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Vincenzo D'Amico

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Vincenzo D'Amico
D'Amico a Roma nel 1976 con la Nazionale Sperimentale
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza172cm
Peso70kg
Calcio
RuoloAllenatore(excentrocampista,attaccante)
Termine carriera1988 - giocatore
Carriera
Giovanili
1964-1969 Cos Latina
1969-1970  ALMAS
1970-1971  Lazio
Squadre di club1
1971-1980  Lazio155 (16)
1980-1981  Torino26 (1)
1981-1986  Lazio121 (24)
1986-1988  Ternana56 (20)
Nazionale
1972-1973Italia (bandiera)Italia U-1810 (0)
1973Italia (bandiera)Italia U-231 (0)
1974-1975Italia (bandiera)Italia B7 (1)
1976Italia (bandiera)Italia militare4 (3)
Carriera da allenatore
19??-19??non conosciuta (bandiera) Pantheon TravelGiovanili
19??-19??  LazioGiovanili
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
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Vincenzo D'Amico (Latina,5 novembre1954Roma,1º luglio2023) è stato uncalciatore,allenatore di calcio edirigente sportivoitaliano, di ruolocentrocampista oattaccante.

Ha vinto unoscudetto nel1974 con la maglia dellaLazio, squadra di cui è considerato unabandiera[1][2][3].

Caratteristiche tecniche

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Giocatore

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Centrocampista di spiccate attitudini offensive[4], veniva impiegato in appoggio agli attaccanti, come mezzapunta[4][5] oppure ala[1]. Grazie alle proprie qualità tecniche, era un abile uomo-assist[4] nonché esecutore dicalci di punizione[6].

Carriera

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Giocatore

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Club

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Gli esordi e l'arrivo alla Lazio
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D'Amico alla Lazio con il tecnicoMaestrelli

Dopo gli esordi nel Cos Latina[7] e nelle giovanili dell'ALMAS[5], nel 1970 passa allaLazio, portato dall'osservatoreCarlo Galli[5]. Utilizzato come mezzala nella Primavera[5], partecipa anche alCampionato De Martino segnalandosi tra i migliori elementi delle giovanili[8]. Nella stessa annata entra saltuariamente nel giro della prima squadra, allenata dall'argentinoJuan Carlos Lorenzo[9].

Nellastagione successiva fa il suo esordio con leAquile, non ancora diciottenne, il 21 maggio 1972 nella vittoria interna sulModena, giocando come ala sinistra[10]. Il 5 ottobre successivo, nel corso di un'amichevole a Rieti, subisce un infortunio ai legamenti del ginocchio[4][11], che lo costringe a saltare l'intero campionato1972-1973.

Un giovane D'Amico agli esordi con la Lazio nel 1973

Una volta ristabilitosi debutta inSerie A il 14 ottobre 1973, in Lazio-Sampdoria (1-0); diventa titolare nella squadra allenata daTommaso Maestrelli, che lo preferisce al più espertoPierpaolo Manservisi[12], con il compito di assistere il centravantiGiorgio Chinaglia[13]. Nel contesto di una Lazio divisa in clan, D'Amico mantiene una posizione neutrale[14], sotto la diretta tutela di Maestrelli e del capitanoGiuseppe Wilson[15] dovuta alla giovane età. Alla sua prima stagione completa tra i titolari totalizza 27 presenze con due reti (tra cui una nelderby di ritorno, contro laRoma[4]); vince lo scudetto e viene premiato come miglior giovane del campionato[16].

Nelle annate successive offre un rendimento discontinuo, anche a causa di uno stile di vita poco professionale[4], e perde il posto a favore diRoberto Badiani[1]; nel settembre 1977 subisce un nuovo infortunio, questa volta di tipo muscolare, nella partita diCoppa UEFA contro ilBoavista[17], e le presenze in campionato sono in tutto 9. Torna stabilmente titolare a partire dall'anno successivo, sotto la guida diBob Lovati[1], e sul finire del campionato1979-1980 diventacapitano della squadra, dopo le vicende legate alcalcioscommesse che privano la Lazio di quattro titolari[18]; nel contesto di una squadra composta prevalentemente da giovani del vivaio[18] contribuisce alla salvezza biancoceleste, poi vanificata dalla sentenza del giudice sportivo.

La parentesi al Torino
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Nel giugno 1980 D'Amico viene ceduto dalla Lazio, contro la volontà dello stesso giocatore[19]; l'operazione, avallata dal nuovo allenatore lazialeIlario Castagner[20], era dettata dalle difficoltà finanziarie della società[1][3]. Si trasferisce alTorino, in cambio di 300 milioni e della comproprietà diGiuseppe Greco[21]; nella squadra granata, allenata daErcole Rabitti, eredita il ruolo di fantasista di fascia appartenuto aClaudio Sala[22].

D'Amico al Torino nel 1980

Disputa un campionato altalenante e inferiore alle attese[23]; dopo la sostituzione di Rabitti conRomano Cazzaniga viene talvolta escluso dalla squadra, a favore di un assetto più coperto[24], e sul finire di stagione chiede di tornare alla Lazio[25]. Con la maglia del Torino totalizza 26 presenze e una rete in campionato, a cui si aggiungono nove presenze e quattro reti inCoppa Italia (competizione nella quale i granata vengono sconfitti in finale dallaRoma) e sei presenze con due reti inCoppa UEFA[26].

Il ritorno alla Lazio, gli ultimi anni alla Ternana
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D'Amico capitano biancoceleste nella stagione 1985-1986

Nel 1981 ritorna alla Lazio per 600 milioni di lire[27], accettando di giocare inSerie B. I biancocelesti, partiti con l'obiettivo della promozione, ottengono invece la salvezza solo nelle ultime giornate[4]; D'Amico contribuisce con dieci reti in trenta partite (miglior marcatore della squadra[1]), tra cui la tripletta messa a segno alla penultima giornata, decisiva ai fini della salvezza, che permette alla squadra diRoberto Clagluna di rimontare ilVarese per 3-2[1][4][3].

Nellastagione successiva, grazie anche ai rientri diBruno Giordano eLionello Manfredonia, ottiene con la Lazio la promozione inSerie A, cui fa seguito la salvezza nel campionato1983-1984: a causa dell'infortunio di Giordano, viene utilizzato come finto centravanti formando con il daneseMichael Laudrup la coppia d'attacco[4], e segna sette reti, con una doppietta nel derby pareggiato contro la Roma del 26 febbraio 1984[4]. Rimarrà alla Lazio fino al campionato diSerie B 1985-1986, nel quale disputa solo dieci partite, limitato da problemi fisici e dall'impiego da parte del misterLuigi Simoni del giovane talentoFrancesco Dell'Anno nel suo ruolo[1][4]; chiude la propria esperienza con i capitolini con 276 presenze e 40 reti in campionato, e 338 presenze complessive tra campionato e coppe, che ne facevano all'epoca il terzo giocatore con più presenze in maglia biancoceleste dopoPino Wilson eAldo Puccinelli[1].

Da destra: D'Amico capitano della Ternana nel 1988 insieme ai compagni di squadraCoppola e Di Vincenzo.

Nel 1986 passa allaTernana inSerie C2. Con gli umbri, di cui diventa capitano[6], gioca le sue due ultime stagioni: nella prima, allenato dall'ex compagno di squadra lazialeMario Facco, D'Amico mette a segno 13 gol che non bastano alla squadra rossoverde per ottenere la promozione (nonostante i favori della vigilia[28]); nella seconda, invece, la squadra si salva, nel contesto di una grave crisi societaria[28], e D'Amico realizza altre 7 reti.

In carriera ha totalizzato complessivamente 227 presenze e 26 reti inSerie A e 75 presenze e 15 reti inSerie B.

Nazionale

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Convocato nella nazionale Juniores già a partire dal 1971[29], colleziona in seguito una presenza nellanazionale Under-23, nel 1973, e sette nellanazionale B[30].

D'Amico in azione con la nazionale Under-23 nel 1976

Non riuscirà mai a indossare la maglia dellanazionale maggiore, anche a causa di incomprensioni di natura tattica con il commissario tecnicoEnzo Bearzot[6][31] e per la concorrenza diFranco Causio eClaudio Sala[4]. Viene convocato per la prima e unica volta nel settembre 1980, in vista delle partite contro ilLussemburgo e laDanimarca[7], senza scendere in campo; a causa di ciò, nel dicembre successivo attacca il CT, reo di averlo escluso senza spiegazioni[31].

Allenatore e dirigente

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Per alcuni anni allena a livello giovanile, nella Pantheon Travel (squadra minore romana)[32] e poi nella Lazio[33], di cui nel 1999 diventa osservatore[34].

Dal 2007 al 2009 guida la rinascita del calcio nella sua città natale ricoprendo l'incarico di presidente della Virtus Latina[35]. Lascia nel 2009, con la fusione delle due compagini latinensi, che portano alla nascita delLatina, per andare a ricoprire l'incarico di direttore generale dell'Adrano, compagine siciliana militante nel campionato diSerie D[36].

Dopo il ritiro

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Parallelamente all'attività di dirigente inizia quella di commentatore sportivo in varie emittenti locali fino a quando, nel 1999, passa allaRai come commentatore tecnico;[37] partecipa a diverse trasmissioni tra cuiStadio Sprint,La grande giostra del gol suRai International,90º minuto[38] eMaxinho do Brazil. Interviene inoltre nel programma televisivoGoal di notte, in onda suT9[39][40], e interviene varie volte nel corso della settimana, come opinionista, nelle programmazioni radiofoniche delle emittenti romane Radiosei e Radio Incontro Olympia; in entrambe le trasmissioni, commenta le prestazioni della Lazio.

Nel maggio 2023 rivela di essere malato dicancro[41]; a distanza di qualche settimana, il 1º luglio, muore aRoma all'età di 68 anni[42]. Nei giorni seguenti, nella Capitale viene allestita una prima camera ardente inCampidoglio, e quindi celebrato un primo funerale nellachiesa della Gran Madre di Dio; una seconda camera ardente viene allestita presso ilmuseo civico Duilio Cambellotti nella natìaLatina, e quindi celebrato un secondo funerale nella locale chiesa parrocchiale di Santa Maria Goretti[43]. Nella stessa Latina trova sepoltura.

Statistiche

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Presenze e reti nei club

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StagioneSquadraCampionatoCoppe nazionaliCoppe continentaliAltre coppeTotale
CompPresRetiCompPresRetiCompPresRetiCompPresRetiPresReti
1971-1972Italia (bandiera)LazioB10CI61------71
1972-1973A00CI00------00
1973-1974A272CI60CU30---362
1974-1975A260CI41------301
1975-1976A224CI82CU10---316
1976-1977A172CI41------213
1977-1978A92CI21CU30CE00143
1978-1979A252CI30------282
1979-1980A284CI51------335
1980-1981Italia (bandiera)TorinoA261CI94CU62TC10427
1981-1982Italia (bandiera)LazioB3010CI30------3310
1982-1983B344CI41------385
1983-1984A257CI51------308
1984-1985A222CI31------253
1985-1986B101CI21------122
Totale Lazio276405511700033851
1986-1987Italia (bandiera)TernanaC22713CI-C6[44]3[44]------3316
1987-1988C2297CI-C4[45]0[45]------337
Totale Ternana5620103----6623
Totale carriera3586174181321044681

Palmarès

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Giocatore

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Club

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Competizioni nazionali
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Lazio:1973-1974
Altre competizioni
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Lazio: 1970-1971
Lazio: 1973-1974

Note

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  1. ^abcdefghiVincenzo D'AmicoArchiviato il 17 dicembre 2012 inInternet Archive. Golcalcio.it
  2. ^Parla D’Amico, la bandiera di sempre: "Grande Ledesma, Mauri e Candreva da applausi", sulenovae.it, 28 novembre 2012.URL consultato il 1º luglio 2023(archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  3. ^abc Marco Gaetani,Vincenzo D'Amico, bandiera silenziosa, suultimouomo.com, 4 luglio 2023.
  4. ^abcdefghijklI nostri personaggi, la nostra storia: Vincenzo D'AmicoArchiviato il 24 settembre 2015 inInternet Archive. Sslaziofans.it
  5. ^abcd'E io su quei campi mi son fatto le ossa', inla Repubblica, 1º febbraio 1998.
  6. ^abcL'ultima incompiuta di Vincenzo D'Amico, susodaliziolazio.com.URL consultato il 3 luglio 2023.
  7. ^abD'Amico e Bruno Conti in anticamera,La Stampa, 8 ottobre 1980, p. 20
  8. ^Catapano: "Lorenzo farà il miracolo",Corriere dello Sport, 23 gennaio 1971, p. 12
  9. ^Stellone, D'Amico e Masuzzo stelle laziali al "Nistri",Corriere dello Sport, 19 giugno 1971, p. 9
  10. ^Due "penalty" di Chinaglia per avere ragione del ModenaArchiviato il 4 marzo 2016 inInternet Archive.,l'Unità, 22 maggio 1972, p. 9
  11. ^D'Amico grave infortunio al ginocchio. Tornerà in campo (forse) tra due mesi,Corriere dello Sport, 6 ottobre 1972, p. 1
  12. ^Se 8 vittorie vi sembran poche, inla Repubblica, 1º febbraio 1999.
  13. ^Calcio, morte Chinaglia; D'Amico, in apparenza burbero, era un buono Repubblica.it
  14. ^Couto, il mal di panchina, inla Repubblica, 27 febbraio 1999.
  15. ^Vincenzo Di Michele,Pino Wilson Vero capitano d'altri tempi, Fernandel
  16. ^ Marco Sappino,Dizionario del calcio italiano, Baldini&Castoldi, 2000, p. 2086.
  17. ^Valanga sul Boavista: 5-0Archiviato il 4 marzo 2016 inInternet Archive.,l'Unità, 29 settembre 1977, p. 12
  18. ^abGran gol del «capitano». La Lazio-giovane esultaArchiviato il 4 marzo 2016 inInternet Archive.,l'Unità, 31 marzo 1980, p. 11
  19. ^D'Amico, tanta classe e qualche dubbio,La Stampa, 30 giugno 1980, p. 11
  20. ^D'Amico: «Finalmente lotto per lo scudetto»,La Stampa, 11 luglio 1980, p. 10
  21. ^D'Amico al Torino, la Fiorentina punta su Rossi,La Stampa, 29 giugno 1980, p. 20
  22. ^D'Amico al Torino: Sala ha trovato in me l'erede,La Stampa, 11 luglio 1980, p. 11
  23. ^D'Amico è l'immagine dei problemi del Torino,La Stampa, 3 aprile 1981, p. 20
  24. ^Per Torino-Juventus pronto il piano-sicurezza[collegamento interrotto],l'Unità, 12 marzo 1981, p. 16
  25. ^D'Amico adesso spera di tornare alla Lazio,La Stampa, 21 maggio 1981, p. 21
  26. ^Statistiche D'Amico Vincenzo, suarchiviotoro.it.URL consultato il 1º luglio 2023(archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  27. ^Ultimi colpi: D'Amico alla Lazio e Vierchowod (prestito) in violaArchiviato il 4 marzo 2016 inInternet Archive.,l'Unità, 16 luglio 1981, p. 12
  28. ^abL'onta del fallimento Ternanacalcio.com
  29. ^Ingrassia e D'Amico "spopolano" a Coverciano,Corriere dello Sport, 26 febbraio 1971, p. 10
  30. ^Almanacco illustrato del calcio 2007, Panini, p. 596
  31. ^ab«L'azzurro non m'interessa»,La Stampa, 17 dicembre 1980, p. 10
  32. ^Moretti, primi calci a cinque anni per il mancino diventato cavaliere, inla Repubblica, 4 luglio 2009.
  33. ^Per la quarta volta è derby ma stavolta è favorita la Roma, inla Repubblica, 9 febbraio 1998.
  34. ^Sogno un gol da Supercoppa, inla Repubblica, 25 agosto 1999.
  35. ^I Presidenti dell'U.S. Latina CalcioArchiviato il 24 novembre 2012 inInternet Archive. Uslatinacalcio.it
  36. ^D'Amico direttore generale dell'AdranoArchiviato l'8 marzo 2016 inInternet Archive. Laziofamily.com
  37. ^Vincenzo D'Amico, suMobile.international.rai.it.URL consultato il 5 luglio 2023(archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  38. ^Parola di ex, Fascetti: «Penso ancora a quel brutto finale...»Archiviato il 14 luglio 2014 inInternet Archive. Corriereirpinia.it
  39. ^Invito a cena con Ronaldo,la Repubblica, 6 maggio 1998, p. 6 - sez. Roma
  40. ^Agostinelli da Goal di Notte lancia accuse alla stampa napoletana, sututtonapoli.net.URL consultato il 3 luglio 2023.
  41. ^D'Amico, annuncio drammatico: "Ho il cancro, sto provando a lottare", sugazzetta.it, 6 maggio 2023.
  42. ^È morto Vincenzo D'Amico, il talento della Lazio scudetto '74 era malato di cancro, sugazzetta.it, 1º luglio 2023.
  43. ^ Enrico Sarzanini,D'Amico, camera ardente e funerali sia a Roma sia nella sua Latina, suleggo.it, 3 luglio 2023.
  44. ^abCoppa Italia 1986-1987 Databaserossoverde.it
  45. ^abCoppa Italia 1987-1988 Databaserossoverde.it

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