Wenzhou (溫州T, 温州S, Wēn ZhōuP, nota anche con l'antico nomeOu inmandarino,甌T, 瓯S, ŌuP) è unacittà-prefettura situata nella parte sud-orientale dellaprovincia cinese delloZhejiang. Ha una popolazione di9190374 abitanti (2017). Ha una superficie di1082 km².
L'antico nome della città di Wenzhou eraOu. I suoi primi abitanti, dettiouren, si insediarono nell'area 4000 anni fa e provenivano dal lagoTai Hu, secondo l'opinione prevalente. All'interno della parolaouren si riconosce il caratterewa che significa "recipiente di terracotta", un riferimento alla produzione dei vasi ben diffusa tra questi abitanti. Inoltre, nelloShan Hai Jing il termineOu è legato allasericoltura, altra attività in cui eccellevano gli ouren.[2]
L'attuale nomeWenzhou risale al 674, quando la città venne battezzata in tal modo per via del clima mite (wen) presente tutto l'anno.[3]
Secondo lo studioso Lin Yixiu dell'Università di Wenzhou, coloro che si insediarono nella zona del lagoTai Hu e in seguito nello Zhejiang meridionale furono glixuren, un popolo nonhan emigrato anticamente nelloShandong e nelLiaodong, nella Cina nordorientale. Queste popolazioni si sarebbero poi spostate a sud per sfuggire all'influenza han. Parte deglixuren si integrò con gli aborigeniyue, dai quali discendono gliou di Wenzhou. I rinvenimenti delle tombe megalitiche in pietra nello Zhejiang meridionale testimoniano la presenza deglixuren nell'area tra la fine delladinastia Shang e l'inizio delperiodo delle primavere e degli autunni (1100-770 a.C.).[4]
La città di Wenzhou venne costruita nel 192 a.C., quando venne istituita capitale del regno diDong'ou per volere dell'imperatoreHan Huidi. Inizialmente fu collocata a nord del fiume Ou, in quanto l'area meridionale era ancora acquitrinosa. Quando nel 138 d.C. venne stabilita lacontea di Yongning, nella zona arrivarono importanti governatori come il calligrafoWang Xizhi, il poetaXie Lingyun, lo storicoPei Songzhi e il letteratoWang Yun, determinanti nello sviluppo della cultura locale. Nello stesso periodo nacquero la ceramica e la porcellanaOu, cheLu Yu (733-804) definisce progenitrici della ceramica e dellaporcellana cinese.[5]
Durante ladinastia Tang Wenzhou si affermò come città commerciale, i cui scambi marittimi contribuirono alla fine dell'isolamento culturale dell'area. Nacquero scuole e accademie e si diffusero le principali correnti filosofiche della Cina, ovvero ilconfucianesimo, iltaoismo e ilBuddismo. Laribellione di An Lushan avvenuta nel nord della Cina pose fine agli scambi commerciali con l'Asia centrale e incrementò quelli marittimi, in particolare tra Wenzhou e ilGiappone e laCorea. Con la fine della dinastia Tang nel 907, Wenzhou divenne parte del regno diWuyue e vi fu costruita una seconda cerchia di mura e una città interna (zhicheng), che da allora iniziò a ospitare la sede del governo cittadino.[3] Con l'approdo della corteSong nel1 1130 la città si espanse oltre le mura. La prosperità del commercio portò alla fondazione dellaScuola di Yongjia e alla nascita dell'operaNánxì, la più antica forma diopera cinese in assoluto.[6]
Durante ladinastia Ming il commercio marittimo con l'estero venne interdetto e a Wenzhou vennero promosse iniziative per gli scambi interni. A questo periodo risalgono l'avvio di numerosi progetti idraulici e la costruzione di fortezze lungo la costa, nelle quali i militari vi coltivavano la terra in tempo di pace, incrementando la produzione di cereali. Si sviluppò l'arte dellatessitura e dellatintura, in particolare la produzione della pregiata setakesi e delbroccato.[6]
Nel 1877 venne aperto in città il consolato della Gran Bretagna sull'isola diJiangxin Yu, il porto venne riaperto al commercio estero e fu istituita la dogana.[6] Il pensiero progressista di quegli anni portò alla nascita di giornali, biblioteche, ospedali, scuole femminili e uffici postali, nonché all'allacciamento dell'elettricità e alla diffusione dei costumi occidentali che resero Wenzhou una delle città più aperte della nazione.[7]
IlTempio dedicato al re di Dong'Ou, dedicato a Zou Yao, un edificio in legno ricostruito alle falde ovest del Colle Huagaishan. Il portale di ingresso, di epoca Ming, è l'unico elemento originale presente.[8]
IlPadiglione Baijingting, eretto a inizi '900 dal mercante Wang Yongshan nel giardino della sua casa[15]
IlLi Zhai, l'antico palazzo della famiglia Li, costruito tra il XIX secolo e il 1912[15]
L'ex palazzo della BancaLianchang Qianzhuang, sito in via Kanglefang, in stile occidentale[16]
LoHuzhiai, palazzo residenziale della famiglia Hu in stile occidentale risalente agli anni '30.[17]
Il palazzo dell'ex sede dellaYongchuan Lunchuanju, compagnia di navigazione privata, caratterizzato da un'imponente balconata e dal caratteristico portone d'ingresso.[17]
LoYuezhai, palazzo residenziale della famiglia Yue, con pilastri decorati da sculture in mattoni.[18]
In città è sito il lagoJiushanhu, letteralmente "lago dei nove monti"[22] in riferimento ai nove colli lungo la riva sud del fiume Ou che nel IV secolo ispirarono ilgeomanteGuo Pu nella costruzione della città. I nove colli sono Haitanshan, Guogongshan, Huagaishan, Songtaishan, Jigushan, Xunshan, Renwang, Lingguan e Huangtu.[23]
Guo Pu dettò anche la costruzione di 28 pozzi, 8 dei quali sono beni culturali protetti dalla città. Altri 11 non sono tutelati ma presentano ancora l'aspetto originale, mentre i restanti 9 sono stati ricoperti oppure non se ne conosce la localizzazione.[20]
Nell'area paesaggistica di Wenzhou è sito ilmonte Daluoshan, meta di escursioni turistiche che ospita boschi di abeti e di bambù, nonché frutteti di mandarini eyangmei. Il suo sito più famoso è laSpina dorsale del drago (Longji), una roccia lunga e stretta soggetta a erosioni e distesa lungo il pendio di una vallata.[24]
Ildialetto di Wenzhou è una variante meridionale dellalingua wu e delcantonese, parlati nella Cina centro orientale. Questo dialetto estremamente complesso si è sviluppato assieme alla particolare cultura dell'area, che ha vissuto un certo isolamento per via della presenza di monti e baie, oltre che al clima caldo e umido. Il dialetto di Wenzhou presenta alcune somiglianze con ilcinese antico e con il dialetto delFujian.[1]
Wenzhou viene chiamata "la Gerusalemme dell'Oriente" per via della consistente eredità culturale che i missionari cristiani hanno lasciato nel corso dei secoli.[13]
La prima biblioteca pubblica della città venne fondata nel 1919 sul lagoJiushanhu, presso ilGiardino Zhouyuan. Il Padiglione Kuixingge ospita la biblioteca Ohuai, fondata nel 1926 dallo studioso Gu Yinhou e associata alla prima scuola media privata dello Zhejiang meridionale.[25]
Wenzhou è una delle culle delNanquan, una sorta diboxe tipica della Cina meridionale.[29]
In campo artistico, la porcellanaceladon di Wenzhou è particolarmente rinomata. I primi manufatti rinvenuti a Wenzhou sono caratterizzati da un solido corpo dicaolino e da uno strato di vetrina spesso e trasparente, diventato in seguito più sottile.[30]
Wenzhou è la patria dell'operaNánxì, la più antica forma diopera cinese in assoluto.[31] Questo genere teatrale è rappresentato dalla Compagnia di Yueju, fondata a Wenzhou nel 1951.[32]
Un'altra forma teatrale della città è l'operaOuju, risalente agli inizi del XVII secolo. Gli spettacoli di questo genere operistico sono tenuti dalla Compagnia dell'Opera Ouju di Wenzhou.[33]
Nelle zone di Wenzhou e diLishui è diffuso anche il genere operisticoGuci, con oltre 1800 artisti attivi. Nel 2006 il Guci è stato dichiarato patrimonio culturale immateriale di livello statale.[34]
La cucina di Wenzhou è basata prevalentemente sul consumo dipesce efrutti di mare. I sapori risultano delicati e si fa ampio uso dizenzero e divino di riso. Su 500 piatti tipici, 46 sono stati inseriti nel registro "Ricette della Cina". Alcuni di essi sono i filetti di pesce ai tre sapori (Sanse Qiaoyu), la pelle di squalo all'aglio (Suanzi Yupi), il granchio all'ibisco (Furong Youmou)[35] e lo stufato di anatra con Dendrobium officinale (Shihu Laoya).[36]
Wenzhou è definita "la terra dei cento mestieri" per via delle numerose attività artigianali che si tengono nell'area, come la cardatura del cotone, la tessitura, la lavorazione del legno e la lavorazione di scarpe e borse.[28]
Shuitou, una località nei pressi di Wenzhou, è nota per essere un importante centro della pelletteria.[28] Sui monti di Zeya invece si produce manualmente la carta di bambù, mentre nel 2010 la stampa a caratteri mobili del villaggio di Dongyuan è stata inserita nellalista del patrimonio culturale immateriale che necessita di urgente tutela dell'UNESCO.[37]
Il porto di Wenzhou è situato suldelta del fiume Ou a 219 miglia marine daNingbo e a 203 daTaiwan. Dispone di un porto interno fluviale e di un porto esterno marittimo.[38]