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Volvo Serie 200

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(Reindirizzamento daVolvo 240)
Volvo Serie 200
Descrizione generale
CostruttoreSvezia (bandiera) Volvo
Tipo principaleBerlina
Altre versioniStation wagon
Coupé
Produzionedal1974 al1993
Sostituisce laVolvo Serie 100
Sostituita daVolvo Serie 700
Esemplari prodotti2.862.573[1]
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezzada 4823 a 4844 mm
Larghezzada 1709 a 1720 mm
Altezzada 1430 a 1460 mm
Passo2649 mm
Massada 1270 a 1465 kg
Altro
StileJan Wilsgaard
Altre erediVolvo 850
Auto similiAudi 100
BMW Serie 5
Mercedes-Benz W114 e W115,W123 eW124
Saab 900 eSaab 9000

LaSerie 200 è una gamma di automobili prodotte dallacasa automobilisticaVolvo tra il1974 ed il1993, con quasi tre milioni di unità vendute in tutto il mondo. Come laSerie 100, anche questo modello viene progettato da Jan Wilsgaard. Si sovrappone alla produzione dellaSerie 700, introdotta nel1982: rimangono però solo le versioni 240 mentre le versioni 260 vengono sostituite dal nuovo modello. LaSerie 700 verrà poi sostituita un anno prima rispetto alle Serie 200, la cui produzione termina il 14 maggio 1993 dopo quasi venti anni.

Introduzione

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Il prototipo Volvo VESC del 1972

Il successo della140 e l'esigenza di mantenere all'avanguardia il modello, soprattutto sotto il profilo della sicurezza, portarono alla realizzazione dellaSerie 200, che delle140/160 non era che un'evoluzione. Non occorrevano rivoluzioni, anche perché il modello d'origine era stato via via aggiornato negli anni e, secondo i tecnici Volvo, sarebbe stato sufficiente prenderne il "meglio" e migliorarlo ulteriormente. E così fecero, anche se l'evoluzione avvenne in modo differenziato: più netto per le versioni a 6 cilindri260, più morbido per quelle a 4 cilindri240.Utilizzando il pianale (più corto) e l'intera parte posteriore della carrozzeria della 140 modello '74, presero vita, con due diversi frontali, ridisegnati totalmente, le 240 e le 260. Le prime avevano mascherina inplastica nera e fari circolari incassati, le seconde unacalandra cromata in rilievo (che sagomava anche il cofano) e grandi fari rettangolari. Anche gli interni, più eleganti e meglio rifiniti sulle 260, erano ripresi dalle 140 modello '74.

Sotto il profilo tecnico, sebbene la meccanica fosse la stessa delle serie precedenti, molto venne cambiato sotto la pelle. Facendo tesoro dell'esperienza accumulata colprototipoVESC del1972[2], molte parti della scocca erano a deformazione controllata, ifreni (tutti a disco) avevano due circuiti separati (ciascuno comprendeva entrambe le ruote anteriori, e una di quelle posteriori, alternate), il piantone dello sterzo era collassabile, e vennero inserite delle massicce barre tubolari anti-intrusione nelle portiere. La Serie 200 aveva sospensioni anterioriMacPherson, per liberare più spazio intorno al vano motore, mentre le sospensioni posteriori erano una versione modificata di quelle montate sulla Serie 140. Lo sterzo poi venne molto migliorato con l'introduzione di un sistema a pignone e cremagliera e con servosterzo di serie su alcuni modelli. I nuovi modelli debuttarono nel 1974.

Le 260

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Volvo 264
La Volvo 262 C

La sigla 260 indicava, come da tradizione Volvo, la versione a sei cilindri della serie. Abbandonato il vecchio motore delle 164 E, venne adottato il nuovoV6 monoalberoPRV di 2664cm³ alimentato ainiezione da 140cv, abbinato ad uncambio manuale a 4 marce. Lo sterzo era dotato diservoassistenza idraulica, mentre a richiesta si poteva avere anche ilcambio automatico.Al momento del debutto era disponibile, sul nostro mercato, solo una versione: la264 GL (berlina a 4 porte), dotata di un equipaggiamento molto ricco (completo di sedili inpelle).Nell'autunno del1975 vennero lanciate anche le264 DL e265 DL (station wagon, inedita per la gamma 260 e prima station wagon Volvo con un motore a sei cilindri), mosse da una versione acarburatore da 125cv del V6 PRV e meno riccamente equipaggiate.Nel1977 arrivarono la262C e la264 GLE. La prima disegnata dalla Volvo e assemblata dallaBertone, era unacoupé (con tetto più basso e modificato nel montante posteriore e parte inferiore della carrozzeria identica alla berlina). La seconda vettura, che prendeva il posto della 264 GL, era una berlina meglio equipaggiata (cerchi in lega earia condizionata di serie). La 262C, prodotta solo nei coloriargento metallizzato con tetto rivestito invinile nero ebronzo metallizzato con tetto in vinile beige, aveva una dotazione equivalente a quella della GLE.

Nel1979 un leggero restyling interessò solo la parte terminale del bagagliaio delle berline e della coupé (fanali posteriori leggermente avvolgenti sui lati; coperchio del baule con battuta più bassa, a filo del lato superiore dei fanali). A fine 1980 (Model Year 1981) venne modificato il frontale (calandra e fari leggermente ritoccati), i paraurti (resi meno massicci; per il mercato USA restarono quelli precedenti) e gli interni (sul cruscotto, la plancia strumenti diventò più grande e il posto per la radio venne riposizionato sopra le bocchette della climatizzazione). Con l'occasione la cilindrata del V6, ora disponibile solo in versione iniezione, crebbe a 2849 cm³ (155cv). La gamma venne ridotta a 4 versioni: 264 GL, 265 GL, 264 GLE e 262C. La 262 era disponibile in una serie più ampia di colori, con o senza tetto in vinile.Nel1982 la Serie 260 lasciò il posto alla760.

264 TE

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A partire dal1976 la Bertone produsse in piccolissima serie e su richiesta la264 TE (sigla diTop Executive), unalimousine con passo allungato riservata aministri eCapi di Stato. La meccanica era quella delle versioni top della 264 concambio automatico, mentre l'allestimento prevedeva, oltre all'allungamento del passo, una lussuosa dotazione di bordo.La 264 TE venne acquistata prevalentemente da alti funzionarisvedesi e, curiosamente, dellaDDR.Venne prodotta fino al1981.

Le 240

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Volvo 240 mk II (Berlina a 2 porte "242")

La serie240 lanciata alla fine del 1974 rappresentava la versione a 4 cilindri e con allestimento (ed estetica) semplificato della 260. Il frontale era più lineare e meno "pretenzioso" di quello della 6 cilindri ed i motori erano gli stessi dell'ultima evoluzione della 140. Sul mercato italiano, dove le cilindrate oltre i 2 litri erano penalizzate dalfisco, le 240 conservarono la cilindrata di 1986 cm³, mentre in altri mercati era stata incrementata a 2127 cm³. L'alimentazione a iniezione era riservata alle più rifiniteGL, disponibili solo in versione244 (cioè berlina 4 porte), mentre non venne mai importata inItalia la berlina a 2 porte242. La station wagon continuava a chiamarsi245; questa versione riscosse un grande successo, non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo grazie all'enorme vano di carico; si stima infatti che circa un terzo delle Serie 200 vendute abbia carrozzeria station wagon. Inoltre nel vano bagagli potevano essere installati due sedili contromarcia rendendo l'auto a sette posti; questi posti erano equipaggiati con cinture a tre punti e vi era una struttura rinforzata del vano bagagli in modo da proteggere gli occupanti in caso di collisione.

Volvo 240 SW mk II

La gamma italiana prevedeva le seguenti versioni:

  • 244 2.0 L (1986 cm³, 97 cv)
  • 244 2.0 DL (1986 cm³, 97 cv)
  • 244 2.0i GL (1986 cm³, 123 cv)
  • 245 2.0 L (1986 cm³, 97 cv)
  • 245 2.0 DL (1986 cm³, 97 cv)

Nel 1979 la Serie 240 ebbe un leggero restyling (come descritto per la serie 260) e la gamma venne completata con l'introduzione della versione conmotore Diesel, un 6 cilindriVolkswagen di 2383 cm³ da 82 cv. Questo motore andava ad equipaggiare le 244 e 245, negli allestimenti L, DL, GL e GLE (in Italia commercializzate solo GL e GLE, quest'ultima con ricco equipaggiamento comprendente vetri elettrici anteriori, specchietti elettrici destro e sinistro, tettuccio apribile manuale Webasto, lavatergifari, predisposizione al condizionatore). A fine 1980 (Model Year 1981) un restyling interessò il frontale (reso simile a quello della serie 260 ma con la griglia radiatore leggermente diversa), i paraurti divennero più esili (queste due modifiche non riguardarono la versione USA) e gli interni, con la plancia strumenti più grande. Inoltre vennero presentate la244 GLT, con motore a iniezione di 2316 cm³ (136cv) e le244 Turbo e245 Turbo, spinte da una versione conturbocompressore da 155cv del 4 cilindri 2 litri. Contemporaneamente gli allestimenti L e DL vennero rimpiazzati da quelli siglatiGL eGLE. Il motore 2 litri aspirato venne potenziato a 106 cv. La lunghezza del modello, che era arrivata a 4,90 metri, scese allora a 4,79 metri, per effetto dell'adozione dei nuovi paraurti. Nel1983 la denominazione del modello divenne semplicemente 240, tanto per la berlina che per la station wagon. Nel 1986 venne nuovamente ritoccato il frontale ('Naso di Knudsen' leggermente schiacciato ed allargato rispetto al precedente) e venne anche modificato il lamierato alla base del parabrezza. Ritocchi a interni, cornici padiglione/finestrini e profili laterali accompagnarono questo passaggio.

Sullo stesso pianale approntato per la Limousine 264 TE, venne realizzato il modello 245 T (Transfer) particolarmente studiato per i trasferimenti Aeroporto-città. Notevolmente più lunga della 245 standard, mantiene le due porte per fiancata (quella posteriore più lunga della standard). Oltre a ciò, è riconoscibile dal doppio vetro laterale, sopra il parafango posteriore.

Nel1989, la gamma delle 240 abenzina venne semplificata: l'unico motore disponibile divenne il 4 cilindri a iniezione di 2316 cm³ da 112cv, dotato dimarmitta catalitica, fatta eccezione per l'Italia dove proseguiva la vendita con il solito "2000".Nel1992,sempre e solo per l'Italia, dopo il lancio della nuova850, l'offerta di 240 venne ridotta alle sole versioni a benzina, denominatePolar (allestimento base) eSuper Polar. La cilindrata, la solita 1986 cm³ e la potenza (con iniezione e marmitta catalitica) rimase a 112 cv. Nel resto del mondo continuò ad essere venduta come "240" con finiture cromate, il motore "2300" e diesel atmosferico 6 cilindri "2400" ( eccezion fatta per gli USA, dove il mercato delle diesel, dopo un timido inizio degli anni '80, era crollato ), mentre in Italia erano solo disponibili le versioni "Polar" e "Superpolar" con gamma colori ridotta e con le finiture nero opaco[3].In altri paesi le versioni senza cromature venivano denominate "black-line".La produzione cessò definitivamente nel 1993.

Motori e trasmissioni

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La Serie 200 veniva offerta con tre famiglie dimotori. La maggior parte delle 240 era equipaggiata con imotori 4 cilindri B21 “red block” di 2.0-2.3 litri; essi disponevano sia dellevalvole in testa sia dellecamme in testa. Ilmotore B20 è stato usato solo nei primi anni e successivamente rimpiazzato dall'unità B19, una versione più piccola del B21. Erano poi disponibilimotoriV6, prima nei modelli 260 e poi anche nelle versioni GLE e GLT della 240. Tali propulsori facevano parte della famigliaPRV, nata da una collaborazione traPeugeot,Renault eVolvo. Vi erano poi le versionidiesel della 240 spinte da unmotore sviluppato insieme allaVolkswagen. InGrecia e inIsraele era disponibile anche l'unità B17 da 1.8 litri, e questa versione poteva anche essere equipaggiata con l'allestimento della 260; talemotore però, erogando una potenza di 90cv(66kw), era sottodimensionato per la mole della vettura e portava a consumi più alti anche delle versioni sovralimentate top di gamma.Tutti imotori erano inizialmente abbinati ad unatrasmissione a 4 marce (tipo M45) o ad una 4+1 (tipo M46: 4 marce conoverdrive, identico rispetto alcambio M45 ma con un overdrive posizionato a valle e con circuito dell'olio in comune); in alternativa c'era unatrasmissione automatica a tre marce dalla BorgWarner (tipo BW BW 35 e BW BW 55) disponibile solo per alcune motorizzazioni. Più tardi vengono resi disponibili anche uncambio manuale a 5 marce (M47) e uncambio automatico a 4 rapporti della Aisin-Warner (tipo AW 70 e AW 71) che sostituisce l'obsoleta unità BorgWarner.Tutti i cambi, anche quelli manuali, venivano lubrificati conATF (Automatic Transmission Fluid). Inoltre nelle vetture con guida a destra i comandi dellefrizioni venivano spostati idraulicamente via cavo dalla posizione del pedale delle versioni con guida a sinistra.

I motori quattro cilindri

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Nel 1974 la 240 montava ilmotore 4 cilindri in linea B20A usato anche sulla precedente140, mentre il nuovo propulsore B21A era disponibile come optional sui modelli 240 DL. Il nuovomotore B21 era un'unità a quattro cilindri di 2127cc con monoblocco in ghisa, albero a cinque cuscinetti e albero a camme a cinghia. Questo motore erogava 97cv (71 kW) per le versioni B21A acarburatori (242DL, 244DL e 245DL) e 123cv (90 kW) per le versioni B21E adiniezione (244GL). Sul mercato italiano, dove le cilindrate oltre i 2 litri erano penalizzate dal fisco, le 240 conservavano il motore B20 con cilindrata di 1986 cm³ e con le medesime potenze del motore B21.I primi modelli a raggiungere il mercato americano nel1975 erano equipaggiati con il vecchio motore B20F, mentre il nuovo motore B21F arrivò solo l'anno successivo con il model year 1976. Ad eccezione dei primi anni di produzione (1975-1976), le versioni statunitensi e canadesi della Serie 200 non erano identiche: il motore B21A acarburatori non fu mai disponibile negliUSA mentre era il motore base inCanada fra il1977 e il1984. Le versioni 240 vendute negliStati Uniti erano tutte adiniezione, in quanto i motori acarburatori B20 e B21 non erano disponibili a causa delle limitazioni delle emissioni. Nel1980 il motore B21F adiniezione erogava una potenza di 107cv (80 kW) a 5250gri. A partire dal1982 i modelli canadesi e quelli statunitensi vennero unificati, ad eccezione della versione Turbo che era differente per la versione californiana a causa dei controlli sulle emissioni. Con il model year1980 furono introdotti il motore B23 con cilindrata di 2316cc e potenza di 136cv (100 kW) che equipaggiava la versione 244 GLT, e il motore B20ET, variante del B20 conturbocompressore epotenza di 155cv (114 kW), che equipaggiava le 244 Turbo e 245 Turbo. Contemporaneamente il motore 2 litri aspirato venne potenziato a 106cv. Nel1989 la gamma delle 240 a benzina venne semplificata: l'unicomotore disponibile divenne il 4 cilindri ainiezione B23E di 2316 cm³ da 112cv, dotato dimarmitta catalitica, fatta eccezione per l'Italia dove proseguiva la vendita con il solito B20E sempre dotato di 112cv emarmitta catalitica.

I motori a sei cilindri

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I modelli 260 erano equipaggiati con unmotore completamente nuovo con codice B27: si trattava di un'unitàV6 con un angolo di 90 gradi tra le bancate. Esso venne sviluppato in collaborazione tra Peugeot, Renault e Volvo e pertanto è conosciuto anche come PRV. Si trattava di unmotore piuttosto inusuale per l'epoca in quanto era composto da molte piccole parti in una struttura modulare. La versione montata sulle Volvo aveva una cilindrata di 2664cc e un blocco di lega di alluminioNella variante adiniezione B27F tale motore fu introdotto negliUSA nel 1976 nella Serie 260, ed erogava 140cv (100 kW) sia per il 264DL e 264GL. Nel resto del mondo erano disponibili le versioni B27A, alimentata acarburatori e con una potenza di 125cv (92 kW), e la versione B27E, alimentata adiniezione e con una potenza di 148cv (109 kW).Nel 1980 Volvo aumentò lacilindrata di tale motore a 2,8 litri con l'introduzione delle versioni B28E e B28F adiniezione, che tuttavia erano soggette a problemi di oliatura e di usura precoce delle camme. Ciononostante le varianti B28 del V6 PRV furono usate anche nelle successiveSerie 700 e in altri modelli di altre case (ad esempio la De Lorean per laDMC-12). Nella versione nordamericana questo motore era equipaggiato solo con uncambio automatico a tre velocità e produceva 130cv (97 kW), mentre in Europa era venduto anche concambio manuale ed erogava 155cv (114 kW).

I motori Diesel

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Annunciata alSalone di Parigi del1978, la versione D6 venne introdotta nella primavera dell'anno successivo. Il nuovomotore diesel Volvo era derivato da quelliVolkswagen, infatti era una variante a sei oppure cinquecilindri di quelli installati nelleAudi e nelleVolkswagen dell'epoca. Inizialmente la produzione era ridotta, e furono circa 600 le vetture costruite al momento del lancio con il model year1980. Si trattava di motori diesel a precamera raffreddati ad acqua e con testa inalluminio. Era poi montato un sistema diiniezione meccanicaBosch che richiedeva una corrente elettrica costante in modo che l'alimentazione dicarburante fosse tagliata quando la chiave di accensione veniva rimossa. Erano disponibili unsei cilindri in linea 2.4 litri (D24) e un cinque cilindriin linea 2.0 litri (D20) che erogavano rispettivamente 82cv (60 kW) e 69cv (50 kW). Ilmotore più piccolo era venduto solo in particolari mercati in cui era favorito per via delle strutture fiscali; infatti la maggior parte delle vetture equipaggiate con tale motore andarono ilFinlandia ma anche inItalia dove venne commercializzato tra il1979 e il1981. Al tempo dell'introduzione sul mercato la Volvo 200 era una delle vetture agasolio più veloci e silenziose.Originariamente il motore diesel era destinato al Nord America prima di tutto, anche se in realtà i motori D24 arrivarono sul mercato nordamericano a partire dal model year1980. A causa di problemi legati alle norme anti-inquinamento dell'EPA, però, nessuna auto diesel fu consegnata nel1980, ma solo a partire dall'anno successivo. In seguito il mercato statunitense di vetture diesel crollò e le vendite diminuirono a numeri sempre più piccoli; la commercializzazione di questo motore fu pertanto interrotta dal model year1985. In questi mercati il motore diesel D24 sviluppava 79cv (58 kW), ma non era certificato per la vendita inCalifornia.

Le versioni

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Nomenclatura

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La targhetta identificativa sul cofano posteriore di una 244 DL del 1981

Le vetture della Serie 200 furono inizialmente identificate con badge nelcofano o nel portellone posteriore in un modo simile al sistema usato per i modelli precedenti:

  • 1974-1982: tre cifre (nel formato 2XY, dove X solitamente rappresentava il numero di cilindri e Y rappresentava le porte: 2 percoupé, 4 per leberline, 5 perstation wagon), seguita da lettere che identificavano il livello di allestimento. Tuttavia le cifre 4 e 6 persero presto l'originale significato di indicazione deicilindri con l'introduzione delmotore e B17 quattro cilindri nelle versioni 260 che vengono lanciate a fine anni Settanta perGrecia eIsraele. Inoltre ci furono anche versioni 240 GLT a sei cilindri in alcuni mercati e versioni 240 con motori diesel a 5 o 6 cilindri.
  • 1983-1993: 240 (o 260 fino al 1985) seguita da lettere relative allo equipaggiamento. La terza cifra non riflette più lacarrozzeria, sebbene questa indicazione sia ancora presente in alcuni punti come ad esempio l'etichetta vano motore. Per alcuni modelli speciali (ad esempio Polar e Torslanda) a volte viene omessa la dicitura 240.

Livelli di equipaggiamento

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Nel corso della produzione della Serie 200 furono disponibili per l'acquisto diversi livelli di allestimento; si andava dalla L, la meno costosa, alla GLT, che indicava una caratterizzazione sportiva e ben equipaggiata. Le dotazioni e la disponibilità di particolari livelli di equipaggiamento variava però con i mercati di vendita. Le lettere normalmente apparivano sul cofano del bagagliaio o sul portellone posteriore della vettura (tranne nel model year 1983) e avevano inizialmente il seguente significato:

  • L (Luxe);
  • DL (De Luxe);
  • GL (Grand Luxe);
  • GLE (Grand Luxe Executive);
  • GLT (Grand Luxe Touring)
  • GT;
  • Turbo.

Speciali livelli di equipaggiamento

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Svariati allestimenti furono offerti in modo temporaneo durante certi periodi oppure solo con determinate carrozzerie:

Una 240 Polar
  • GTX: non si trattava di un vero e proprio livello di equipaggiamento ma di un pacchetto sportivo disponibile in molti concessionari Volvo del Nord Europa;
  • Polar eSuper Polar:1992-1993: disponibili solo per il mercato italiano;
  • SE (Special Equipment):1991-1993: disponibile solo nei mercati scandinavi e in quello americano (solo nel1991), era un'edizione finale con l'allestimento delle GL o delle GLT ma senza le modifiche relative alle prestazioni e all'handling tipiche di queste versioni; in particolare aveva cerchi in lega speciali, particolari neri e mancorrenti sul tetto per le versionistation wagon;
  • Classic:1992-1993: per i mercati europei era una versione speciale disponibile dal model year1992; era un allestimento riccamente equipaggiato con inserti in legno e targhette speciali di identificazione. Per i mercati nordamericani era una versione numerata per le ultime 1600 Serie 200 vendute in questi paesi; furono prodotte tra aprile e maggio1993, metà in versioneberlina e metà in versionestation wagon; in aggiunta all'equipaggiamento delle versioni europee, avevano griglie e paraurti parzialmente verniciate in tinta della carrozzeria, targhette interne con il numero dell'esemplare, cerchi in lega speciali da 14 pollici ed erano offerte unicamente con due colori, rosso rubino e verde scuro metallizzato;
Una 240 Station Wagon Classic del 1993 per il mercato statunitense
  • Limited:1993: molto simile alla Classic, si trattava di una versione non numerata con una targhetta di ottone al posto della numerazione;
  • Torslanda:1992-1993: venduta solo inEuropa, aveva ilmotore 2.0 litri, decalcomanie laterali, targhette “Torslanda”, vetri oscurati, cerchi in lega multirazze da 15 pollici e finiture esterne in plastica verniciate in nero, anziché di cromo. Gli unici optional presenti erano i sedili anteriori riscaldabili, ilservosterzo e l'impianto di riscaldamento. È stata progettata come un modo per svendere gli ultimi modelli base aggiungendo qualche tocco estetico.

Tipi di motore

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A volte il tipo di motore della vettura veniva anche inserito nella denominazione della stessa. In alcuni casi però tali diciture potevano essere omesse, rimpiazzate da quelle dell'allestimento o persino usate in combinazione tra di loro. Di seguito le principali:

  • Turbo: fu un allestimento vero e proprio per alcuni anni, ma esistevano anche versioni GLT Turbo tra il1981 e il1983;
  • Diesel: analogamente alla versione Turbo, era un allestimento vero e proprio e aveva la maggior parte delle caratteristiche della GL con qualche omissione;
  • Injection: indicava l'alimentazione adiniezione (K-Jetronic) in alcuni paesi;
  • Katalysator: indicava la presenza dimarmitta catalitica in vari paesi del Nord Europa.

Edizioni speciali

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Una 264 TE del 1980
  • 244 DLS:1974-1978: modello destinato all'esportazione nell'exGermania Est con vari particolari della 264; ne furono venduti 1000 esemplari e solamente ai residenti di Berlino Est;
  • 264 TE (Top Executive):1975-1981: versione limousine con passo allungato della 264 destinata prevalentemente a ministri e capi di stato e prodotta da Bertone. La meccanica era quella delle versioni top della 264 concambio automatico, mentre l'allestimento prevedeva, oltre all'allungamento delpasso, una lussuosa dotazione di bordo. La 264 TE venne acquistata prevalentemente da alti funzionari svedesi e, curiosamente, dellaDDR, in quanto i politici non potevano né usare piccoli modelli comeTrabant eWartburg né importare modelli prodotti inGermania Ovest comeBMW eMercedes-Benz;
  • 245 T (Transfer):1977-1980: versione a passo allungato della station wagon, disegnata per avere più file di sedili al fine di un utilizzo cometaxi o come navetta per i trasferimenti aeroporto-città; tali versioni erano basate sul pianale della 264 Top Executive e mantengono le due porte per fiancata (quella posteriore più lunga della standard). Oltre a ciò, è riconoscibile dal doppio vetro laterale, sopra il parafango posteriore;
Una 262 Coupé
  • 262C/Coupé Bertone:1978-1981: aveva la carrozzeria e gli interni realizzati daBertone. Si trattava di una berlina a due porte con un tetto più corto di quello della 242 da cui deriva di circa 6 cm e con un parabrezza più inclinato Inizialmente denominata 262C, nel 1980 assume la denominazioneCoupé. Inoltre la vettura presenta ulteriori targhette con le scritteBertone sui parafanghi anteriori. La maggior parte di questo modello è stata costruita con guida a sinistra, mentre sono stati prodotti pochissimi esemplari con guida a destra;
  • 242 GT:1978-1979 (fino al1980 in Nord America): modello sportivo consospensioni da corsa emotore sovralimentato. Tutti i modelli per gliUSA erano di colore Mystic Silver Metallic con strisce sportive nere e rosse lungo il corpo vettura; gli interni erano in velluto nero con strisce rosse. I modelli per ilCanada erano disponibili anche in nero con strisce rosse, in aggiunta al modello statunitense di colore argento;
  • GLT Turbo:1981-1985: sostituisce la GT come modello sportivo; era equipaggiata con un motore turbocompresso e dotato anche di intercooler da metà1984. Il modello a due porte era disponibile tra il1981 e il1984, quello a quattro porte tra la fine del1981 e l'inizio del1985 mentre la versione station wagon tra il1982 e l'inizio1985. Tutte le versioni erano dotate di fabbrica dei cerchi in lega da 15 pollici “Virgo”; inoltre era proposta con tutti i dettagli verniciati in nero anziché cromati come nelle versioni GLS (griglie, cornici e maniglie porte…);
  • GLT:1980-1982: la sigla sta per “Grand Luxe Touring”; questo modello condivideva lesospensioni migliorate, i particolari esterni neri e i cerchi in lega “Virgo” da 15 pollici con la versione GLT Turbo, ma con un normalemotore aspirato;
  • 244/240 GLE:1981-1985: destinate al mercato australiano; a causa delle difficoltà di montaggio delturbocompressore su un modello con guida a destra, il modello Turbo è stato rinominato GLE mantenendo le finiture nere del modello Turbo. Tuttavia queste versioni erano dotate dei motori B23E prima e B230E poi, abbinati frequentemente alcambio automatico BW55 fino al1983 e AW71 tra il1984 e il1985;
  • 242 Group A Homologated Turbo:1983: 500 modelli costruiti per soddisfare la produzione minima richiesta per l'omologazione nelle corse europee delGruppo A destinate alle berline; furono tutte vendute nel Nord America e circa 30 furono riportate inEuropa per le gare; queste versioni avevano numerosi e sostanziali aggiornamenti sullesospensioni e su molti particolari per aumentare le prestazioni (radiatori più grandi,intercooler a iniezione d'acqua, grandespoiler posteriore);
  • 240 GL:1992: versione per il mercato nordamericano disponibile unicamente con carrozzerie berlina a quattro porte; piuttosto differente dalle versioni GL europee commercializzate fino al1989, era un allestimento simile ai modelli americani SE del1991 e Classic del1993;
  • 244 DL Anniversary:1977: versione celebrativa per il cinquantesimo anno del marchio; basata sulla 244 DL, era disponibile nel solo colore argento metallizzato con una striscia nera e oro lungo tutta la vettura. Ne furono realizzate solamente 500, di cui 50 vendute al di fuori della Svezia;
  • 240 DL Jubileum:1987: versione celebrativa per il sessantesimo anno del marchio; come la versione Anniversary, anch'essa era basata sulla versione 240 DL, ma in questo caso poteva essere ordinata sia con carrozzeria berlina che station wagon;
  • 244 Thor:1979-1980: si tratta di una versione prodotta in 300 esemplari per il mercato britannico; era equipaggiata con vernice nero metallizzato, stereo premium, sedili in tessuto nero, alzacristalli elettrici anteriori e cerchi in lega. Erano invece optional il servosterzo, gli alzacristalli elettrici posteriori e l'aria condizionata.

Differenze fra i mercati

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Europa/Australia

  • Sistema esterno di illuminazione conforme agli standard internazionali ECE sui fari;
  • Ripetitori laterali montati sui parafanghi anteriori introdotti in anni differenti nei mercati europei a seconda delle normative locali; furono montati poi in tutto il mondo tranne in America (dal1984) e in Australia (dal1989);
  • Luci di posizione implementate con un secondo filamento per fungere da luce di parcheggio; furono introdotte a metà degli anni Settanta inScandinavia e nelRegno Unito e in altri mercati al di fuori del Nord America nei primi anni Ottanta;
  • Luce di parcheggio bianca (con anche frecce bianche per il mercato italiano fino al1977);
  • Specchi esterni asferici dal model year 1980 (inizialmente non per la versione DL);
  • Motore Diesel disponibile tra il1979 e il1993 (non inAustralia);
  • Nel1980 le 240 GT e GLE e le 265 GLE furono tolte di produzione per la maggior parte dei mercati, queste versioni vengono sostituite dall'allestimento GLT in abbinamento almotore 2.3 litri adiniezione con cambio manuale da 140cv solo per la berlina oppure almotore PRV 2.7 V6 da 141cv per la station wagon oppure per la berlina concambio automatico.

Nord America

Una 244 per il mercato statunitense
  • Sistema esterno di illuminazione conforme agli standard federali statunitensi;
  • Fari sealed-beam (1975-1985) e successivamente fari con un'unica carenatura in plastica (1986-1993);
  • Tachimetro in miglia orarie con all'interno una scala in chilometri orari; per le versioni statunitensi vi era anche ilcontachilometri in miglia;
  • Tergifari non disponibile; il foro per la staffa sotto i fanali anteriori era coperto da un tappo in gomma;
  • Segnalatori side markers anteriori e posteriori incorporati nelle luci di parcheggio anteriori e nei fanali posteriori;
  • Retronebbia introdotti a partire dal model year1985;
  • Luci diurne introdotte in Canada nel1990;
  • In Canada le varie specifiche per questo mercato, come i generatori di calore, erano installate dalla Volvo Halifax Assembly;
  • Nel1981 la 260 station wagon non venne commercializzata ma vennero introdotte le GLT e le GLT Turbo molto simili alla precedente versione; inoltre ilmotore Diesel fu tolto di produzione nel1984 anche se alcune versioni sono state vendute anche l'anno successivo con VIN del1984 e specifiche del model year1985; il modello Turbo fu tolto di produzione all'inizio del1985.

La produzione

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La produzione totale della Volvo Serie 200 fu di 2.862.563 esemplari[4], così ripartiti:

  • 242: 242.621
  • 244: 1.483.399
  • 245: 959.151
  • 262: 3.329 (solo per gliUSA, prodotta dal '75 al '77)
  • 262C: 6.622
  • 264: 132.390
  • 265: 35.061

L'ultimo esemplare era una versione station wagon a due porte e due posti con passo extra corto, versione in esemplare unico ritenuto un vero e proprio scherzo ingegneristico voluto dai progettisti Volvo.[5]

Riepilogo caratteristiche

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240/242/244/245

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DenominazioneTipocilindrataPotenzaCoppia motriceAlimentazione
B19Abenzina1.986 cm³97 cv16.0 kgmCarburatore
B20E cat.benzina1.986 cm³112 cv16.0 kgmIniezione
B20B2benzina1.986 cm³106 cv16.0 kgmCarburatore
B20E2benzina1.986 cm³123 cv16.0 kgmIniezione
B21Abenzina2.127 cm³107 cv17.3 kgmCarburatore
B21ETbenzina2.127 cm³155 cv24,5 kgmTurbocompressore
B19ETbenzina1.986 cm³145 cv23,0 kgmTurbocompressore
B23E cat.benzina2.316 cm³112 cv19.6 kgmIniezione
B23Ebenzina2.316 cm³136 cv19.4 kgmIniezione
D24diesel2.383 cm³82 cv14.3 kgmIniezione indiretta

264/265/262C

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DenominazioneTipocilindrataPotenzaCoppiaAlimentazioneAnni
B27Abenzina2.664 cc125 cv20.1 kgmcarburatore1975-1979
B27Ebenzina2.664 cc148 cv22.2 kgmIniezione1974-1979
B28Ebenzina2.849 cc155 cv23.4 kgmIniezione1980-1982
B27Fbenzina2.664 cc127 cv20.7 kgmIniezione con catalizzatore (mercatoUSA)1975-1979
B28Fbenzina2.849 cc132 cv21.2 kgmIniezione con catalizzatore (mercato USA)1980-1982

Attività sportiva

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Volvo 242 Turbo Gruppo A

Nel 1983 la Volvo fondò la Volvo Motorsport Division per entrare ufficialmente nel mondo delle competizioni automobilistiche. Specificatamente, si incaricò di realizzare diversi esemplari del modello 240 in configurazioneGruppo A, in modo tale da poter competere nel campionatoETCC. Vi furono diverse vittorie da parte dei team privati equipaggiati con i veicoli svedesi, che culminarono con la conquista del campionato nel 1985 da parte della squadra Eggenberger. Dopo la stagione 1986 la Volvo ritirò il suo supporto ufficiale, ma le squadre private continuarono a portare in pista la 240 Gruppo 4 fino al 1988.

Il mezzo era equipaggiato con un propulsore B21 ET da 345 cv di potenza gestito da un cambio Getrag M51 a cinque rapporti. L'impianto frenante era costituito da freni ventilati forniti dalla Lockheed.[6]

A seguito dell'interesse suscitato dalle vittorie sportive, la Volvo introdusse uno specifico catalogo di accessori, che comprendeva diverse possibilità di elaborazione sul motore, sulla trasmissione (ad esempio era disponibile un differenziale Torsen), sugli interni (gruppo strumenti specifico) ecc.

Note

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  1. ^(EN)VOLVO 200 series (1974-1993), sumedia.volvocars.com, 22 ottobre 2018.URL consultato il 27 aprile 2021.
  2. ^40 anni della Volvo VESC concept[collegamento interrotto]
  3. ^Storia delle Volvo Polar, suomniauto.it.
  4. ^Volvo 240: la più venduta nella storia della casa, suQuattroruote, 27 aprile 2013.URL consultato il 25 dicembre 2022(archiviato dall'url originale il 2 luglio 2013).
  5. ^Volvo 240: l'ultimo esemplare, suQuattroruote.URL consultato il 25 dicembre 2022(archiviato dall'url originale il 2 luglio 2013).
  6. ^VOLVO 240 Turbo GROUP 'A' RACING INFORMATION, supeople.physics.anu.edu.au.URL consultato il 30 gennaio 2014(archiviato dall'url originale il 22 aprile 2014).

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
Svezia (bandiera)Volvo

Autovetture
Fino agli anni '70ÖV 4 ·PV444/PV544 ·Snabble ·Trygge ·Sugga ·Laplander ·PV 36 Carioca ·PV 51 ·PV 60 ·Duett ·Amazon/122 ·P1800 ·P1900 ·66 ·C202 ·C303/C304/C306
Successivi140 ·164 ·240 ·260 ·340 ·360 ·440 ·460 ·480 ·740 ·760 ·780 ·850 ·940 ·960 ·C30 ·C70 ·S40 ·S70 ·S80 ·V40 ·V50 ·V70(I ·II ·III) ·XC70
In produzioneS60 ·S90 ·V60 ·V90 ·XC40 ·XC60 ·XC90
ElettricheC40 ·EX30 ·EX90 ·EM90 ·ES90
PrototipiPhilip ·Tundra ·Concept Coupe ·Concept Estate ·Concept You ·ECC ·SCC ·YCC ·VESC ·XC Coupé ·ReCharge
PropulsoriD5 ·PRV ·Modulare

Altri veicoli
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