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Agliè

Coordinate:45°22′01.4″N 7°46′00.9″E45°22′01.4″N,7°46′00.9″E (Agliè)
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Agliè
comune
Agliè – Stemma
Agliè – Bandiera
Agliè – Veduta
Agliè – Veduta
Il castello
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoMarco Succio (lista civica Agliè prima di tutto) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate45°22′01.4″N 7°46′00.9″E45°22′01.4″N,7°46′00.9″E (Agliè)
Altitudine315 m s.l.m.
Superficie13,15km²
Abitanti2 591[1] (30-11-2024)
Densità197,03 ab./km²
FrazioniMadonne delle Grazie,San Grato,Santa Maria
Comuni confinantiBairo,Cuceglio,Ozegna,San Giorgio Canavese,San Martino Canavese,Torre Canavese,Vialfrè
Altre informazioni
Cod. postale10011
Prefisso0124
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT001001
Cod. catastaleA074
TargaTO
Cl. sismicazona 3(sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 617GG[3]
Nome abitantialladiesi
Patronosan Massimo di Riez
Giorno festivoprima domenica di luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Agliè
Agliè
Agliè – Mappa
Agliè – Mappa
Localizzazione del comune di Agliè nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Agliè (Ajé inpiemontese) è uncomune italiano di 2 591 abitanti[1] dellacittà metropolitana di Torino inPiemonte.

Questo piccolo comune, reso illustre da personaggi qualiFilippo d'Agliè eGuido Gozzano, si trova nelCanavese.

Origini del nome

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Secondo ilglottologoGian Domenico Serra, iltoponimo deriverebbe dal nome del colonoromanoAlliacus per successive modifiche. Un'altra ipotesi invece fa derivare il nome del paese daAla Dei (ala diDio), in quanto la pianta del castello originario forma un'ala spiegata versolevante, "da cui sorgerà il vero sole a rischiarare il mondo dalla pace".

Palazzo municipale

Storia

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La città si trova sul sito diAlladium, un'anticacittà romana.

Il nucleo originario era con buona probabilità situato sulle colline della frazione Madonna delle Grazie,[4] già menzionato in alcuni documenti risalenti al1019. A quel tempo Agliè era un castello edificato per difendere Macugnano. Il nome di Agliè compare per la prima volta in documenti del1141: ifeudatari del Canavese si divisero il territorio, ed il paese divenne uno dei possedimenti dei conti di San Martino di Rivarolo e Agliè. Nel1386 nel Canavese esplose una violenta ribellione dei popolani e dei contadini contro i nobili, ricordata con il nome diTuchinaggio, che fu stroncata nel sangue daAmedeo VII di Savoia, ilConte Rosso. Fortunatamente il paese non venne coinvolto.

I Guelfi e i Ghibellini

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Agliè subì comunque le agguerrite dispute territoriali tra i San Martino d'Agliè,Guelfi, e i ContiValperga,Ghibellini. Attorno all'anno1350 il borgo fu saccheggiato per due volte da truppemercenarie, che risparmiarono solo il castello. L'imperatore Carlo IV, nel 1355, diede in feudo molte terre, fra cui Agliè, aiMarchesi del Monferrato. Tuttavia, ciò non fu sufficiente a porre un termine ai contrasti tra ifeudatari canavesani, e Agliè subì, negli anni a seguire, continue angherie e devastazioni.

I Savoia

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Nel1391, grazie ai Savoia, la zona fu pacificata. Gli alladiesi chiesero ai loro signori, i Conti di Agliè, alcune concessioni e privilegi in cambio della fedeltà dimostrata all'epoca delTuchinaggio. Nel1448 vennero concessi gli statuti comunali. L'influenza dei Conti di Agliè crebbe via via e si estese aOzegna,Bairo,Salto Canavese,Torre,Rivarolo Canavese, e parte diPont Canavese. Agliè ebbe a subire danni a causa della guerra tra i Savoia e laFrancia, nella seconda metà del XVI° secolo. Quando, nel1561, fu firmata la pace, i Conti di Agliè giurarono fedeltà al ducaEmanuele Filiberto di Savoia.

Filippo San Martino di Agliè

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Filippo San Martino di Agliè, nato nel1604, nel1630 divenneluogotenente della Compagnia delleCorazze diVittorio Amedeo I; questi, morendo, lasciò un figlio (il futuroCarlo Emanuele II) troppo giovane per succedergli, per cui la madreCristina di Borbone-Francia, figlia diEnrico IV eMaria de' Medici, assunse lareggenza del Ducato. Nacquero così due fazioni: imadamisti e iprincipisti. Filippo si schierò con imadamisti, e divenne ministro, consigliere personale, e 'favorito' di Cristina, detta laMadama Reale. Per il sostegno dato al giovane Duca, avverso le pretese dei Principi Maurizio e Tommaso, Filippo fu incarcerato nel1640, su ordine delcardinale Richelieu, e liberato due anni dopo.Carlo Emanuele II, una volta salito al trono, gli ordinò di ritirarsi a vita privata. Morì a Torino nel 1667, e per suo volere, fu sepolto presso ilSanta Maria al Monte dei Cappuccini di Torino.

Il regno di Carlo Emanuele III

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Nel1764 il feudo di Agliè passò aCarlo Emanuele III, che lo rivendette al suo secondogenito Benedetto Maria Maurizio, Duca delChiablese. Questi incaricò l'architettoIgnazio Renato Birago di Borgaro di ricostruire e ampliare il castello, soprattutto sul lato verso la piazza. Tra il1767 ed il1775 venne edificata la galleria che collega la Chiesa Parrocchiale al Castello.

La dominazione napoleonica

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Durante la campagna di guerra in Italia diNapoleone Bonaparte, il paese, nel1796, venne occupato, e il castello depredato di mobili e suppellettili. Entrato nel1825 nei possessi diCarlo Felice, questi ne affidò il restauro all'architetto Michele Borda diSaluzzo, che ricavò all'interno anche un piccoloteatro.

Simboli

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Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 maggio 1963.[5]

«Stemma d'argento, a novelosanghe di azzurro, appuntate ed accollate, tre, tre, tre; alcapo del primo, caricato di unvolo spiegato al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Il Castello ducale

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Lo stesso argomento in dettaglio:Castello ducale di Agliè.

È conosciuta per l'importantecastello ducale che fa parte del circuito deicastelli del Canavese. Risalente alXII secolo, originariamente fu proprietà dei conti San Martino di Agliè.

Residenza estiva deiSavoia, il castello presenta una facciata monumentale con due rampe di accesso e con un ampio giardino con fontana. Attualmente è composto da ben 300 stanze, per la maggior parte arredate con mobili d'epoca. L'edificio è circondato da giardini all'inglese e all'italiana, e da un grande parco ricco di fiori rari ed alberi secolari, impreziositi da una fontana progettata dai fratelli Collino. Nel1939 i principi di Savoia-Genova vendettero allo stato il castello per la somma di 7 milioni di lire.

È stato il set delle riprese della fiction televisivaElisa di Rivombrosa.

Villa Il Meleto

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Un concerto per leGiornate europee del patrimonio 2012[6]

Villa Il Meleto (così chiamata perché il viale d'ingresso, e il terreno confinante, erano coltivati a frutteto) fu la residenza estiva del poetaGuido Gozzano.[7]

Costruzione risalente alla seconda metà dell'Ottocento, fu proprietà del deputatoMassimo Mautino. La villa fu donata dal senatore alla figlia Deodata in occasione delle sue nozze con l'ingegner Fausto Gozzano, e fu utilizzata come soggiorno estivo della famiglia, dopo il trasferimento della residenza aTorino[8][9] . Nel1904, Guido Gozzano e la madre iniziarono il restauro dell'edificio, fino a trasformarlo nelle forme attuali: una villa con balcone al primo piano e la facciata affrescata da glicini, secondo il gustoArt Nouveau diffuso in quegli anni; attorno, un giardino romantico, e poco distante il frutteto, e uno stagno con l'isoletta dellochalet (oggi demolito).[10]

La casa fu venduta nel1912 come nuda proprietà ad un contadino, il sig. Brunasso, rimanendo quindi alla famiglia Gozzano, la possibilità di continuare ad abitarla. Nel1945 la villa fu acquistata dalla signora Edvige Gatti Facchini. Nel1972 la villa passò al dottor Francesco Conrieri che la restaurò, facendo minuziose ricerche in modo da riportarla allo stato descritto da Gozzano nelle sue poesie.[11]

Purtroppo non è possibile visitare il frutteto, a causa di eventi atmosferici che hanno arrecato danno ad alcuni alberi secolari. Invece sono visitabili il giardino antistante la casa e, dentro l'edificio, ilsalotto di Nonna Speranza[12], la sala da pranzo, lo studio con la biblioteca, e la camera da letto del poeta.

A ricordo del poeta canavesano da alcuni anni vengono organizzati eventi culturali.[13]

Architetture religiose

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Chiesa di Santa Marta
Palazzo dei Conti Bardesono de Pavignano
  • Chiesa di Santa Marta.
    È un prezioso esempio di architetturabarocca, opera diCostanzo Michela, a cui si deve anche la costruzione del Santuario di Santa Maria delle Grazie a Macugnano. Molto particolare il campanile costruito con un'insolita pianta triangolare.
  • Parrocchiale di San Massimo.
    Sorge nella piazza Castello, e fu progettata daIgnazio Birago di Borgaro.
  • La Rotonda.
    In cima alla collina sorge ilSantuario di Santa Maria della Rotonda; eretta sui resti di un tempio pagano, la cappella primitiva fu ricostruita diverse volte fino alla forma attuale (finesecolo XVIII).
  • Chiesa di San Gaudenzio.
    Dal 1300 al 1580 fu la Parrocchiale di Agliè; sull'altare maggiore si può ammirare il Crocifisso ligneo, opera dello scultoreCarlo Giuseppe Plura diLugano (1663-1737); nella seconda cappella sul lato destro si trova la tomba diGuido Gozzano.
  • Santuario della Madonna delle Grazie.
    Progettato da Costanzo Michela su una cappella preesistente. È conosciuto anche comeTre Ciochè (Tre campanili), in quanto presenta una cuspide e due campanili.

Architetture civili

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  • Palazzo Facta, o 'de Pavignano'.
    Situato in Piazza Castello, sul lato opposto al Palazzo Ducale, e a fianco della Chiesa Parrocchiale, versa in pessimo stato di conservazione. Appartenne aiConti Bardesono de Pavignano, successivamente passò ai Savoia, allo Stato Italiano, e nell'anno 2017 a privati.
  • Setificio di Agliè.
    Costruito nel '700. Sorge lungo il torrente che attraversa il paese; ha un'interessante facciata laterale grezza, in pietrame, listata. Di notevole imponenza il portale settecentesco su piazza Setificio, dove è anche presente un peso a bilico ancora oggi utilizzato.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i datiIstat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti ad Agliè sono 257[15], così suddivisi per nazionalità (presenze più significative[16]):

  1. Romania, 147
  2. Cina, 54
  3. Marocco, 24

Cultura

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Annualmente, a inizio luglio, viene organizzato dall'Amministrazione Comunale l'evento "Calici", nell'ambito del Festival della Reciprocità delle Tre Terre Canavesane, che richiama numerosi produttorivitivinicoli del territorio e un importante numero di partecipanti.[17]

Economia

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L'economia del comune si basa sull'agricoltura, con una buona produzione diforaggi,cereali evino. Già nel Settecento Agliè fu centro industriale di una certa importanza: era infatti sede di un rinomatosetificio, che sfruttava un diffuso allevamento di bachi e arrivò a occupare da 2000 a 4000 operai, in prevalenza donne. Tra i suoi dirigenti va menzionatoLorenzo Valerio, collaboratore diCavour. Dopo l'elezione a deputato, nel1842, promosse ad Agliè la nascita di uno dei primi asili infantili e di un convitto per le donne del setificio.

Durante la seconda metà dell'Ottocento si sviluppò un'importante industriatessile, prima di proprietàsvizzera, poi della SocietàDe Angeli-Frua diMilano, che giunse ad avere più di 1500 dipendenti. Nelle frazioni sorsero aziende minori operanti nei settori meccanico ed elettronico.

Anche laOlivetti vi stabilì un'unità produttiva ad Agliè, dalla quale usciva la celeberrimaLettera 22.

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
14 giugno 198524 maggio 1990Aldo PagliaDemocrazia CristianaSindaco[18]
24 maggio 199024 aprile 1995Giovanni Rossilista civicaSindaco[18]
2 maggio 199514 giugno 1999Walter Acquadro-Sindaco[18]
14 giugno 199914 giugno 2004Walter Acquadrolista civicaSindaco[18]
14 giugno 20048 giugno 2009Giovanni Battista Rossilista civicaSindaco[18]
8 giugno 200926 maggio 2014Edi Franca Maria Gianottilista civicaSindaco[18]
26 maggio 201427 maggio 2019Marco Succiolista civica Agliè prima di tuttoSindaco[18]
27 maggio 2019in caricaMarco Succiolista civica Agliè prima di tuttoSindaco[18]

Sport

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La locale squadra di calcio è l'USD Agliè che milita nel campionato di prima categoria. I colori sociali sono bianco-azzurro; la divisa ricorda quella della nazionale argentina.

Il 24 maggio 2014 Agliè è stata sede di partenza della quattordicesima tappa del Giro d'Italia con la tappa Agliè-Oropa vinta da Enrico Battaglin.

Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Alessandro Mandolesi,Paesaggi archeologici del Piemonte e della Valle d'Aosta. Guida ai siti e ai musei dalla Preistoria al Tardoantico, Torino, Editurist, 2007, p. 208,ISBN 978-88-902381-0-9.
  5. ^Agliè, suArchivio Centrale dello Stato.URL consultato il 1º dicembre 2023.
  6. ^ Redazione,Concerto al Meleto e mostra dedicata a Gozzano-, sudamasio.it, 4 ottobre 2012.URL consultato il 15 maggio 2023.
  7. ^Paolo Mauri,Nei luoghi di Guido Gozzano. Saggi di geografia letteraria, Torino, Aragno Editore, 2012
  8. ^Walter Vaccari,La vita e i pallidi amori di Guido Gozzano, Milano, Omnia editrice, 1958
  9. ^Lilita Conrieri,Guido Gozzano. Il dolce paese che non dico, Daniela Piazza Editore, Torino, 1996
  10. ^Lilita Conrieri,Guido Gozzano. Un poeta in viaggio da Torino al Meleto di Agliè, Torino, Daniela Piazza Editore, 2007
  11. ^Aglie': Un Castello E La Sua “Corte”.
  12. ^Il salotto di Nonna Speranza, arredato instile liberty, è ricordato nella poesiaL'amica di Nonna Speranza. Cfr.Guido Gozzano: L'amica di Nonna Speranza(archiviato dall'url originale il 14 agosto 2012).
  13. ^Copia archiviata (PDF), susoveraedizioni.it.URL consultato il 15 marzo 2018(archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  14. ^Statistiche I.StatISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ^Dato Istat al 31/12/2017, sudemo.istat.it.URL consultato il 27 agosto 2018(archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  16. ^Dati superiori alle 20 unità
  17. ^Evento "Calici - Gusto è Cultura", suevients.com.URL consultato il 9 novembre 2023.
  18. ^abcdefghhttp://amministratori.interno.it/

Bibliografia

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  • Amedeo Grossi,Agliè, inGuida alle cascine, e vigne del territorio di Torino è suoi contorni, Tomo I, Torino, 1790, pp. 7-11.
  • Walter Vaccari,La vita e i pallidi amori di Guido Gozzano, Milano, Omnia Editrice, 1958
  • Marziano Guglielminetti,Introduzione a Gozzano, Laterza Editore, Roma-Bari, 1993
  • Lilita Conrieri,Il dolce paese che non dico, Torino, Daniela Piazza Editore, 1996
  • M. Masoero,Un nuovo astro che sorge.Giudizi 'a caldo' sulla Via del rifugio, Leo S. Olschki, Firenze 2007ISBN 978-88-222-5751-2
  • Lilita Conrieri,Guido Gozzano. Un poeta in viaggio da Torino al Meleto di Agliè, Torino, Daniela Piazza Editore, 2007
  • Paolo Mauri,Nei luoghi di Guido Gozzano. Saggi di geografia letteraria, Torino, Aragno Editore, 2012
  • L. Conrieri, M. Muzzolini, B. Quaranta, M. Michela,Guido Gozzano dalle Golose al Meleto (1916-2016), San Giorgio Canavese (Torino), Atene del Canavese editrice, 2016

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
Italia (bandiera)Comuni dellacittà metropolitana di Torino
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