Nato aBédarieux, inFrancia, nella regione dell'Occitania, ha giocato molti anni nelcampionato italiano ed è rimasto molto legato all'Italia, in particolare alla città diRoma. Infatti, dopo il ritiro calcistico, si è stabilito nella campagna romana, producendo vino e spesso si reca allostadio Olimpico per assistere alle partite della sua ex squadra, laRoma. Inoltre aiuta la seconda moglie a organizzare eventi nella Tenuta Angelica, proprietà acquisita qualche anno fa, e ha aperto un ristorante aMonte Compatri.[1]
Era un esterno che, pur non essendo mancino, preferiva giocare a sinistra,[2][3] anche se in nazionale veniva schierato prevalentemente a destra per poter permettere al mancinoLizarazu di giocare a sinistra.[3] Abile nei calci piazzati,[4] i suoi cross dal fondo furono spesso letali per le difese avversarie.[5][6] Il suo marchio di fabbrica era il doppio passo, col quale era solito avanzare sulla fascia.[7][8][9]
Inizia la carriera fra i professionisti nel 1992 alTolosa, dove resta fino al 1995 per poi passare alGuingamp e, nel gennaio 1997 allaRoma. Nellacapitale il laterale francese è titolare per sette stagioni, prima come difensore sinistro nel 4-3-3zemaniano, e poi come esterno di centrocampo conFabio Capello. Alla Roma Candela resta per nove stagioni, vincendo tra l'altro unoScudetto ed unaSupercoppa italiana vincendo 3 a 0 contro laFiorentina (nell'occasione mette a segno un gol da oltre 30 metri di distanza), ed è lì che vive il periodo migliore della sua carriera.
Dopo gli anni a Roma, nel gennaio 2005 passa agli inglesi delBolton, dove resta fino al termine della stagione, per esser poi ingaggiato dall'Udinese allenata daSerse Cosmi; qui torna a disputare laChampions League realizzando un gol nella trasferta vittoriosa dei bianconeri in Grecia contro ilPanathīnaïkos. Va a segno anche nella partita casalinga contro laLazio con un gol di pallonetto, partita vinta dai friulani per 3 a 0. Nell'estate 2006 viene ingaggiato dalSiena e nel gennaio 2007 dalMessina.
Il 3 settembre 2007, rimasto senza squadra dopo il mercato estivo, aveva annunciato il ritiro dall'attività agonistica al sito del quotidiano sportivo franceseL'Équipe: "C'è un tempo per tutto, io ho fatto il mio tempo. Dopo 18 anni di professionismo, questo è il momento giusto per smettere. Il calcio è cambiato, è più fisico, meno tattico e tecnico. Oggi i calciatori sono tutti più alti, più rapidi ed hanno meno cervello"[10]. Dopo essersi ritirato, Vincent ci ripensa e, nel 2008, torna a giocare nellaPrima Categoria delLazio con la maglia dell'Albatros.
Il 5 giugno 2009 si ritira ufficialmente dal mondo del calcio, giocando una partita d'addio organizzata in suo onore alloStadio Olimpico davanti a più di 40 000 tifosi giallorossi, che vede affrontarsi laRoma campione d'Italia 2000-2001 e laFranciacampione del mondo 1998: la partita si conclude con il risultato di 5-3 per la Roma.[11] Il 22 luglio 2014 entra a far parte della Hall of Fame della AS Roma.[12]
Risiede nella campagna romana, dove dal 2011 organizza eventi e gestisce una catena di ristoranti con la moglie.[13] dal 2020 collabora con un'agenzia di scouting[14]