
Premio Viareggio1955Vasco Pratolini (Firenze,19 ottobre1913 –Roma,12 gennaio1991) è stato unoscrittoreitaliano.
(Vasco Pratolini,Cronaca familiare,1947)
Vasco Pratolini nacque nel 1913 a Firenze, nel quartiere popolare di via de' Magazzini, da una famiglia operaia. I genitori sono Ugo Pratolini (1885-1967), commesso nel negozio di colori e articoli da disegno Zolfanelli & Neri di via de’ Calzaioli, e Nella Casati (1892 circa-1918), sarta in un atelier in piazza Sasso di Dante. Nel 1915, all’ingresso dell’Italia in guerra, il padre fu richiamato e, ferito nell’autunno del 1917, trascorse la convalescenza a Parma dove la moglie lo raggiunse e dove fu concepito il secondo figlio, che nacque il 14 giugno 1918 e cui furono dati i nomi di Dante Renato Dino, ma fu poi chiamato Ferruccio dalla famiglia cui fu affidato. Il 12 luglio morì la madre, colpita dall’epidemia di ‘spagnola’ e da un attacco di meningite. La partenza del padre per la guerra lo costrinse a vivere dai nonni materni Pio e Rosa Casati, presso i quali restò anche dopo il secondo matrimonio contratto dal padre con Erica Giannetti al rientro dal conflitto; compì gli studi elementari dapprima presso le Scuole pie fiorentine, dalle quali venne espulso per indisciplina, poi nella scuola elementare pubblicaU. Peruzzi, in via Magliabechi. Nel 1921 nasce il fratellastro Nello. Dai dodici ai diciotto anni, dopo la morte del nonno, avvenuta nel maggio 1925, fu costretto ad interrompere gli studi a causa di gravi problemi economici, che lo costrinsero ad esercitare fino al 1931 i mestieri più disparati[1] per sopravvivere: garzone di bottega, venditore ambulante, barista, non trascurando mai il suo grande amore per i libri. Lesse inizialmenteDante eAlessandro Manzoni, poiJack London,Charles Dickens,Mario Pratesi,Federigo Tozzi, e crebbe in un ambiente letterario fiorentino influenzato dalla rivistaSolaria e dai movimenti cattolici francesizzanti.[2]
Si impegnò a fondo nel miglioramento della propria formazione culturale che gli studi irregolari non avevano consentito di coltivare adeguatamente; in questa prospettiva si colloca negli anni 1927-1928 la frequenza di un corso serale di lingua eletteratura francese presso il Circolo filologico, in piazza dei Peruzzi, e proprio a questi anni risalgono le sue prime esperienze di scrittore. Lasciata alla fine del 1929 la casa di via del Corno, dove era andato ad abitare con la nonna nel 1926, si trasferì nell'abitazione del padre, vicina allo studio del pittoreOttone Rosai. L'amicizia con quest'ultimo risultò di fondamentale importanza per Pratolini, che proprio grazie a Rosai compì le prime scoperte letterarie. Inoltre, frequentando lo studio di Rosai, si legò in amicizia con i suoi giovani allievi - quali Bruno Becchi e Renzo Grazzini - e conobbeAldo Palazzeschi eRomano Bilenchi. Da questo momento Pratolini decise di dedicarsi agli studi e all'attività letteraria. Durante i primi anni trenta iniziò a dedicarsi da autodidatta alla lettura e scrisse i primi racconti; dal 1932 cominciò a collaborare con il settimanaleIl Bargello,fondato nel 1929 daAlessandro Pavolini, nel quale pubblicò alcuni racconti, poi in gran parte ristampati, recensioni di libri, film, spettacoli teatrali, mostre di pittura ma soprattutto articoli di carattere politico-culturale.[1]
Nell'aprile 1935, affaticato dal troppo lavoro e della vita sregolata, Pratolini si ammalò ditubercolosi polmonare e fu ricoverato nei sanatori Villa delle Rose e Villa Bellaria di Arco (Trento) e poi nel complesso sanatoriale Abetina-Villa Bombardieri di Sondalo, in Valtellina, dal quale uscì definitivamente guarito nel 1937. Tornato a Firenze riprese a frequentare Elio Vittorini e Romano Bilenchi. Al caffèGiubbe rosse conobbeEugenio Montale. Nel 1938, insieme adAlfonso Gatto ed Enrico Vallecchi, diede vita alla breve, ma eccezionale esperienza di «Campo di Marte», la rivista intorno alla quale si raccolsero le forze più vive dell'ermetismo italiano che, dopo solo un anno di vita, sarà costretta dallacensurafascista a sospendere le pubblicazioni; nel numero di ottobre dello stesso anno della rivista «Letteratura», fondata e diretta daAlessandro Bonsanti, pubblicòPrima vita di Sapienza, poi confluito, in versione accorciata, inTappeto verde.[1]
Nell'ottobre 1939, si trasferì a Roma dove trovò impiego presso la Direzione generale delle belle arti del Ministero dell'educazione nazionale; per integrare lo stipendio ministeriale fu costretto comunque a cercare nuove collaborazioni editoriali. Nell'aprile 1941 sposò Cecilia Punzo, una giovane attrice napoletana. Negli stessi giorni uscì, presso l'editoreVallecchi di Firenze,Il tappeto verde, un libretto in cui Pratolini raccolse quanto della sua produzione gli premeva in quel momento salvare, a cui seguono:Via de' Magazzini (1942), edito anch'esso presso Vallecchi,Le amiche (1943),Il Quartiere (1944).[1]Nell'ottobre 1941, ilMinistero dell'educazione nazionale lo nominò professore distoria dell'arte presso ilConservatorio "G. Verdi" di Torino, prima di essere distaccato nel 1943 all'Istituto d'arte "A. Venturi" di Modena. Risiedette per un mese circa a Parma e successivamente aFermo, presso una sorella della moglie, dove mise mano ad una prima stesura diCronache di poveri amanti.[1]Nel luglio seguente tornò a Roma, dove strinse contatti con intellettuali militanti comunisti, iniziando così la propria partecipazione allaResistenza. Dal settembre 1943 fino al giugno dall'anno successivo fu responsabile politico delPartito Comunista Italiano (PCI) per il settore Flaminio-Ponte Milvio.[1]
Nel 1944 nacque la figlia Aurelia. In questo periodo partecipò ai lavori per la fondazione della casa editrice La nuova biblioteca, che nel dicembre 1944 pubblicòIl Quartiere. Tra l'autunno 1944 e la primavera del 1945 lavorò conLuchino Visconti,Michelangelo Antonioni,Giuseppe De Santis eAntonio Pietrangeli alla sceneggiatura di un film che Visconti non avrebbe peraltro mai portato a termine. Nel luglio 1945 morì il fratello Ferruccio e nello stesso mese Pratolini andò a vivere a Milano, dove era stata trasferita la redazione de «La settimana», restandovi fino alla fine dell'anno e collaborando al quotidiano «Milano Sera». Alla fine del 1945, decise di abbandonare il giornalismo e si trasferì a Napoli dove, insegnando storia dell'arte presso l'Istituto statale d'arte Filippo Palizzi, rimase fino ai primi mesi del 1952. Interrotta nel frattempo la stesura diCronache di poveri amanti, si dedicò aCronaca familiare, opera scritta di getto tra il dicembre 1945 e il gennaio 1946. Riprese quindi la stesura, per l'ultima e decisiva volta, delleCronache, che finì di scrivere a settembre. Nel dicembre dello stesso anno tornò a Milano, in cerca di collaborazioni e nella speranza di essere assunto a «Tempo», settimanale diretto da Arturo Tofanelli. Il 5 gennaio 1947, il manoscritto diCronache di poveri amanti ricevette a Lugano il premio Libera stampa 1946.[1]

Di ritorno a Napoli dette un'ultima revisione alleCronache e si mise a lavorare al saggio-inchiesta suFirenze Cronache fiorentine 20º secolo, destinato ad un numero speciale sull'Italia della rivista franceseLes Temps Modernes, fondata daJean-Paul Sartre, edito anche nel dicembre 1947 daElio Vittorini ne «Il Politecnico»; ad ottobre, pressoMondadori, pubblicòMestiere da vagabondo. In questo periodo progettò due romanzi, entrambi non portati a termine:Il sabato è festa - una sorta di continuazione in ambiente studentesco e non operaio delQuartiere - eCronaca napoletana. Nell'ottobre 1947 cominciò a scrivereUn eroe del nostro tempo; aderì quindi all'Alleanza della cultura, fondata a Firenze il 20 febbraio 1948, e nel settembre dello stesso anno scrisseLe ragazze di Sanfrediano, che sarebbe apparso nella rivista romana «Botteghe Oscure».[1]
Nel 1949 uscironoUn eroe del nostro tempo (febbraio) e la seconda edizione diVia de' Magazzini (maggio). Con Luchino Visconti eSuso Cecchi d'Amico lavorò al trattamento e alla sceneggiatura diCronache di poveri amanti, idea cinematografica poi lasciata da Visconti e ripresa daCarlo Lizzani che vi avrebbe ricavato uncelebre film uscito nel 1954.[1]
Nell'aprile 1950 si recò a Parigi in occasione dell'uscita della traduzione francese diCronache di poveri amanti. Nel novembre 1951 si ritirò nella solitudine diProcida, dove rimase fino a metà gennaio 1952 per lavorare aUna storia italiana. Sempre nel 1952 si pose in aspettativa dall'insegnamento, lasciò Napoli e nell'aprile si trasferì definitivamente a Roma, dove continuò a lavorare aUna storia italiana, che sarebbe poi divenutaMetello. Dall'aprile al novembre 1952 fu nella redazione del settimanale «Vie Nuove» comecritico d'arte. In ottobre pubblicò, presso le edizioni Atlante di Roma, i raccontiGli uomini che si voltano eDiario di Villa Rosa, poi confluiti nelDiario sentimentale, edito da Vallecchi nel 1956. Nel 1952 apparve la prima edizione in volume deLe ragazze di Sanfrediano e nel luglio 1954 uscì, presso le Edizioni di cultura sociale di Roma,Il mio cuore a Ponte Milvio. Nel febbraio 1955, presso Vallecchi, vide la luceMetello, primo volume della trilogiaUna storia italiana; al romanzo fu assegnato ilpremio Viareggio. Nel 1956 presso Vallecchi pubblicòDiario sentimentale, l'ultimo libro di Pratolini stampato dal vecchio editore fiorentino. Nell'ottobre 1956 si recò inPolonia, dove partecipò al congresso dell'Unione degli scrittori. Il 7 giugno 1957 l'Accademia Nazionale dei Lincei gli conferì ilpremioAntonio Feltrinelli per le Lettere.[1]
Durante l'estate 1958 collaborò con Luchino Visconti e Suso Cecchi d'Amico al soggetto diRocco e i suoi fratelli, film che sarebbe uscito nel 1960. Nei mesi di novembre e dicembre 1958 aCapri pose fine aLo scialo - seconda opera della trilogiaUna storia italiana -, che avrebbe continuato a rivedere fino al febbraio 1960; il romanzo venne edito presso Mondadori, suo nuovo editore, nel maggio 1960 e nell'anno successivo vinse il Premio internazionale Veillon. Cominciò quindi a lavorare al terzo volume diUna storia italiana, che nell'ottobre 1966 sarebbe uscito presso Mondadori col titoloAllegoria e derisione, e aGli anni belli, poi edito nel 1963 comeLa costanza della ragione, libro che ricevette ilPremio Marzotto. Nel 1967 pubblicò nell'«Almanacco dello Specchio» dodici poesie sotto il titolo diCalendario del '67 e preparò per gliOscar Mondadori un'edizione profondamente riveduta deLo scialo, poi stampata nel marzo 1976. Nel 1980 raccolse neIl mannello di Natascia gli inediti versi giovanili. Nel 1982 lavorò alla revisione diAllegoria e derisione, la cui edizione sarebbe uscita nel febbraio 1983 sempre nella collana degli Oscar. L'11 giugno 1983 la facoltà di Magistero dell'Università di Firenze gli conferì lalaurea honoris causa. Nel 1985 pubblicòIl mannello di Natascia e altre cronache in versi e prosa (1930-1980), in cui confluirono i versi scritti negli ultimi anni con l'aggiunta delle precedenti raccolte poetiche; il libro ricevette il premio Viareggio per la poesia. Il 6-7 luglio 1985, in occasione di un convegno suPratolini e il cinema, il Comune di Firenze gli consegnò il Fiorino d'oro. Nel 1988 gli furono assegnati il Premio Letterario Ori di Taranto-Una vita per il romanzo e ilPremio Pirandello per la narrativa. Ricevette inoltre il premio Penna d'oro dellaPresidenza del Consiglio dei ministri.[1]
A seguito dell'aggravarsi delle condizioni di salute, Vasco Pratolini morì nella sua casa romana la mattina del 12 gennaio 1991. È sepolto alCimitero delle Porte Sante presso labasilica di San Miniato al Monte diFirenze.[1]
Tra le opere più importanti:Cronaca familiare (1947),Cronache di poveri amanti (1947) eMetello (1955).
InCronaca familiare[3] Pratolini prosegue il cammino iniziato conIl tappeto verde, scandendo le tappe della sua fanciullezza patetica e avventurosa attraverso la narrazione della genesi e dello sviluppo, fino al tragico epilogo, della sua difficile relazione con il fratello Ferruccio. I due vengono separati nei primi anni dell'infanzia, dopo la morte prematura della madre, e Ferruccio è allevato dal maggiordomo di un ricco barone inglese, che gli impartisce un'educazione rigorosa e severa; Vasco è invece allevato con grande affetto dalla nonna. I due fratelli si ritrovano dopo alcuni anni, e un delicato affetto fraterno cancella le antiche incomprensioni. La scrittura di Pratolini è tersa e sorvegliata, improntata a un sapiente e raffinato lirismo, vicino al ritmo della prosa d'arte.
Cronache di poveri amanti è un romanzo ambientato quasi interamente in Via del Corno, negli anni 1925-1926. I personaggi sono i consueti del repertorio pratoliniano: giovani proletari alle prese con esperienze sentimentali e con la durezza della loro difficile condizione sociale. Sullo sfondo si apre lo scenario della Firenze nei primi anni del fascismo, una città in lotta per l'affermazione di ideali politici e umani contrastanti. Come in quasi tutti gli altri romanzi di Pratolini l'ambientazione storica è la cornice esterna di storie soggettive e di vicende sentimentali, e consente al lettore di entrare in contatto con un periodo ormai trascorso e di riviverne l'atmosfera e gli umori. Pratolini, in questo romanzo a sfondo autobiografico, descrive lo sconvolgimento della realtà popolare fiorentina negli anni dell'affermazione del fascismo, legando la storia di Firenze alle drammatiche vicende italiane.
Un eroe del nostro tempo narra la dolorosa storia di una vedova costretta a trasferirsi in una via di Firenze in cui non conosce nessuno e dove fatica ad inserirsi: ella ha sempre avuto al suo fianco persone dal carattere forte (prima il padre e poi il marito) le quali le hanno sempre consigliato di diffidare degli sconosciuti, soprattutto se non appartengono a un determinato partito politico: quello fascista. La donna vive così le sue prime settimane segregata nella sua nuova abitazione, senza parlare con nessuno. Le sottili mura del suo appartamento le permettono di sentire ciò che avviene nella casa vicina ed ella inizia a seguire con attenzione sempre maggiore i movimenti del giovane Sandro, un ragazzo rimasto orfano del padre, costretto a diventare adulto prima del tempo. Tra i due inizia una relazione che porterà la donna, succube del forte carattere del giovane, ad annullare sé stessa per il suo innamorato. Sullo sfondo, soprattutto nelle vicende che riguardano la vita lavorativa di Sandro, riemerge una Firenze dilaniata dalla lotta tra fascismo e comunismo. Con questa opera incomincia il trapasso da un lirismo-regionale ad una "storia italiana" che verrà poi espanso nei lavori successivi.
Metello racconta la storia di Metello Salani, un orfano allevato da contadini che si trasferisce ancora ragazzo aFirenze per trovare lavoro. Partecipa a degli scioperi, al movimento socialista e al nascente movimento operaio nel periodo che intercorre fra il1875 ed il1902. In parallelo si sviluppano le vicende affettive del protagonista che finirà per sposare Ersilia.Metello è il primo volume di una trilogia che si intitolaUna storia italiana e che comprende come secondo capitoloLo scialo e come epilogoAllegoria e derisione.
ConLo scialo lo scrittore descrive la storia della borghesia ai tempi dell'avvento del regime fascista. Il protagonista rinuncia ai suoi ideali giovanili socialisti per opportunismo e convenienza. Ma al centro dell'attenzione dell'autore vi è proprio la borghesia, che grazie al fascismo raggiunge una posizione di privilegio sociale. Rispetto al capitolo precedente della trilogia, la struttura del romanzo appare più composita e meno compatta.
Pratolini ha curato opere diMario Pratesi (L'eredità),Victor Hugo (Cose viste),Charles-Louis Philippe (Bubu di Montparnasse),Jules Supervielle (Il ladro di ragazzi),Raffaele Viviani (Poesie) e due antologie per la scuola media:Quello che scoprirai (in collaborazione con Luigi Incoronato, Vallecchi, 1953) eIl Portolano (con Sergio Checconi e Franco Mollia, Calderini, 1983).
Vasco Pratolini è un autore che ha tentato di tradurre l'atmosfera neorealista in una precisa poetica. È uno degli iniziatori delneorealismo, la corrente della quale furono massimi esponentiItalo Calvino,Elio Vittorini eCesare Pavese.
La produzione letteraria giovanile risente dell'ambiente fiorentino in cui Pratolini si era formato. Nei suoi racconti si coglie un aspetto originale, tipico del suo stile, che lo differenzia da tutti gli altri scrittori neorealisti; si nota infatti un forte impatto narrativo e una riscoperta della realtà cittadina non contrapposta al mondo contadino, ma descritta come luogo corale di sentimenti (amore, amicizia e solidarietà) ed esperienze comuni ad ogni uomo. Successivamente, grazie anche all'esperienza politica della Resistenza ed al clima che contraddistingue ildopoguerra, la produzione di Pratolini si consolidò sempre più verso un tipo di racconto che si allarga via via dalla città alla storia collettiva.
Il romanzo di Pratolini accolto dal maggiore successo di pubblico fuMetello, stampato nel 1955, che si aggiudicò ilPremio Viareggio.[4]
L'archivio Vasco Pratolini è suddiviso in due parti: la prima, donata dalla famiglia, viene conservata presso ilGabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux (Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti);[5] la seconda, costituita da manoscritti/dattiloscritti e altri materiali, viene conservata presso l'Università degli Studi di Siena, Facoltà di lettere e filosofia, Biblioteca.[6]
Altri progetti
| Vincitori delPremio Viareggio per la narrativa | |
|---|---|
| 1930-1950 | Anselmo Bucci eLorenzo Viani, 1930 •Corrado Tumiati, 1931 •Antonino Foschini, 1932 •Achille Campanile, 1933 •Raffaele Calzini, 1934 •Mario Massa eStefano Pirandello, 1935 •Riccardo Bacchelli, 1936 •Guelfo Civinini, 1937 •Vittorio Giovanni Rossi eEnrico Pea, 1938 •Arnaldo Frateili,Orio Vergani eMaria Bellonci, 1939 •Silvio Micheli eUmberto Saba, 1946 •Antonio Gramsci, 1947 •Aldo Palazzeschi eElsa Morante, 1948 •Arturo Carlo Jemolo, 1949 •Francesco Jovine eCarlo Bernari, 1950 |
| 1951-1975 | Domenico Rea, 1951 •Tommaso Fiore (Anna Banti eGiovanni Comisso, Premi speciali), 1952 •Carlo Emilio Gadda (Anna Maria Ortese, Premio speciale), 1953 •Rocco Scotellaro (Giuseppe Raimondi, Premio speciale), 1954 •Vasco Pratolini, 1955 •Carlo Levi eGianna Manzini, 1956 •Italo Calvino,Arturo Tofanelli eNatalia Ginzburg, 1957 •Tommaso Landolfi, 1958 •Marino Moretti, 1959 •Giovanni Battista Angioletti eLaudomia Bonanni, 1960 •Alberto Moravia, 1961 •Giorgio Bassani, 1962 •Antonio Delfini, 1963 •Giuseppe Berto, 1964 •Goffredo Parise, 1965 •Raffaello Brignetti, 1967 •Libero Bigiaretti, 1968 •Fulvio Tomizza, 1969 •Nello Saito, 1970 •Ugo Attardi, 1971 •Romano Bilenchi, 1972 •Achille Campanile, 1973 •Clotilde Marghieri, 1974 •Paolo Volponi, 1975 |
| 1976-2000 | Mario Tobino, 1976 •Davide Lajolo, 1977 •Antonio Altomonte, 1978 •Giorgio Manganelli, 1979 •Stefano Terra, 1980 •Enzo Siciliano, 1981 •Primo Levi, 1982 •Giuliana Morandini, 1983 •Gina Lagorio, 1984 •Manlio Cancogni, 1985 •Marisa Volpi, 1986 •Mario Spinella, 1987 •Rosetta Loy, 1988 •Salvatore Mannuzzu, 1989 •Luisa Adorno, 1990 •Antonio Debenedetti, 1991 •Luigi Malerba, 1992 •Alessandro Baricco, 1993 •Antonio Tabucchi, 1994 •Maurizio Maggiani, 1995 •Ermanno Rea, 1996 •Claudio Piersanti, 1997 •Giorgio Pressburger, 1998 •Ernesto Franco, 1999 •Giorgio van Straten eSandro Veronesi, 2000 |
| 2001-oggi | Niccolò Ammaniti, 2001 •Fleur Jaeggy, 2002 •Giuseppe Montesano, 2003 •Edoardo Albinati, 2004 •Raffaele La Capria, 2005 •Gianni Celati, 2006 •Filippo Tuena, 2007 •Francesca Sanvitale, 2008 •Edith Bruck, 2009 •Nicola Lagioia, 2010 •Alessandro Mari, 2011 •Nicola Gardini, 2012 •Paolo Di Stefano, 2013 •Francesco Pecoraro, 2014 •Antonio Scurati, 2015 •Franco Cordelli (Lucio d'Alessandro, Premio speciale), 2016 •Gianfranco Calligarich, 2017 •Fabio Genovesi eGiuseppe Lupo, 2018 •Emanuele Trevi, 2019 •Paolo Di Paolo, 2020 •Edith Bruck, 2021 •Veronica Raimo, 2022 •Niccolò Ammaniti, 2023 •Silvia Avallone, 2024 •Diego De Silva, 2025 |
| Vincitori delPremio Viareggio per la poesia | |
|---|---|
| 1948-1975 | Sibilla Aleramo, 1948 •Ugo Moretti eBiagio Zagarrio, 1949 •Corrado Govoni, 1950 •Attilio Bertolucci, 1951 •Giorgio Caproni (Premio "Savinio" per la poesia), 1952 •Raffaele Carrieri, 1953 •Carlo Betocchi, 1955 •Giacomo Noventa, 1956 •Pier Paolo Pasolini,Sandro Penna eAlberto Mondadori, 1957 •Salvatore Quasimodo, 1958 •Giorgio Caproni (Giuseppe Villaroel, Premio speciale per la poesia), 1959 •Paolo Volponi, 1960 •Alfonso Gatto, 1966 •Diego Valeri, 1967 •Giorgio Vigolo, 1968 •Giovanni Giudici, 1969 •Nelo Risi, 1970 •Libero de Libero, 1971 •Ignazio Buttitta, 1972 •Ferdinando Camon, 1973 •Rossana Ombres, 1974 •Leonardo Sinisgalli, 1975 |
| 1976-2000 | Dario Bellezza, 1976 •Tommaso Landolfi, 1977 •Mario Luzi, 1978 •Andrea Zanzotto, 1979 •Luciano Erba, 1980 •Maria Luisa Spaziani, 1981 •Vittorio Sereni, 1982 •Maurizio Cucchi, 1983 •Antonio Porta, 1984 •Vasco Pratolini, 1985 •Mario Socrate (Agostino Richelmy, Premio speciale per la poesia), 1986 •Valerio Magrelli, 1987 •Raffaello Baldini, 1988 •Attilio Bertolucci, 1989 •Cesare Viviani, 1990 •Gabriella Leto, 1991 •Franco Marcoaldi, 1992 •Pier Luigi Bacchini, 1993 •Giovanni Raboni, 1994 •Elio Pagliarani, 1995 •Alda Merini, 1996 •Franca Grisoni, 1997 •Michele Sovente, 1998 •Patrizia Cavalli, 1999 •Tiziano Rossi, 2000 |
| 2001-oggi | Michele Ranchetti, 2001 •Jolanda Insana eLudovica Ripa di Meana, 2002 •Roberto Amato, 2003 •Livia Livi eMaria Marchesi, 2004 •Milo De Angelis, 2005 •Giuseppe Conte, 2006 •Silvia Bre, 2007 •Eugenio De Signoribus, 2008 •Ennio Cavalli, 2009 •Pierluigi Cappello, 2010 •Gian Mario Villalta, 2011 •Antonella Anedda, 2012 •Enrico Testa, 2013 •Alessandro Fo, 2014 •Franco Buffoni, 2015 •Sonia Gentili, 2016 •Stefano Carrai, 2017 •Roberta Dapunt, 2018 •Renato Minore, 2019 •Luciano Cecchinel, 2020 •Flavio Santi, 2021 •Claudio Damiani, 2022 •Vivian Lamarque, 2023 •Stefano Dal Bianco, 2024 •Mariangela Gualtieri, 2025 |
| Vincitori delPremio Feltrinelli | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Premio riservato a cittadini italiani |
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| Premi internazionali |
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| Premio per un'impresa di alto valore morale e umanitario | Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia (1954) ·Unione nazionale per la lotta contro l'analfabetismo (1959) ·Coretta Scott King (1969) ·Piccola Casa della Divina Provvidenza «Il Cottolengo» (1975) ·Fondazione Giorgio Cini (1980) ·Marcello Candia (1982) ·Pugwash Conferences on Science and World Affairs (1987) ·Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa (1992) ·Lacor Hospital (1995) ·Pamoja Trust (2000) ·Operation Smile (2001) ·Associazione Amici di Adwa (2002) ·Emergency (2003) ·Associazione Gigi Ghirotti (2004) ·Pia Sociedade de Padre Nicola Mazza (2008) · Remedial Education Center di Gaza -TWAS, the academy of sciences for the developing world -Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (2010) ·Water for Life (2011) ·Luigi Greco (2012) · Progetto Ortopedico dellaCroce Rossa Internazionale (2013) ·Comune di Lampedusa (2014) · Associazione "Artemisia" Onlus (2015) · Programma DREAM dellaComunità di Sant'Egidio (2016) ·Associazione Missionaria Solidarietà e Sviluppo eFondazione Francesca Rava (2017) · Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin onlus (2018) · Associazione Rete dei Comuni Solidali (2019) ·Gruppo Abele (2020) · Comunità Solidali nel Mondo (2021) ·Medici senza frontiere eServizio missionario giovani (2022) · Associazione Francesco Realmonte Onlus (2023) | ||||||||||
| Premio Feltrinelli Giovani | Antonino Milone (2017) ·Francesca Ferlaino (2017) ·Alessio Figalli (2017) ·Carlotta Giorgi (2017) · Anna Anguissola (2018) ·Luca Fiorentini (2018) · Carlotta Rinaldo (2018) ·Carlo D'Ippoliti (2018) ·Edoardo Mosconi (2019) ·Omar Bartoli (2019) ·Raffaele Dello Ioio (2019) ·Simone Fatichi (2019) ·Lorenzo Mainini (2020) ·Nicola Usula (2020) ·Guillaume Alonge (2020) ·Salvatore Carannante (2020) ·Claudio Grillo (2021) ·Luca Pagani (2021) ·Matteo Lucchini (2021) ·Guido De Philippis (2021) ·Enrico Lavezzo (2021) ·Luca Di Franco (2022) ·Stefano Resconi (2022) ·Carlo Maria Masieri (2022) ·Ivano Cardinale (2022) ·Calogero Maria Oddo (2023) ·Raffaele Cucciniello (2023) ·Michele Carugno (2023) | ||||||||||
| Vincitori delPremio Marzotto (1951-1968) | |
|---|---|
| Pittura | 1953Carlo Carrà · 1954Filippo de Pisis · 1955Silvio Livio Rossi · 1956Felice Carena · 1958Giuseppe Santomaso · 1960Renato Guttuso · 1962Lucio Fontana,Sebastian Matta · 1964Alberto Burri,Wilfredo Lam · 1966Arman |
| Letteratura | 1951Amedeo Maiuri · 1952Giovanni Papini · 1953Guelfo Civinini,Corrado Govoni,Aldo Palazzeschi · 1954Alberto Moravia · 1955Ardengo Soffici · 1956Bruno Cicognani,Eugenio Montale · 1957Mario Luzi,Umberto Saba (postumo) · 1959Riccardo Bacchelli · 1961Gianna Manzini · 1963Vasco Pratolini · 1965Ignazio Silone |
| Letteratura per ragazzi | 1955Folco Quilici · 1956 Guglielmo Bonuzzi,Pietro Sissa, Francesco Valori · 1957 Dino Salvatore Berretta, Roberto Costa |
| Filologia | 1952Margherita Guarducci |
| Medicina e Chirurgia | 1954 Francesco Cedrangolo,Silvio Garattini, Tommaso Lucherini,Pietro Valdoni · 1957Michele Arslan, Ida Bianco,Vittorio Erspamer, Ezio Silvestroni, Luigi Villa · 1959 Sergio Abeatici, Luigi Campi, Raoul De Nunno, Francesco Morino, Gian Franco Rossi, Alberto Zanchetti · 1961 Giovanni Marcozzi · 1963 Vincenzo G. Longo · 1965 Enrico Greppi · 1967Giovanni Felice Azzone |
| Musica | 1956Mario Zafred · 1960Ildebrando Pizzetti · 1962Jacopo Napoli · 1964Giselher Klebe · 1966Franco Donatoni · 1968 Marius Constant |
| Economia | 1952Marco Fanno · 1953Rodolfo Benini · 1954Corrado Gini · 1956Luigi Einaudi · 1958Pasquale Jannaccone · 1960Costantino Bresciani Turroni · 1962Giorgio Mortara · 1965Gustavo Del Vecchio · 1967Pasquale Saraceno |
| Teatro | 1955Federico Zardi · 1957Luigi Squarzina · 1959Giorgio Prosperi · 1961Diego Fabbri · 1963Domenico Campana · 1966 Paul Willems · 1968Natalia Ginzburg |
| Giornalismo | 1951Yvon De Begnac · 1955Luigi Romersa,Nantas Salvalaggio · 1956 Corrado Calvo, Corrado Pizzinelli,Giuseppe Ravegnani, Giorgio Vecchiato · 1957Indro Montanelli,Vittorio Zincone · 1959Luigi Emery · 1961Luigi Barzini · 1965Egisto Corradi,Alberto Ronchey,Dario Zanelli · 1967Gaspare Barbiellini Amidei,Giuseppe Maranini,Alberto Giovannini |
| Premio Editoriale | 1953Arnoldo Mondadori · 1956Neri Pozza, Francesco Vallardi, Enrico Vallecchi · 1957 Luciano De Feo, Mario Pozzi · 1959 Fernando Vallerini · 1960Antonino Giuffrè · 1961Paolo Boringhieri, Lia Minneci La Vecchia, Arnoldo Mondadori, Vieri Paoletti · 1964 Sebastiano Genovese |
| Storia e Filosofia | (S) 1952Gioacchino Volpe · 1956Carlo Guido Mor · 1961Luigi Salvatorelli · (F) 1953Ugo Spirito,Luigi Stefanini · 1959Rodolfo Mondolfo |
| Agraria e Alimentazione | (Ag) 1952 Renato Perotti · 1953 Gino Passerini · 1954Arrigo Serpieri · 1956 Mario Bonvicini, Orfeo Turno Rotini · 1958 Ugo Pratolongo · (Al) 1952 Guido De Marzi · 1953 Pier Giovanni Garoglio · 1958Sabato Visco |
| Scienze Pedagogiche Educazione Civica | (SP) 1965Giovanni Calò · (EC) 1956 Giovan Battista Artusio, Bruno Betta, Sara Giusti,Enzo Jemma |
| Premio Internazionale delle Culture | 1966UNESCO · 1968Consiglio d'Europa |
| Critica e Storia Letteraria Storia dell'Arte | (CSl) 1952Giuseppe Antonio Borgese,Ettore Lo Gatto · 1954Mario Praz · 1957Quintino Cataudella, Italo Siciliano · 1963Giovanni Macchia · (SdA) 1955Mario Salmi |
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