| Università degli Studi di Palermo | |
|---|---|
| Ubicazione | |
| Stato | |
| Città | Palermo |
| Altre sedi | Agrigento,Caltanissetta,Erice[1][2][3] |
| Dati generali | |
| Nome latino | Panormitana Studiorum Universitas |
| Soprannome | UniPa |
| Fondazione | 12 gennaio 1806 |
| Tipo | Statale |
| Scuole | Medicina e chirurgia; politecnica; scienze di base e applicate; scienze giuridiche ed economico-sociali; scienze umane e del patrimonio culturale |
| Rettore | Massimo Midiri |
| Studenti | 41 498(2022/2023)[4] |
| Affiliazioni | UNIMED |
| Sport | CUS Palermo |
| Mappa di localizzazione | |
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| Sito web | |
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L'Università degli Studi di Palermo (abbr. "UniPa") è un'università statale italiana fondata nel 1806. Nacque per volontà delre di SiciliaFerdinando III di Borbone, il quale ne riconobbe il titolo di università nel 1805[5].

La città diPalermo rimase a lungo priva di un'università. Sebbene nel Trecento l'amministrazione di Palermo avesse infatti richiesto al sovranoFederico III d'Aragona il permesso di creare un'università finalizzata allo studio di diritto e medicina, il re rifiutò[6]. Nel corso del Quattrocento sorsero lo Studio francescano e lo Studio generale, i quali permettevano di conseguire la laurea soltanto in altre università[6].
Nel 1550, i due Studi furono sopraffatti dalla nascita delcollegio massimo dei Gesuiti, che rilasciò lauree in filosofia[6] e teologia[7] e conquistò in breve tempo un ruolo egemone nell'istruzione cittadina. Il collegio gesuitico cessò la propria attività nel novembre 1767, con l'espulsione deigesuiti dai Regni di Napoli e di Sicilia.[8]
Il 5 novembre 1779 sorse a Palermo, negli stessi locali del precedente collegio massimo dei Gesuiti, la Regia accademia degli studi san Ferdinando[9][10], la quale rilasciava lauree unicamente in filosofia e teologia, pur essendo dotata di quattro facoltà (giurisprudenza, teologia, filosofia e medicina)[11] e venti cattedre. Nel 1804, con il ritorno in Sicilia dei gesuiti, l'accademia dovette spostarsi presso l'exconvento dei Teatini invia Maqueda.
Nell'agosto del 1805Ferdinando III di Borbone decise di riconoscere all'Accademia panormita degli studi il titolo di università, e i corsi cominciarono il 12 gennaio 1806[12]. Il governoborbonico cercò di ampliare l'ateneo istituendo nuove cattedre, ma la scarsità di risorse inizialmente non permise l'impiego di docenti forestieri.
Nel decennio 1826-1835, l'ateneo raggiunse un massimo di 784 iscritti, mentre nel 1859 si superarono per la prima volta i mille iscritti, dei quali solo il 25% proveniva da Palermo, il restante proveniva da fuori i confini della provincia[senza fonte].Giurisprudenza divenne facoltà autonoma nel 1841[11]. Nel 1848 l'università fu temporaneamente chiusa a causa dellarivoluzione siciliana[13], mentre con l'arrivo di Garibaldi, nel 1860, fu soppressa la facoltà diteologia[12] e contemporaneamente venne istituita la scuola per ingegneri ed architetti[14].
Dal 1876 fu concessa l'iscrizione alle donne anche se nei primi anni costituivano una percentuale bassissima (sedici iscritte) e tutte al corso diostetricia. La presenza femminile divenne continua solo alla fine del secolo. Il numero di studenti che conseguirono la laurea era esiguo, inferiore ai duecento annui e si mantenne tale sino al 1909[senza fonte]. Di rilievo nazionale a cavallo dei due secoli fu lascuola romanistica[15].
Neglianni Trenta del Novecento l'ateneo palermitano, come gli altri atenei italiani, fu'fascistizzato'. Nello stesso periodo furono istituite nuove facoltà che si affiancarono a quelle storiche di lettere e filosofia,giurisprudenza emedicina, che mantennero il loro ruolo egemone in quanto a numero di iscritti[senza fonte].Nel 1923, venne istituita la facoltà diingegneria[senza fonte], mentre nel 1935 venne istituita la laurea diarchitettura come affiliazione diingegneria.[16]Nel 1937 venne istituita la facoltà dieconomia e commercio, nel 1939 come affiliazione digiurisprudenza venne creata la laurea inscienze politiche[senza fonte], nel 1941 venne istituita lafacoltà di agraria.[17]
Nel 1936,Emilio Segrè fondò e diresse il laboratorio di fisica sperimentale, cercando di trasformarlo in un moderno centro di ricerca.[18] Un anno dopo, lo stesso Emilio Segrè assieme aCarlo Perrier scoprirono in questo laboratorio iltecnezio, individuandolo in un campione dimolibdeno inviato loro daErnest Lawrence.
Durante la seconda guerra mondiale le iscrizioni aumentarono in maniera esponenziale, soprattutto quelle delle donne con aumenti anche del 60% annui. Al termine della guerra si superarono i 10.000 iscritti, dei quali quasi il 30% erano donne[senza fonte].
Daglianni cinquanta l'aumento degli iscritti divenne costante, diverse facoltà traslocarono dallasede centrale e il rettorato fu trasferito alloSteri. Il boom di iscrizioni avvenne dopo il 1963. Il numero di iscritti passò infatti da19 000 unità nel 1965 fino a superare la quota di30 000 iscritti nel 1969. In questo periodo le nuove facoltà cominciarono ad avere molti iscritti e le facoltà digiurisprudenza emedicina persero il loro ruolo predominante. Per far fronte a questa crescita[19], l'università ampliò le proprie strutture acquistando quaranta ettari della tenuta delparco d'Orléans per costruirvi il nuovo campus universitario[20]. I lavori di costruzione del nuovo campus ebbero inizio neglianni sessanta ed in esso si concentrarono la maggior parte delle facoltà dell'ateneo[19].


Nel 1989 iniziarono all'interno del campus i lavori di costruzione di un complesso poli-didattico da affiancare agli edifici già presenti e da destinare alle facoltà. I lavori furono sospesi nel 1994 e ripresero nel 2003[21]. L'edificio fu inaugurato nel 2005 con una capienza di quattromila persone[19].
Nel 1992 vennero istituite le sedi distaccate dell'università aCaltanissetta[2],Cefalù,Enna,Marsala, e il polo didattico diTrapani, nato nel 1974 come consorzio universitario, con sede nel comune diErice, nel 2007 divenuto polo territoriale universitario della provincia di Trapani, con sette corsi di laurea[3]. Nel 1994 si aggiunse il polo diAgrigento[1], con le facoltà di giurisprudenza, lettere e architettura.[22]
Oggi l'università di Palermo rappresenta uno degli atenei di riferimento per gli studenti residenti nella provincia di Palermo e nella Sicilia occidentale, nonché tra i più grandi a livello nazionale.
Le indagini sui cosiddetti "concorsi truccati" hanno coinvolto in varie occasioni diversi docenti dell'ateneo[23][24][25][26].

Nel 2025, in occasione della 109ª edizione dellaTarga Florio (48ª da quando è divenutaRally Targa Florio), nel piazzale antistante e nei locali del Museo storico dei motori e dei meccanismi del Sistema museale all'interno del campus dell'Università, sono stati ospitati il quartier generale e i paddock delle scuderie partecipanti alla competizione.[27]
I corsi di studio dell'università di Palermo sono organizzati dai seguenti dipartimenti[28]:
Dal 31 dicembre 2019 l'unica scuola presente è quella di medicina e chirurgia[29]. Altre scuole, come la Politecnica sono state sciolte in favore dei dipartimenti.
La cittadella universitaria (o campus), il cui perimetro si estende lungo via Ernesto Basile, alla periferia sud della città, all'interno delparco d'Orleans, è attraversata per tutta la sua lunghezza da viale delle Scienze. Al suo interno hanno sede lefacoltà di Agraria,architettura,economia,ingegneria,biologia,chimica,lettere e filosofia escienze dell'educazione e della formazione. All'interno del campus è presente uno dei dormitori, una mensa, una banca, dei punti ristoro e di servizi, inoltre è presente il reattore nucleare di ricercaAGN-201 Costanza presso il dipartimento di ingegneria.[30] Il campus comprende anche due aree verdi, offrendo spazi dedicati al relax e allo studio all'aperto.[19]


Presso il polo di via Archirafi ha sede la Scuola di scienze di base e applicate e i dipartimenti dell'areafisica,geologica,matematica-informatica,farmaceutica enaturalistica, nonché le strutture didattiche attivate dai relativi dipartimenti. Lungo la trasversale via Lincoln si accede all'orto botanico. L'intera struttura è composta da un susseguirsi di corpi bassi, uno per ogni dipartimento, dotati di piccole biblioteche ed aule lettura e in una delle traverse della via principale, si trova un laboratorio di informatica.
Le facoltà digiurisprudenza escienze politiche si trovano nella centrale via Maqueda presso due palazzi storici. In particolare la facoltà digiurisprudenza dispone dell'edificiocasa dei Teatini, prima sede dell'università di Palermo.[11]
Il collegio san Rocco è la sede della facoltà discienze politiche, situato all'interno di uno storico collegio cittadino a poca distanza dalla facoltà digiurisprudenza.[31]
Ilpoliclinico universitario "Paolo Giaccone" si trova nelle vicinanze del campus, l'area è adiacente all'ospedale Civico. Vi ha sede la facoltà di medicina e chirurgia, con aule sparse per i dipartimenti e i reparti ospedalieri e un edificio dedicato all'attività didattica denominato "aule nuove".[32]
Il rettorato ha sede pressopalazzo Chiaramonte-Steri inpiazza Marina.[33] Si tratta di un palazzo del XIII secolo restaurato, all'interno dell'edificio è presente un'area congressi. Il rettorato comprende anche alcuni edifici adiacenti quali palazzo Abatelli e le carceri dei Penitenziati (ex carceri dell'Inquisizione).[33]

Sono presenti in città i seguenti alloggi, affittati agli studenti[34]:
Il sistema bibliotecario dell'ateneo è articolato in cinque poli bibliotecari: medicina, scienze di base e applicate, scienze umane, giuridico economico e sociale e politecnico, oltre a quelli delle sedi diAgrigento eTrapani.

Il sistema museale dell'Università di Palermo è composto dai seguenti musei:[35]

In un'area adiacente al campus sono presenti le seguenti infrastrutture sportive delCUS Palermo: un palazzetto dello sport coperto, uno stadio d'atletica con pista da 400 metri, unapiscina olimpionica[36][37] semicoperta, campi da tennis, campi dacalcio a 5 e una palestra.[38]

L'ateneo pubblica la rivistaMediterranea – ricerche storiche[39].
A maggio 2017[40], è stata fondata la casa editricePalermo University Press[41][42].
Dal momento della sua fondazione, avvenuta nel 1806, numerosi rettori si sono succeduti alla guida dell'ateneo. Il primo, quando ancora l'Università non era stata riconosciuta e si chiamavaRegia accademia degli studi san Ferdinando, fuGabriele Castelli. Col periodo delRegno delle Due Sicilie fuRaimondo Palermo il primo docente con incarichi di direzione dell'istituto, poi furonoFilippo Casoria eSalvatore Cacopardo a reggere l'Università col nuovo governo delRegno d'Italia. ConGiovanni Baviera si registrò il passaggio allaRepubblica Italiana.
Rettore in carica dal 2021 è Massimo Midiri.[43]
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