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Fra il 35 e il 9 a.C. lelegioni romane conquistarono la parte a occidente delDanubio dell'attuale Ungheria, la quale divenne laprovincia romana dellaPannonia, e rimase romana fino alla fine delIV secolo. Il Danubio fu fortificato come uno dei punti importanti della difesa, e numerosi imperatori arrivarono o morirono nella provincia.San Martino di Tours nasce aSabaria (attualeSzombathely). In seguito alle invasioni barbariche, nelVI secolo ilterritorio venne occupato da vari popoli eurasiatici, tra cui gliUnni, gliOstrogoti, iLongobardi e iGepidi; più tardi il regno degliAvari, popolazione di origine turcica cristianizzata dall'VIII secolo. Il regno degli Avari fu distrutto daCarlo Magno nel 796.
Guidati dal loro capoÁrpád, nell'896 gliUngari, unpopolo delle steppe formato da varietribù, riconducibili al ceppo linguisticougrico (la cui lingua principale era quella deiMagiari), provenendo dagliUrali (con una migrazione che durò molti secoli), attraverso laKhazaria, si insediarono nellepianure del medio Danubio, che dopo la distruzione del regno degliAvari da parte di Carlo Magno e la successiva morte dello stesso Carlo Magno, era stata occupata parzialmente dalRegno Teutonico, dalprimo Impero bulgaro e da varie tribù slave dellaGrande Moravia diSvatopluk. Gli Avari, comunque, formavano ancora una parte significativa della popolazione dellapianura pannonica alla fine delIX secolo: sia le fonti contemporanee sia un crescente numero di prove archeologiche suggeriscono che dei gruppi di Avari sopravvissero alla disintegrazione del loro impero.
Secondo lo storicoGyula László, «la classe dominante e la cavalleria armata del popolo diÁrpád era turca».[7]
Poiché i nomi degli insediamenti degli ungheresi di Árpád hanno sicura etimologia ungherese, lo storicoGyula László ha ipotizzato che all'arrivo nell'896 di Árpád il bacino deiCarpazi fosse già abitato, mischiati conAvari, da gruppi etnici ungari, giunti nell'attuale Ungheria intorno al 670 e conosciuti col nome turcoon-ugor ("dieci tribù"; da cui deriverebbe il nome ungheresi).[8] Questa teoria, detta della "doppia conquista della patria", dopo una certa fama durante i primi decenni delNovecento (in relazione alla diffusione dipanturchismo eturanismo) e anche durante il regime socialista, è stata notevolmente ridimensionata dagli studi più recenti, benché anche in passato non fosse stata accettata da tutti.
Corona di Santo StefanoIl ponte del castello di Sárvar, residenza diFerenc Nádasdy, il maggiore dei magnati ungheresi, alfiere in Ungheria della cultura italiana, promotore della rivolta contro Vienna che dopo la vittoria diMontecuccoli aveva ceduto due città importanti allaSublime porta. Scoperta la rivolta, sarà decapitato. Archivio Nuova terra anticaIlPalazzo Eszterházy aFertőd.
Nel dicembre dell'anno 1000 venne incoronato il primore d'Ungheria,Stefano I (1000-1038) che convertì il popolo magiaro alcristianesimo. Durante il suo regno riuscì a stabilire uno Stato feudale e costruire un Paese potente nell'Europa centrale, denominato variamenteHungaria,Turchia (soprattutto nelle fonti bizantine),Ungverjaland (nelle fonti scandinave). Dopo la sua morteStefano venne canonizzato nel 1083 e da allora è venerato come santo Stefano d'Ungheria, fondatore dello Stato ungherese.
Dopo il breve e tormentato regno del venezianoPietro Orseolo (erede legittimo di Stefano), i discendenti del primo re d'Ungheria dettero vita alla dinastia degliArpadi (Árpád in ungherese), che regnò fino al 1301.
Tra i secoli della storia ungherese, ilXIII è sicuramente uno dei più complessi. A quest'epoca risale l'intervento legislativo dellacrisobolla (bolla d'oro)Super reformatione regni diAndrea II (morto nel 1235), con la quale il sovrano riorganizzò e definì la struttura feudale del regno, attribuendo ai feudatari determinate prerogative che non si sarebbero potute comprimere (nel corso delXIII secolo, inoltre, una serie di nuovi interventi contribuirono a limitare ulteriormente il potere del re a favore di quello del consiglio dei nobili).
In seguito alla devastante invasione mongola del 1241 il regno dovette essere però riorganizzato di nuovo. Il reLadislao IV il Cumano cercò nuovamente di riorganizzare l'esercito e lo Stato appoggiandosi aiCumani, da poco giunti nel regno (e quindi ancorapagani), ma fu fermato dall'intervento delpapa Niccolò III che gettò il Paese nellaguerra civile e portò il sovrano alla morte.
Nel 1301 la dinastia degli Arpadi si estinse. Il trono venne di volta in volta attribuito a dinastie straniere: prima gliAngiò dal 1307; dal 1378 i Lussemburgo; dal 1437 gliAsburgo; al re Ladislao V Jagellone in unione con Polonia e Lituania tra il 1440 e il 1444. Durante il regno diMattia I Corvino detto il Giusto (dal 1458 al 1490), venne varata una riforma che riorganizza la pubblica amministrazione. Inoltre, nelXVI secolo fu realizzata una raccolta di leggi, l'Opus Tripartitum di István Werbőczy. Nel corso delXV secolo spicca, inoltre, la figura dell'eroe nazionale unghereseGiovanni Hunyadi[9].
Tra il XV e il XVI l'Ungheria, che in questo periodo assunse il nome diUngheria Reale, visse uno stato di guerra continua contro l'Impero ottomano, con risultati alterni ora di vittoria (battaglia di Belgrado, 1456), ora di sconfitta (battaglia di Mohács, 1526).
Il regno subì, a partire dal XVI secolo, la dominazione dell'Impero ottomano finché, nel corso del Seicento, venne progressivamente assorbito dall'Impero d'Austria: l'unione fu sancita nel 1697 e confermata neltrattato di Carlowitz nel 1699.
Fino all'epoca napoleonica e romantica il regno d'Ungheria era essenzialmente il "regno dellaSacra Angelica, et Apostolica Regni Hungariae Corona", con il latino lingua ufficiale fino al 1846. A tal proposito sono esemplari le parole che vengono attribuite allo stesso Stefano I d'Ungheria nella versione originale deiConsigli al figlio Amerigo:
(latino) «unius linguae uniusque moris regnum, imbecille et fragile est»
(italiano) «il regno che possiede una sola lingua e da per tutto i medesimi costumi è debole e caduco»
(Sancti Stephani primi regis Hungariae de regum praeceptis decem ad Sanctum Emericum ducem[10])
Durante i moti rivoluzionari del 1848 l'Ungheria dichiarò la propria indipendenza dall'Impero austriaco con l'intento di creare unarepubblica. La rivolta fallì (a causa di un massiccio intervento russo e per le divisioni intestine presenti nel movimento antiaustriaco, divisioni che frammentarono le posizioni ungheresi - vedi scontri traIstván Széchenyi,Lajos Kossuth eMiklós Wesselényi - e allontanarono gli stessi ungheresi dai rumeni).
Con il crescere dei nazionalismi l'Ungheria perse il carattere sovra-etnico per diventare uno Stato multi-etnico del quale alla fine tutti i movimenti nazionalisti a base etnica cercarono di liberarsi. Nel 1867 l'Impero austriaco concesse un'ampia autonomia agli Ungheresi, creando un compromesso: l'unione personale dell'Impero austro-ungarico.
Nel 1918, con ladissoluzione dell'Impero (in seguito alla sconfitta nellaprima guerra mondiale), in Ungheria viene proclamata la repubblica. Nel 1919 i comunisti instaurano laRepubblica dei consigli d'Ungheria, con a capoBéla Kun. Dopo la repressione della medesima, il 31 luglio dello stesso anno viene proclamata lamonarchia che dà vita a un sistema politico parlamentare, fondato sul pluralismo dei partiti, ma limitato dal ruolo straordinario del "reggente", il capo dello Stato.
Il 4 giugno 1920, l'Ungheria perde più di due terzi del suo territorio mediante iltrattato di pace firmato nelGrand Palais de Trianon.231448 km quadrati vengono annessi ai paesi circostanti, soprattutto alla Romania, alla Slovacchia e alla Jugoslavia. Milioni di persone di identità ungherese restano all'interno degli stati eredi in qualità di minoranza.
LaRepubblica Popolare d'Ungheria (Magyar Népköztársaság), fu il nome ufficiale dello Stato ungherese durante il periodocomunista. Fu ufficialmente proclamata, dopo unbreve periodo democratico, nel 1949. Il 23 ottobre 1956 ha inizio larivoluzione ungherese. Quindi, il 1º novembre, l'Ungheria esce dalPatto di Varsavia e tre giorni dopo l'Armata Rossa invade il Paese e i moti rivoluzionari vengono repressi. Con oltre 3.000 vittime (circa 2.800 ungheresi di entrambe le parti e 700 sovietici, 225 giustiziati). Il Paese resterà nelPatto di Varsavia fino al 1989.
Il 23 agosto del 1989 l'Ungheria incomincia a smantellare laCortina di ferro, causando l'esodo di migliaia di tedeschi dellaDDR (incominciato l'11 settembre dello stesso anno). Con la caduta della Cortina di ferro e il conseguente scioglimento delPatto di Varsavia, ladissoluzione dell'Unione Sovietica e ilrovesciamento del sistema comunista, il Paese si orienta verso modelli economici e politici dell'Europa occidentale. La Repubblica popolare cessò di esistere nel 1989 a seguito delle proteste di piazza che portarono all'apertura alliberalismo da parte di tutti i Paesi appartenenti alblocco orientale.
Nel vertice dell'UE diCopenaghen svoltosi il 13 dicembre 2002, fu deciso che dal 1º maggio 2004 l'Ungheria (assieme ad altri 9 Stati) entrasse a far parte dell'Unione europea, decisione che venne confermata il 12 aprile 2003 con un referendum al quale partecipò il 45% degli aventi diritto al voto e nel quale l'84% dei votanti votò a favore dell'UE.
31 marzo 1998-13 dicembre 2002: negoziati di adesione.
14 aprile 2003: unreferendum approva la ratifica del Trattato di adesione.
14 aprile 2003: ilConsiglio europeo approva l'adesione dell'Ungheria che il 16 aprile ad Atene firma il trattato di adesione in vigore dal 1º maggio 2004.
Oltre che nell'UE, dal 23 dicembre 2007 l'Ungheria è nell'area Schengen ma non ha adottato l'euro come moneta corrente, bensì continua a utilizzare come moneta il fiorino ungherese.
L'Ungheria si trova al centro dell'Europa continentale ed èpriva di sbocchi al mare. Il suo territorio occupa per larga parte la zona settentrionale dellaPianura Pannonica, ed è quasi esclusivamente pianeggiante. Il territorio è attraversato dalDanubio che lo divide in due regioni: ilTransdanubio, a ovest, e l'Alföld (oGrande pianura ungherese), a est.
Nella zona settentrionale del Paese vi è una zona montuosa, composta da rilievi non molto alti che superano di poco i mille metri, che si snoda da sud-ovest a nord-est per circa400 km. La prima parte di questa catena prende il nome diMontagne del Transdanubio, ed è costituita dallaSelva Baconia (o catena dei Bakony), che comincia a nord dellago Balaton, seguita dai rilievi diVértes, di Gerecse e diPilis che giungono sino all'ansa del Danubio in prossimità della città diVisegrád. La seconda parte prende il nome diRilievi precarpatici settentrionali, ed è costituita dal massiccio delBörzsöny, seguito dai montiMátra, dove si erge la massima elevazione del Paese, ilKékes (1014 m), e infine il massiccio delBükk (959 m).
Illago Balaton, detto anche "il mare degli ungheresi"
I fiumi principali dell'Ungheria sono innanzitutto ilDanubio, che segna in parte ilconfine con la Slovacchia e attraversa tutto il territorio da nord a sud per circa420 km, ilTibisco che attraversa l'Alföld da nord a sud per circa600 km e laDrava lungo ilconfine con la Croazia.
Illago Balaton (592 km²), il più grande lago dell'Europa centrale, si trova nella parte occidentale del Paese ai piedi dellaSelva Baconia. A pochi chilometri a est del Balaton si trova illago di Velence, che con i suoi26 km² è il terzo lago del Paese per superficie. Altro lago è il lago Fertő (olago di Neusiedl) nella zona nord-occidentale al confine con l'Austria. Infine nell'Ungheria settentrionale si trova illago del Tibisco (in ungherese Tisza-tó), un bacino artificiale formatosi a seguito della costruzione nel 1980 dell'invaso Kisköre, realizzato per il controllo delle piene del Tibisco, con una superficie di127 km², è il secondo lago del Paese.
L'Ungheria ha un clima continentale: gli inverni sono freddi e nevosi, le estati calde e afose; le piogge si concentrano soprattutto nei mesi primaverili e autunnali. Si possono verificare intensi temporali da calore in estate, mentre in inverno imperversano neve e ghiaccio. Le massime estive possono raggiungere i35 °C, mentre d'inverno la temperatura può rimanere sotto lo zero anche di giorno.
Andamento della popolazione Ungherese dal 1961 al 2003
In Ungheria la densità di popolazione è di 109 abitanti per km². Nel 2012, nello Stato risiedevano 9 983 645 abitanti.Iltasso di natalità è del 9 per mille circa, mentre iltasso di mortalità è del 13 per mille, il che comporta che la popolazione è in diminuzione. Oltre a questo tasso di mortalità piuttosto alto, al declino demografico contribuisce anche l'emigrazione, fenomeno che interessa ancora il Paese.L'aspettativa di vita, nel 2018, era di 71 anni per gli uomini e di 78 per le donne.Iltasso di mortalità infantile dell'8‰ per i bambini sotto i 5 anni di età. Iltasso di disoccupazione, all'inizio del 2016, si attestava al 6,5% circa.
La lingua ufficiale dell'Ungheria è l'ungherese.Già nelle scuole elementari viene studiata una lingua straniera come l'inglese o iltedesco[senza fonte].
Secondo la precedente Costituzione del 1947 (fortemente emendata nel 1990), il Paese era unarepubblica parlamentare. L'Assemblea nazionale (Országgyűlés), Parlamento nazionale unicamerale dell'Ungheria, era composta, fino al 2011, da 386 membri, eletti ogni 4 anni. Per accedere al Parlamento, i partiti dovevano superare la soglia del 5% dei voti popolari.
Dal 1º gennaio 2012, con l'entrata in vigore della nuovacostituzione (Magyarország Alaptörvénye), il nome completo dello Stato è semplicemente "Ungheria" e la parola "Repubblica", che prima caratterizzava il nome completo dello Stato, non compare più nel nuovo testo costituzionale. Inoltre, i deputati dell'Assemblea nazionale furono ridotti a 199 membri.
L'Ungheria è suddivisa in 19 contee (in ungherese al singolaremegye, pluralemegyék), considerandoBudapest è un distretto a sé stante, come segue. Dal 2023 le contee sono chiamatecomitati (vármegyék, sing.vármegye), denominazione in uso nelRegno d'Ungheria.
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Il 19 settembre 2006, la diffusione di una registrazione effettuata nel maggio precedente, durante una riunione riservata delPartito Socialista al governo (già Partito Socialista Operaio Ungherese, al potere durante ilregime comunista), durante la quale il primo ministroFerenc Gyurcsány diceva d'aver mentito e deliberatamente nascosto agli elettori la grave situazione del Paese al fine di vincere le elezioni e di non aver fatto nulla, come governo, per rimediarvi, scatena una serie di manifestazioni contro il governo.
Durante le manifestazioni, che chiedono le dimissioni del primo ministro, per il momento non concesse, alcune frange di manifestanti (numericamente esigui, ma molto violenti), secondo la polizia legati agliultras delle squadre di calcio, hanno compiuto numerosi atti vandalici per tre notti consecutive, assaltando anche la sede della televisione nazionale. Il 22 settembre il presidente del Parlamento dichiara che i manifestanti non hanno formalizzato le proprie richieste e che pertanto non si è ancora posto il problema delle dimissioni del governo o dell'autoscioglimento del parlamento. Il 24 settembre i manifestanti decidono di continuare la protesta nelle piazze. IlFidesz, principale partito di opposizione, annuncia di incominciare la battaglia politica in parlamento, chiedendo formalmente le dimissioni del governo e nuove elezioni politiche, la richiesta viene fatta il 25 settembre.
Dopo le elezioni amministrative (comunali e provinciali), svoltesi il 1º ottobre 2006, in cui il partito socialista di governo subisce una dura sconfitta, l'opposizione fissa al governo unultimatum di 72 ore per dimettersi. Il 6 ottobre il primo ministro chiede e ottiene la fiducia del Parlamento in cui gode di ampia maggioranza.
Il 23 ottobre 2006, in coincidenza con la celebrazione del cinquantesimo anniversario dell'Insurrezione di Budapest con la presenza di rappresentanti di quasi tutti i paesi del mondo, sono riprese, in diverse zone della capitale, le manifestazioni contro il governo. Quando la polizia comincia, nelle prime ore del mattino, a evacuare piazza Kossuth (la piazza antistante il Parlamento, occupata da diverse settimane dai manifestanti antigovernativi) per permettere lo svolgimento della solenne commemorazione ufficiale del 23 ottobre, riprendono gli scontri in varie zone della capitale. Nel pomeriggio, avevano avuto luogo in tutta la città dimostrazioni da parte di gruppi di opposizione. In una piazza del centro, alcuni manifestanti si impossessano di uncarro armato storico utilizzato per le cerimonie del 23 ottobre e con questo si dirigono verso le linee della polizia, ma vengono rapidamente bloccati e disarmati. In una zona non molto distante, alcune centinaia di migliaia di cittadini si erano radunate per la commemorazione del 23 ottobre organizzata dal Fidesz, questa si svolge in maniera pacifica.
Il 24 ottobre, su richiesta dei partiti di opposizione (che accusano la polizia di aver volutamente provocato gli scontri), i gruppi parlamentari decidono che sarà aperto un dibattito in Parlamento sulle responsabilità degli ultimi scontri, che hanno provocato 160 feriti e 131 persone arrestate. Un dibattito vero e proprio finora non ha avuto luogo, ma dopo una serie di polemiche il prefetto di Budapest è stato confermato al suo posto dal premier e onorato con una decorazione dal sindaco della capitale. Il Fidesz intanto ha dato vita a un centro di documentazione per le persone che si considerano vittime o testimoni di abusi che la polizia avrebbe commesso il 23 ottobre, a tale centro si sarebbero rivolte finora centinaia di persone, tra le quali anche diversi stranieri, che sarebbero stati maltrattati dalla polizia ungherese, in occasione della festa nazionale.
Queste le tappe già percorse del processo di integrazione:
Data o periodo
Evento
31 marzo 1994
Presenta la domanda di adesione.
31 marzo 1998-13 dicembre 2002
Negoziati di adesione.
12 aprile 2003
Unreferendum approva la ratifica del Trattato di adesione.
14 aprile 2003
IlConsiglio europeo approva l'adesione dell'Ungheria, che il 16 aprile, ad Atene, firma il Trattato di adesione, che entra in vigore il 1º maggio 2004.
L'agricoltura e l'allevamento insieme contano il 4% di addetti. Si coltivanolegumi,cereali, frutta, ortaggi, uva, tabacco, lino, canapa epeperoni rossi, da cui si ricava lapaprica, inoltre si allevanocavalli,bovini eovini.L'Ungheria è il secondo più grande produttore di fegato d'oca al mondo, dopo laFrancia, e il più grande esportatore.
L'Ungheria è un Paese industriale (con il 32% di addetti), soprattutto nell'area diBudapest. Le principali industrie sono quelle meccaniche, chimiche e farmaceutiche. Abbastanza rilevante è il settore automobilistico, in particolare con lo stabilimento del marchio tedescoAudi nelle vicinanze diGyőr. Inoltre si estraggono la bauxite, la lignite, il carbon fossile e il gas naturale.
Il settore terziario (64% di addetti) si basa sui trasporti e sul turismo.La rete dei trasporti è ben sviluppata; leautostrade e lelinee ferroviarie si diramano a raggiera a partire dallacapitale.Budapest è certamente la più importante delle duecittà ungheresi dotate di aeroporto internazionale, con i tre Terminal di Ferihegy 1, 2A e 2B. L'altra èDebrecen. La compagnia di bandiera era laMalév, fallita all'inizio del 2012; recentemente hanno aperto collegamenti con Budapest diverse compagnie low-cost (fra cui l'ungherese-polaccaWizz Air). Dal 1º gennaio 2012 l'IVA ungherese (ÁFA - Általános forgalmi adó) è con il 27% la più alta del mondo.
Un'importante collezione di manoscritti medievali è costituita dalCodice Pray.
La letteratura ungherese si afferma già nel XV secolo sotto reMattia Corvino. Nel XVI secolo prevale la forma religiosa conBálint Balassi. Nel XVI secolo, inoltre, avviene la prima traduzione ungherese completa della Bibbia, la Bibbia di Vizsoly, da parte del pastore calvinistaGáspár Károlyi (~1529-1592).[12].
Ma è solo nel XIX secolo che si afferma la produzione magiara con il maggior poeta unghereseSándor Petőfi, il poeta del romanticismo ungherese, autore del poemaNemzeti dal (Canto nazionale) (1848), e con le epopee storiche diJános Arany.
Tra le scrittrici ungheresi del Novecento che si sono affermate maggiormente si annoveraMagda Szabó, vincitrice di numerosi premi: diverse sue opere sono state tradotte in molte lingue.
Durante il primo periodo dell'Illuminismo si afferma la figura diGyörgy Bessenyei. Tra i filosofi ungheresi che si sono distinti nel XX secolo vi sonoGyörgy Lukács, tra i principali esponenti delmarxismo del XX secolo. Tra il XX e il XXI secolo spicca la figura diÁgnes Heller, esponente della cosiddettaScuola di Budapest, una corrente filosofica delmarxismo.
Nel XIX spicca, in ambito politico, spicca la figura diTheodor Herzl, ungherese, ma naturalizzato austriaco, padre delsionismo e autore del saggioLo Stato ebraico (1896).
Nel campo della fotografia l'Ungheria ebbe una certa rilevanza grazie all'aziendaForte (ex stabilimento della Kodak nazionalizzato nel 1948) e ai suoi prodottiFortepan.
A partire dal 2010 è nato l'archivio fotografico collettivo unghereseFortepan (ispirato alla storica azienda fotografica ungherese), che raccoglie tutta la storia fotografica dell'Ungheria e dell'Europa con oltre 100.000 foto, di cui la maggior parte disponibili suWikimedia Commons sotto licenza CC-BY-SA 3.0.[14][15]
Anche in campo cinematografico l'Ungheria si è distinta, nel corso del XX secolo, con importanti personalità, tra le quali l'attriceZsa Zsa Gábor e i registiMiklós Jancsó eBéla Tarr.
Nel XIX secolo si distinse la figura diIgnác Semmelweis, noto per i suoi studi sulle trasmissioni batteriche da contatto e la prevenzione dellafebbre puerperale; fu colui, inoltre, che nel 1847 scoprì che, nelle cliniche ostetriche, l'alta incidenza di febbre puerperale poteva essere ridotta mediante ladisinfezione delle mani.[16]
Uno dei piatti tipici dell'antica cucina magiara è ilgulasch, in ungheresegulyás, una zuppa che igulyások (i mandriani, dagulya che significa mandria) cucinavano dentro un grande paiolo messo su un fuoco di legna all'aperto. Questo piatto consiste in una sostanziosa minestra a base dicarne, lardo, soffritto dicipolla ecarote,patate epaprica.
Inizialmente cucinata solo dai mandriani, verso la fine delXVIII secolo arrivò a essere conosciuta dalle famiglie borghesi, per poi apparire sulla tavola del popolo insieme con altri stufati di carne, di solito bovina, come ipaprikás aggiustati con lafarina, la paprica e la panna acida (tejföl), o ilpörkölt, chiamata anche la rosolata della puszta.
L'ingrediente principale del gulyás, già citato sopra, è la paprica, che si ottiene dalpeperone fatto seccare e macinato, ed è una delle spezie comunemente usate nella preparazione dei cibi. Ilpeperone arrivato a seguito della scoperta delle Americhe venne accolto in Ungheria con molto entusiasmo, cambiando così la cucina ungherese.
Unaleggenda dice che una giovane contadina ungherese che era stata costretta con la forza a vivere nell'harem del pascià turco di Buda, avesse spiato a lungo igiardini delpalazzo mentre coltivavano i peperoni e che, una volta liberata, avesse insegnato ai contadini del suo villaggio a coltivare la paprica.
Il momento del raccolto viene vissuto come un rito gioioso. L'8 settembre le donne, vestite con costumi sgargianti, raccolgono i peperoni nei campi e dopo averli infilzati conago e filo fanno delle lunghe ghirlande che appendono a speciali sostegni dilegno o ai muri dellecase.
Un dolce tipico di Budapest è latorta Dobos, creata in onore diFrancesco Giuseppe e la moglieSissi all'esibizione nazionale generale diBudapest del 1885. Un'altra pietanza piuttosto diffusa è lapalacinta, una sorta dicrêpe dolce o salata. In merito alle bevande, un tipico amaro ungherese viene chiamatoUnicum.
Altri prodotti enogastronomici sono illángos, ilsajtos roló, i viniTokaji edEgri Bikavér e lapálinka (specie di grappa locale). Di recente ha avuto diffusione ilTúró Rudi, una glassa di cioccolato fondente con un ripieno a base di ricotta.
La prima medaglia d'oro olimpica per l'Ungheria venne dal nuoto e fu conquistata daAlfréd Hajós (primo campione olimpico dell'era moderna), ai Giochi olimpici di Atene 1896.
Ma la prima medaglia olimpica per l'Ungheria fu vinta daAlajos Szokoly, medaglia di bronzo nei100 metri piani, ai Giochi olimpici di Atene 1896.
L'atleta ungherese più titolato ai Giochi olimpici èAladár Gerevich, nella scherma, con 7 ori, 1 argento e 2 bronzi.
La ricorrenza nazionale chiamata Az államalapítás ünnepe (Festa della Fondazione dello Stato), celebra il Giorno della Canonizzazione di ReStefano I, fondatore dello Stato ungherese, come santo Stefano d'Ungheria, nel 1083. La data dell'anno 1000 coincide con lo Stato cristiano ungherese.[21]
23 ottobre
Commemorazione dellaRivolta del 1956 Festa della Repubblica (1989)
^ Stefano Borzacchiello,Gabor Talmacsi: il campione dell'Est, sudueruote.it, Editoriale Domus S.p.A., 4 novembre 2007.URL consultato il 17 agosto 2023.