Quando due simboli appaiono in coppia, quello a sinistra rappresenta unavocale non arrotondata, quello a destra unavocale arrotondata. Per quelli situati al centro, la posizione dellelabbra non è specificata.
La sua posizione èanteriore; la pronuncia avviene infatti posizionando (orizzontalmente) la lingua più in avanti possibile rispetto alla bocca, senza tuttavia ostruire il passaggio dell'aria.
Il suogrado di apertura èsemichiuso; la pronuncia avviene infatti posizionando la lingua tra unavocale chiusa e unavocale media. Se con la vocale chiusa si era molto vicini al palato, ora si è un po' più lontani.
È una vocale non-arrotondata; durante la pronuncia, infatti, le labbra non vengono arrotondate.
Inthailandese tale fono è reso con la grafia⟨เ–ะ⟩ (il trattino corrisponde alla consonante che precede il fono) se il suono è tronco[eʔ] ed è presente per esempio nella parolaเละ "soffice"[leʔ].
Viene reso con la grafia⟨เ–⟩ se il suono è lungo[eː] ed è presente per esempio nella parolaเลน "fango"[leːn].
Molte lingue come lospagnolo, ilgiapponese, ilcoreano, ilgreco e ilturco, hanno unavocale anteriore media non arrotondata, la cui altezza è intermedia tra[ɛ] e[e]. Tuttavia, poiché nessuna lingua distingue tra una vocale media e una vocale semichiusa o semiaperta, non esiste un simbolo IPA per rappresentare la vocale media, e si usa generalmente[e]. Se c'è bisogno di precisione, si può aggiungere un diacritico abbassante:[e̞].
Initaliano standard questo fono ricorre per /e/non-accentato (atono) dopo /i, u/ (ma non /e/) accentati, specialmente in fine di frase, es. [ˈfiːne̞, ˈmiste̞, ˈskuːre̞, ˈfurbe̞]. L'uso di un vocoide cardinale [e] in tali parole è da considerarsi non-standard, soprattutto se impiegato massicciamente, e caratteristico di varie zone del Nord (per es. Brianza) e del Centro (per es. Lazio; tipicamente romano). La pronuncia neutra ha [e̞].