta laterale allaval Cavallina, si incunea fino al colle alla cui sommità è posto il Santuario di San Giovanni delle Formiche (che si trova in territorio diForesto Sparso), ha origini che si spingono fino ai tempi dell'Impero romano.
Già all'epoca dell'Impero romano il paese aveva infatti acquisito una grande notorietà per via delle cave di dolomia bianca presenti sul proprio territorio, sfruttate già da allora.
La dolomia, di colore tra il bianco e il rosa, è stata utilizzata per la realizzazione di numerose opere, anche al di fuori dei confini nazionali, tra cui spiccano laBiblioteca Angelo Mai e laPorta San Giacomo, entrambe situate nella città diBergamo.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 giugno 1983.[6]
«Partito: nel primo di rosso, allatorre d'argento, chiusa, finestrata e murata di nero, merlata di quattro alla guelfa; nel secondo d'oro, allacolonna di marmo di rosso al naturale, cimata da tre spighe di frumento d'argento, postea ventaglio. Ornamenti esteriori da Comune.»
La torre è simbolo del paese e delle sue vicende feudali; la colonna simboleggia la produzione dei rinomati marmi rosati estratti dalle montagne bergamasche; le spighe vogliono ricordare la dedizione all'attività agricola.[7]
Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di rosso.
Come in tutti i paesi limitrofi dellaVal Cavallina, ilMedioevo ha lasciato segni tangibili nel borgo di Zandobbio: a esempio, la disposizione stessa del paese, che si sviluppa longitudinalmente e presenta resti di fortificazioni, tra cui una torre medievale situata proprio nel mezzo del centro abitato.
Posta a margine del locale cimitero, la chiesa risale all'incirca all'XI secolo e, nonostante i numerosi rifacimenti, presenta ancora una struttura in stile romanico.
Le principali caratteristiche che identificano questo edificio sacro sono il suo soffitto a due archi, il pulpito, ma soprattutto il campanile a bifore e gli affreschi, in stile bizantino, attribuibili a un periodo compreso tra ilX e l'XI secolo.
La sacrestia dell'edificio fu anche adibita, nel corso delXIX secolo, a camera mortuaria del cimitero stesso. Sono infatti state ritrovate iscrizioni funerarie e lapidi (sia incise che dipinte) risalenti alXV secolo.
Nel territorio comunale si può trovare anche lachiesa parrocchiale di Sant'Anna, in frazioneSelva, edificata nel 1736. Nel 1961 la chiesa diventò sede dellaparrocchia, con decreto del vescovo di Bergamo, staccandosi da quella di Zandobbio.
Come nel vicino comune diTrescore Balneario, anche qui venne aperto uno stabilimento termale.L'opera, costruita dal conte Guido Beroa e circondata da un parco di piante secolari, venne inaugurata all'inizio delXIX secolo, ed è stata dismessa nel corso delXX secolo. Purtroppo, da molti anni il complesso versa ormai in uno stato di completo abbandono, nonostante la rilevante posizione del luogo, situato proprio all'ingresso del paese e a poca distanza dalle terme di Trescore.[8]
La principale società sportiva del Comune è il G.S.O. Zandobbio, operante nel calcio (la prima squadra milita inTerza Categoria), nella pallavolo, nel podismo e nel ciclismo.