Nellamitologia norrena, ilValhalla (in norrenoValhǫll,[ˈwɑlhɒlː];lett. "Sala dei caduti") è una maestosa ed enorme sala situata adÁsgarðr, il mondo divino governato daOdino. Quando unnorreno moriva in battaglia poteva finire in due luoghi diversi: una metà veniva scelta personalmente da Odino, verso il quale si dirigeva venendo accompagnato nel Valhalla dallevalchirie (effettivamente l’espressione «essere ospiti nella Valhalla» equivale a «morire»)[1], mentre l'altra metà andava invece nelFólkvangr, un campo dominato dalla deaFreia. Una volta giunti nel Valhalla, i morti si riunivano insieme a Odino per prepararsi agli eventi del terribileRagnarök. Nella sala era posto un albero dorato, ilGlasir, e il soffitto della sala era ornato con scudi d'oro.
Il Valhalla viene citato nell'Edda poetica (raccolta di poemi) e in alcune righe di un poema sconosciuto del X secolo che commemorava la morte diEric Bloodaxe. Inoltre il Valhalla ispirò molte opere d'arte ed è diventato un termine sinonimo di una sala marziale.
Il termine anglicizzato e italianizzato "Valhalla" proviene dall'antico norrenoValhöll, un nome composto da due elementi:valr ehöll.Valr in altrelingue germaniche (come l'inglese antico) indica il massacro, la carneficina, il campo di battaglia e il bagno di sangue. Mentre il secondo terminehöll significa "luogo", "spazio", o "stanza" come nelle lingue germaniche odierne (cf. ing.hall). Letteralmente significa "luogo coperto, sala" secondo laradice proto-indoeuropea.[2]
Calvert Watkinshave, un filologo e linguista statunitense, ritiene che il termine scandinavo fosse riflesso celeste speculare dell'aldilà ctonio, omonimo dell'entità femminile che lo sovrintende,Hell in inglese eHölle in tedesco, che vogliono dire "inferno". In Svezia, alcune montagne venivano tradizionalmente considerate come dimore dei morti denominandoleValhall, inoltre si ritiene chehöll possa derivare dahallr (roccia) e che quindi il termine in origine facesse riferimento ad un mondo sotterraneo e non ad una sala.[3]
Nella "Edda poetica" il Valhalla viene citato in due poemi,Grímnismál, eVölsungakviða, mentre riceve minori riferimenti in una strofa delVöluspá, dove la morte del dioBaldr viene indicata come "il dolore del Valhalla", in altri poemi come 'Hyndluljóð, la deaFreia afferma di voler cavalcare nel Valhalla conHyndla, nel tentativo di aiutareÓttar.[4]
Nelle strofe dalla 8 alla 10 diGrímnismál, Odino (nei panni diGrímnir) descrive il Valhalla, d'oro splendente, situato nel regno diGlaðsheimr. Là, ogni giorno Odino sceglie coloro che sono caduti in battaglia. Il tetto del salone poggia su lance, la sua copertura è costituita da scudi e le sue panche sono ricavate da corazze. Davanti alla sua porta d'occidente è appeso un lupo e un'aquila volteggia su di esso.
Nelle strofe dalla 22 alla 26, Odino rivela altri dettagli sul Valhalla:Valgrind è il nome del cancello posto davanti alle sue porte che sono cinquecentoquaranta e da ognuna delle quali possono transitare contemporaneamente ottocentoEinherjar. Ciò accadrà quando gli Einherjar usciranno per affrontare il lupoFenrir durante iRagnarök. Nel Valhalla, la capraHeiðrún e il cervoEikþyrnir brucano le fronde dell'alberoLæraðr, che cresce nel salone. Heiðrún produce l'immancabileidromele mentre dalle corna di Eikþyrnir gocciola l'acqua che forma l'abissale fonte diHvergelmir, da cui originano tutti i corsi d'acqua del cosmo.
La prose segue dopo questa strofa, affermando che untumulo funebre è stato dedicato per Helgi per il suo arrivo nel Valhalla, Odino chiese a Helgi di occuparsi di alcune faccende. Nella strofa 39, Helgi si mise a occuparsi di compiti umili, alcuni esempi sono: accendere il fuoco, legare i cani, tenere d'occhio i cavalli e dare da mangiare ai maiali prima che possa mettersi a dormire. Nelle strofe 40 fino alla 42, Helgi ritorna aMiðgarðr dal Valhalla con una schiera di uomini. Una giovane domestica senza nome al servizio diSigrùn, la moglie valchiria di Helgi, vide Helgi e la sua numerosa banda cavalcare nel tumulo.[4]
il concetto originario del Valhalla viene ripreso nel filmMad Max: Fury Road, dove rappresenta il paradiso ultraterreno riservato ai Figli di Guerra, i servitori dell'antagonista principale Immortan Joe;
il Valhalla è anche il tema principale della canzoneDefenders of Valhalla pubblicata nel 2017 daiBrothers of Metal nell'albumProphecy of Ragnarök;
Halls of Valhalla è la traccia numero tre del diciassettesimo album deiJudas Priest,Redeemer of Souls, pubblicato il 15 luglio del 2014;
La serie di libriMagnus Chase e gli Dei di Asgard, scritta da Rick Riordan, che parla delle avventure di un ragazzo della mitologia norrena che muore e arriva nel Valhalla.