| Vocale centrale media | |
|---|---|
| AFI - numero | 322 |
| AFI - testo | ə |
| AFI - immagine | |
| Unicode | U+0259 |
| Entity | ə |
| SAMPA | @ |
| X-SAMPA | @ |
| Kirshenbaum | @ |
| Ascolto | |
| Anteriori | Quasi anteriori | Centrali | Quasi posteriori | Posteriori | |
| Chiuse | |||||
| Quasi chiuse | |||||
| Semichiuse | |||||
| Medie | |||||
| Semiaperte | |||||
| Quasi aperte | |||||
| Aperte | |||||
Lavocale centrale media, oscevà[1][2][3], è unsuono vocalico medio usato in alcune lingue. Nell'alfabeto fonetico internazionale, il suo simbolo è «ə».

Il terminescevà è un adattamento del tedescoSchwa, il quale a sua volta deriva dalla parolaebraicaשווא (shĕvā), che può essere tradotta come "insignificante".
Il termine «scevà» è usato anche per vocali di qualità indefinita (piuttosto che suoni naturali) nellaricostruzione dellalingua protoindoeuropea. Si osservò che, mentre nella maggior parte dei casia inlatino e nelgreco classico corrisponde allaa nelsanscrito, ci sono casi in cui il sanscrito presenta unai là dove in latino e in greco vi è unaa, ad esempiopitar (sanscrito) rispetto apater (latino e greco antico). L'ipotesi di questo "scevà indoeuropeo" si evolse poi nellateoria delle laringali. La maggior parte degli studiosi di indoeuropeistica ora postulano tre differenti fonemi piuttosto che un singolo e indistinto scevà. Altri studiosi ne ipotizzano ancora di più, per spiegare ulteriori problemi nel sistema delle vocali protoindoeuropeo. La maggior parte delle ricostruzioni di*-ə- nella letteratura più antica corrisponderebbero a *-h2- nella notazione contemporanea.
Tra lelingue parlate in Italia, l'idioma romanzo in cui è frequente lo scevà è lalingua napoletana[4], alla quale in qualche misura si ricollegano molti deidialetti italiani meridionali intermedi[5]: ad esempio, nella sola parolamammeta/ˈmammətə/ ("tua madre") ve ne sono due, una nella seconda sillaba e una nella terza (e ultima), mentre nella parolastenneture/stənnəˈturə/ ("stenditore per la pasta fatta in casa") tutte le vocali, con l'eccezione di quella tonica (la terza), sono rappresentate da scevà. Neldialetto apulobarese e in quellolucano la frequenza dello scevà diminuisce via via che si avvicina al confine linguistico con idialetti meridionali estremi, in cui esso è assente.
Lo scevà è presente anche nellalingua piemontese. InPiemonte è detto ancheterza vocale poiché essa, aggiungendosi alle due vocali tipiche dellelingue gallo-italiche dell'Italia settentrionale — /ø/ (ö) e /y/ (ü) — lo differenzia dal resto dellafamiglia linguistica galloitalica e dalfrancoprovenzale. La pronuncia dello scevà in piemontese ha comunque una certa variabilità; a seconda delle parlate locali[6], in alcuni casi può essere pronunciata come[ɐ]. Lo scevà in piemontese è presente negli articoli e nelle preposizioni ad es.ël/əl/ ("il"),ëd/əd/ ("di"), ma anche in parole polisillabiche, casi in cui lo scevà può essere tonico, ed è sempre seguito da due consonanti, ad es.fëtta/ˈfətta/ ("fetta"),përchè/pərˈkɛ/ ("perché").
Dal piemontese si estende tuttavia allevarietà occidentali dell'emiliano (tortonese,oltrepadano,pavese epiacentino). In pavese lea e lee atone acquisiscono il suono scevà leggermente più aperto che hanno incatalano, ma questo ricorre anche in diverse sillabe accentate (si indica conä oë, a seconda dell'etimo) e si presenta anche in versione nasalizzata, ad esempio nella parolatänt/ˈtə̃t/ ("tanto").
Inalbanese lo scevà è rappresentato dalla lettera ⟨ë⟩, che è anche una delle lettere dell'alfabeto albanese, che viene subito dopo la lettera ⟨e⟩.Può essere sottolineato come nelle parole i ëmbël /i əmbəl/ ('dolce') e ëndërr /əndər/ ('sogno').[non chiaro]
Può essere accentato quando deriva da vocali nasali gheghe, come nella parolabëj, o in parole composte col suffisso turcollëk, come inbudallallëk.
In lingua azera è rappresentato dal carattereә.
Lo scevà è il suono vocalico più diffuso nellalingua inglese; moltigrafemi edi- otrigrammi vengono infatti resi con un suono vocalico centrale medio. Alcuni esempi:apart,supply,taken,pencil,reckon,circus,righteous,syringe e, nelle varietà non rotiche, ancheliar,dinner,favour.
In alcune varietà della lingua, specialmente nell'inglese americano, esiste una versione rotica di questa vocale, che si indica con il simbolo[ɚ] (p. es.better).
In altre varietà rotiche si può invece avere una sequenza di /ə/ + /r/ in parole comeliar,dinner efavour.
In lingua turca è rappresentato dal carattereı (che, graficamente, si distingue dalla İ per l'assenza del puntino).
In molte lingue lo scevà è atono. Alcune lingue hanno un suono simile ma diverso.Ad esempio, lo scevà è simile allae atona breve delfrancese, che però in questa lingua è arrotondata e meno centrale, più come unacentrale aperta arrotondata o unaquasi anteriore chiusa arrotondata.[senza fonte]
Nellalingua olandese, la vocale del suffisso-lijk, come inwaarschijnlijk ("probabilmente") è pronunciata come uno scevà.
Inbulgaro eafrikaans possono trovarsi scevà accentati.
Moltelingue caucasiche e alcunelingue uraliche (per esempio anche ilkomi) utilizzano lo scevà fonetico ed è possibile trovare gli scevà accentati.
Nellosloveno questo suono è spesso accentato quando supporta la erre vocalica (cioè dove la erre fa le veci di una vocale), ad esempio nei monosillabi (grd/ɡərd/ "brutto",prst/pərst/ "dito"), ma non solo (drzen/dərzen/ "ardito", trnek/tərnek/ "amo",Brda/bərda/ "Collio"); interessante la parolasrče ("cuore"), dove l'accento cade sulla "e" per cui lo scevà è atono, ma nei diminutivisrčece esrček l'accento è sulla "r", dunque sullo scevà.
Lo "standard orientale" dellalingua catalana (tipico della zona diBarcellona eGirona) prevede la pronuncia della ⟨a⟩ e della ⟨e⟩ come uno scevà leggermente più aperto (chiamato"vocale neutra"); nei dialetti catalani parlati nelleisole Baleari, può capitare anche uno scevà accentato.
Inrumeno, ove può essere accentato, è scritto "ă".
Altri progetti
| Alfabeto latino eAlfabeto fonetico internazionale | |
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| Caratteri basilari | Aa ·Bb ·Cc ·Dd ·Ee ·Ff ·Gg ·Hh ·Ii ·Jj ·Kk ·Ll ·Mm ·Nn ·Oo ·Pp ·Qq ·Rr ·Ss ·Tt ·Uu ·Vv ·Ww ·Xx ·Yy ·Zz |
| Segni diacritici | Áá ·Àà ·Ăă ·Ắắ ·Ằằ ·Ẵẵ ·Ẳẳ ·Ââ ·Ấấ ·Ầầ ·Ẫẫ ·Ẩẩ ·Ǎǎ ·Åå ·Ǻǻ ·Ää ·Ǟǟ ·Ãã ·Ȧȧ ·Ǡǡ ·Ąą ·Āā ·Ảả ·Ȁȁ ·Ȃȃ ·Ạạ ·Ặặ ·Ậậ ·Ḁḁ ·Ⱥⱥ ·ᶏ ·Ḃḃ ·Ḅḅ ·Ḇḇ ·Ƀƀ ·ᵬ ·ᶀ ·Ɓɓ ·Ƃƃ ·Ćć ·Ĉĉ ·Čč ·Ċċ ·Çç ·Ḉḉ ·Ȼȼ ·Ƈƈ ·ɕ ·Ďď ·Ḋḋ ·Ḑḑ ·Ḍḍ ·Ḓḓ ·Ḏḏ ·Đđ ·ᵭ ·ᶁ ·Ɖɖ ·Ɗɗ ·ᶑ ·Ƌƌ ·ȡ ·Éé ·Èè ·Ĕĕ ·Êê ·Ếế ·Ềề ·Ễễ ·Ểể ·Ěě ·Ëë ·Ẽẽ ·Ėė ·Ȩȩ ·Ḝḝ ·Ęę ·Ēē ·Ḗḗ ·Ḕḕ ·Ẻẻ ·Ȅȅ ·Ȇȇ ·Ẹẹ ·Ệệ ·Ḙḙ ·Ḛḛ ·Ɇɇ ·ᶒ ·Ḟḟ ·ᵮ ·ᶂ ·Ƒƒ ·Ǵǵ ·Ğğ ·Ĝĝ ·Ǧǧ ·Ġġ ·Ģģ ·Ḡḡ ·Ǥǥ ·ᶃ ·Ɠɠ ·Ĥĥ ·Ȟȟ ·Ḧḧ ·Ḣḣ ·Ḩḩ ·Ḥḥ ·Ḫḫ ·H̱ẖ ·Ħħ ·Ⱨⱨ ·Íí ·Ìì ·Ĭĭ ·Îî ·Ǐǐ ·Ïï ·Ḯḯ ·Ĩĩ ·İi ·Įį ·Īī ·Ỉỉ ·Ȉȉ ·Ȋȋ ·Ịị ·Ḭḭ ·Iı ·Ɨɨ ·ᵻ ·ᶖ ·Ĵĵ ·J̌ǰ ·ȷ ·Ɉɉ ·ʝ ·ɟ ·ʄ ·Ḱḱ ·Ǩǩ ·Ķķ ·Ḳḳ ·Ḵḵ ·ᶄ ·Ƙƙ ·Ⱪⱪ ·Ĺĺ ·Ľľ ·Ļļ ·Ḷḷ ·Ḹḹ ·Ḽḽ ·Ḻḻ ·Łł ·Ŀŀ ·Ƚƚ ·Ⱡⱡ ·Ɫɫ ·ɬ ·ᶅ ·ɭ ·ȴ ·Ḿḿ ·Ṁṁ ·Ṃṃ ·ᵯ ·ᶆ ·ɱ ·Ńń ·Ǹǹ ·Ňň ·Ññ ·Ṅṅ ·Ņņ ·Ṇṇ ·Ṋṋ ·Ṉṉ ·ᵰ ·Ɲɲ ·Ƞƞ ·ᶇ ·ɳ ·ȵ ·Óó ·Òò ·Ŏŏ ·Ôô ·Ốố ·Ồồ ·Ỗỗ ·Ổổ ·Ǒǒ ·Öö ·Ȫȫ ·Őő ·Õõ ·Ṍṍ ·Ṏṏ ·Ȭȭ ·Ȯȯ ·Ȱȱ ·Øø ·Ǿǿ ·Ǫǫ ·Ǭǭ ·Ōō ·Ṓṓ ·Ṑṑ ·Ỏỏ ·Ȍȍ ·Ȏȏ ·Ơơ ·Ớớ ·Ờờ ·Ỡỡ ·Ởở ·Ợợ ·Ọọ ·Ộộ ·ᶗ ·Ɵɵ ·Ṕṕ ·Ṗṗ ·Ᵽᵽ ·ᵱ ·ᶈ ·Ƥƥ ·ʠ ·Ɋɋ ·Ŕŕ ·Řř ·Ṙṙ ·Ŗŗ ·Ȑȑ ·Ȓȓ ·Ṛṛ ·Ṝṝ ·Ṟṟ ·Ɍɍ ·ᵲ ·ᶉ ·ɼ ·Ɽɽ ·ɾ ·ᵳ ·Śś ·Ṥṥ ·Ŝŝ ·Šš ·Ṧṧ ·Ṡṡẛ ·Şş ·Ṣṣ ·Ṩṩ ·Șș ·ᵴ ·ᶊ ·ʂ ·ȿ ·S̩s̩ ·Ťť ·T̈ẗ ·Ṫṫ ·Ţţ ·Ṭṭ ·Țț ·Ṱṱ ·Ṯṯ ·Ŧŧ ·Ⱦⱬ ·ᵵ ·ƫ ·Ƭƭ ·Ʈʈ ·ȶ ·Úú ·Ùù ·Ŭŭ ·Ûû ·Ǔǔ ·Ůů ·Üü ·Ǘǘ ·Ǜǜ ·Ǚǚ ·Ǖǖ ·Űű ·Ũũ ·Ṹṹ ·Ųų ·Ūū ·Ṻṻ ·Ủủ ·Ȕȕ ·Ȗȗ ·Ưư ·Ứứ ·Ừừ ·Ữữ ·Ửử ·Ựự ·Ụụ ·Ṳṳ ·Ṷṷ ·Ṵṵ ·Ʉʉ ·ᵾ ·ᶙ ·Ṽṽ ·Ṿṿ ·ᶌ ·Ʋʋ ·ⱴ ·Ẃẃ ·Ẁẁ ·Ŵŵ ·ẘ ·Ẅẅ ·Ẇẇ ·Ẉẉ ·Ẍẍ ·Ẋẋ ·ᶍ ·Ýý ·Ỳỳ ·Ŷŷ ·Yẙ ·Ÿÿ ·Ỹỹ ·Ẏẏ ·Ȳȳ ·Ỷỷ ·Ỵỵ ·ʏ ·Ɏɏ ·Ƴƴ ·Źź ·Ẑẑ ·Žž ·Żż ·Ẓẓ ·Ẕẕ ·Ƶƶ ·ᵶ ·ᶎ ·Ȥȥ ·ʐ ·ʑ ·ɀ ·Ⱬⱬ |
| Lettere supplementari (cfr.Aiuto:IPA) | Ɐɐ ·Ɑɑ ·ᶐ ·ɒ ·ẚ ·Ææ ·Ǽǽ ·Ǣǣ ·ʙ ·Ↄↄ ·Ðð ·ȸ ·ʣ ·ʥ ·ʤ ·ǝ ·Əə ·ᶕ ·Ɛɛ ·ᶓ ·ɘ ·ɚ ·ɜ ·ᶔ ·ɝ ·ɞ ·ʚ ·ɤ ·ʩ ·Ⅎⅎ ·ɡ ·ᵹ ·ɢ ·ʛ ·ᵷ ·Ɣɣ ·Ƣƣ ·ʜ ·Ƕƕ ·ɦ ·Ⱶⱶ ·ɧ ·ɪ ·Ɩɩ ·ᵼ ·ʞ ·ʪ ·ʫ ·ʟ ·ɮ ·ƛ ·ʎ ·ɴ ·Ŋŋ ·Œœ ·ɶ ·Ɔɔ ·ɷ ·Ȣȣ ·ɸ ·ⱷ ·ȹ ·Kʻĸ ·Ʀʀ ·ɹ ·ɺ ·ɻ ·ɿ ·ʁ ·ß ·ſ ·Ʃʃ ·ᶋ ·ƪ ·ʅ ·ᶘ ·ʆ ·ʨ ·ᵺ ·ƾ ·ʦ ·ʧ ·ʇ ·ᵫ ·Ʉʉ ·ɥ ·ʮ ·ʯ ·Ɯɯ ·ɰ ·Ʊʊ ·ᵿ ·Ʌʌ ·ʍ ·ƍ ·Ʒʒ ·Ǯǯ ·Ƹƹ ·ᶚ ·ƺ ·ʓ ·Ȝȝ ·Þþ ·Ƿƿ ·ƻ ·Ƨƨ ·Ƽƽ ·Ƅƅ ·Ɂɂ ·ʔ ·ʕ ·ʡ ·ʢ ·ʖ ·ǀ ·ǁ ·ǂ ·ǃ ·ʗ ·ʘ ·ʬ ·ʭ |
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