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Walter Chrysler

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Walter Percy Chrysler

Walter Percy Chrysler (Wamego,2 aprile1875Kings Point,18 agosto1940) è stato unimprenditorestatunitense, fondatore dellaChrysler Corporation.

Biografia

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Terzo figlio di Anna Maria Breymann ed Henry Chrysler,[1] crebbe aEllis, inKansas, dove il padre lavorava nelle officine di riparazione dellaUnion Pacific Railroad.[2] La famiglia era di originitedesche.[3]

Lavoro nelle ferrovie

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In opposizione ai desideri paterni, iniziò egli stesso a lavorare comemacchinista ferroviario, quindi come meccanico ferroviario, dimostrando una notevole attitudine alla meccanica. Ambizioso e di indole irrequieta, si spostò più volte, operando per diverse compagnie ferroviarie e costruendosi una reputazione di buon meccanico, esperto nella regolazione delle valvole deimotori a vapore. Il 7 giugno 1901 sposò Della Forker, che gli diede il primo figlio, Thelma Irene, nel febbraio 1902. Intanto la sua carriera procedeva e si ritrovò presto investito di ruoli di responsabilità.[2] Lavorò per laChicago Great Western aOelwein,Iowa, dove esiste un piccolo parco a lui dedicato.[4] Nel dicembre 1907 ne divenne il soprintendente generale alla manutenzione delle locomotive più giovane di sempre, a capo di circa 1000 operai e tecnici. L'anno successivo comprò la sua prima automobile all'ottava esposizione automobilistica diChicago. Prima ancora di imparare a guidarla, l'aveva già smontata e rimontata diverse volte.[5]

Raggiunse l'apice della sua carriera nelle ferrovie aPittsburgh, inPennsylvania, dove divenne direttore degli stabilimenti dellaAmerican Locomotive Company (ALCO).

Passaggio alla Buick

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Nella primavera del 1911James J. Storrow, che era stato direttore alla ALCO, presentò Chrysler aCharles Williams Nash, presidente e direttore generale dellaBuick. Chrysler accettò una drastica diminuzione dello stipendio (da 12.000 a 6.000 dollari l'anno) pur di lavorare nell'industria automobilistica e dirigere gli stabilimenti Buick aFlint.[6]

Qui operò in modo brillante, diminuendo i costi ed aumentando la resa delle linee di produzione con ottimizzazioni e innovazioni continue. Chrysler affermò che si era pagato l'intero stipendio annuale con i risparmi che aveva garantito alla Buick nella sua prima settimana di lavoro. Dopo tre anni però riceveva lo stesso stipendio iniziale. Si presentò quindi a Nash, noto per la sua avarizia, chiedendo un aumento a 25.000 dollari. Lo ricevette solo dopo una riunione a tre con Storrow, al quale disse che l'anno successivo ne avrebbe chiesti 50.000.[7]

Questa targa è posta nella hall delChrysler Building

In realtà la Buick prima della crisi da cui Nash e Chrysler la risollevarono produceva già una quantità di automobili pari a quella che sarebbe stata raggiunta nuovamente solo 4 anni dopo, nel 1914, ma a un costo unitario molto maggiore. Inoltre le innovazioni introdotte permisero la rapida crescita produttiva degli anni successivi.[7]

La produzione automobilistica di massa di quegli anni si basava su un numero ristrettissimo di modelli (la Ford produceva solo il modello T, seppur in 5 varianti, mentre la Buick produceva 3 modelli in due varianti, roadster e touring) e gran parte degli elementi distintivi delle varianti venivano introdotti solo nelle fasi finali della produzione, consistendo di minuterie. Fu perciò un grande cambiamento l'introduzione del motore a 6 cilindri nel 1914. Nel 1919 ormai tutti i modelli Buick erano dotati di motore a 6 cilindri.[7]

Nel 1916,William C. Durant, che aveva fondato laGeneral Motors nel 1908, riacquisì la GM dalle banche che l'avevano acquistata precedentemente. Chrysler, che fu stretto dalle banche creditrici, rassegnò le dimissioni a Durant, all'epoca a New York City.

Durant prese il primo treno per Flint nel tentativo di tenere Chrysler alla Buick. Durant fece l'offerta di 10.000$ mensili per tre anni, con 500.000$ di bonus alla fine di ciascun anno, o 500.000$ in stock. Chrysler avrebbe riportato direttamente a Durant, e non avrebbe avuto interferenze alcuna nella direzione della Buick.

Chrysler, incredulo, chiese a Durant di ripetere l'offerta, appena detta. Chrysler accettò immediatamente.

Chrysler condusse la Buick con successo per gli anni successivi. Appena scaduto il contratto si dimise come presidente Buick nel 1919. Non condivideva la visione di Durant per il futuro della General Motors. Durant pagò Chrysler 10 milioni di dollari per le azioni GM. Chrysler iniziò a lavorare alla Buick nel 1911 per 6.000$ all'anno e la lasciò da uno degli uomini più ricchi degli Stati Uniti.

Chrysler fu incaricato dalle banche di una ristrutturazione dellaWillys-Overland Motor Company aToledo (Ohio). Chiese ed ottenne un salario di un milione di dollari all'anno per due anni, una cifra esorbitante per l'epoca. Quando Chrysler lasciò la Willys nel 1921 dopo l'infruttuoso tentativo di prelevarne il controllo daJohn Willys, acquisì laMaxwell Motor Company. Chrysler liquidò Maxwell e assorbì l'azienda nella neonataChrysler Corporation nel 1925. Nel gruppo entrarono anche laPlymouth e laDeSoto. Nel 1928 Chrysler comprò laDodge. Lo stesso anno finanziò la costruzione delChrysler Building aNew York, completato nel 1930. Chrysler fu nominato dalTime Magazine,Man of the Year per l'anno 1928.[8]

Ultimi anni

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Il mausoleo di Walter Chrysler nelcimitero di Sleepy Hollow

Nel 1923, Chrysler acquistò 12 acri di terreno aKings Point,Long Island[9] daHenri Willis Bendel e la chiamòForker House. Nel dicembre del 1941, la proprietà fu venduta al Governo americano per la Marina Mercantile e divenne parte dellaUnited States Merchant Marine Academy.[10] Costruì uncountry estate aWarrenton,Virginia. Nel 1934, comprò il resort dellaFauquier White Sulphur Springs Company a Warrenton. Venduto nel 1953, divenne uncountry club.

Walter P. Chrysler, Jr. creò laNorth Wales Stud per l'allevamento di cavalliThoroughbred. Chrysler Jr. fece parte dell'organizzazione che includevaAlfred Gwynne Vanderbilt II che nel 1940 acquistò il vincitore dell'edizione del 1935 dellaEnglish Triple Crown, Bahram ceduto daAga Khan III. Nel 1936 Chrysler lasciò la guida dell'azienda ad altri, e si ritirò a vita privata. Subì un infarto nel 1938 e morì nel 1940 aForker House. Fu tumulato alloSleepy Hollow Cemetery aSleepy Hollow.

Antenati

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Il padre di Walter Chrysler, Henry (Hank) Chrysler, fu unCanadian-American con antenatitedeschi eolandesi. Fu un veterano dellaGuerra civile americana come ingegnere ferroviario per laKansas Pacific Railway e laUnion Pacific Railroad.[11] La madre era diRocheport nelMissouri e anch'essa di origini germaniche.[12] Walter Chrysler non fu particolarmente interessato ai suoi avi; Boyden Sparkes riporta che "ebbe un olandese dal mare come avo; un certo capitano Jan Gerritsen Van Dalsen", ma scrisse anche "Walter Chrysler mi disse anche che la pensava comeJimmy Durante:Antenati? Ho milioni di antenati!"[13] Scrisse nella sua autobiografia che nell'albero genealogico, suo padre Hank Chrysler, "Canadese, lasciòChatham inOntario versoKansas City quando ebbe cinque o sei anni. L'origine della famiglia a Chatham risale a dei tedeschi; otto generazioni prima venne in America la famiglia Greisler delPalatinato inGermania. Furono dei protestanti che lasciarono la Valle delReno per l'Olanda, poi in Inghilterra daPlymouth versoNew York."

Altre ricerche dettagliate di Karin Holl tracciano l'albero genealogico fino aJohann Philipp Kreissler, nato nel 1672, che lasciò la Germania per l'America nel 1709. La famiglia Chrysler proviene dalla città diGuntersblum inRenania-Palatinato.

Note

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  1. ^Ancestry of Bob Dole, suwargs.com.
  2. ^ab(EN)Chapter One – Walter P. Chrysler, suwpchryslermuseum.org, Walter P. Chrysler Museum, 2009.URL consultato il 7 aprile 2013.
  3. ^Earle, 2008, p. 16.
  4. ^Oelwein Municipal Parks, sucityofoelwein.org, Città di Oelwein.URL consultato il 7 aprile 2013(archiviato dall'url originale il 22 marzo 2012).
  5. ^Earle, 2008, p. 18.
  6. ^ Charles Hyde,Storied Independent Automakers: Nash, Hudson, and American Motors, Wayne State University Press, 2009, p. 30,ISBN 978-0-8143-3446-1.
  7. ^abcCurcio, 2001, pp. 215-260.
  8. ^The original TIME articleArchiviato il 21 luglio 2013 inInternet Archive. (This was the first cover ofTime to be published in full color.)
  9. ^Google Earth image of the Chrysler Estate, suwikimapia.org.
  10. ^US Merchant Marine Academy, sumelvillehall.com.
  11. ^Chrysler, 1950, pp. 18-19.
  12. ^Chrysler, 1950, pp. 14, 23.
  13. ^Chrysler, 1950, p. 206.

Bibliografia

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  • Walter P. Chrysler e Boyden Sparkes,Life of an American Workman, New York, NY, USAFirst printed as a serialization in the Saturday Evening Post, 1937, and privately printed in book form that year. Later republished in 1950 by Dodd, Mead & Company, New York, with a new postscript by collaborative author Boyden Sparkes., Dodd, Mead & Company, 1950 [1937],LCCN 38009829.
  • Vincent Curcio,Chrysler, Oxford University Press, 2001,ISBN 978-0-19-514705-6.
  • Peggy Earle,Legacy: Walter Chrysler Jr. and the Untold Story of Norfolk's Chrysler Museum of Art, University of Virginia Press, 2008,ISBN 978-0-8139-2718-3.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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