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Waldemar Pawlak

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Waldemar Pawlak

Primo ministro della Polonia
Durata mandato26 ottobre1993 –
6 marzo1995
PresidenteLech Wałęsa
PredecessoreHanna Suchocka
SuccessoreJózef Oleksy

Durata mandato6 giugno1992 –
10 luglio1992
PresidenteLech Wałęsa
PredecessoreJan Olszewski
SuccessoreHanna Suchocka

Dati generali
Partito politicoPartito Popolare Polacco
UniversitàUniversità di Tecnologia di Varsavia

Waldemar Pawlak (valˈdɛmar ˈpavlak) (Model,5 settembre1959) è unpoliticopolacco.

Ha ricoperto per due volte la carica diPrimo ministro della Polonia, per un breve periodo nel1992 e di nuovo dal1993 al1995. Dal novembre2007 è Vice Primo Ministro e Ministro dell'Economia. Pawlak è l'unica persona ad aver ricoperto per due volte la carica di Primo Ministro durante la Terza Repubblica Polacca (cioè, dal1989) e finora, è rimasto il più giovane Primo Ministro dellaPolonia.

Waldemar Pawlak è anche da lungo tempo comandante del Dipartimento deiVigili del Fuoco volontari della Polonia, detenendo la carica diGenerale di Brigata.

Gioventù e inizi della carriera politica

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Pawlak nacque nel villaggio di Model, nelVoivodato della Masovia. È laureato presso l'Università di Tecnologia diVarsavia; durante i suoi studi e durante lalegge marziale, partecipò attivamente agli scioperi.

Dopo la laurea (1984), divenne docente diinformatica a Pacyna.

La sua carriera politica ebbe inizio nel1985, quando si unì alPartito Popolare Unito. Dopo il1990, come molti membri del partito, aderì al partito successore, ilPartito Popolare Polacco (Polskie Stronnictwo Ludowe, PSL).

Fu eletto alSejm del Contratto (1989) ed è rimasto membro delSejm fino ad oggi. È divenuto un leader (Prezes) del PSL nel1991.

Primo governo

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Il suo primo governo (5 giugno — 10 luglio1992) fu il più breve della Terza Repubblica, essendo durato solo 33 giorni[1]. Questo periodo fu però molto importante, ed è conosciuto come i33 giorni di Pawlak (33 dni Pawlaka)[2].

Dopo la caduta del governo diJan Olszewski, Pawlak, leader delPartito Popolare Polacco, fu nominato nuovoPrimo Ministro dalPresidenteLech Wałęsa con la missione di formare un nuovo governo di coalizione comprendente i popolari, i cristiano-democratici e i liberali[2].

Tuttavia, il governo Pawlak non riuscì ad ottenere il sostegno della maggioranza delSejm e non ottenne la fiducia. Pawlak si dimise, e il presidente lo sostituì conHanna Suchocka, che ottenne il sostegno del Parlamento.

Il primo governo di Pawlak fu e fu visto come un'amministrazione temporanea, che servì a dare alla nuova coalizione il tempo per formare il nuovo governo al principio della confusione politica causata dalla caduta del governo Olszewski[2].

Dato che il governo non ottenne il sostegno del Sejm, Pawlak non aveva ancora ministri ufficiali, ma sono capi temporanei dei dicasteri dell'esecutivo[3].

Secondo governo

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Il Partito Popolare Polacco e i social democratici, i post-comunisti dell'Alleanza della Sinistra Democratica (SLD) vinsero le elezioni del1993, riuscendo a ottenere una super-maggioranza e il sostegno del governo socialista-agrario, con Pawlak di nuovo Primo Ministro.

Józef Oleksy del SLD divenneMaresciallo del Sejm, mentre il leader SLDAleksander Kwaśniewski rimase membro del Sejm senza portafoglio.

Pawlak suscitò scalpore quando scelse Ewa Wachowicz (Miss Polonia) come sua portavoce.

Il Primo Ministro Pawlak e Kwaśniewski si trovarono presto in disaccordo. Kwaśniewski voleva divenire "Primo Ministrode facto", mentre Pawlak voleva mantenere tutto il proprio potere. Entrambi i leader utilizzarono i propri partiti per cercare di ottenere più poteri[4].

Pawlak fu inizialmente in alleanza informale con il Presidente Wałęsa contro il SLD. Tuttavia, le loro buone relazioni politiche non durarono molto[4].

Nel1995 Pawlak offrì tre opzioni a Kwaśniewski. La prima era che lui sarebbe rimasto Primo Ministro ma con Kwaśniewski come Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri; la seconda prevedeva che il SLD avrebbe formato un governo con Kwaśniewski come Primo Ministro. La terza possibilità era di far divenire Primo Ministro Oleksy, con la coalizione dell'epoca. Pawlak pensava che Kwaśniewski non avrebbe corso il rischio di un governo di minoranza del SLD senza il sostegno della maggioranza o l'elevazione di uno dei suoi principali oppositori, Oleksy, a Primo Ministro e avrebbe pertanto piuttosto scelto di essere il Vice di Pawlak. Invece, Kwaśniewski sorprese molti scegliendo la terza opzione[4].

Composizione del Governo Pawlak II

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Ministri del governo:

  • Primo Ministro: Waldemar Pawlak (PSL)
  • Vice PM e Ministro delle Finanze:Marek Borowski (SLD)
  • Vice PM e Ministro della Giustizia:Włodzimierz Cimoszewicz (SLD)
  • Vice PM e Ministro dell'Istruzione: Aleksander Łuczak (PSL)
  • Ministro della Costruzione:Barbara Blida (SLD)
  • Ministro della Cultura: Kazimierz Dejmek (PSL)
  • Ministro della Conversione della Proprietà: Wiesław Kaczmarek (SLD)
  • Ministro della Difesa: Piotr Kołodziejczyk
  • Ministro dei Trasporti:Bogusław Liberadzki (SLD)
  • Ministro degli Interni: Andrzej Milczanowski
  • Ministro del Lavoro :Leszek Miller (SLD)
  • Ministro degli Affari Esteri:Andrzej Olechowski
  • Direttore dell'Ufficio di Pianificazione Centrale: Mirosław Pietrewicz (PSL)
  • Ministro della Cooperazione Economica con il Commercio Estero: Lesław Podkański (PSL)
  • Ministro dell'Industria e del Commercio: Marek Pol (UP)
  • Direttore dell'Ufficio del Presidente: Michał Strąk (PSL)
  • Ministro dell'Agricoltura: Andrzej Śmietanko (PSL)
  • Ministro delle Comunicazioni:Andrzej Zieliński (PSL)
  • Ministro della Preservazione dell'Ambiente: Andrzej Żelichowski (SLD)
  • Ministro della Salute: Ryszard Żochowski (SLD)
  • Presidente del Comitato di Ricerca Scientifica: Witold Karczewski

Nello scenario politico

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Nonostante la generale approvazione popolare, Pawlak fallì nellaelezioni presidenziali del 1995, piazzandosi al quinto posto (dopo Kwaśniewski, Wałęsa,Jacek Kuroń eJan Olszewski) ed ottenne solo 770.417 voti (4,31%).

Dopo aver perso la battaglia politica con Kwaśniewski e, dopo di quella, l'elezione presidenziale, nacque un movimento per sostituire PawlakJarosław Kalinowski come leader di partito nel1997[2].

Il PLS soffrì un grande disastro politico alleelezioni parlamentari del 1997, e divenne il più piccolo partito del Sejm (da 132 seggi nel1993 a soli 27).

Dopo di ciò, Pawlak detenne per circa un decennio posizioni politiche di basso livello. Nonostante abbia continuato a svolgere la funzione di deputato (dal1989), si concentrò principalmente sul proprio lavoro di vigile del fuoco.

Dopo che il SLD vinse alleelezioni parlamentari del 2001, Kalinowski divenne Vice Primo Ministro, conLeszek Miller come Primo Ministro, dopo che il PSL si unì alla coalizione. Pawlak non giocò ruoli importanti durante questo periodo.

Ritorno

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Il ritorno di Pawlak avvenne nel2005, quando tornò ad essere leader del PSL.

Attualmente, nel nuovo governoliberale dellaPiattaforma Civica (PO) e del PSL, formatosi dopo leelezioni parlamentari del 2007, Pawlak divenne Vice Primo Ministro e Ministro dell'Economia con premierDonald Tusk.

Nonostante il PSL sia ancora il partito più piccolo del Sejm, Pawlak è spesso citato per aver raggiunto una grande vittoria politica. Durante la sua epoca, il partito aveva goduto di risultati migliori, l'eliminazione del principale partito di opposizione (Samoobrona) e la ripresa della propria influenza nelle aree rurali con il governo Tusk. Senza i voti del PSL, PO non avrebbe avuto la maggioranza, nonostante sia il partito maggiore[2].

Pawlak si è candidato alleelezioni presidenziali del 2010.

Vita privata

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Pawlak è stato criticato per molti anni per la sua personalità severa (era chiamato "il Primo Ministrocyborg"). Tuttavia, queste critiche sono andate diminuendo col passare del tempo[2].

Pawlak è sposato ed ha figli; sono tuttavia permaste alcune voci sulla sua infedeltà. La moglie, Elżbieta, è talvolta definita "la moglie formale di Pawlak"[2].

Onorificenze

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Cavaliere di gran croce dell'Ordine reale norvegese al merito (Norvegia) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce dell'Ordine al Merito del Portogallo (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
— 2008
Commendatore di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Lituania (Lituania) - nastrino per uniforme ordinaria
— 2009
Commendatore dell'Ordine di San Carlo (Monaco) - nastrino per uniforme ordinaria

Note

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  1. ^www.premier.gov.pl :: Primi MinistriArchiviato il 23 aprile 2008 inInternet Archive.
  2. ^abcdefgPersone dell'Anno,Polityka, 27 dicembre2007
  3. ^www.premier.gov.pl :: Składy Rady Ministrów w latach 1989 - 2006Archiviato il 5 marzo 2008 inInternet Archive.
  4. ^abcAgnieszka Chruścińska,Kwaśniewski jestem, 1995

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessorePrimo ministro della PoloniaSuccessore
Jan Olszewski5 giugno1992 - 10 luglio1992Hanna Suchocka

PredecessorePrimo ministro della PoloniaSuccessore
Hanna Suchocka26 ottobre1993 - 6 marzo1995Józef Oleksy
V · D · M
Polonia (bandiera)Capi di governo della Polonia
Regno di Polonia
(1916-1918)
Presidente dei ministri
Jan Kucharzewski ·Antoni Ponikowski ·Jan Kanty Steczkowski ·Jan Kucharzewski ·Józef Świeżyński ·Władysław WróblewskiLogo utilizzato dalle istituzioni del governo polacco
Governo popolare polacco temporaneo
(1918)
Presidente dei ministri
Ignacy Daszyński ·Ignacy Daszyński
Seconda Repubblica di Polonia
(1918–1939)
Presidente dei ministri(fino al 1921)
Presidenti del Consiglio dei ministri(dal 1921)
Jędrzej Moraczewski ·Ignacy Jan Paderewski ·Leopold Skulski ·Władysław Grabski ·Wincenty Witos ·Antoni Ponikowski ·Antoni Ponikowski ·Artur Śliwiński ·Julian Nowak ·Władysław Sikorski ·Wincenty Witos ·Władysław Grabski ·Aleksander Skrzyński ·Wincenty Witos ·Kazimierz Bartel ·Kazimierz Bartel ·Kazimierz Bartel ·Józef Piłsudski ·Kazimierz Bartel ·Kazimierz Świtalski ·Kazimierz Bartel ·Walery Sławek ·Józef Piłsudski ·Walery Sławek ·Aleksander Prystor ·Janusz Jędrzejewicz ·Leon Kozłowski ·Walery Sławek ·Marian Zyndram-Kościałkowski ·Felicjan Sławoj Składkowski
Governo in esilio della Polonia
(1939–1990)
Presidenti del Consiglio dei ministri
Władysław Sikorski ·Władysław Sikorski ·Stanisław Mikołajczyk ·Tomasz Arciszewski ·Tadeusz Komorowski ·Tadeusz Tomaszewski ·Roman Odzierzyński ·Jerzy Hryniewski ·Stanisław Mackiewicz ·Hugon Hanke ·Antoni Pająk ·Aleksander Zawisza ·Zygmunt Muchniewski ·Alfred Urbański ·Kazimierz Sabbat ·Edward Szczepanik
Repubblica Popolare di Polonia
(1944-1989)
Presidenti del Consiglio dei ministri
Edward Osóbka-Morawski ·Edward Osóbka-Morawski ·Edward Osóbka-Morawski ·Józef Cyrankiewicz ·Bolesław Bierut ·Józef Cyrankiewicz ·Józef Cyrankiewicz ·Józef Cyrankiewicz ·Józef Cyrankiewicz ·Piotr Jaroszewicz ·Piotr Jaroszewicz ·Piotr Jaroszewicz ·Edward Babiuch ·Józef Pińkowski ·Wojciech Jaruzelski ·Zbigniew Messner ·Mieczysław Rakowski ·Czesław Kiszczak ·Tadeusz Mazowiecki
Terza Repubblica Polacca
(dal 1989)
Presidenti del Consiglio dei ministri
Tadeusz Mazowiecki ·Jan Bielecki ·Jan Olszewski ·Waldemar Pawlak ·Hanna Suchocka ·Waldemar Pawlak ·Józef Oleksy ·Włodzimierz Cimoszewicz ·Jerzy Buzek ·Leszek Miller ·Marek Belka ·Marek Belka ·Kazimierz Marcinkiewicz ·Jarosław Kaczyński ·Donald Tusk ·Ewa Kopacz ·Beata Szydło ·Mateusz Morawiecki ·Donald Tusk
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