Come numerosi altri simili se non uguali, il toponimo deriva dallatinovīcus "gruppo di case, villaggio". Si è denominato semplicemente Vigo sino alR.D. 23 gennaio 1930, n. 74[6].
Lo stemma del comune di Vigo di Cadore si blasona:
«troncato: nel primo, d'azzurro, alpino silvestreal naturale, posto tra due torrioni di pietra di due palchi, quadrati, con base piramidale, merlati alla guelfa chiusi e finestrati di nero, moventi dai due fianchi dello scudo, il tronco attraversato da catena di ferro ad anelli circolari in fascia, moventi da sopra la porta dei due torrioni, il tutto terrazzato di verde; nel secondo, di verde alla penna ed alla spada d'argento decussate.[7]»
Lo stemma è diviso in due: nella parte superiore vi è l'emblema comune ai paesi dellaMagnifica Comunità di Cadore; in quella inferiore, la penna e la spada incrociate, ricordano che Vigo è patria di uomini illustri per scienze e lettere ed è stato teatro di una battaglia il 14 agosto 1866, durante laIII guerra d'indipendenza, quando gli italiani sconfissero una colonna austriaca in localitàTreponti.[8]
Da segnalare anche la chiesa della Madonna della Difesa, opera diNicolò Ruopel ed edificata nel 1512 per assolvere il voto popolare del 19 luglio 1509 conseguente allo scampato pericolo di saccheggio per i fatti d'arme che interessarono il Cadore durante laGuerra della Lega di Cambrai
Notevole è poi lapieve di San Martino Vescovo (1559), con opere diCesare Vecellio, delBesarel, diTomaso Da Rin, pittore nativo di Laggio e l'organo Barbini -Aletti (1757-1894)[10], strumento storico di pregevole effetto fonico. Il 21 marzo 1208 Vigo fu, infatti, costituita al rango diecclesia (insieme alle altre matrici del Cadore:Ampezzo,San Vito,Valle,Domegge,Auronzo,Santo Stefano) derivate dall'unica antica pieve diPieve di Cadore, elevata già prima del 1247 ad arcidiaconato, retto da unarcidiacono eletto tra il clero cadorino. Nel 1347 il patriarcaBertrando di San Genesio, venuto in Cadore per riappropriare politicamente il territorio al Patriarcato, concesse il battistero alle 7 pievi e il titolo di plebanus al rettore del tempo Vendramino daLorenzago. La circoscrizione ecclesiastica dellapieve di San Martino di Vigo comprendeva Lorenzago eLozzo.È documentato (Vigo e il suo cardinale di G.M. Longiarù) che fin dal XIII secolo Vigo aveva una scuola retta da un sacerdote di nome Maurizio.
Rilevante sotto il profilo culturale è laBiblioteca Storica Cadorina fondata dal prof.Antonio Ronzon, eminente studioso di storia locale. La biblioteca conserva circa 550 pergamene e molti manoscritti di interesse storico. Nella collezione una delle tre copie della tesi di Magistero d'Arte (1946), stampata a torchio ai Carmini di Venezia, dell'artista graficoEronda, di famiglia lorenzaghese.
A Laggio, in localitàSalagona, è da ricordare lachiesa di Santa Margherita (1250?), unica testimonianza artistica della stessa famiglia feudale caminese sopravvissuta in tutto il Cadore, con affreschi bizantineggianti.
In territorio comunale si trova l'altopiano di Razzo, zona di interesse naturalistico e molto rinomata tra la comunità degli astrofili in quanto nella località di Casera Razzo a metà strada tra Laggio eSauris è possibile ammirare un cielo limpido ed incontaminato da alcuna forma di inquinamento luminoso.
Interessanti anche ilForte di monte Tudaio (dove nel 2023 è stato allestito un bivacco a cura della locale sezioneCAI[11]) e le postazioni militari dellaGrande Guerra in Col Cianpon.
Da qualche anno a Vigo si svolge il Palio di San Martino[12], in abiti medievali, tra i paesi di Vigo, Laggio,Pelòs,Lorenzago eLozzo per rievocare le antiche radici e la figura diAinardo di Vigo; sfilano i tamburini e gli sbandieratori più il corteo storico.
Il comune di Vigo di Cadore comprende le frazioni diLaggio (Lajo) ePelòs e la piccola Pinié. Curiosamente il capoluogo ha meno abitanti delle due frazioni. La parlata è di ceppoladino. L'antica pergamena datata 1186, conservata presso laBiblioteca Storica Cadorina, indica con Arvaglo l'insieme delleregole di Vigo, Laggio, Pelòs e Salagona. Vigo fu sede del centenaro di "Oltrepiave", uno dei dieci centenari in cui era diviso anticamente ilCadore, del quale condivide le principali vicissitudini storiche. Attualmente per Oltrepiave si intende il territorio geografico dei comuni di Vigo e di Lorenzago.
^ Carla Marcato,Vigo di Cadore, inDizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 702,ISBN88-11-30500-4.
^Suo successore come podestà fu Guecello da Pozzale dal 1321 al 1326 antenato delTiziano -Antonio Ronzon notizia riportata in: da Pelmo a Peralba 1875-1876.