Il termineuffici di Cristo è una categoria dellacristologiacristiana che descrive le funzioni, i compiti, i servigi, cheGesù di Nazareth, secondo laBibbia, è venuto ad assolvere (ed assolve tuttora) nel mondo, in particolare per coloro che appartengono alla SuaChiesa.
LaCristologia si riferisce in modo particolare ai tre uffici principali diCristo, detti ancheil triplice ufficio di Cristo:
Si potrebbe dire che Gesù Cristo (secondo laBibbia) è il Profeta per eccellenza, il Sacerdote per eccellenza ed il Re per eccellenza, unico e irripetibile[1]. In questa forma, la descrizione degliuffici di Cristo è stata delineata la prima volta daEusebio di Cesarea e poi, più dettagliatamente, daGiovanni Calvino. Per questo, la dottrina degliuffici di Cristo è particolarmente rilevante per la teologia della tradizionecalvinista.
Gli stessi uffici e la capacità di compierli sono stati affidati da Gesù agli Apostoli e alla Chiesa fondata su Pietro, affidando loro il proprioSpirito e i proprisacramenti.
Il profeta è portavoce di Dio, chi parla autorevolmente in nome di Dio. Gesù è il profeta per eccellenza o (come afferma il prologo delVangelo secondo Giovanni) la Parola stessa di Dio fattasi carne, cioè essere umano. Egli è il divino Maestro, Colui del quale persino gli avversari affermavano:«Nessuno parlò mai come quest'uomo!» (Giovanni 7:46);"essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: «Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?" (Marco 4:41). Il profeta annuncia ed interpreta la Parola di Dio per il passato, il presente ed il futuro, come pure spiega autorevolmente laLegge rivelata di Dio. Questa Sua funzione continua dopo la SuaAscensione mediante lo Spirito Santo attraverso gli Apostoli ed oggi attraverso ilministero della Parola e nell'illuminazione spirituale dei credenti.
Gesù Cristo, nella funzione di profeta, rappresenta Dio di fronte al Suo popolo. Nella funzione di sacerdote, rappresenta il Suo popolo di fronte a Dio. Come sacerdote ha il privilegio unico (nessun altro lo può fare meglio di Lui che, come eterno Figlio di Dio era da sempre accanto a Dio Padre) di accostarsi a Dio e di parlare e di agire così in favore dei Suoi, intercedendo per essi ed offrendo il sacrificio della Sua stessa vita per il perdono dei loro peccati.
Con la citazione del Salmo 110, Paolo conferisce un valore profetico ai versi di Davide, intesi in senso messianico. Gesù altrove nella Bibbia è chiamato "virgulto di Davide" (Isaia 11:1-2[6]) e "leone della tribù di Giuda", stabilendo la Sua discendenza da David e appartenenza alla tribù di Giuda. Davide e Gesù sono entrambi sommi sacerdoti secondo Melchisedek, Re dei Giudei(INRI) e profeti.
Entrambi esercitano un triplice ufficio: la Legge mosaica prevedeva l'Unzione per ciascuna delle cariche che lo formano, coerente con la teofania del volere divino (es.l'angelo del Signore dice a Elìa di ungere il re di Aram, ed Eliseo come profeta1 Re 19:1-18[7]).
Riguardo ai due ordini sacerdotali, la volontà di Dio è espressa come:
Il sacerdozio secondo Melchidesek è eterno, essendo di Gesù Cristo generato dalPadre Dio prima di tutti i secoli (Ebrei 5:4-6).Pur ereditandosi già la carica di sommo sacerdote di padre in figlio, come è anche per quella di re, non si registrano casi di sommi sacerdoti leviti che furono anche re d'Israele.
Il versoMio figlio sei tu, oggi ti ho generato diSalmi 2:7[9] è ripreso da Paolo anche inAtti 13:32-40[10], per dire che Davide fu unito ai patriarchi nellacomunine dei santi, ma il suo corpo subì la corruzione come tutti i mortali. Soltanto il sacerdozio di Gesù Cristo fu subito immortale, venendo egli resuscitato dai morti ad opera dello Spirito Santo procedente dal Padre Dio.
Ciò che erano e facevano gli antichi sacerdoti di Israele neltempio di Gerusalemme era una prefigurazione della Persona e dell'opera del Cristo. L'agnello che essi offrivano era simbolo di ciò che Cristo avrebbe compiuto. Egli è chiamato, infatti "l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo". La Sua morte in Croce assume il valore del sacrificio ultimo efficace per riabilitare di fronte a Dio tutti coloro che fanno appello ad essa per il perdono dei loro peccati. L'opera sacerdotale unica ed irripetibile di Cristo è annunciata nelNuovo Testamento in molti brani.
IlNuovo Testamento annuncia l'efficacia unica di Cristo come Mediatore fra noi e Dio. È per questo che la preghiera "in suo nome" è efficace. Non solo, ma Egli presenta il Suo sacrificio a Dio e, sulla sua base, il Suo popolo può fare propria ogni benedizione spirituale, lo difende contro le accuse diSatana, della Legge e dellacoscienza, assicura il perdono di tutto ciò di cui esso giustamente è accusato, e santifica il loro culto e servizio."Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi (...) Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola"Giovanni 17:9,20.
Come eterno Figlio di Dio, Cristo condivide con Dio Padre la regalità, l'autorità di Dio su tutto l'universo ed in modo particolare sulla Sua Chiesa. La Sua sovranità viene riconosciuta dal Suo popolo che volentieri si sottomette a Lui in ciò che Egli loro comanda (il "Regno di Dio").
Quando l'Antico Testamento parla del Messia come "re di Sion", esso intende la Sua regalità sul popolo eletto di ogni tempo e paese, che volentieri Gli si sottomette. Egli è "il Signore" per eccellenza, e questa è la prima confessione di fede della Sua Chiesa.
Cristo, però, è anche Signore sugli elementi del creato, come dimostra nella Sua vita terrena quando manifesta essere in pieno controllo delle forze della natura, della vita e della stessa morte. Persino chi ora Gli si oppone resistendogli, alla fine dovrà cedere e (volente o nolente) "piegare le ginocchia" di fronte a Lui. Anche l'epiteto di medico attribuito a Cristo può essere fatto rientrare in questo ambito.