Dopo essersi aggiudicato la medaglia di bronzo al torneo olimpico diAmsterdam 1928, il trio ebbe un ruolo decisivo sia nelle vittorie di quattrocampionati nazionali consecutivi tra1931 e1934 – mai riuscito prima nella storia della competizione – da parte della squadra bianconera,[4] sia nei successi della rappresentativa azzurra dapprima nellaCoppa Internazionale, riuscendo a ottenere il titolo nellaprima edizione del torneo, e poi nelcampionato mondiale disputato nel1934. Costituì quella che lastampa specializzata riterrà la miglior linea difensiva di tutti i tempi espressa nelcalcio italiano nonché una delle migliori nella storia della disciplina.[5][6]
Ritenuto il primo blocco difensivo italiano di levatura mondiale nella storia del calcio, il trio fu l'antesignano della futura tradizione di retroguardie coriacee che faranno parte, con successo, di squadre di club italiane e della nazionale azzurra quali la terna composta, in ordine posizionale, dal portiereAldo Olivieri e dai terziniAlfredo Foni ePietro Rava, decisiva per il trionfo azzurro nelcampionato del mondo 1938,[7] il quartetto formato, in ordine numerico, daDino Zoff,Claudio Gentile,Antonio Cabrini eGaetano Scirea durante gli anni 1970 e 1980, che si affermerà tra i meglio assortiti nella storia della disciplina,[8] e il blocco difensivo composto, in ordine posizionale, daGianluigi Buffon,Andrea Barzagli,Leonardo Bonucci eGiorgio Chiellini,[9] tutti insieme esacampioni d'Italia negli anni 2010.[10]
Nel corso degli anni la denominazione Combi-Rosetta-Caligaris ha acquisito un posto di rilievo nellacultura italiana divenendo anche una sorta difilastrocca,[11] essendo usata, permetonimia, anche nel linguaggio comune per indicare formazioni di rilievo nello sport inItalia:[12]
«[...] Vidi però – e in tanti casi, prima e dopo – come fosse diffusa ovunque la popolarità del club torinese. Tanto che il sapere a memoria la formazione degli anni Trenta (Combi, Rosetta, Caligaris, eccetera) mi conferì talvolta autorevolezza.»
Combi e Rosetta, nell'occasione coaudivati daLuigi Allemandi, stabilirono inoltre nella stagione1925-26 il record d'imbattibilità del calcio italiano (934'),[14] poi superato solo nel campionato2015-16 da un'altra retroguardia juventina, quella Buffon-Barzagli-Bonucci-Chiellini (974').[15]
^«Combi, Rosetta, Caligaris. Un blocco così amalgamato da trovarsi compatto, nelle nostre memorie, persino nella recitazione dei nomi, quasi intesi, perduta ogni singolarità, come uno solo»; cfr.Tavella, Ossola, p. 173