Noto fin dall'VIII secolo, appare comeVicus Lodulfi (poiVigudulfum), probabilmente da un antico proprietario longobardo di nome Lodulfo. Fu sede di un'anticapieve dellaDiocesi di Pavia. Vidigulfo era in parte signoria di Bernardo, conte di Pavia, che ne fece dono allachiesa della Santissima Trinità diPavia; la restante parte pervenne aiMantegazza che l'assoggettarono all'abbazia diCampomorto e aiLandriani (signori di Landriano), che furono investiti del feudo di Vidigulfo nel 1329 dall'imperatoreLudovico il Bavaro per i servigi resi e per la fedeltà verso l'imperatore.
Inetà comunale, Vidigulfo e il suo castello furono coinvolti nelle dispute tra le città diPavia eMilano.[4]
I Landriani mantennero il feudo fino all'abolizione del feudalesimo. Nel 1396Gian Galeazzo Visconti concesse allaCertosa di Pavia molti fondi agricoli a Vidigulfo[5].
Ponte Lungo apparteneva anch'esso al vicariato milanese di Binasco; nel XVIII secolo non aveva feudatari. Fu unito a Vidigulfo nel 1842.
Cavagnera, nota fin dal XII secolo, era feudo dal XVI secolo dei Taverna, conti di Landriano. Nel 1872 il comune è soppresso e unito a Vidigulfo.
Mandrino compare nel1191 nel diploma con cui l'imperatoreEnrico VI stabilisce la giurisdizione di Pavia. Successivamente però fu incluso nel Vicariato di Binasco; nel XVIII secolo era feudo dei Maggi di Cremona. Nel 1872 il comune è soppresso e unito a Vidigulfo.
Vairano, noto fin dalXII secolo, fece parte del feudo di Landriano e nel 1688 fu acquistato dai Taverna, conti di Landriano. Nel XVIII secolo a Vairano (che faceva parte del vicariato di Binasco) furono uniti i comuni di Longuria, Longurietta e Bazzana. Nel 1863 prese il nome diVairano Pavese. Nel 1872 il comune venne soppresso e unito a Vidigulfo.
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 6 maggio 1940[6] e si ispira al blasone della famiglia Landriani.[7]
«D'argento, almastio di fortezza d'azzurro, murato di nero, torricellato di tre, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 5 ottobre 1974[6], è un drappo di azzurro.
Castello dei Landriani,[8] edificio con impianto a "U" costruito nelXIV secolo a partire dai resti di una precedente fortificazione anteriore di tre secoli. Esternamente, spicca l'arco a sesto acuto realizzato nella torre d'ingresso, la cuivolta ospita affreschi databili alXV secolo.[4]
Il comune che fin'oltre gli anni '70 dello scorso secolo aveva avuto un forte decremento demografico, per buona parte dovuto a emigrazioni, nell'ultimo ventennio è andato ripopolandosi quasi raddoppiando i suoi abitanti, passando dai 3 200 del 1990 ai 5 800 attuali. Comune di Vidigulfo precedente l'ampliamento del1872
^abVidigulfo, suArchivio Centrale dello Stato.URL consultato il 24 dicembre 2022.
^Lo stemma della famiglia Landriani era:d'oro al castello d'azzurro, torricellato di due pezzi, ognuno merlato di due alla ghibellina, aperto del campo, mattonato di nero e sormontato da un'aquila di nero, coronata del campo.