Ugo Fiorelli (Napoli,5 marzo1893 –Canale di Sicilia,24 aprile1941) è stato unmilitareitaliano.
| Ugo Fiorelli | |
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| Nascita | Napoli, 5 marzo 1893 |
| Morte | Canale di Sicilia, 24 aprile 1941 |
| Dati militari | |
| Paese servito | |
| Forza armata | |
| Corpo | Corpo degli equipaggi militari marittimi |
| Specialità | Armi navali |
| Unità | Incrociatore Egeo |
| Grado | Capitano di fregata |
| Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
| Campagne | Operazioni navali nella prima guerra mondiale |
| Studi militari | Accademia navale diLivorno |
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| Manuale | |
Ex-allievo dellaScuola Militare Nunziatella, e successivamente dell'Accademia Navale diLivorno dal settembre1909, fu nominatoguardiamarina nel1913, avanzando poi al grado diSottotenente di vascello nel1915 e diTenente di Vascello nell'aprile1917.
Durante laprima guerra mondiale prestò servizio su navi da battaglia, partecipando allacampagna albanese nel1920 con l'incarico di Comandante della SquadrigliaMAS diSebenico. Terminato il conflitto, proseguì la carriera nellaMarina Militare, con periodi a terra e nuovi imbarchi.
Con il grado diCapitano di Corvetta, fu nominatoSottocapo di Stato Maggiore del Comando Militare Marittimo diPola, quindi Comandante in seconda della Scuola Meccanici CREM diVenezia, dove lo ritraggono certamente immagini risalenti al1934 (vedi foto). Essendo stato promossoCapitano di Fregata nel maggio1931, nel1937 richiese il congedo ed entrò a far parte della Riserva.
Lo scoppio dellaseconda guerra mondiale lo vide ritornare in servizio, come Comandante dell'incrociatoreEgeo. Alle 00.40 del 24 aprile1941, durante un viaggio di trasferimento daTripoli aPalermo, la Egeo fu intercettata dalla forza K di base a Malta, composta dalla 14ª Flottiglia Cacciatorpediniere dellaMediterranean Fleet,HMS Jervis,HMS Janus,HMS Jaguar eHMS Juno.
Pur essendo la Egeo una ex motonave civile riarmata in occasione delle ostilità, e con funzioni ausiliarie, sotto il comando del capitano Fiorelli essa sostenne una ventina di minuti di combattimento, fino ad essere colpita da una coppia di siluri della HMS Juno e ad affondare a circa 65 miglia daTripoli.
Nel naufragio perse la vita gran parte dell'equipaggio, compreso il capitano Fiorelli il quale, sebbene illeso, rifiutò di porsi in salvo ed affondò con la propria unità, guadagnandosi la medaglia d'oro al valor militare.
Durante una navigazione notturna isolata, scontratosi con una divisione navale nemica, malgrado la schiacciante preponderanza avversaria reagiva prontamente all'attacco con tutte le armi di bordo.Mentre la maggior parte dell'equipaggio cadeva colpita dal tiro nemico egli rimaneva sereno al suo posto rinunciando, benché illeso, a lasciare la nave prossima ad affondare e rincuorando i feriti con parole di fede e di amor patrio; con loro scompariva in mare.
Fulgido esempio delle più elevate virtù militari e marinare e di assoluta dedizione al dovere.»