Tuili è uncomune italiano di 898 abitanti[1] dellaprovincia del Sud Sardegna.
Il comune è situato ai piedi dell'altopiano della Giara, nella regione storica dellaMarmilla.
L'area fu abitata fin dall'epoca nuragica, per la presenza sul territorio di alcuninuraghi.
Successivamente fu un centroromano. Tramanda una leggenda che la stessa villa di Tuili sia stata fondata da una sorella di unpretore diUsellus, Tulliola, deceduta in Sardegna, da cui forse viene il nome. Ma i documenti più antichi, che ci rivelano la storia del paese e che si trovano nell'Archivio Vaticano, si riferiscono al periodo medievale.
La villa, che aveva allora una notevole importanza per la sua posizione in un territorio fertilissimo, apparteneva alGiudicato di Arborea e dipendeva dallacuratoria di Marmilla, al confine colgiudicato di Cagliari. Con la conquista aragonese del giudicato di Cagliari, anche il territorio di Tuili passa sotto il dominio aragonese, e nel 1355 viene dato in feudo dal re d'AragonaPietro IVil Cerimonioso a Matteo Doria. Rimase aiDoria fino al 1409, quando il reMartino il Giovane concesse il feudo a Gerardo De Doni. Dai De Doni la villa passò per vie matrimoniali agli Aragall (1450) e successivamente, nel 1481, ai Santa Cruz. Estinto il casato, nel 1659 la signoria venne acquistata dal mercante genovese Ambrogio Martin. Dai Martin passò poi ai Ripoll e poi ai Ripoll-Sanjust, marchesi di Neoneli, baroni di Teulada e conti di Tuili, ai quali la contea venne riscattata nel 1836 con la soppressione del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Tuili sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 ottobre 2004.[3]
«Stemma partito: il primo, troncato dalla fascia diminuita di azzurro: a) di rosso, al ramoscello di olivo, posto in banda, fogliato di undici, di verde, fruttato di cinque, di nero; b) di verde, alle nove
spighe di grano, impugnate, d'oro, legate di rosso; il secondo, d'oro, al cavallo spaventato, di nero, allumato di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di verde.
- Villa Pitzalis
- Villa Asquer
Abitanti censiti[4]
La variante delsardo parlata a Tuili è ilcampidanese occidentale.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note |
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31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Celestino Pitzalis | Lista civica "Impari po sa idda" | Sindaco | |
26 ottobre 2020 | in carica | Andrea Locci | Lista civica "Futuro prossimo" | Sindaco | |
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di),Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006,ISBN 88-7138-430-X.URL consultato il 5 dicembre 2012(archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
- Francesco Floris (a cura di),Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.URL consultato il 5 dicembre 2012(archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).