Nei documenti più antichi in cui viene citato, il paese viene chiamatoBalentianum,Balenczanum,Balzano, il che può fare ipotizzare la derivazione del nome dalla radice indeoeuropeabalt, che significa "palude", "acquitrino". La presenza nel territorio comunale dei letti di ben tre torrenti, il Montrone - Valenzano, La Fitta e il Picone, rende plausibile l'ipotesi.
Secondo un'ipotesi abbastanza accreditata il nome deriverebbe dal terminelatinoValentianum, ovvero "proprietà diValens",nome proprio latino diffuso nelBasso Impero.
L'ipotesi riportata daBonaventura da Lama, parlando dell'occupazione diBari da parte deiSaraceni, attribuirebbe il nomeValenzano a quello del sopracitato fondatore greco del paese, il cui nome era, secondo lo storico, Valentiniano o Valenziano.
Sempre Bonaventura riporta un'altra ipotesi, secondo la quale il nome del paese deriverebbe dalla sua favorevole posizione geografica. Al tempo della fondazione del borgo, il territorio sul quale sarebbe sorta Valenzano era infatti un'ampia campagna ben aerata, adatta perciò agli infermi: in latinoquia valet insanus. Davalet insanus sarebbe derivato il nomeValenzanum.
Un'ultima ipotesi fa derivare il nome del borgo davallis sana, ovvero "valle libera" (l'aggettivosanus, infatti, ha il secondo significato di "libera").
Nel territorio di Valenzano sono state ritrovate diversi insediamenti funerari risalenti alIV secolo a.C., che testimoniano come l'area fosse abitata da popolazioni di stirpepeuceta. Originari dell'Illiria, sulla costa est dell'Adriatico meridionale, i Peucezi si stanziarono nel territorio dellaPuglia centrale e tennero contatti commerciali con le colonie dellaMagna Grecia, tra cuiTaranto.
Dopo leguerre sannitiche, i romani assoggettarono la Puglia e l'attuale territorio di Valenzano fu probabilmente parte degli estesi latifondi che circondavano la città diCælia (attualeCeglie del Campo).
La definitiva fondazione dell'attuale paese è collocata intorno all'845 d.C., nello stesso periodo in cui iSaraceni giunsero aBari, distruggendola. Lo storico settecentesco p.Bonaventura da Lama ha congetturato la fondazione del villaggio ad opera di un nobile barese di origine bizantina, di nomeValenziano oValentiniano, che si sarebbe accasato al sicuro dai Saraceni nei pressi di una chiesa rurale (probabilmente quella sulla quale fu, in seguito, edificata la chiesa di Santa Maria di San Luca).
Sempre p. Bonaventura da Lama ipotizzò che Valenzano, insieme a molti insediamenti circostanti, fosse distrutta per mano saracena alla fine delX secolo e verso la metà dell'XI. Nella prima occasione l'abitato sarebbe stato incendiato e una parte degli abitanti fatta prigioniera e condotta inSicilia in schiavitù.
Con l'avvento delfeudalesimo, Valenzano (denominataBallenzanum) acquisì le caratteristiche di un feudo di media importanza. Il paese era dotato di mura ed aveva una forma pressoché quadrata, dal lato di circa 180 m. Le porte erano tre, quali la porta di via Bari, la porta di Santa Croce e la porta di Levante. Entro le mura vi erano numerose costruzioni, quali le carceri e le residenze del feudatario e dell'arciprete.
Terminati gli scontri post-rivoluzione, Valenzano venne dapprima annessa alRegno delle Due Sicilie e successivamente, nel1861, alRegno d'Italia. Il paese, dovendo affrontare numerosi disagi economici come la maggior parte delle città delMeridione, fu colpito in primo piano dal fenomeno dell'emigrazione di massa a cavallo dei due secoli. In particolare, molti valenzanesi scelsero come meta d'emigrazione ilVenezuela.
Nella seconda metà del XX secolo, Valenzano ha accresciuto i legami con la confinante città diBari, ed è stata caratterizzata da un rapido incremento demografico e dalla dislocazione di numerosi servizi del capoluogo inclusi i centri di ricerca scientifica e tecnologica.
Neglianni duemila è stato attuato un piano culturale nella città, che ha visto la parziale riapertura del castello baronale e dellaChiesa di Ognissanti.
Lostemma e ilgonfalone del comune di Valenzano sono stati riconosciuti con decreto del capo del governo del 12 luglio 1935.[8]Lo stemma di Valenzano rappresenta un soldato che, secondo una leggenda, fu il fondatore del paese: Valente (o Valentiniano o Valenzano).Il gonfalone è un drappo di azzurro alla fascia di bianco.
Veduta laterale della Chiesa di Ognissanti di Cuti.
In agro di Valenzano si trova lachiesa di Ognissanti, costruita in ogni sua parte secondo le proporzioni delnumero aureo. La chiesa, reliquia di un'anticaabbazia, presenta una struttura a trenavate coperte da semibotti laterali e bande a piramide; oggi la chiesa non appartiene al comune di Valenzano, bensì alCapitolo di San Nicola. Chiusa nel1737, con la demolizione dell'antica abbazia, la chiesa è stata recentemente riaperta al pubblico per varie occasioni festive, durante le quali la chiesa è sede di sagre e manifestazioni culturali o sportive.
La chiesa diSan Rocco patrono della città, chiesa matrice di Valenzano, si trova ai confini del centro storico del borgo. Edificata verso la fine delCinquecento accanto ad una cappella minore, dalla quale prese il nome, si presenta con una struttura tipicamenteromanica, con un tetto a due spioventi e un ampiorosone sulla facciata frontale.
La pianta dell'edificio misura 35,20 x 12,20 metri, con quattro cappelle che si aprono a destra ed altrettante a sinistra. Oggi la configurazione interna dell'edificio è diversa da quella originaria a causa di numerosi restauri effettuati tra l'Ottocento e ilNovecento, con la costruzione delpresbiterio, dell'altare maggiore e dellatorre campanaria, che non segue lo stile architettonico della chiesa. Accanto alla facciata, è posta la torre civica. Inoltre conserva la reliquia di San Rocco e la reliquia della Croce di Gesù.
Amministra anche la imponente Processione dei Misteri che dal 2022 annovera il numero di 52 Sacri Mister.,
Convento francescano Parrocchia Santuario Santa Maria di San Luca
La chiesa Santa Maria di San Luca, non appartenente più aifrati minori della Provincia Francescana di Puglia e Molise, ma di proprietà dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto, è oggi la seconda chiesa cittadina per numero di frequentatori, dopo la chiesa matrice diSan Rocco. Costruita, secondo la leggenda, sui resti di un'antica cappellapeuceta per volere del fondatore Valentiniano, le vicende storiche della chiesa s'intrecciano con quelle di un'icona dipinta dasan Luca, ad oggi presente all'interno comepala d'altare. La struttura, esempio diromanico pugliese, comprende una delletorri campanarie più alte della provincia (~70 m).
Nella piazza antistante a tale chiesa si trova il Monumento all'emigrante che ricorda l'emigrazione dei valenzanesi nelleAmeriche fra Ottocento e Novecento.
Opere conservate sono:
Sacro Cuore di Gesù, Gesù Crocifisso (venerato da secoli per uno storico miracolo e sino al '700 era usato nel Venerdì Santo), Gesù Cristo Morto ligneo attribuito a Pier Paolo Pica o a Pietro Surgente di fine '700 donato nel 1976 dalla famiglia proprietaria Troccoli (esce nella processione dei Misteri nel Venerdì Santo mattina insieme ai 51 Sacri Misteri), S. Maria di San Luca (statua), l'Addolorata (minuscola statua differente all'altra di San Rocco), San Giuseppe, Transito di San Francesco, San Francesco d'Assisi (con processione), Sant'Elisabetta d'Ungheria, Sant'Antonio di Padova (con festa e processione) e i SS. Medici e MartiriCosma e Damiano con similitudine a quelli diBitonto (tempo fa vi era una processione).
Si trova in piazzaSan Benedetto a fine centro storico di fronte alla parrocchia francescana di S. Maria di S. Luca. Restaurata interamente nel 2016 viene aperta agli inizi del 2017. Vi si conserva la inedita piccola statua della Titolare.
Chiesa Rettoria del Padre Eterno già Chiesa San Pietro
Situata nel cuore del centro storico. Realizzata nel postConcilio di Trento, storico oratorio delle confraternite valenzanesi. Attualmente usata per lo più per adorazioni eucaristiche e convegni.
Nel cuore del centro storico si trova una grandissimaedicola votiva dedicata allaMadonna delle Grazie con al centro un dipinto dellaMadonna con il Bambino, questa è recintata da ringhiera, è gestita da una famiglia valenzanese, la sera del Giovedì Santo si allestisce il Sepolcro/Altare della Reposizione, il 2 luglio si organizza una festa.
Un tempo chiesetta in periferia, è recentemente ingombrata nel centro urbano, qui si conserva la statua pregiata dellaMadonna del Carmine e la statua ricamata diSanta Rita da Cascia in cui il 22 maggio si celebra la festa con una processione, ospita il simulacro di Gesù Cristo Morto; questa statua è stata restaurata nel 2018 e posta su una nuova base processionale. Inoltre vi è un quadro dell'Addolorata, un antico quadro della Madonna del Carmine (olio su tela di autore ignoto) e ospita la Croce dei Misteri che viene portata in processione come apertura durante laProcessione dei Misteri. La sera delGiovedì Santo si allestisce l'Altare della Reposizione, e il 16 luglio viene organizzata una solenne processione in onore della Madonna del Carmine. A Valenzano nel 1894 si fondò laconfraternita della Madonna del Carmine e dello Scapolare, che si estinse a fine del XX secolo. Al giorno d'oggi esiste un gruppo di devoti alla Santissima Vergine Maria del Monte Carmelo.
Situata leggermente fuori dal borgo antico, qui è custodito un affresco della Madonna della Croce. LaCappella, di proprietà privata, viene aperta la sera del Giovedì Santo e viene allestito il Santo Sepolcro.
Il castello baronale Martucci è sito nel borgo antico di Valenzano, in provincia di Bari. La sua costruzione risale all'XI secolo ed ebbe particolare importanza nellaguerra tra normanni e bizantini. Attorno si sviluppò successivamente tutto il borgo medioevale e tra il XII secolo e il XV secolo il castello vide succedersi ben sedicifeudatari, i quali apportarono svariate modifiche in funzione delle loro esigenze. Il castello si sviluppa intorno a una corte interna e conta venti stanze al piano terra e diciotto al piano superiore. Le stanze erano utilizzate come magazzino, luogo di lavoro e di riposo, dimore per i servi, cucine, lavatoi, stalle per i cavalli e carcere. Le finestre avevano tutte leinferriate in ferro e, nella parte sotterranea, c'era unaneviera per conservare il cibo e l'acqua. Attualmente il monumento è proprietà della baronessa Matilde Falagario Martucci, la quale ha restaurato e ampliato la struttura per favorire l'organizzazione, da parte sua e delle associazioni locali, di convegni, manifestazioni culturali e musicali.
Evento annuale di antica origine, documentato per la prima volta con una lettera di richiesta datata mercoledì 10 aprile 1675, ad opera deiFrati Francescani.
Laprocessione dei Misteri si tiene la mattina di ogniVenerdì Santo, e consiste nell'esposizione per le vie del centro urbano del paese di 52Sacri Misteri, ovvero statue raffiguranti, passo per passo, gli eventi dellaPassione di Gesù.
La processione di Venerdì 11 aprile 1947 si costituisce di 27 misteri. Nel 2000 si annoveravano 41 misteri, dal 2022 è in vigore la configurazione attuale di 52 misteri, 50 dei quali custoditi in famiglia.
Oltre a diversi istituti scolastici inferiori, tra cui la Scuola secondaria di primo grado "Capozzi Galilei", è presente la sede staccata dell'Istituto Tecnico Economico e Tecnologico "Antonio de Viti de Marco" (tra cui eccelle l'indirizzoBiotecnologie ambientali, istituito nell'anno scolastico 2014-15). Valenzano ospita, inoltre, diverse istituzioni di ricerca.
Ha sede inoltre laFacoltà di Veterinaria dell'Università di Bari, dotata di uno dei più grandi ospedali veterinari delMeridione, il parco scientifico e tecnologicoTecnopolis, alcune delle aziende della facoltà di agraria dell'Università di Bari. Queste strutture saranno nel futuro integrate nelNovus Campus dell'università di Bari, assieme alla sede unica delCNR, allaFacoltà di Agraria, al biopolo con la facoltà di Scienze Biotecnologiche e all'orto botanico, oggi allocati nel campus universitario centrale.
La manifestazione di fatto apre l'estate valenzanese. Il "Premio nazionale di Letteratura e Teatro Nicola Martucci – Città di Valenzano" concorso nazionale di poesia, narrativa e teatro, ideata dal regista Ninni Matera e organizzata dal gruppo teatrale "Compagnia del mulino", richiama ogni anno Poeti, Scrittori e Attori di tutta Italia che convengono a Valenzano in occasione della manifestazione. La solenne cerimonia di premiazione si svolge ai primi di giugno nel Castello baronale Martucci, messo a disposizione dalla baronessa Matilde Falagario Martucci.Nell'ambito del premio si svolge anche la finale delPremio attore che ogni volta vede in gara cinque finalisti che si disputano un montepremi di mille euro. Gli attori si esibiscono in un monologo e vengono votati dal pubblico che poi assiste interessato allo spoglio delle schede e alla proclamazione del vincitore.[Chiarire con fonti terze autorevoli la rilevanza della manifestazione.]
Valenzano è collegata aBari e al resto dellaPuglia tramite leFerrovie del Sud Est dal 1900 al 1933 vi era la anonima F.B.L. Ferrovia Bari-Locorotondo presenti con duestazioni ferroviarie lungo la direttriceMungivacca (Bari)-Casamassima-Putignano (Valenzano eValenzano Lamie) e con corse automobilistiche. Il comune sorge vicino allaSS 100 Bari-Taranto (asse viario nord-sud di notevole importanza in Puglia) ed è presente con due svincoli al km 10 (Capurso-Valenzano, per proseguire sulla SP74) e al km 15 (Adelfia-Rutigliano-Valenzano, per proseguire sulla SP 62).
Valenzano possiede una sola frazione:San Lorenzo, con la festa del patronoSan Lorenzo (diacono e martire) che si festeggia l'ultima domenica di settembre.
San Lorenzo è collocata a sud-est, a circa 1 km dal centro urbano cittadino, ha una propria fermata ferroviaria (Valenzano Lamie) lungo la linea ferroviaria gestita dalleFerrovie del Sud Est ed è collegata con il centro urbano cittadino tramite una linea bus. A nord è collocata la localitàValenzano di Villa con la parrocchia diOgnissanti.
Nella frazione di San Lorenzo è anche presente un centro polifunzionale che attualmente ospita l'"OperaSan Nicola".
Giardino pubblico in Piazza Giulio Cesare (frazione San Lorenzo)
ASD Calcio Ragazzi Valenzano 1978, società più anziana e gloriosa sul territorio, affiliata al Bari, disputa campionati dilettantistici regionali.
Società femminile di pallavoloAspav Olimpic Valenzano, che ha avuto come massimo risultato la serie B1[11] La squadra maschile ha disputato la serie D nelle stagioni 2007/2008 e 2008/2009