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Vallebona

Coordinate:43°48′50.44″N 7°39′59.74″E43°48′50.44″N,7°39′59.74″E (Vallebona)
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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediVallebona (disambigua).
Vallebona
comune
Vallebona – Stemma
Vallebona – Bandiera
Vallebona – Veduta
Vallebona – Veduta
Panorama di Vallebona
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Liguria
Provincia Imperia
Amministrazione
SindacoAlessandro Lantero (lista civica Per Vallebona) dal 10-6-2024
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate43°48′50.44″N 7°39′59.74″E43°48′50.44″N,7°39′59.74″E (Vallebona)
Altitudine149 m s.l.m.
Superficie5,88km²
Abitanti1 234[1] (30-11-2024)
Densità209,86 ab./km²
Comuni confinantiBordighera,Ospedaletti,Perinaldo,San Biagio della Cima,Seborga,Soldano,Vallecrosia
Altre informazioni
Cod. postale18012
Prefisso0184
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT008062
Cod. catastaleL596
TargaIM
Cl. sismicazona 3(sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 572GG[3]
Nome abitantivallebonesi
Patronosan Lorenzo martire
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Vallebona
Vallebona
Vallebona – Mappa
Vallebona – Mappa
Posizione del comune di Vallebona nella provincia di Imperia
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Vallebona (Valebòna inligure[4]) è uncomune italiano di 1 234 abitanti[1] dellaprovincia di Imperia inLiguria.

Geografia fisica

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Il territorio di Vallebona è l'abitato principale della valle del rio Borghetto, all'incrocio di diversi itinerari diretti alle comunità diVallecrosia eSasso di Bordighera. Il centro vallebonese, ubicato su un pendio, conserva le tipiche architetture delle case in pietra e il reticolo di carruggi e piazzette principali.

I terrazzamenti che circondano l'agglomerato urbano sono utilizzate per la maggiore nella coltivazione floricola di ginestre, di mimose, di ulivi e vigne. Tra le vette del territorio vallebonese il monte Nero (606 m).

Storia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Principato di Seborga.
Mappa delDipartimento delle Alpi Marittime nel 1805, con Vallebona nel cantone diBordighera.

Il borgo fu fondato molto probabilmente nelmedioevo, grazie alla favorevole valle che risultò fertile e ben coltivabile, da cui ne trarrebbe iltoponimo divallis bona.

Esiste la copia di un documento datato al 954, in cui un marchese Guido, conte imperiale diVentimiglia, in partenza per laSpagna per portare aiuto a re Alfonso (in subsidium illustris D.ni Ildefonsi, regis Hispanie) che combattevacontra perfidos Saracenos, avrebbe donato in feudo delle proprietà situate aSeborga e a Vallebona ai monaci benedettini dell'abbazia di Lerino[5]. Nel documento vengono anche citati un "Luigi, imperatore dei Romani", Tommaso,comite Sabaudie (nonchéfratre uxoris mee) e un Raimondo,marchione Montisferrati, ovvero personaggi e titoli inesistenti nell'anno 954.[6].

Tuttavia, una donazione delfeudo diCastrum Sepulchri di Seborga (comprendente anche Vallebona) a Lerino, da parte di un Guido conte di Ventimiglia, non databile nel 954, sembra ritenuta valida nel corso di un processo risalente al 1177, conservato incopia autentica dell'anno 1305.[7] Infatti, nella seconda metà del XII secolo il comune di Ventimiglia pretese che il feudo di Seborga diventasse parte del proprio territorio. Iniziò quindi una causa con l'abate di Lerino e il 13 luglio 1177[8][9] fu emessa la sentenza da parte delvescovo di Ventimiglia e dei consoli ventimigliesi che riconobbero il lascito del conte Guido, in base all'atto di donazione (quod per privelugium bullatum bulla dicti comitis comprobabat) e alla testimonianza di dodici maggiorenti locali.[10] La maggioranza degli storici accademici ammette l'autenticità dell'atto del 1177, ma non mancano autorevoli autori che pongono in discussione anche l'atto del 1177 ritenendolo un falso dell'anno 1305.[11]

Nel 1181 laRepubblica di Genova, che aveva esteso i suoi domini sino aNizza, dichiarò di assumere la protezione delleisole di Lerino e quindi anche del feudo di Seborga; in realtà, di fatto continuò a dipendere politicamente e amministrativamente come altri borghi e villaggi dellaLiguria occidentale dallaContea di Provenza sotto il dominio deiconti di Ventimiglia che assoggettarono il paese fino al 1686.

Da tale data aderì alla Magnifica Comunità degli Otto Luoghi assieme ai centri diBordighera,Borghetto San Nicolò,Camporosso,San Biagio,Sasso eSoldano; una comunità indipendente, ma sotto il controllo dellaRepubblica di Genova, che si autogovernò fino alla dominazione napoleonica di fine Settecento.

Con la dominazione francese la municipalità di Vallebona rientrò nel cantone di Bordighera nella giurisdizione delle Palme, conSanremo come capoluogo; nel 1802 passò nel cantone diVentimiglia nella giurisdizione degli Ulivi (capoluogoOneglia). Dal 1805, con il passaggio dellaRepubblica Ligure nelPrimo Impero francese, venne assoggetta al cantone bordigotto delDipartimento delle Alpi Marittime.

Fu annesso alRegno di Sardegna nel 1815 dopo ilCongresso di Vienna del 1814, a seguito della caduta diNapoleone Bonaparte. Facente parte delRegno d'Italia dal 1861, dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel I mandamento di Bordighera delcircondario di Sanremo facente parte dellaprovincia di Nizza (poi provincia di Porto Maurizio e, dal 1923, diImperia).

Dal 1973 al 2011 ha fatto parte dellaComunità montana Intemelia.

Simboli

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Gonfalone
«Drappo di azzurro…[12]»

Monumenti e luoghi d'interesse

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Lachiesa parrocchiale di San Lorenzo nel centro storico vallebonese

Architetture religiose

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  • Chiesa parrocchiale di San Lorenzo nel centro storico di Vallebona. Eretta nelle forme primarie nel corso del XIII secolo, rimane ad oggi della precedente struttura solo il tozzo e quadrato campanile in pietra a vista. All'esterno della parrocchiale vi è il portale scolpito in ardesia, con l'architrave datato al 1458. Conserva un dipinto diGiulio De Rossi del 1550.
  • Oratorio della Natività di Maria nel centro storico di Vallebona. Fu progettato instile barocco dall'architettoAndrea Notari. Al suo interno sono conservate due opere pittoriche quali una pala, posta sovrastante l'altare e raffigurante laNatività di Maria, e nella volta un affresco ritraente l'Assunta. Entrambe le opere sono state realizzate dal pittoreMaurizio Carrega tra il 1781 e il 1785.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i datiIstat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Vallebona sono 116[14], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[15]:

  1. Romania, 23

Cultura

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Musica

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  • Banda musicale di Vallebona, fondata nel 1735[16] come da atti vescovili.

Geografia antropica

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Il territorio comunale è costituito dal solo capoluogo per una superficie territoriale di 5,88 km².

Confina a nord con il comune diPerinaldo, a sud conBordighera, ad ovest conSan Biagio della Cima,Soldano eVallecrosia, e ad est conSeborga eOspedaletti.

Economia

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La loggia del centro storico vallebonese

Le principali risorse economiche del territorio vallebonese sono legate all'attività agricola, prettamente coltivazioni di ortaggi, vite e ulivi, nonché la pratica della floricoltura.

Infrastrutture e trasporti

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Strade

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Il territorio comunale è attraversato principalmente dalla strada provinciale 58 che permette il collegamento stradale con la frazione bordigotta diBorghetto San Nicolò, a sud, ePerinaldo verso nord dove la provinciale prosegue come SP 57.

Amministrazione

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Il municipio
PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
2 luglio 198521 maggio 1990Dario LanteriDemocrazia CristianaSindaco
15 giugno 199024 aprile 1995Dario LanteriDemocrazia CristianaSindaco
24 aprile 199514 giugno 1999Enrico Lanterilista civica dicentroSindaco
14 giugno 199914 giugno 2004Mirco Guglielmilista civicaSindaco
14 giugno 20048 giugno 2009Mirco Guglielmilista civicaSindaco
8 giugno 200926 maggio 2014Roberta GuglielmiPer Vallebona
(lista civica)
Sindaco
26 maggio 201426 maggio 2019Roberta GuglielmiPer Vallebona
(lista civica)
Sindaco
27 maggio 201910 giugno 2024Roberta GuglielmiPer Vallebona
(lista civica)
Sindaco
10 giugno 2024in caricaAlessandro LanteriPer Vallebona
(lista civica)
Sindaco

Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni,Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^Alliez: Histoire du monastère de Lérins, Volume 2, p. 45. Questo autore, come già il Gioffredo fin dal XVII secolo, e attualmente la totalità degli studi accademici, non ritiene possibile la datazione del 954. Infatti, oltre gli anacronismi contenuti nella copia del documento, nel cartulario di Lerino - risalente alla metà del XII secolo - non vi è traccia del presunto documento del 954. Si veda, ad esempio, Romeo Pavoni,La frammentazione politica del Comitato di Ventimiglia inLe Comté de Vintimille et la famille comtale, Colloque des 11 et 12 octobre 1997, Menton, Mentone, Société d'art et d'histoire du Mentonnais, 1998, pp. 99 - 130, p. 100: "Poiché anteriormente al 1177 nessun Guido compare tra i conti di Ventimiglia se non quello del celebre falso del 954 e Guido Guerra, non può trattarsi che di quest'ultimo". Cioè l'autore della donazione del feudo di Seborga a Lerino risulterebbe in realtà il conte Guido vissuto tra il 1105 e il 1167 circa. Da ultimo si veda Laurent Ripart,L'identité lérinienne au miroir de l'un de ses prieurés : la pseudo-donation du marquis Guy à Saint-Michel de Vintimille, inLérins, une île saint de l'Antiquité au Moyen Age, monachisme lérinien, 'Actes du colloque de Nice-Lérins', a cura di Y. Codou et M. Lauwers, Turnhout, Brepols, 2010, p. 545-559.
  6. ^Alliez,Histoire, 2, allegato X, p. 477. Il primo ad essere titolato come marchese di Monferrato fuRanieri I del Monferrato nel 1111; la contea di Savoia sorse conUmberto I Biancamano (980-1048), considerato il capostipite della dinastia sabauda in quanto primo personaggio storico definito “Conte“, in un documento del 1003 dal vescovo Oddone di Belley;Ottone I di Sassonia nel 954 fu soltantore dei Franchi Orientali.
  7. ^La donazione di Guido conte di Ventimiglia è citata, senza specificarne la data in cui avvenne; il regesto del documento del 13 luglio 1177 è consultabile nel sito istituzionale degli Archives Départementales des Alpes-Maritimes, p. 312:http://www.cg06.fr/cms/cg06/upload/decouvrir-les-am/fr/files/instrurecherche_turin-09.pdf : MAZZO 2 FASCICOLO 4 ORIGINALE, e Transonto della Sentenza proferta dal Vescovo, e Consoli di Vintimiglia sovra Le diferenze vertenti tra L'Abbate del Monastero di S.t Onorato di Lerino, et Li Sindici della Città di Vintimiglia per Causa del Castello della Seborga, giurisdizione, e Confini d'esso Luogo delli 13 luglio 1177
  8. ^Primo Giovanni Embriaco,Vescovi e signori: la Chiesa albenganese dal declino dell'autorità regia all'egemonia genovese : secoli XI-XIII, Bordighera Istituto internazionale di studi liguri, sezione Ingauna, 2004, p. 86.
  9. ^Alcuni autori riportano come data della sentenza il 13 luglio del 1173 (Cfr. Andrea Gandolfo,La provincia di Imperia: storia, arti, tradizioni, Volume 1)
  10. ^Cais di Pierlas 1884, p. 125.
  11. ^Jansen, pp. 32-33.
  12. ^Comune di Vallebona – (IM), suaraldicacivica.it.URL consultato il 27 marzo 2024.
  13. ^Statistiche I.Stat -ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
  14. ^Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, sudemo.istat.it.URL consultato l'8 aprile 2021.
  15. ^Dati superiori alle 20 unità
  16. ^Banda musicale di Vallebona, subandamusicale.it.URL consultato il 10 ottobre 2020.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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