Situata a950 m sullivello del mare, è dominata dalMonte Cavallo (in tedescoRosskopf) (2176m) a ovest,Cima Gallina (Hühnerspiel,2800m) a nord-est e Cima di Stilves (2422m) a sud. Sulle pendici del Monte Cavallo si trovano gli impianti di risalita del comprensorio sciistico del paese, raggiungibile in pochi minuti dal centro. Oltre ai normali impianti sciistici, si trova anche una delle più lunghe piste daslittino dell'Alto Adige, lunga poco meno di10 km.
Inoltre accanto al paese di Vipiteno esistono altri impianti, raggiungibili in meno di mezz'ora di macchina, gli impianti diRacines eLadurns. In estate è possibile fare escursioni a piedi e in bicicletta sulle montagne circostanti.
La città è sede di un Ufficio delGiudice di pace, competente per i comuni di Brennero, Campo di Trens, Fortezza, Racines, Val di Vizze e Vipiteno, comuni che formano il comprensorio della Wipptal.
Iltoponimo italiano Vipiteno riprende l'antico nomeromano diVipitenum, poi attestato nell'827 comeUuipitina, nel 985 comeWibitina e nel 1288 comeViptal. Tale nome deriva forse dal nome di personaetruscoVipina ed è chiaramente connesso con lavallis Vipitina (l'Alta Valle Isarco) divenuta in tedescoWipptal.[6]
Il toponimo tedesco, invece, è attestato comeSterçengum (forma latinizzata) dal 1182[7] e deriva dal nome di personagermanicoStarzo, col significato quindi di "terreno di Starzo". L'abitato era noto ai mercanti italiani comeSterzen oSterzinga.[6][8]
Dell'origine romana rimangono poche cose, come uncippo miliare diSettimio Severo, nel quale però non compare il nome della città. L'assonanteUuipitina invece viene attestato in un documento dell'827. In una mappa medievale, copia di un anticostradario romano, appareVipitenum.
Il primo insediamento romano potrebbe risalire al14 a.C., quando su una via di comunicazione tra l'Italia ed i paesi d'oltralpe,Druso maggiore vi fonda una stazione militare con il nome di "Vipitenum".[9] Di epoca romana sono il monumento sepolcrale a Postumia Vittorina ed un cippo con bassorilievo mitriaco. Nel 550, a seguito di una invasione deiBaiuvari, si sviluppò il borgo di Vipiteno, ma solo nel 1180 si ha la prima menzione di "Stercengum". Un secolo dopo (1280) il PrincipeMainardo II di Tirolo-Gorizia eleva il borgo a rango di città. Essendo sempre stato un luogo di transito, iFugger diAugusta ne fecero un centro per lo smistamento dei prodotti delle miniere di argento delle vicineVal Ridanna eVal di Fleres.
Esiste una leggenda che racconta di Störz uno storpio pellegrino quale il primo abitante della moderna città, che anche ora rimane nello stemma cittadino sotto le ali dell'aquila tirolese. In realtà questa figura nello stemma potrebbe anche far pensare ai tre ospizi che il paese aveva in passato.[9]
Già in epoca remota Vipiteno era posizionata in mezzo alle maggiori vie di comunicazione. Nel1252papa Innocenzo IV definiva Vipiteno "villa" e successivamente, nel1295, iniziò anche a pagare le imposte come una città e fu quindi iscritta nellibro mastro del principe di allora comecivitas (città inlingua latina).[9]
Vipiteno conobbe il suo massimo splendore nel XV e XVI secolo specialmente dopo l'incendio, che nel 1443, danneggiò parte della città. Furono ricostruiti edifici merlati, alcuni tardo gotici, in Città Nuova (il nome della via) quali: Casa del Giudizio Cittadino (1450), l'Albergo "Aquila d'Oro" (1446), la Filiale Fugger (1553), Casa Rafenstein (in origine Köchl, 1472), il Palazzo Comunale (1473), Casa Geizkofler (1600) e la Casa del Giudizio Minerario (in origine degli imprenditori Messing e Pfarrkircher, 1500) che tuttora ne adornano la via principale.
Il reEnrico di Carinzia e Tirolo concesse un sigillo, simile a quello attuale, raffigurante un pellegrino storpio con bastone e rosario sopra l'aquila tirolese; lo stemma è in uso dal 30 agosto 1328. Nel1524 il pellegrino è mostrato come un monaco sopra l'aquila tirolese.[10][11]Lo stemma attuale è d‘argento, all'aquila tirolese, la cui coda e i cui artigli sono attraversati da un uomo in abito nero da pellegrino con cappuccio, moventesi verso destra, che tiene nella mano destra un rosario e sotto l'ascella una gruccia.Il pellegrino rimanda alla figura leggendaria delloSterzl, un pellegrino storpio e vagabondo che rinvia a sua volta ai tre ospizi medievali della città. La presenza dell'aquila tirolese va ricondotta al fatto che la città di Vipiteno, fondata attorno al 1280 daMainardo II del Tirolo, godeva di privilegi concessi dal principe territoriale.[12]
Chiesa di Nostra Signora della Palude (Unsere liebe Frau im Moos) è situata poco fuori città; misura 32 metri in altezza, la navata è 38 metri di lunghezza e 23 metri di larghezza. Fu edificata sui resti di una chiesa romanica nei pressi del cimitero romano, la cui testimonianza fu il ritrovamento della lapide mortuaria diPostumia Victorina ora esposta sulla parete nord della navata. I lavori, diretti da Hans Feur, iniziarono nel 1417 e furono completati nel 1451, mentre l'altare gotico, alto12 m, opera dello scultoreHans Multscher diUlma fu collocato nel 1458. Nel 1497 iniziarono i lavori per ampliare la navata, sotto la direzione di Hans Lutz diSchussenried, inserendo un colonnato di marmo bianco della vicinavalle di Racines, i lavori terminarono nel 1525. Nel 1753 la chiesa fu sottoposta ad un nuovo rifacimento asportando le parti gotiche e sostituendole con arricchimenti barocchi e con affreschi di Joseph Adam Ritter von Mölk. Nel 1860 vi fu l'ultimo ritocco della chiesa in stile neogotico ripristinando alcune strutture rimosse precedentemente come l'altare nel presbiterio.
Chiesa di Santo Spirito. Costruita nel 1399, è la più antica chiesa gotica della città, originariamente annessa al vecchio ospedale. L'interno ha un'ampia navata divisa in due, quella maggiore, con volte a crociera, è stata completamente affrescata da Hans diBrunico (1410-1420) con rappresentazioni del:Giudizio Universale,Corteo dei Re Magi,Strage degli innocenti e scene dellaPassione.
Torre delle Dodici (Zwölferturm), che è diventata il simbolo della città che divide la Città Nuova (Neustadt) dalla Città Vecchia (Altstadt); completata nel1472, è alta 46 m. Un incendio, nel1867, distrusse la guglia originaria che fu sostituita con l'attuale tetto in pietra con motivo merlato.
Palazzo del Municipio. L'edificio in stile tardo gotico del Municipio (Rathaus) fu acquistato dalla città nel 1468, successivamente nel 1526 fu ristrutturato ed arricchito dal caratteristicoerker. Al piano terra venne realizzato un banco del pane e sul retro quello della carne; ai piani superiori gli uffici, la sala consiliare, tuttora una delle più belle dell'Alto Adige, e una sala da ballo.Una sala riunioni nel municipio.
Antica Commenda dell'Ordine Teutonico. LaDeutschhaus è situata nei pressi della chiesa parrocchiale e il complesso comprende: il Museo Civico, il Museo Multscher, la chiesa di Sant'Elisabetta, l'Istituto Musicale e la sede della Bürgerkapelle Sterzing (banda musicale cittadina di Vipiteno). Il Museo Civico espone una collezione di carte geografiche d'epoca, documenti storici riguardanti la città e antiche stampe di paesaggi cittadini; una sezione è dedicata all'artigianato locale. Il Museo Multscher conserva i progetti e le pregevoli tavole dell'altare gotico, costruito da Hans Multscher per la chiesa parrocchiale. La chiesa di Sant'Elisabetta, costruita su progetto di Giuseppe Delai nel1729, ha una pianta ottagonale, la volta affrescata da Matthäus Günther (1730) rappresenta laGlorificazione di sant'Elisabetta.[13]
A Vipiteno si trova la caserma "Davide Menini - Riccardo De Caroli", sede del5º Reggimento Alpini, ed ex sede del gruppo Artiglieria da Montagna "Sondrio".
Nel censimento del 2024 circa 2/3 della popolazione si sono dichiarati dimadrelingua tedesca, mentre il restante 1/3 è costituito in prevalenza da abitanti dilingua italiana. Rispetto al censimento del 2011 Vipiteno ha registrato la più alta percentuale di crescita degli abitanti di lingua italiana di tutta la provincia, passando da 1/4 a 1/3 della popolazione.
La città di Vipiteno ospita vari ordini e gradi di scuola rispettivamente in lingua tedesca e in lingua italiana, nel dettaglio:3 Scuole dell'infanzia,2 Scuole primarie,2 Scuole secondarie di I grado,2 Scuole superiori (con diversi indirizzi di studio),1 Scuola di musica.
Sfilata deiKrampus: diavoli in maschera che scorrazzano per le vie del centro in occasione di San Nicolò (sera del 5 dicembre);
Mercatino di Natale: tipico mercato artigianale di prodotti natalizi locali;
Sagra deicanederli: si svolge la seconda domenica di settembre;
Festa delloYogurt: si svolge dalla seconda settimana di luglio alla prima settimana di agosto;
Festival storico ("Sterzinger Osterspiele") che si tiene ogni anno a ridosso diPasqua con ricco programma di manifestazioni culturali (mostre, concerti, rappresentazioni teatrali).
Vipiteno è sede del gruppoLeitner (di cui fanno anche partePrinoth, Peoplemover Service e LeitWind), una industria a livello internazionale, produttrice di impianti a fune, battipista e veicoli cingolati multiuso, sistemi per il trasporto urbano su rotaieMinimetro Pisa ed impianti eolici.[19]
Dal paese partono le strade perPasso di Monte Giovo (Jaufenpass) (2094 m s.l.m.) versoMerano e perPasso di Pennes (Penserjoch) (2214 m s.l.m.) verso Bolzano attraverso laVal Sarentino (Sarntal). Bolzano viene raggiunta solitamente attraverso lavalle Isarco e non attraverso il passo Pennes.
^ Martin Bitschnau,Hannes Obermair,Tiroler Urkundenbuch, II. Abteilung: Die Urkunden zur Geschichte des Inn-, Eisack- und Pustertals. Band 2: 1140–1200, Innsbruck, Universitätsverlag Wagner, 2012, pp. 301s., n. 783,ISBN978-3-7030-0485-8.
^(DE) H. Prünster,Die Wappen der Gemeinden Südtirols. Etschlandbücher, Veröffentlichungen des Landesverbandes für Heimatpflege in Südtirol, Band 7, Bozen, 1972.