| Yunagi | |
|---|---|
| Descrizione generale | |
| Tipo | Cacciatorpediniere |
| Classe | Kamikaze |
| Proprietà | Marina imperiale giapponese |
| Ordine | 1923 |
| Cantiere | Sasebo |
| Impostazione | 17 settembre 1923 |
| Varo | 23 aprile 1924 |
| Completamento | 24 maggio 1925 |
| Radiazione | 10 ottobre 1944 |
| Destino finale | Affondato il 25 agosto 1944 da un sommergibile a nord-ovest di Capo Bojeador (Luzon) |
| Caratteristiche generali | |
| Dislocamento | 1 422 tonnellate A pieno carico: 1 748 t |
| Lunghezza | 102,56 m |
| Larghezza | 9,14 m |
| Pescaggio | 3,05 m |
| Propulsione | 4 caldaie Kampon e 2 turbine a ingranaggi a vapore Parsons; due alberi motore con elica (38 500shp) |
| Velocità | 37,2 nodi (71 km/h) |
| Autonomia | 3 600 miglia a 14nodi (6 670 chilometri a 26,6 km/h) |
| Equipaggio | 148 |
| Armamento | |
| Armamento |
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| Note | |
| Dati riferiti all'entrata in servizio, tratti da:[1][2][3][4] | |
| Fonti citate nel corpo del testo | |
| voci di cacciatorpediniere presenti su Wikipedia | |
LoYunagi (夕凪?,Yūnagi, lett. "Bonaccia vespertina")[5], sino al 1º agosto 1928 denominato17-Gō kuchikukan (第17駆逐艦? lett. "cacciatorpediniere Numero 17"), è stato uncacciatorpediniere dellaMarina imperiale giapponese, settima unità dellaclasse Kamikaze. Fu varato nell'aprile 1924 dalcantiere navale dell'arsenale diSasebo.
Membro della 29ªDivisione cacciatorpediniere, appoggiò l'occupazione delleisole Gilbert e laconquista di Wake,di Rabaul edi Lae-Salamaua, subito dopo la quale subì danni abbastanza gravi in un attacco aereo. Tornò operativo prima dell'estate e fu assegnato all'8ªFlotta, con al quale ebbe parte minore nellabattaglia dell'isola di Savo (8-9 agosto 1942). Da allora in avanti fu assegnato alla scorta di convogli o a regolari pattugliamenti attorno a Rabaul o aTruk fino all'estate 1943 quando, incrementata la dotazionecontraerea, iniziò a operare nelleisole Salomone centrali compiendo diverse missioni di trasporto; verso la fine dell'anno esse furono dirottate alle posizioni giapponesi nellaNuova Britannia occidentale e nelle isolette adiacenti. A partire dal 1944 operò dai porti giapponesi e da Truk, proteggendo i convogli che recavano rinforzi aSaipan, alleisole Palau e alleFilippine. Continuò a difendere le rotte tra questo arcipelago e il Giappone sino al 25 agosto 1944, quando fu colato a picco dalsommergibileUSSPicuda poco a nord-ovest diLuzon, mentre era intento a condurre alcuni mercantili aManila.
Il cacciatorpediniereYunagi fu ordinato nell'anno fiscale edito dal governo giapponese nel 1923, inizialmente indicato come "cacciatorpediniere Numero 17" (inlingua giapponese17-Gō kuchikukan). La suachiglia fu impostata nelcantiere navale dell'arsenale diSasebo il 17 settembre 1923 e ilvaro avvenne il 23 aprile 1924; fu completato il 24 maggio 1925 e il 1º agosto 1928 assunse il suo nome definitivo, avendo la Marina imperiale abbandonato alla data il sistema di nomenclatura del naviglio leggero con soli numeri.[3]
Tra il 1940 e il 1941 loYunagi, allora al comando delcapitano di corvetta Masao Yamashita, fu assegnato alla 29ªDivisione cacciatorpediniere con i gemelliOite (nave ammiraglia),Hayate eAsanagi; la divisione dipendeva dalla 6ªSquadriglia delcontrammiraglioSadamichi Kajioka, che a sua volta era agli ordini della 4ªFlotta delviceammiraglioShigeyoshi Inoue. Il 29 novembre loYunagi seguì la divisione d'appartenenza e il resto della squadriglia dalla base aeronavale diTruk, dove si trovavano, sino alla rada dell'atolloKwajalein, raggiunta il 3 dicembre. Qui fu organizzata la forza d'invasione per l'Isola di Wake, ma loYunagi e l'Asanagi furono distaccati e destinati a supportare l'occupazione delleisole Gilbert, possedimento britannico pressoché indifeso. L'8 dicembre, in concomitanza con l'attacco di Pearl Harbor, i due cacciatorpediniere partirono con una piccola flottiglia di mezzi ausiliari e durante il 10 vigilarono sulla facile conquista delle Gilbert. Rientrarono dunque a Kwajalein e raggiunsero il resto della 29ª Divisione, partecipando alsecondo e riuscito tentativo di occupare l'isola. Il 31 dicembre la divisione al completo scortò unconvoglio sino a Truk e dal 3 gennaio 1942 fu incaricata di pattugliare le acque circostanti e fornire protezione all'intenso traffico navale. Il 13 gennaio loYunagi e i gemelli affiancarono l'incrociatore leggeroYubari e il cacciatorpediniereYayoi per accompagnare lanave appoggio idrovolantiKiyokawa Maru, duetrasporti e un'unità ausiliare aWoleai, dove il 15 si assemblò la forza d'invasione perRabaul: tale porto fu occupato il 23 gennaio e per una settimana circa loYunagi e le navi sorelle ne controllarono gli accessi. Il 9 febbraio loYunagi appoggiò lo sbarco aGasmata, sulla costa meridionale dellaNuova Britannia e l'8 marzo fu con la forza navale cheoccupò Lae e Salamaua, nellaNuova Guinea nord-orientale. Due giorni più tardi rimase coinvolto in una massiccia incursione aeronavale, lanciata da dueportaerei statunitensi, e fu mitragliato numerose volte: accusò danni di una certa gravità, ventinove morti e trentotto feriti e si portò subito a Rabaul dove ricevette interventi provvisori. Seguì poi loYubari fino a Truk (25 marzo) e il giorno dopo salpò alla volta di Sasebo, che toccò il 1º aprile; fu subito ormeggiato e sottoposto a raddobbo.[6]
Passato al comando deltenente di vascello Seiichi Okada, loYunagi si spostò all'inizio di giugno aMoji e la lasciò il 6 assieme alla scorta di un gruppo di convogli che, passando per leFilippine, sbarcò rinforzi, mezzi e rifornimenti alleisole Palau e a Rabaul, divenuta un'importante base militare. A partire dal 14 luglio, giorno d'arrivo, loYunagi fu assegnato a pattugliamenti delle acque circostanti e al controllo degli accessi alla rada; intanto, quattro giorni prima, la 6ª Squadriglia era stato disciolta e la 29ª Divisione era passata sotto l'8ª Flotta del viceammiraglioGun'ichi Mikawa conquartier generale a Rabaul.[6] L'8 agosto Mikawa, dopo gliimprevisti sbarchi statunitensi aGuadalcanal, radunò ilChokai, la 6ª Divisione incrociatori (Aoba,Kinugasa,Kako,Furutaka), ilTenryu e loYubari per colpire subito le unità anfibie nemiche; aggregò all'ultimo anche loYunagi, che così ebbe parte nellabattaglia dell'isola di Savo la notte successiva. Mikawa lo distaccò dal gruppo principale e lo lasciò a nord-ovest diSavo, allo scopo di occuparsi di due cacciatorpediniere americani localizzati poco prima dell'inizio dello scontro; fu preso di mira ma non colpito dall'incrociatore pesanteUSSChicago.[7] Ingaggiò quindi un duello con il cacciatorpediniereUSSJarvis, ma le cannonate scambiate non arrecarono danni a nessuna delle due unità. LoYunagi ripiegò nelle prime del 9 agosto assieme agli incrociatori, risalenti da sud-est di Savo dopo una brillante vittoria tattica.[8]
LoYunagi, intatto, scortò un convoglio a Buna e lo riportò a Rabaul tra il 12 e il 15, poi vigilò sul trasferimento della 6ª Divisione incrociatori daKavieng alla baia di Rekata, sulla costa settentrionale diSanta Isabel. Completato un pattugliamento in zona, rientrò a Rabaul e il 28 salpò alla volta deipossedimenti nipponici nel Pacifico centrale, ove rimase per molti mesi in attività di ricognizione e protezione del traffico navale.[6]
Il 18 marzo 1943 loYunagi si ormeggiò a Sasebo e rimase nell'arsenale per un lungo periodo, necessario a una profonda revisione e riequipaggiamento.[6] In corso d'opera rinunciò al cannone poppiero numero 4 da 120 mm, all'apparato lanciasiluri più arretrato e alle mitragliatrici da 7,7 mm per fare spazio a sei o dieci cannoni contraereiType 96 da 25 mm L/60, suddivisi in tre/cinque installazioni doppie.[2] In questi mesi la 29ª Divisione era stata disattivata (1º aprile), loYunagi trasferito alle dirette dipendenze dell'8ª Flotta e il comando assegnato al capitano di corvetta Masanori Kashima. L'11 giugno loYunagi poté tornare a Rabaul e, dopo un breve ciclo di vigilanza attorno alla base, completò il 27 una missione di trasporto truppe aKolombangara, nuovo bastione giapponese nel Pacifico sud-occidentale. Il 2 e 3 luglio, invece, formò con loYubari e il cacciatorpediniereMikazuki il gruppo di copertura a una squadra inviata a bombardare la vicinaIsola di Rendova, dove erano appena sbarcati reparti statunitensi. Nella notte tra il 4 e il 5 partecipò al tentativo di sbarcare altre truppe a Kolombangara, abortito a causa della presenza statunitense; durante il ripiegamento, però, contribuì a lanciare uno sciame di siluri che mandò a fondo il cacciatorpediniereUSSStrong. Il 9 luglio, nottetempo, tornò nelle acque dell'isola con i cacciatorpediniereSatsuki,Minazuki,Matsukaze e in totale furono sbarcati 1 200 soldati e 85 tonnellate di approvvigionamenti a Vila, base giapponese sulla costa meridionale. Un'altra missione analoga fu eseguita nella notte del 12-13 e vide loYunagi nel gruppo di rinforzo, che non ebbe parte nellabattaglia notturna sostenuta dalla squadra di appoggio. Fermatosi nella base avanzata delleisole Shortland, loYunagi fu danneggiato alloscafo e a parte delle armi il 17, durante un attacco aereo americano. Riuscì a riparare a Rabaul e da qui partì il 30 alla volta di Truk con due trasporti, arrivando il 2 agosto.[6]
Rimesso in efficienza, loYunagi coprì la notte del 2 ottobre l'ultima parte dello sgombero di Kolombangara, che era stataignorata e superata dalle forze aeronavali statunitensi.[6] Subito dopo fu unito con ilFumizuki e loYunagi in un "gruppo trasporto" sottoposto alla 3ª Squadriglia del contrammiraglioMatsuji Ijūin, incaricato di salvare la piccola guarnigione diVella Lavella; tuttavia l'avvistamento di unità statunitensi vicino all'isola indusse il comandante a rimandare indietro tale gruppo, composto da navi obsolete.[9] Il 9 loYunagi recò nuclei difanteria all'isola di Buka, quindi si fermò a Rabaul dove, il 20, passò sotto il comando del capitano di corvetta Tameo Furukawa. Il giorno dopo compì un trasporto truppe a Capo Dampier e il 31 salpò per recare rinforzi aGarove e Iboki (a est diCapo Gloucester), ma la missione fu annullata dopo la notizia dellosbarco di marine aBougainville: anche l'idea di dirottare gli uomini a bordo alla guarnigione attaccata fu scartata per la superiorità numerica locale di cui godevano gli invasori. LoYunagi transitò il 5 agli ordini del capitano di corvetta Gorō Iwabuchi e l'indomani partecipò al controsbarco poco a nord diCapo Torokina. Alla fine del mese condusse tre trasferimenti di truppe a Qavuvu, in Nuova Britannia, con il cacciatorpediniereAkikaze (22, 27, 29 novembre), più uno a Capo Dampier il 25 con anche ilFumizuki. Il 12 dicembre subì leggere avarie nello Stretto Steffen, traNuova Irlanda eNuova Hannover, dopo essere stato attaccato da alcuni velivoli statunitensi, ma ciò non gli impedì di eseguire una missione trasporto truppe a Garove il 22. Assieme alMatsukaze e altri sette cacciatorpediniere fu poi impegnato, negli ultimi giorni di dicembre, a sbarcare a Qavuvu un totale di 635 uomini e 380 tonnellate di rifornimenti.[6]
Il 25 gennaio 1944 loYunagi arrivò a Sasebo e rimase lì ormeggiato per varie settimane abbisognando di un raddobbo generale.[6] I lavori riguardarono anche l'aggiunta di altri cannoni Type 96 da 25 mm (da sette a dieci) e quattromitragliatrici pesantiType 93 da 13,2 mm, tutte armi su supporto singolo. La scorta di bombe di profondità, inoltre, fu aumentata a quaranta circa.[2] In conseguenza di tali interventi – compresa la rimozione del cannone da 120 mm numero 3 – ildislocamento a vuoto aumentò a 1 547 tonnellate e la velocità massima passò a 35 nodi.[10] Riprese servizio il 3 marzo in una lunga missione di scorta a convogli che, provenienti daPusan inCorea, fecero fermate aSaipan e Truk, dove arrivarono il 24. Per le settimane successive loYunagi continuò nel servizio di protezione ai convogli diretti alle posizioni nipponiche nel Pacifico centrale in compiti di sorveglianza e, il 1º maggio, fu riassegnato alla 22ª Divisione (Satsuki,Minazuki) dipendente dalla 3ª Squadriglia. Solo negli ultimi giorni di maggio fu dirottato nelleFilippine, sempre con le medesime mansioni. Il 16 giugno, come da ordini, si affiancò all'incrociatore leggeroNatori e le due unità lasciaronoDavao per le Palau, quindi diressero in mare aperto per unirsi alla 1ª Squadra rifornimento della 1ª Flotta mobile, in procinto di dare battaglia allaQuinta Flotta statunitense che aveva appenaattaccato Saipan. LoYunagi, pertanto, rimase lontano dal disastrososcontro nel Mare delle Filippine e accompagnò sino aGuimaras le petroliere (23 giugno), poi proseguì sino aManila e prese in carico un gruppo di petroliere, proteggendole sino all'arrivo aKure il 17 luglio. Dall'unica che fu silurata loYunagi fu capace di pompare via alcune tonnellate di petrolio. Il giorno successivo passò con il resto della 3ª Squadriglia ai diretti ordini dellaFlotta Combinata. Il 10 agosto salpò da Moji per scortare a Manila il convoglio HI-71; tuttavia nel viaggio una petroliera fu gravemente colpita e loYunagi si occupò di assisterla fino aTakao, dove arrivò il 18 agosto. Il 21 riprese il mare con un altro convoglio diretto a Manila ma il 25 il sommergibileUSSPicuda attaccò il gruppo all'altezza di Capo Bojeador, estrema propaggine nord-occidentale diLuzon. LoYunagi fu raggiunto da un siluro e affondò 20 miglia al largo delle coste filippine (18°46′N 20°46′E18°46′N,20°46′E); tra l'equipaggio ci furono trentadue morti e ventinove feriti, ma il capitano Iwabuchi fu tratto in salvo con altri 202 naufraghi da una dellekaibokan della scorta.[6]
LoYunagi fu depennato dai registri navali giapponesi il 10 ottobre 1944.[6]
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