Ilverso libero (da non confondere con ilverso sciolto) è un verso che non rispetta per precisa scelta dell'autore uno schema metrico e ha dunque un numero variabile di sillabe.
Il fenomeno del verso libero si evidenzia soprattutto nel periodo tra l'Ottocento e il Novecento nel momento di una accentuata rivoluzione dellinguaggio dell'arte che non interessa solamente laletteratura ma anche lapittura, lascultura e lamusica.
È chiamato 'libero', poiché non si basa su un numero fisso disillabe e si può applicare a diverse realtà metriche.
Questo tipo di verso, che viene così a esser privo di una costante identità metrica, si ritrova nellapoesia delle origini, neilaudari delDuecento o nellapoesia delNovecento.
È un pregiudizio molto diffuso che il verso libero sia da identificare con l'unica vera (e pura) poesia in àmbito contemporaneo, e che le cosiddette "forme chiuse" siano da rigettare in quanto portatrici di un effetto eccessivamente retorico.
Alcuni studiosi, in particolarePier Vincenzo Mengaldo, sostengono che non si possa parlare diverso libero, ma che si debba piuttosto parlare dimetrica libera opoesia libera, sottolineando come sia necessario considerare un'opera lirica completa, e non solo il verso singolo, per poter valutare correttamente la sua appartenenza alla categoria della poesia libera. Questo vale specialmente per quanto riguarda la poesia novecentesca.
Soprattutto nellapoesia italiana del Novecento nei confronti delle tradizionali forme metriche si è attuato un rapporto molto più libero. Sotto il nome diverso libero viene compresa ogni forma di versi che, a differenza di quanto avveniva fino all'Ottocento, non rispondono alla regolarità di sillabe, accenti eforme strofiche e che comprendono diversi tipi dimetro.
La categoria del verso libero può essere schematizzata in tre differenti tipologie, anche se la realtà risulta essere molto più flessibile potendo essere quasi tutti i tipi di verso libero mescolati.
Si distinguono principalmente:
- La polimetria, che consiste nell'uso di versi regolari, per quanto riguarda le sillabe e il ritmo, ma che all'interno dellapoesia si susseguono in modo imprevedibile, senza costituire strofe regolari.
- L'anisosillabismo, quando si formano, su una struttura ritmica regolare, un numero di sillabe maggiori o minori, rispetto a quelle tradizionali, determinando una lunghezza variabile del verso.
- Ilverso-frase, che varia per numero di battute, accenti ed estensione e che coincide con la pausa creando effetti sentenziosi.
- Ilverso lineare, il cui carattere metrico viene affidato solamente allo spazio bianco e che può essere rappresentato con una pausa nella dizione.
- Gustave Kahn,Le Vers libre, Parigi, 1923.