Letasse universitarie variano a seconda del livello di studi, del corso scelto e della condizione familiare attraverso il documentoISEE.[14] In particolare, il costo di partecipazione può variare dai 500 a 3000 euro all'anno.[14][15]
NelXIV secolo, operavano a Roma diverse istituzioni scolastiche, ma senza un ente ufficialmente riconosciuto ed esterno alla corte papale. Con labolla dipapa Bonifacio VIIIIn Supremae praeminentia Dignitatis del 20 aprile 1303, viene istituita la prima università di Roma, loStudium Urbis. I finanziamenti iniziali giungevano dalla tassazione del vino forestiero, oltre alla munificenza di alcuni nobili romani. Quando la sede pontificia fu spostata adAvignone, la gestione dell'Università fu affidata al Comune di Roma.
Durante tutto il periodorinascimentale diversi papi richiesero al Comune l'incremento del corpo docente, con l'inserimento prosecutivo di nuove cattedre. Inoltre vennero acquistati diversi edifici del rioneSant'Eustachio, dove durante ilSeicento venne costruita la nuova sede, voluta daAlessandro VII, fondatore tra l'altro della stessaBiblioteca Alessandrina, ancora oggi in piena attività; la sede fu istituita presso ilPalazzo della Sapienza. Infatti, da appena dieci anni, il nome "Sapienza" era divenuto quello ufficiale. Dopo alcuni anni,Francesco Borromini costruì la chiesa diSant'Ivo alla Sapienza, la quale, sul portone principale, reca scrittoInitium sapientiae timor Domini ("L'inizio della sapienza è il timor di Dio").
Diverse furono le riforme successive, fra cui le più note quelle dipapa Benedetto XIV (1748) e dellaRepubblica Romana (1798), ma di fondamentale importanza fu quella introdotta dai francesi stanziatisi a Roma dopo la conquista: l'università viene infatti uniformata alla legislazione imperiale francese, e la sede viene spostata alPalazzo del Collegio Romano, per volontà del rettoreGiovanni Ferri de Saint-Constant (1811-1815).
Durante la fase di passaggio fra loStato Pontificio e ilRegno d'Italia, garante dell'istituzione fuTerenzio Mamiani, che laicizzò l'ateneo. Il 3 ottobre 1870 fu nominato primorettoreClito Carlucci, rimasto in carica fino al 1872. Durante il suo mandato Carlucci attuò profonde riforme, prima fra tutte l'introduzione di un istituto di fisiopatologia, nel quale vennero aperti gli insegnamenti di fisiologia sperimentale, istologia e anatomia patologica.
Il 27 agosto, con decreto regio, fu estesa alla Sapienza lalegge Casati con conseguente inquadramento nella legislazione nazionale. Fu creato un laboratorio per le esercitazioni chimiche e farmaceutiche e si dotarono il più possibile i gabinetti scientifici già esistenti, soprattutto quelli dimineralogia,geologia epaleontologia. Furono poi istituite molte altre cattedre sia nell'area giuridica sia economica e financo un insegnamento di storia moderna. La Sapienza subì poi un periodo di crisi in concomitanza con ilprimo conflitto mondiale, a causa degli scontri frainterventisti eneutralisti.
Quando a ottobre 1931, in pienofascismo, fu richiesto ai docenti universitari l'obbligo di giurare fedeltà, quattro accademici della Sapienza si rifiutarono di sottoscriverlo, perdendo la cattedra:Ernesto Buonaiuti (storia del cristianesimo),Giorgio Levi Della Vida (studi orientali),Gaetano De Sanctis (storia antica) eVito Volterra (matematica e fisica)[16]. Nel 1935 il nuovo complesso ideato daMarcello Piacentini, la nuovaCittà Universitaria, fu inaugurato alla presenza dei reali d'Italia.
Il 27 aprile 1966, in occasione del rinnovo dell'organismo rappresentativo degli studenti, attivisti neofascisti del "FUAN-Caravella" provocarono violenti incidenti all'interno della facoltà di Lettere e Filosofia[17]; in tali incidenti rimaseucciso Paolo Rossi, studente di architettura iscritto alPSI, precipitato dal muretto di destra alla sommità della scalinata della facoltà di Lettere. Dopo alcuni giorni, il 2 maggio 1966, a seguito delle richieste di dimissioni, cui si unirono i gruppi delPCI,PSI,PSIUP,PSDI ePRI dellaCamera dei Deputati,[18] per la prima volta nella storia dell'Università il rettoreGiuseppe Ugo Papi si trovò costretto a dimettersi.[16][19]
Due anni più tardi, nel marzo 1968, una sede della facoltà di Architettura fu teatro di uno scontro tra studenti di destra e sinistra con la polizia, che passò alla cronaca e, successivamente alla storia, comebattaglia di Valle Giulia. La Sapienza diviene un punto di riferimento nazionale del movimento studentesco del1968 e rimane un luogo di fermento politico per tutti gli anni settanta. In particolare, la Sapienza fu luogo di grande agitazione durante il 1977, in occasione dello sviluppo delmovimento che prese il nome da quell'anno. L'Ateneo infatti è teatro di scontri il 17 febbraio durante il comizio del segretario dellaCGILLuciano Lama, quando gli studenti della sinistra extraparlamentarecontestarono violentemente l'iniziativa del sindacato di irrompere nella città universitaria occupata dal movimento.
Dal 27 novembre 2006, la Sapienza adotta un nuovo sistema di identità visiva: nel logo laMinerva è stata sostituita da un cherubino, che rimanda all'originaria sede del Palazzo della Sapienza. Nel novembre del 2009 ilSenato accademico ha approvato un piano di riorganizzazione, superando la precedente divisione in Atenei federati, i quali comprendevano facoltà simili per argomenti di studio e autonome nella gestione delle risorse.[20] Dopo la riorganizzazione strutturale del 2010, la Sapienza conta undicifacoltà,[21] oltre 60dipartimenti, ventunomusei e cinquantabiblioteche.
Negli anni ottanta e novanta un grande scandalo, chiamato dai media "Esamopoli", investì l'Ateneo. L'inchiesta riguardava la compravendita di esami, accertata poi dall'autorità giudiziaria, da parte di decine di studenti delle facoltà di Economia e Commercio e di Giurisprudenza. La magistratura appurò che si era costituito un sistema colluso: alcuni studenti, invece di sostenere gli esami, pagavano una cifra minima di 500 000lire a un bidello, che faceva in modo che venisse registrato che li avevano superati. L'inchiesta coinvolse nomi illustri, come quello di Antonio Mastrapasqua.[22]
Il 9 maggio 1997, un fatto di sangue segna la storia della Sapienza: la giovane studentessaMarta Russo, da poco uscita dall'aula in cui si teneva la lezione di diritto costituzionale, viene uccisa nel vialetto situato tra le Facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze Statistiche da un colpo sparato dall'aula 6 del dipartimento di Filosofia del diritto. Il fatto scuote a lungo l'opinione pubblica italiana e dà vita a un controverso caso giudiziario.[23] Nel 2003, due assistenti dell'Istituto di Filosofia del Diritto, Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, vengono condannati con sentenza definitiva, il primo a cinque anni e quattro mesi di reclusione per omicidio colposo e il secondo a quattro anni e due mesi per favoreggiamento.[24]
Il 15 gennaio 2008, laSanta Sede cancellò il programma di visita alla Sapienza dipapa Benedetto XVI a seguito di una formale protesta sottoscritta da sessantasette accademici che hanno ritenuto inappropriata la presenza del Papa e il suo discorso di prolusione all'inaugurazione dell'anno accademico. La protesta era rivolta contro le posizioni della Chiesa nei confronti della scienza e in particolare stigmatizzando un'affermazione formulata nel 1990 da Papa Ratzinger, allora Cardinale che, riferendosi al processo intentato controGalileo Galilei nel 1633 e al conseguente verdetto di colpevolezza, lo definì "razionale e giusto". L'iniziativa è stata parallelamente supportata dalle proteste degli studenti, durante quattro giornate di mobilitazione.[25]
Il 25 ottobre 2022, la listaAzione Universitaria Sapienza (organizzazione giovanile diFratelli d'Italia[26]) invita in ateneoFabio Roscani eDaniele Capezzone per un convegno sulcapitalismo. In risposta a ciò, un gruppo di studenti disinistra protesta al di fuori della struttura contro la rettrice, per aver autorizzato tale evento, e contro i ragazzi di Azione Universitaria denunciandoli di essere portatori di ideologieneofasciste. All'arrivo dellaCelere, per disperdere la folla, gli studenti vengono manganellati mentre tentavano di avvicinarsi all'ingresso dell'edificio per appendere uno striscione.
Il 6 maggio 2024 nasce un presidio di tende pro-Palestina organizzato dagli studenti, in corrispondenza ad altri Atenei italiani, che durante tutto il mese rivendica lo stop agli accordi con le università Israeliane e aziende belliche che contribuiscono all'occupazione, oltre ad organizzare conferenze e formazioni sul temaPalestina[27]. Il presidio si conclude il 3 giugno con l'assemblea Nazionale delle varie acampade studentesche[28].
Gli immobili di proprietà o concessi in uso perpetuo dal Demanio sono oltre cento, di cui trentotto situati all’interno dellaCittà Universitaria e i restanti distribuiti in altre zone di Roma.
La città universitaria è stata realizzata durante gli anni trenta, nel pieno delventennio fascista, da una serie di architettirazionalisti sotto la supervisione del più tradizionale architettoMarcello Piacentini, il quale era responsabile della pianta e del Palazzo del rettorato e aveva il diritto di effettuare modifiche agli altri progetti.
Sede di Gramsci (Valle Giulia) - Via A. Gramsci, 53
Economia - Via del Castro Laurenziano, 9
Farmacia e Medicina.
Giurisprudenza.
Ingegneria civile e industriale - Via Eudossiana, 18. Storica sede della facoltà, adiacente allaBasilica di San Pietro in Vincoli, si articola attorno a un chiostro cinquecentesco attribuito aGiuliano da Sangallo. Nacque come modernaScuola di Ingegneria, sull'esempio di Parigi e Vienna, per volere diPio VII nel 1817. È presente anche una sede secondaria in via A. Scarpa, 14.
Ingegneria dell'informazione, informatica e statistica:
Dipartimento di informatica: Via Salaria, 113
Dipartimento di Ingegneria dell'informazione, elettronica e telecomunicazioni: Via Eudossiana, 18
Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale: Via Ariosto, 25
Dipartimento di Scienze statistiche: Città universitaria
Lettere e Filosofia:
Edificio di Lettere e filosofia nella Città universitaria
Edificio Marco Polo (ex Sede Poste) - Via Circonvallazione Tiburtina, 4. Complesso inaugurato il 24 novembre 2017, ospita il Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali, il Centro linguistico di Ateneo e l'Istituto italiano di studi orientali.
Ex Vetrerie Sciarra - Via dei Volsci, 122
Villa Mirafiori - Via Carlo Fea, 2. Ospita il Dipartimento di filosofia.[29]
Medicina e Psicologia - Via dei Marsi, 78 e Via Carlo Fea, 2 (Villa Mirafiori ospita il Dipartimento di psicologia dello sviluppo)
Medicina e Odontoiatria.
Scienze matematiche, fisiche e naturali.
Scienze politiche, Sociologia e Comunicazione - Via Salaria, 113, e alcune aule della ex caserma Sani di via Principe Amedeo, 184
Fondata nel 1920, è la prima facoltà di Architettura istituita in Italia. Nel 2000 fu divisa in due diverse facoltà: laPrima facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni", con presidenza nei pressi dipiazzale Flaminio, e laFacoltà di Architettura Valle Giulia. Nell'ambito della riorganizzazione della Sapienza, dal 1º novembre 2010 è tornata a essere un'unica facoltà. Ha quattro sedi:Piazza Borghese,Via Flaminia, Via Gianturco e Via Gramsci (Valle Giulia). AValle Giulia si trova laBiblioteca Centrale di Architettura, la maggiorebiblioteca italiana in materia diarchitettura.[31]
È nota anche per gli scontri delSessantotto – passati alla storia comebattaglia di Valle Giulia – tra gli studenti che manifestavano, che si diedero il nomeGli Uccelli, e la polizia, cui presero parte, tra gli altri,Massimiliano Fuksas eFranco Russo, all'epoca giovani studenti, eRenato Guttuso, che in quella occasione realizzò i celebri murales sulla facciata dell'edificio di Via Gramsci tuttora presenti.[32]
La facoltà fu fondata nel 1906 per la formazione di funzionari pubblici con il nome diRegio Istituto Superiore di Studi Commerciali, Coloniali e Attuariali di Roma. L'economista e patriotaTullio Martello fu il primo Rettore dell'istituto. Nel segno della continuità, l'ultimo Rettore,Giacomo Acerbo, fu anche il primo Preside della neonata Facoltà di Economia e commercio nel 1935. Il famoso economistaEnrico Barone fu Rettore dell'istituto dal 1922 al 1924. L'attuale denominazione Facoltà di Economia è stata assunta nell'anno accademico 1995/96.[33]
La facoltà era collocata in alcuni spazi all'interno dipalazzo Pamphilj apiazza Navona. Nel 1928, a facoltà si trasferì a piazza Borghese dove rimase fino al 1970. Dal 1970, la facoltà ha sede all'esterno della Città Universitaria, in via del Castro Laurenziano 9.[34][35]
Nel XVI secolo, conpapa Leone X, l'insegnamento diMedicina si articolava in medicina teorica, medicina pratica e lettura dei semplici.Giulio III assegnò al collegio Medico la facoltà di conferire lauree in Medicina, mentreGregorio XIII incominciò a sottoporre a esame tutti i laureati in medicina. Nel secolo successivo,Clemente X introdusse l'obbligo per i laureati di effettuare un tirocinio pratico ospedaliero al fine di ottenere la matricola o l'abilitazione all'esercizio professionale.
Nel 1824, la bolla diLeone XII introdusse la riforma medica universitaria per cui le lezioni venivano tenute principalmente in latino e le università di Roma e Bologna erano le sole autorizzate a conferire lauree in medicina (quattro anni) e chirurgia (tre anni). Nel 1870, durante ilRegno d'Italia, le facoltà di Medicina e di Chirurgia si riunirono in una sola facoltà, con un solo corso di studi della durata di cinque anni, che divennero sei nel 1876. La facoltà opera all'interno delPoliclinico Umberto I fin dalla sua apertura nel 1904.[36]
Nel 1808, gli studi di Farmacia furono inseriti tra le discipline insegnate presso l'Archiginnasio Romano, una delle più antiche università italiane nata per volontà dipapa Bonifacio VIII. Gli studi di Farmacia divennero regolari corsi universitari nel 1872 con la nascita della Regia Università di Roma. La facoltà di Farmacia fu istituita ufficialmente nel 1932.[36]
La Facoltà sostituisce le ex facoltà di Filosofia, Lettere, Scienze Umanistiche, Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, e Studi Orientali, dovuta alla riorganizzazione strutturale dell'Università sul finire del 2010. Le sedi della facoltà sono:
Città Universitaria, nell'edificio di Lettere e Filosofia.
Villa Mirafiori, una villa urbana poco distante da Piazza Bologna che ospita una biblioteca del settore filosofico, l'ILIESI (Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee) delCNR e la Fondazione Gentile, che comprende la biblioteca e l'archivio privato diGiovanni Gentile. Ospita il dipartimento di Filosofia.
Ex Vetrerie Sciarra, nel quartiere San Lorenzo.
Edificio Marco Polo (ex Sede Poste), nel quartiere San Lorenzo.[37]
La Facoltà di Giurisprudenza è la più antica fondazione, essendo stata istituita contemporaneamente alla nascita dell'Ateneo, nel 1303. Intenzione diBonifacio VIII era dotare la città di Roma di una scuola di Diritto che esprimesse l'autorità della Chiesa anche nel campo degli studi giuridici.
La facoltà si distinse, nei secoli successivi, per gli insegnamenti diDiritto canonico eDiritto civile (di fatto,Diritto romano), nonché per la fedele adesione alla tradizione delmos italicus come metodo d'insegnamento: ciò comporto una scarsa sensibilità verso gli sviluppi scientifici dell'umanesimo giuridico prima e dell'illuminismo giuridico poi. L'ordinamento dei corsi rimase a lungo fermo su tale impostazione tradizionale e non conobbe una forte evoluzione; fece eccezione solamente l'insegnamento diDiritto penale. Tuttavia, l'attività didattica è sempre stata connotata da forte vivacità culturale nonché da un corpo docente di alto livello, la cui ricostruzione esatta è resa possibile daiRotuli istituiti nel 1514.
Nel 1552,papa Giulio III riorganizzò l'Ateneo dopo i tragici eventi delSacco di Roma del 1527, assegnando al Collegio degli avvocati concistoriali l'autorità di conferire il dottorato in diritto civile e in diritto canonico. Tale riforma venne confermata alla fine del secolo daSisto V, il quale aggiunse alle prerogative del Collegio la scelta del rettore delloStudium romano. Nel 1811-1812, i francesi, nel tentativo di riformare l'Università romana in base alle indicazioni di Giovanni Ferri de Saint-Costant, previdero l'eliminazione dell'insegnamento di Diritto canonico e l'introduzione di quelli diDiritto civile,commerciale,processuale civile eprocessuale penale. La riforma non fu mai attuata, in quanto il dominio francese su Roma si interruppe bruscamente nel 1814 e ilpapa Leone XII, con la riorganizzazione degli studi universitari che operata nel 1824, si limitò a mantenere il precedente ordine degli studi, salvo innovarne la metodologia di insegnamento. Tale innovazione riscosse il consenso dei grandi giuristi tedeschiFriedrich Carl von Savigny e K.J.A. Mittermaier, i quali ebbero occasione di visitare la facoltà.
Con l'annessione di Roma alRegno d'Italia (1870), l'ordine degli studi fu radicalmente rinnovato, venendo conformato alle previsioni dellalegge Casati, che si ispirava agli ordinamenti delle grandi università europee. Il corpo docente fu arricchito da giuristi chiamati da tutta Italia. La Facoltà di Giurisprudenza ebbe così un periodo di fortissima innovazione e attività. La sua autorità fu confermata dalle frequenti richieste di pareri da parte del Parlamento e del Comune di Roma, nonché dalla previsione, con l'istituzione delConsiglio Superiore della Magistratura (1921), che i membri laici fossero designati dalla stessa.
L'edificio in cui ha sede la Facoltà di Giurisprudenza - inaugurato nel 1935 - si trova all'interno della Città Universitaria, accanto al rettorato.
La Facoltà rimasta a lungo l'unica in Italia a non aver applicato lariforma Berlinguer, legge 30/2000, con cui è stato introdotto l'ordinamento semestrale. Il tradizionale ordinamento annuale è stato mantenuto fino all'a.a. 2012/13.[38]
Il 1º ottobre 2025 la Facoltà ha eletto la sua prima Preside donna, la professoressa Luisa Avitabile, ordinaria diFilosofia del diritto e già direttrice del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Ateneo, la quale ha raccolto il testimone dell’ex Ministro della giustizia,Oliviero Diliberto rimasto in carica per 6 anni.[39]
La primaScuola d'Ingegneria nasce con ilmotu proprio dipapa Pio VII del 23 ottobre1817"Disposizioni regolatrici dei lavori pubblici di acque e strade" (Parte III); la scuola fu creata seguendo il modello delle due scuole ingegneristiche più rinomate in Europa, quellaviennese e quellaparigina. La necessità di aprire una scuola locale veniva soprattutto dai costi eccessivi causati dall'assunzione di ingegneri stranieri per loStato Pontificio. Contemporaneamente, venne fondata anche una sede distaccata aFerrara, che ebbe però vita breve.
La sede principale è in via Eudossiana 18, nella sede dell'ex convento annesso allaBasilica di San Pietro in Vincoli alcolle Oppio. Una targa al lato dell'ingresso commemora la messa in funzione della linea Roma-Tivoli nel1892, la primalinea di trasmissione industriale dienergia elettrica su lunga distanza al mondo, progettata dal prof.Guglielmo Mengarini. Alcuni corsi di laurea sono stati attivati presso le sedi distaccate diLatina e diRieti, mentre vari insegnamenti (specialmente relativi ai primi anni di alcuni corsi di laurea) si svolgono presso la sede di via Scarpa, situata vicino alla facoltà di Economia.
Le due biblioteche del Dipartimento di Idraulica, trasporti e strade sono dedicate rispettivamente al prof. Franco Giannini, direttore dell'Istituto dei trasporti, e al suo successore prof. Vincenzo Leuzzi.[40]
Facoltà di Ingegneria dell'informazione, informatica e statistica
È nata il 1º novembre 2010 a seguito dei distaccamenti dalla facoltà di Ingegneria e di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dei settori dell'Informatica e Ingegneria dell'informazione, accorpati alla preesistente Facoltà di Scienze Statistiche. Il 27 novembre 2009 si era tenuta la cerimonia di inaugurazione della Facoltà di Ingegneria dell'Informazione, che è successivamente confluita nella facoltà attuale.
Ne fanno parte quattro dipartimenti:
Dipartimento di Informatica;
Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale, con sede in via Ariosto 25 nelrione Esquilino;
Dipartimento di Ingegneria dell'informazione, elettronica e telecomunicazioni;
Dipartimento di Scienze statistiche.
Facoltà di Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione
Nata dalla fusione delle preesistenti Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Scienze della Comunicazione, ha tre sedi: all'interno della Città Universitaria; presso la sede distaccata di via Salaria 113; presso la sede distaccata dell'ex caserma Sani in via Principe Amedeo 184.
Alla Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione fanno capo i seguenti dipartimenti:
Comunicazione e ricerca sociale (CoRiS);
Scienze politiche;
Scienze sociali ed economiche.
Alla Facoltà fanno capo diversi osservatori permanenti come l'Osservatorio Europeo (coordinato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche), l'Osservatorio Mediamonitor Politica, l'Osservatorio Mediamonitor Minori e il Cinemonitor (questi ultimi coordinati dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale). Al Dipartimento di CoRiS è anche affidata la gestione e il coordinamento di Radio Sapienza (web radio d'Ateneo) e del ComunicLab (magazine online sui media italiani).
La sede coincideva originariamente con quella della Facoltà di Ingegneria, presso il monastero di San Pietro in Vincoli, di fronte alColosseo, ma è stata in seguito spostata in via Salaria 851, vicino all'aeroporto dell'Urbe.
Dal punto di vista didattico la Scuola ha inizialmente offerto un corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale, destinato ad allievi già in possesso di una laurea in Ingegneria. In ossequio alla mutata organizzazione degli studi universitari, la Scuola ha quindi gestito un corso di laurea specialistica – poi magistrale – in Ingegneria Astronautica. A partire dall'anno accademico 2015/16 la Scuola impartisce a studenti italiani e stranieri, già in possesso di titolo universitario, la laurea a statuto speciale in Ingegneria Aerospaziale, titolo di elevata specializzazione.
Gli studenti, parallelamente al corso di studi universitario, seguono ulteriori corsi e seminari interni alla SSAS. L'attività della scuola è organizzata in quattro classi accademiche: la "Classe Accademica delle Scienze della Vita" e la "Classe Accademica delle Scienze e Tecnologie", dedicate agli studenti che frequentano facoltà tecniche e scientifiche, la "Classe Accademica degli Studi Umanistici", di cui fanno parte gli studenti che frequentano facoltà umanistiche, e la "Classe Accademica delle Scienze giuridiche, politiche, economiche e sociali", dedicata alle discipline sociologiche, economiche, sociali.
L'ammissione avviene per concorso nell'anno di prima iscrizione all'università, avendo conseguito nel precedente anno scolastico la maturità o altro titolo equivalente con voto di minimo di 90/100. È prevista anche l'ammissione al primo anno dei corsi di laurea magistrale e fino all'anno accademico 2017/2018 anche al secondo anno per corsi di laurea a ciclo unico. La permanenza è subordinata al mantenimento di una media superiore ai 28/30, con voto minimo di 27/30, e al superamento di tutti gli esami previsti entro l'anno accademico.
Il Polo museale Sapienza è un gruppo di strutture museali facenti riferimento all'Università. La maggior parte di esse è situata all'interno della Città Universitaria, escluso l'Orto botanico sito a Largo Cristina di Svezia, il Museo di Anatomia Patologica sito nelPoliclinico Umberto I, una parte del Museo di Zoologia sito nelBioparco e altre sedi minori sparse nella Capitale e aLatina.
L'Orto Botanico nasce comeGiardino dei Semplici già nell'XI secolo, anche se in realtà il primo giardino connesso con l'Università venne fondato dapapa Niccolò V nel 1477, poi trasferito nei pressi della Fontana dell'Acqua Paola. Alla fine del secolo, più esattamente nel 1492, l'orto fu allestito all'interno di Palazzo Salviati. Oggi si trova dietro l'Accademia dei Lincei, nella zona diTrastevere, anche se una buona parte della vegetazione è custodita nell'Orto Botanico della Città Universitaria.
Con le sue numerose biblioteche, l'Università è sede del Polo SBN, che coordina e gestisce. LaBiblioteca Universitaria Alessandrina, sempre all'interno dell'Università, è invece biblioteca responsabile del mantenimento del polo SBN delle biblioteche pubbliche statali di Roma.
Gli impianti sportivi di Sapienza sono gestiti direttamente attraverso il Centro di Servizi Sportivi Sapienza Sport istituito nel 2018 a seguito di una seria e moderna riorganizzazione e ad un ripensamento strutturale dell'iniziativa sportiva dedicata agli utenti universitari. Questo dipartimento sportivo gestisce i campetti di calcio di via Osoppo, nei pressi della Città Universitaria, e l'immenso ed imponente impianto di Tor di Quinto, collegato all'Università per mezzo di navette ufficiali gratuite, dotato piscina e pista di atletica a otto corsie, palestre, di campi di calcio e calcetto, rugby, tennis, paddle e pallavolo. Inoltre, è possibile utilizzare gratuitamente alcune biciclette. Fra i gruppi sportivi, spicca nellapallavolo il Sapienza Volley Tor di Quinto, fra le più animate e in fermento di proprietà del Centro nel settore. È inoltre attivo un team dedito alle competizioni automobilistiche diFormula SAE, conosciuto come "Sapienza Corse".
Presso l'università è attivo un organismo che si occupa della distribuzione e dell'approvvigionamento dell'energia in tutte le sedi accademiche, compresa la Città Universitaria. Fra i progetti in corso si ricordano laMicroturbina, un impianto di trigenerazione (presso l'edificio di Farmacologia), laCogenerazione, un progetto per ilPoliclinico Umberto I e la Città Universitaria, e infine una demo di indagini termografiche all'interno della stessa Città universitaria.
IlCentro MedioEva è stato fondato nel giugno del 2022 ed è un centro internazionale e interuniversitario a cui partecipa l'Università degli Studi di Siena, l'Università degli Studi La Sapienza di Roma e l'Università di Tours. Il Centro nasce dalla necessità di promuovere, coordinare e realizzare attività di ricerca, convegni e pubblicazioni sullaletteratura femminile composta in latino e nelle lingue volgari nell'Europa medievale.[41]
Il protagonista della novellaL'eresia catara diLuigi Pirandello si chiama Bernardino Lamis ed è un docente della Sapienza, chiamata allora Università di Roma.
La trilogia dei film diSmetto quando voglio del registraSydney Sibilia racconta le vicende di ex-ricercatori della Sapienza e si svolge tra le strutture dell'ateneo.
^ Manuela Corbosiero,La Biblioteca Centrale delle Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni" e Valle Giulia (Roma), inCulture del testo e del documento, vol. 11, n. 33, settembre-dicembre 2010, p. 65.
^Vincenzo Leuzzi contribuì alla progettazione della metropolitana di Roma e contribuì alla politica di trasporti in paesi come Francia, Svizzera e Paesi Bassi, vediRicordo di Vincenzo Leuzzi, inIngegneria Ferroviaria, n. 10, ottobre 1983, pp. 674–675.
Vincenzo Di Gioia,Dalla scuola d'ingegneria alla Facoltà d'ingegneria di Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1985,SBNIEI0053803.
Raimondo Cagiano De Azevedo,La Facoltà di Economia. Cento anni di storia, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino Editore, 2006,ISBN88-498-1172-1,ISBN 978-88-498-1172-8.
Attilio Celant (a cura di),100 anni … e la storia continua. Gli eventi della Facoltà con parole e immagini, Roma, Marchesi Grafiche, 2011,ISBN978-88-86248-16-7.
Candida Carella,L'insegnamento della filosofia alla Sapienza di Roma nel Seicento, Firenze, Olschki, 2007,ISBN978-88-222-5689-8.
Lidia Capo e Maria Rosa Di Simone,Storia della Facoltà di Lettere e Filosofia de “La Sapienza”, Roma, Viella, 2000,ISBN978-88-8334-032-1.