L'Uomo nuovo è un concetto nato dopo laprima guerra mondiale sull'onda delle filosofieinterventiste e dei movimentifuturisti sorti durante quel conflitto, soprattutto in merito ad un desiderio di rinnovamento rispetto a quei costumiottocenteschi che caratterizzavano le classi sociali più agiate, come laborghesia, lanobiltà, ilclero e l'aristocrazia. Successivamente, vennero incluse tra le classi sociali "corrotte", anche buona parte deiceti medi, e più in generale coloro che imitavano modelli di vitafrancesi,inglesi e soprattuttostatunitensi, che si vestivano secondo la moda inglese e consumavano prodotti stranieri in un atteggiamento esterofilo e cosmopolita.
Tutte caratteristiche che facevano quello cheBenito Mussolini definiva l'uomo panciafichista, paragonandolo all'uomo economico delle teorie liberali.
Il concetto di uomo nuovo nasce quindi in contrapposizione a quella di uomo economico e panciafichista.
Esso fu preso a modello soprattutto dalfascismo e sviluppato daAchille Starace. Si rifiutarono simbolicamente costumi considerati antiquati tipo ilcappello a cilindro, lamarsina, ilbavero, leghette, ilbastone, lepantofole, la stretta di mano, e il dare del "lei".
Nel contesto fu creata lascuola di mistica fascista ed indetto ilsabato fascista.Vede inErnst Jünger uno dei suoi principali referenti culturali. Va citata in questo contesto l'opera dell'italianoAntonio Beltramelli intitolata appuntoL'uomo nuovo (1923).
Durante l'epoca fascista e nazista, questi ideali si diffusero in parte a causa di una errata interpretazione del concetto dioltreuomo, introdotto dal filosofo tedescoFriedrich Nietzsche.