Valli Giudicarie | |
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Località principali | Carisolo,Pinzolo,Giustino,Massimeno,Bocenago,Caderzone Terme,Strembo,Spiazzo,Pelugo,Porte di Rendena,San Lorenzo Dorsino,Stenico,Fiavé,Comano Terme,Bleggio Superiore,Tre Ville,Borgo Lares,Tione di Trento,Sella Giudicarie,Valdaone,Pieve di Bono-Prezzo,Castel Condino,Borgo Chiese,Storo,Bondone. |
Superficie | 1.176,51km² |
Altitudine | 270 (forre del Limarò) – 3558 (Cima Presanella)m s.l.m. |
Nome abitanti | giudicariesi |
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LeGiudicarie sono una zona delTrentino occidentale che comprende l'alto corso delSarca immissario dellago di Garda, dalla sorgente nell'altaVal Rendena fino allaforra del Limarò (m 270) e delChiese fino al suo sbocco nellago d'Idro (m 368).
Il primo utilizzo del nome risale alXIII secolo con derivazione probabilmente dal latinoJudicium, nel senso di ufficio giudiziario o di luogo in cui si celebravano i giudizi e quindi di zona di competenza di un ufficio giudiziario: si ricordi che nell'ordinamento asburgico ancora agli inizi delXX secolo anche le zone di competenza amministrativa erano definite "Giudizi" o "Giudicature" perché come controllore dell'amministrazione statale e locale di una certa zona era preposto il giudice competente per quella zona. In tal senso è di particolare rilievo che fin da tempi immemorabili e comunque dal Medioevo, le Giudicarie erano una zona che si era conquistata una certa autonomia amministrativa dal dominio delPrincipe Vescovo di Trento, il quale esercitava per esempio un più pregnante controllo sul "libero" comune di Storo (comprendente l'attuale abitato diStoro e la frazione diDarzo), posto all'estremità sud delle Giudicarie sullaValle del Chiese, mentre il vicino abitato di Lodrone (sempre all'estremo sud delle Giudicarie) era sotto il dominio diretto dei conti di Lodron per nomina imperiale diretta di un territorio sito pur sempre nella stessa zona dellaValle del Chiese ed unito ad altri piccoli territori sotto dominio dei conti di Lodron nelle vicinanze e fuori attualmente dal territorio trentino come laVal Vestino (ora parte dellaprovincia di Brescia), anche se ovviamente, con alterne vicende, i conti diLodron risentirono e furono in qualche modo subordinati al Principe Vescovo di Trento.I "liberi" comuni rurali delle Valli Giudicarie mantennero la loro unione per centinaia di anni sotto il nome di "sette Pievi delle Giudicarie", "pievi" essendo le chiese parrocchiali e parrocchie essendo il territorio delle chiese più importanti, a cui erano subordinate le "curazie", chiese rette da un curato con una determinata competenza territoriale, mentre le chiese minori secolari (cioè non annesse a conventi) senza competenza territoriale erano dette "cappellanie". Le valli furono possedimento della chiesa tridentina dal 1359, ma le faide fra i conti d'Arco e di Lodrone, che si protrassero sino al 1441, dilaniarono le Giudicarie che nel 1447 appaiono divise inGiudicarie Interne (dette ancheInteriori;Ulteriori odOccidentali) composte da 4 pievi occidentali:Bono,Condino,Rendena,Tione; e inGiudicarie Esterne (altresì dette pureEsteriori;Citeriori odOrientali) composte da 3 pievi orientali:Lomaso,Bleggio,Banale; situazionede facto riconosciuta dalvescovo Giorgio II nel 1451.[1][2]
La principale attività unitaria delle "Sette Pievi delle Giudicarie", oltre a rappresentarsi unitariamente verso le Autorità superiori (cioè ilPrincipe Vescovo di Trento e l'Imperatore del Sacro Romano Impero"nationis germanicae", quest'ultimo poi identificato nell'Imperatore d'Austria), era la suddivisione dell'utilizzo dei pascoli montani e dei boschi, analogamente a quanto avveniva in altre zone del Trentino (ad esempio Magnifica comunità di Fiemme). Nel 1872 le Sette Pievi delle Giudicarie costruirono con un grosso esborso a loro carico la strada diretta di collegamento daTione aTrento, che prima non esisteva, il collegamento diretto essendo prima con Riva del Garda attraverso il passo del Durone ed il passo di Ballino e daRiva del Garda versoMori e quindi versoRovereto e poi versoTrento.
NelXVIII secolo lo storico localeCipriano Gnesotti descrisse l'area situata intorno ai fiumi Sarca e Chiese includendovile sette Chiese principali dette con vocabolo usitato Le SettePievi: due sopra il Chiese, e sonoBono eCondino; le altre cinque stanno sulle sponde del fiume Sarca, cioèRendena,Tione,Banale,Bleggio eLomaso. e prosegue affermando cheQuesta unione di Terre e Villaggi viene denominata Giudicaria, ovvero in termine plurale Giudicarie, ... governate dal Vescovo Principe di Trento, il quale si denomina “Marchese delle Giudicarie”.
L'area delle Giudicarie nel corso delXIX secolo fu colpita da numerose inondazioni. Tra queste si ricordano quella del settembre 1882[3] e del giugno 1883[4] che causarono alcune vittime.
Il territorio è diviso in Giudicarie interiori ed esteriori.
Attualmente le Giudicarie Interiori comprendono:
le Giudicarie Esteriori comprendono:
Sino alla fine del XIX secolo comprendevano anche i comuni di Ranzo e Margone, ora frazioni del comune diVallelaghi.
Le Valli Giudicarie, situate all'estremità sud-occidentale della Provincia di Trento, includono l'alto bacino del fiume Chiese ed il bacino del fiume Sarca. Il punto più elevato del territorio è laCima Presanella a quota 3.558m s.l.m.Lapopolazione di 35.442 abitanti (censimento 2001) pari al 7,44% del totale provinciale (476.442 abitanti). La popolazione media dei 40 Comuni è di 886 unità, dal comune diMassimeno con 106 abitanti al comune diStoro con 4.554 abitanti e la densità è di 30,12 abitanti/km². Le Giudicarie sono costituite da un territorio prevalentemente montuoso; la colonizzazione riguarda quasi esclusivamente il fondovalle e le pendici pedemontane.
InTrentino-Alto Adige lecomunità montane sono state sostituite daicomprensori. Il territorio delle Giudicarie è stato amministrato dal Comprensorio delle Giudicarie (C8) con sede inTione di Trento fino al2010, da quando, con l'istituzione delleComunità di valle in provincia, il comprensorio è stato sostituito dallaComunità delle Giudicarie.
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