| Vincenzo D'Amico | ||||||||||||||||
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| Nazionalità | ||||||||||||||||
| Altezza | 172cm | |||||||||||||||
| Peso | 70kg | |||||||||||||||
| Calcio | ||||||||||||||||
| Ruolo | Allenatore(excentrocampista,attaccante) | |||||||||||||||
| Termine carriera | 1988 - giocatore | |||||||||||||||
| Carriera | ||||||||||||||||
| Giovanili | ||||||||||||||||
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| Squadre di club1 | ||||||||||||||||
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| Nazionale | ||||||||||||||||
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| Carriera da allenatore | ||||||||||||||||
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| 1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||
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Vincenzo D'Amico (Latina,5 novembre1954 –Roma,1º luglio2023) è stato uncalciatore,allenatore di calcio edirigente sportivoitaliano, di ruolocentrocampista oattaccante.
Ha vinto unoscudetto nel1974 con la maglia dellaLazio, squadra di cui è considerato unabandiera[1][2][3].
Centrocampista di spiccate attitudini offensive[4], veniva impiegato in appoggio agli attaccanti, come mezzapunta[4][5] oppure ala[1]. Grazie alle proprie qualità tecniche, era un abile uomo-assist[4] nonché esecutore dicalci di punizione[6].

Dopo gli esordi nel Cos Latina[7] e nelle giovanili dell'ALMAS[5], nel 1970 passa allaLazio, portato dall'osservatoreCarlo Galli[5]. Utilizzato come mezzala nella Primavera[5], partecipa anche alCampionato De Martino segnalandosi tra i migliori elementi delle giovanili[8]. Nella stessa annata entra saltuariamente nel giro della prima squadra, allenata dall'argentinoJuan Carlos Lorenzo[9].
Nellastagione successiva fa il suo esordio con leAquile, non ancora diciottenne, il 21 maggio 1972 nella vittoria interna sulModena, giocando come ala sinistra[10]. Il 5 ottobre successivo, nel corso di un'amichevole a Rieti, subisce un infortunio ai legamenti del ginocchio[4][11], che lo costringe a saltare l'intero campionato1972-1973.

Una volta ristabilitosi debutta inSerie A il 14 ottobre 1973, in Lazio-Sampdoria (1-0); diventa titolare nella squadra allenata daTommaso Maestrelli, che lo preferisce al più espertoPierpaolo Manservisi[12], con il compito di assistere il centravantiGiorgio Chinaglia[13]. Nel contesto di una Lazio divisa in clan, D'Amico mantiene una posizione neutrale[14], sotto la diretta tutela di Maestrelli e del capitanoGiuseppe Wilson[15] dovuta alla giovane età. Alla sua prima stagione completa tra i titolari totalizza 27 presenze con due reti (tra cui una nelderby di ritorno, contro laRoma[4]); vince lo scudetto e viene premiato come miglior giovane del campionato[16].
Nelle annate successive offre un rendimento discontinuo, anche a causa di uno stile di vita poco professionale[4], e perde il posto a favore diRoberto Badiani[1]; nel settembre 1977 subisce un nuovo infortunio, questa volta di tipo muscolare, nella partita diCoppa UEFA contro ilBoavista[17], e le presenze in campionato sono in tutto 9. Torna stabilmente titolare a partire dall'anno successivo, sotto la guida diBob Lovati[1], e sul finire del campionato1979-1980 diventacapitano della squadra, dopo le vicende legate alcalcioscommesse che privano la Lazio di quattro titolari[18]; nel contesto di una squadra composta prevalentemente da giovani del vivaio[18] contribuisce alla salvezza biancoceleste, poi vanificata dalla sentenza del giudice sportivo.
Nel giugno 1980 D'Amico viene ceduto dalla Lazio, contro la volontà dello stesso giocatore[19]; l'operazione, avallata dal nuovo allenatore lazialeIlario Castagner[20], era dettata dalle difficoltà finanziarie della società[1][3]. Si trasferisce alTorino, in cambio di 300 milioni e della comproprietà diGiuseppe Greco[21]; nella squadra granata, allenata daErcole Rabitti, eredita il ruolo di fantasista di fascia appartenuto aClaudio Sala[22].
Disputa un campionato altalenante e inferiore alle attese[23]; dopo la sostituzione di Rabitti conRomano Cazzaniga viene talvolta escluso dalla squadra, a favore di un assetto più coperto[24], e sul finire di stagione chiede di tornare alla Lazio[25]. Con la maglia del Torino totalizza 26 presenze e una rete in campionato, a cui si aggiungono nove presenze e quattro reti inCoppa Italia (competizione nella quale i granata vengono sconfitti in finale dallaRoma) e sei presenze con due reti inCoppa UEFA[26].

Nel 1981 ritorna alla Lazio per 600 milioni di lire[27], accettando di giocare inSerie B. I biancocelesti, partiti con l'obiettivo della promozione, ottengono invece la salvezza solo nelle ultime giornate[4]; D'Amico contribuisce con dieci reti in trenta partite (miglior marcatore della squadra[1]), tra cui la tripletta messa a segno alla penultima giornata, decisiva ai fini della salvezza, che permette alla squadra diRoberto Clagluna di rimontare ilVarese per 3-2[1][4][3].
Nellastagione successiva, grazie anche ai rientri diBruno Giordano eLionello Manfredonia, ottiene con la Lazio la promozione inSerie A, cui fa seguito la salvezza nel campionato1983-1984: a causa dell'infortunio di Giordano, viene utilizzato come finto centravanti formando con il daneseMichael Laudrup la coppia d'attacco[4], e segna sette reti, con una doppietta nel derby pareggiato contro la Roma del 26 febbraio 1984[4]. Rimarrà alla Lazio fino al campionato diSerie B 1985-1986, nel quale disputa solo dieci partite, limitato da problemi fisici e dall'impiego da parte del misterLuigi Simoni del giovane talentoFrancesco Dell'Anno nel suo ruolo[1][4]; chiude la propria esperienza con i capitolini con 276 presenze e 40 reti in campionato, e 338 presenze complessive tra campionato e coppe, che ne facevano all'epoca il terzo giocatore con più presenze in maglia biancoceleste dopoPino Wilson eAldo Puccinelli[1].

Nel 1986 passa allaTernana inSerie C2. Con gli umbri, di cui diventa capitano[6], gioca le sue due ultime stagioni: nella prima, allenato dall'ex compagno di squadra lazialeMario Facco, D'Amico mette a segno 13 gol che non bastano alla squadra rossoverde per ottenere la promozione (nonostante i favori della vigilia[28]); nella seconda, invece, la squadra si salva, nel contesto di una grave crisi societaria[28], e D'Amico realizza altre 7 reti.
In carriera ha totalizzato complessivamente 227 presenze e 26 reti inSerie A e 75 presenze e 15 reti inSerie B.
Convocato nella nazionale Juniores già a partire dal 1971[29], colleziona in seguito una presenza nellanazionale Under-23, nel 1973, e sette nellanazionale B[30].

Non riuscirà mai a indossare la maglia dellanazionale maggiore, anche a causa di incomprensioni di natura tattica con il commissario tecnicoEnzo Bearzot[6][31] e per la concorrenza diFranco Causio eClaudio Sala[4]. Viene convocato per la prima e unica volta nel settembre 1980, in vista delle partite contro ilLussemburgo e laDanimarca[7], senza scendere in campo; a causa di ciò, nel dicembre successivo attacca il CT, reo di averlo escluso senza spiegazioni[31].
Per alcuni anni allena a livello giovanile, nella Pantheon Travel (squadra minore romana)[32] e poi nella Lazio[33], di cui nel 1999 diventa osservatore[34].
Dal 2007 al 2009 guida la rinascita del calcio nella sua città natale ricoprendo l'incarico di presidente della Virtus Latina[35]. Lascia nel 2009, con la fusione delle due compagini latinensi, che portano alla nascita delLatina, per andare a ricoprire l'incarico di direttore generale dell'Adrano, compagine siciliana militante nel campionato diSerie D[36].
Parallelamente all'attività di dirigente inizia quella di commentatore sportivo in varie emittenti locali fino a quando, nel 1999, passa allaRai come commentatore tecnico;[37] partecipa a diverse trasmissioni tra cuiStadio Sprint,La grande giostra del gol suRai International,90º minuto[38] eMaxinho do Brazil. Interviene inoltre nel programma televisivoGoal di notte, in onda suT9[39][40], e interviene varie volte nel corso della settimana, come opinionista, nelle programmazioni radiofoniche delle emittenti romane Radiosei e Radio Incontro Olympia; in entrambe le trasmissioni, commenta le prestazioni della Lazio.
Nel maggio 2023 rivela di essere malato dicancro[41]; a distanza di qualche settimana, il 1º luglio, muore aRoma all'età di 68 anni[42]. Nei giorni seguenti, nella Capitale viene allestita una prima camera ardente inCampidoglio, e quindi celebrato un primo funerale nellachiesa della Gran Madre di Dio; una seconda camera ardente viene allestita presso ilmuseo civico Duilio Cambellotti nella natìaLatina, e quindi celebrato un secondo funerale nella locale chiesa parrocchiale di Santa Maria Goretti[43]. Nella stessa Latina trova sepoltura.
| Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
| 1971-1972 | B | 1 | 0 | CI | 6 | 1 | - | - | - | - | - | - | 7 | 1 | |
| 1972-1973 | A | 0 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 0 | 0 | |
| 1973-1974 | A | 27 | 2 | CI | 6 | 0 | CU | 3 | 0 | - | - | - | 36 | 2 | |
| 1974-1975 | A | 26 | 0 | CI | 4 | 1 | - | - | - | - | - | - | 30 | 1 | |
| 1975-1976 | A | 22 | 4 | CI | 8 | 2 | CU | 1 | 0 | - | - | - | 31 | 6 | |
| 1976-1977 | A | 17 | 2 | CI | 4 | 1 | - | - | - | - | - | - | 21 | 3 | |
| 1977-1978 | A | 9 | 2 | CI | 2 | 1 | CU | 3 | 0 | CE | 0 | 0 | 14 | 3 | |
| 1978-1979 | A | 25 | 2 | CI | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 28 | 2 | |
| 1979-1980 | A | 28 | 4 | CI | 5 | 1 | - | - | - | - | - | - | 33 | 5 | |
| 1980-1981 | A | 26 | 1 | CI | 9 | 4 | CU | 6 | 2 | TC | 1 | 0 | 42 | 7 | |
| 1981-1982 | B | 30 | 10 | CI | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 33 | 10 | |
| 1982-1983 | B | 34 | 4 | CI | 4 | 1 | - | - | - | - | - | - | 38 | 5 | |
| 1983-1984 | A | 25 | 7 | CI | 5 | 1 | - | - | - | - | - | - | 30 | 8 | |
| 1984-1985 | A | 22 | 2 | CI | 3 | 1 | - | - | - | - | - | - | 25 | 3 | |
| 1985-1986 | B | 10 | 1 | CI | 2 | 1 | - | - | - | - | - | - | 12 | 2 | |
| Totale Lazio | 276 | 40 | 55 | 11 | 7 | 0 | 0 | 0 | 338 | 51 | |||||
| 1986-1987 | C2 | 27 | 13 | CI-C | 6[44] | 3[44] | - | - | - | - | - | - | 33 | 16 | |
| 1987-1988 | C2 | 29 | 7 | CI-C | 4[45] | 0[45] | - | - | - | - | - | - | 33 | 7 | |
| Totale Ternana | 56 | 20 | 10 | 3 | - | - | - | - | 66 | 23 | |||||
| Totale carriera | 358 | 61 | 74 | 18 | 13 | 2 | 1 | 0 | 446 | 81 | |||||
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