Partito Democratico (1947-1950) Partito Nazionale Democratico (1950-1952) Partito Riformista (1952-1954) Partito Democratico del Giappone (1954-1955) Partito Liberal Democratico (1955-2019)
Primo compleanno di Yasuhiro Nakasone qui ripreso con la sorella maggiore Shōko e il fratello più grande Kichitaro[1]
Nato il 27 maggio 1918 al n. 35 di Suehirochō, aTakasaki, nellaprefettura di Gunma, da Matsugoro Nakasone,[2] un commerciante di legname, e da sua moglie Yuku Nakamura, terzogenito di sei figli, di cui gli ultimi due morti in tenera età, e secondo figlio maschio, prima di entrare in politica conseguì la laurea presso il Dipartimento di scienze politiche alla Facoltà di giurisprudenza dell'Università Imperiale di Tokyo e partecipò allaseconda guerra mondiale, durante la quale servì nellaMarina imperiale in qualità diufficiale di complemento, terminando il conflitto col grado dimaggiore del Corpo di commissariato (servizio amministrativo) della Marina (海軍主計少佐?, Kaigun shukei shōsa).[3]
La sua carriera da ufficiale iniziò frequentando la Scuola di amministrazione della Marina, uscendone fresco di nomina il 18 aprile 1941. L'11 agosto dello stesso anno fu imbarcato sull'incrociatore pesanteAoba (1ª Flotta, 6ª Divisione incrociatori) sul quale svolse esercitazioni nel Pacifico al largo dellaprefettura di Kōchi nella baia di Tosa. il 20 novembre successivo venne trasferito al 2º reparto costruzioni (Shisetsubu) del 2º Distretto navale conquartier generale aKure dove giunse il 26.
In qualità di ufficiale amministrativo supervisionò le ordinazioni e l'approvvigionamento di razioni, munizioni, carburante, aereiMitsubishi G4M,caccia "Zero" e il loro imbarco sulle navi da trasporto assieme a 3.000 marinai dellaForza speciale da barco, sino alla partenza, prevista per il 29, venendo costretto ad organizzare tutto di giorno e a caricare di notte, restando quasi senza dormire. Il convoglio salpò il 29 novembre con a bordo 2.000 artieri e Nakasone venne imbarcato sullaTaito Maru,[4] giungendo aDavao, sull’isola diMindanao, dove sbarcarono l'8 dicembre 1941, dopo l'inizio dellaguerra del Pacifico, per l'invasione eoccupazione delleFilippine e subendo il bombardamento da parte diB-17 dell'USAAF durante la costruzione delcampo d'aviazione.
Successivamente, diretti nelBorneo per l'invasione delle Indie orientali olandesi, il 24 gennaio 1942, nellabattaglia navale di Balikpapan, Nakasone vide affondare nellostretto di Makassar 4 delle 14 navi giapponesi del convoglio per le operazioni di sbarco. I corpi di 23 compagni morti in questa battaglia furono cremati sulla spiaggia e Nakasone scrisse una poesia sui suoi pensieri di quel momento.
Quindi prestò servizio nella città diBalikpapan, dove ordinò ai suoi uomini di dare la caccia e rapire donne da usare comeschiave sessuali,[5] (ne sopravvivono documenti ufficiali nei quali viene lodato per averne rapite tante[6]). Quando nel 2007 gli fu chiesto di questo, affermò che le donne erano state portate in un "circolo ricreativo" per giocare ashōgi ego con gli ufficiali uomini.[7] Criticato sulla questione, rifiutò di ammettere qualsiasi responsabilità, insistendo sul fatto di non essere mai stato a conoscenza che le donne fossero costrette a tali servizi.[8]
Nakasone continuò a servire come ufficiale commissario. Trasferito aMakō, il 10 marzo dello stesso anno, fu destinato al reparto di costruzione della Marina venendo promosso capitano a novembre. Il 18 agosto 1943 Nakasone fu distaccato al Deposito della marina diTakao (Comando presidio di Makō). Il 1º novembre 1944, Nakasone fu aggregato al 1º Distretto navale con quartier generale aYokosuka.
L'11 febbraio 1945 si sposò con Tsutako, figlia di Giichirō Kobayashi, sorella minore di un compagno e professore all'Università di Waseda. Subito dopo, il 25 febbraio, suo fratello minore Ryosuke,sottotenente di vascello anch'egli ufficiale della marina, morì a bordo di un aereo da trasportoShowa/Nakajima L2D (103ª Squadriglia navale) che lo stava portando daKisarazu alla base aerea diIwakuni assieme ad altri 11 militari: il velivolo si schiantò sul monte Tsubonegatake a causa di una tormenta di neve.[9]
Finita la guerra si congedò col grado di maggiore commissario della marina. Il 29 ottobre 1985, dopo essere entrato in carica comeprimo ministro, Nakasone rispose all'interpellanza di Mitsuo Higashinaka (Partito Comunista Giapponese) alla Commissione bilancio della Camera dei rappresentanti sulla questione del Santuario Yasukuni durante la guerra inEstremo Oriente; affermò che «Quella fu una guerra insensata e una guerra sbagliata», ammettendo, di fatto, l'aggressione contro la Cina.
La sua carriera pubblica cominciò nel1946, quando fu eletto allaDieta come membro della Camera dei rappresentanti. Nel corso degli anni conquistò notorietà ed autorevolezza all'interno delPartito Liberal Democratico fino a divenire, nel1959, ministro della scienza nel governoKishi. Successivamente sarebbe stato ministro dei Trasporti dal1967, ministro della Difesa dal1970, ministro del commercio e dell'industria dal1972, ministro dell'amministrazione dal1981 e primo ministro dal1982. Durante il suo governo inaugurò una nuova era di relazioni amichevoli con l'Unione Sovietica e laRepubblica Popolare Cinese ma, nel contempo, strinse ancora di più i legami del Giappone con gliStati Uniti, di cui ammirava molto il presidenteReagan.
In politica interna divenne noto per aver intrapreso una vasta politica di privatizzazioni (fra cui quella delle ferrovie), che avrebbero favorito la crescita economica, ma anche per aver rivitalizzato il sentimento nazionalista dei giapponesi. Esempi di quest'ultimo indirizzo sono la visita del1985 alsantuario Yasukuni (la prima di un capo di governo giapponese dalla fine della guerra) e le dichiarazioni in cui proclamò che il successo economico del suo paese era figlio dell'assenza di minoranze etniche, che invece abbondavano in America, abbassando il livello medio di QI. Ciò provocò le proteste della piccola minoranza coreana (nonché le dimissioni del suo ministro dell'istruzione), in seguito alle quali fu costretto a precisare che aveva inteso riferirsi all'assenza di "minoranze problematiche".
Nel1987 si dimise dall'incarico per permettere un ricambio naturale al vertice, ma anche per non danneggiare i nuovi equilibri interni creatisi nell'LPD. Rimase comunque in parlamento per altri 16 anni, nonostante gli scandali che lo videro coinvolto tra la fine deglianni ottanta e l'inizio deglianni novanta (su tutti quello dellaRecruit). Venne escluso dalla lista liberaldemocratica alle elezioni solo nel2003, su pressione dell'allora premierKoizumi, nell'ambito di un duro scontro fra vecchia e nuova guardia del partito. Da allora si è ritirato a vita privata fino alla morte, avvenuta nel2019 all'età di 101 anni[10], fatto che lo rende il secondo primo ministro giapponese più longevo dopoNaruhiko Higashikuni.
(EN) Yasuhiro Nakasone,The Making of the New Japan. Reclaiming the Political Mainstream, traduzione di Leslie Connors, New York, Routledge, 1999,ISBN978-0-7007-1246-5.