Con il terminevitigno si intende una determinata tipologia divite coltivata, la quale fa sì che – tramite le sueuve –, ilvino che ne viene prodotto, presenti determinate caratteristiche (ad esempio, al palato, di tipo olfattive e/o alla vista)[1].
I vitigni si possono distinguere per differenti forme e colori dei chicchi di uva, del grappolo e delle foglie, oltre che per differenti periodi di maturazione e soprattutto per le diverse caratteristiche organolettiche dei vini da essi ottenuti.
In funzione del colore dell'acino si distinguono i vitigni[2]:
Per identificare un dato vitigno è necessaria un'accurata descrizione della forma delle foglie e dei frutti (grappoli); di questo si occupa l'ampelografia. Tale studio sistematico ebbe inizio con l'agronomo latinoColumella e si sviluppò conPier dei Crescenzi nelXIII secolo e soprattutto con il Conte Odart, che scrisse nelXIX secolo l'Ampelografia universale. Oggi, a queste accurate descrizioni morfologiche, standardizzate dall'Organisation internationale de la vigne et du vin, si sono aggiunte le più accurate analisi delDNA.
Numerosi vini vengono prodotti utilizzando unamiscela di uve, per l'ammostamento, composte da differenti vitigni (uvaggio) oppure (ed è una cosa assai diversa) da una miscela di vini diversi per provenienza, modalità produttiva e invecchiamento, ma ciascuno tipicamente di derivazione di un solo vitigno (taglio).
Categoria particolare di vitigno è ilvitigno aromatico.[3] Un vitigno aromatico è una varietà dotata di particolariodori earomi, gradevoli ed estremamente riconoscibili, che riportano per definizione ad essenze vegetali raffinate (erbe e spezie). Queste note varietali, già percepibili distintamente assaggiando un acino di uva del vitigno aromatico, sono poi cedute al vino prodotto.
I vitigni aromatici sono
Esistono anche ivitignisemiaromatici[5] che hanno solo in parte i profumi primari dell’uva; tra questi si trovano:
Nel mondo si stima che esistano più di 10.000 vitigni coltivati, numero che nel corso degli ultimi 15 anni è stato soggetto a notevoli cambiamenti. I più famosi e diffusi nel mondo (i cosiddetti "Vitigni internazionali") sono fra i rossi ilCabernet-Sauvignon, ilCabernet franc, ilMerlot, ilPinot nero, loZinfandel e laSyrah; tra i bianchi ilSauvignon, loChardonnay, ilMuscat ed ilRiesling. I vitigni francesi sono praticamente coltivati in ogni nazione al mondo che produce vino (borgognoni: chardonnay e pinot nero; bordolesi: merlot e cabernet).
In Italia i vitigni più diffusi sono tra i rossi ilLambrusco, ilNebbiolo, ilSangiovese, ilBarbera, ilPrimitivo ed ilMontepulciano; tra i bianchi ilTrebbiano, ilVermentino, laVernaccia, ilMoscato, laMalvasia. Queste sono però le varietà di sicura origine italiana: molto diffusi e tra i primi posti della classifica anche gli onnipresenti vitigni internazionali (con Chardonnay e Merlot in testa).
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