La volpe del Bengala è una volpe piuttosto piccola, con muso allungato, lunghe orecchie appuntite e una folta coda dalla lunghezza pari a circa il 50-60% di quella testa-corpo. Sul dorso la colorazione delmantello è molto variabile, ma essa è in gran parte grigiastra e più chiara sulle regioni inferiori; le zampe tendono a essere marroncine orossicce e sono molto più gracili di quelle della volpe rossa[6]. La coda è folta, con una caratteristica macchia nera all'estremità che distingue la specie dalla volpe rossa. Il dorso delle orecchie è marrone scuro con i margini neri. Ilrinario è glabro e le labbra nere, con piccoli ciuffi di peli neri sulla parte superiore del naso, proprio davanti agli occhi. Le orecchie hanno lo stesso colore della nuca, o talvolta sono più scure, ma non presentano mai la macchia scura che si riscontra nella volpe rossa. La colorazione generale varia a seconda della popolazione e della stagione, ma generalmente va dal grigio al marrone chiaro. La lunghezza testa-corpo è di circa 46 cm e quella della coda di circa 25. Il peso si aggira sui 5–9 kg[4].
Le specie del genereVulpes si distinguono da quelle dei generiCanis eCuon presenti nella regione indiana per la regione frontale tra i processi postorbitali appiattita e non bombata da sacche d'aria presenti nell'osso. I processi stessi sono leggermente concavi e presentano il margine anteriore più alto (non convesso e arrotondato come negli altri Canidi). I canini sono proporzionalmente più lunghi[7].
La specie è presente in quasi tutto il subcontinente indiano, a eccezione delle foreste umide e delle regioni più aride. Il suo areale è delimitato dalla catena dell'Himalaya e dalla valle dell'Indo. Predilige le praterie aperte di erba bassa, le boscaglie o le foreste spinose. Sembra evitare i terreni impervi e le praterie di erba alta[4]. Le volpi del Bengala erano considerate animali piuttosto generici nella scelta dell'habitat, ma studi recenti hanno dimostrato che esse prediligono di gran lunga le praterie semiaride di erba bassa alle altre aree[8].
La volpe del Bengala ha abitudini prevalentementecrepuscolari. Durante le ore calde del giorno si nasconde tra la fitta vegetazione o in tane sotterranee che scava essa stessa. Esse sono grandi e piuttosto complesse, con camere multiple e vie di fuga. All'alba o al tramonto è stata vista talvolta crogiolarsi su punti rialzati del terreno[9]. In cattività la durata di vita è di circa 6-8 anni[4].
La volpe del Bengala si nutre diroditori,rettili,granchi,termiti, insetti, piccoliuccelli e frutta[10]. L'analisi delle deiezioni dei giovani volpacchiotti ha dimostrato che essi si nutrono soprattutto di roditori[11], benché siano predatori opportunisti[9].
Le volpi emettono una vasta gamma di vocalizzi. Il loro richiamo più comune consiste in una sorta di lamento gracchiante, ma possono anche ringhiare, guaire, mugolare e latrare. Diversamente da altri Canidi sociali, la volpe del Bengala non sembra utilizzare latrine comuni, nelle quali tutti i membri del gruppo defecano in punti specifici[9].
La volpe del Bengala forma coppie che durano per tutta la vita, sebbene ogni tanto si accoppino anche con altri partner. In quasi tutto l'areale la stagione degli amori inizia in autunno (di solito in ottobre-novembre) e, dopo unperiodo di gestazione di circa 50-60 giorni, nascono, in una tana, da due a quattro piccoli. Entrambi i genitori partecipano all'allevamento dei piccoli. Questi ultimi sono completamente svezzati circa 3-4 mesi dopo aver lasciato per la prima volta la tana. Nei primi mesi la mortalità dei piccoli è molto elevata[12]. I piccoli, talvolta, possono essere allevati da più femmine[9]. Durante il giorno tendono a rimanere nascosti tra gli arbusti e i cespugli, a eccezione dell'estate, quando rimangono al sicuro nella tana.
Il principale fattore di minaccia per la volpe del Bengala è, forse, la mancanza di protezione data al suo habitat. Ad esempio, nell'India meridionale, negli Stati di Karnataka e Andhra Pradesh, meno del 2% dell'areale di questo animale è situato all'interno di aree protette già esistenti[13]. Anche lacaccia datale per la pelliccia e la carne, nonché la conversione delle praterie in terreni agricoli, aree industriali e, soprattutto, piantagioni per biocombustibili, hanno influito negativamente sulla popolazione di questo animale. Inoltre, alcune parti del suo corpo vengono impiegate nellamedicina tradizionale e in alcune aree la sua carne viene mangiata. Nell'India meridionale viene cacciata dalle tribù narikurava[9]. Nel Karnataka, esse vengono catturate nel corso di rituali che avvengono durante la festività delMakar Sankranti (il 14 o 18 gennaio)[4]. Un'altra minaccia sono le malattie, come il cimurro e la rabbia, che vengono diffuse dai numerosi branchi di cani randagi non vaccinati che scorrazzano in gran parte dell'areale della volpe[14].
^abcde Johnsingh, A.J.T.,Some aspects of the ecology and behaviour of the Indian foxVulpes bengalensis Shaw., inJ.Bombay Nat. Hist. Soc., vol. 75, 1978, pp. 397-405.
^ Manakadan, R & A R Rahmani,Population and ecology of the Indian foxVulpes bengalensis at Rollapadu wildlife sanctuary, Andhra Pradesh, India, inJ. Bombay Nat. Hist. Soc., vol. 97, n. 1, 2000, pp. 3-14.
^ Vanak, A.T. and Gompper, M.E.,Effectiveness of non-invasive techniques for surveying activity and habitat use of the Bengal foxVulpes bengalensis in southern India, inWildlife Biology, vol. 13, 2007, pp. 219-224.
^ Vanak, A.T., Irfan-Ullah, M. & Peterson, T.,Gap analysis of Indian fox conservation using ecological niche modeling, inJournal of the Bombay Natural History Society, vol. 105, n. 1, 2008, pp. 49-54.
^Vanak, A.T., Belsare, A.V. & Gompper, M.E. (2007) Survey of Disease Prevalence in Free‐Ranging Domestic Dogs and Possible Spillover Risk for Wildlife. Unpublished Conference poster.PDF