Trigarium | |
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Civiltà | romana |
Utilizzo | terreno di allenamento alle corse di cavalli |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Comune | Roma |
Amministrazione | |
Visitabile | no |
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IlTrigarium era un terreno di allenamento alle gare equestri ubicato nel margine nordoccidentale delCampo Marzio nell'antica Roma[1].Il suo nome deriva da quello dellatriga, un carro a tre cavalli.
IlTrigarium era uno spazio aperto posto a sud dell'ansa delTevere, vicino all'attualeVia Giulia[2].
Poteva far parte di un terreno più ampio, posto a fianco di esso, che era uno spazio pubblico destinato al pascolo dei cavalli e all'addestramento militare dei giovani, che era la destinazione d'uso originaria del Campo Marzio[3].
Il primo riferimento alTrigarium data al periodo diClaudio e l'ultimo risale alla seconda metà del IV secolo[4].
Per conservare la flessibilità del suo utilizzo, ilTrigarium non possedeva strutture permanenti.Era utilizzato per l'allenamento allecorse dei carri e per tutte le forme di esercizi equestri.La sede della fazione degli aurighi professionisti era ubicata nelle vicinanze: ilTrigarium si trovava appena a nordovest delle stalle e dell'edificio in cui era la sede delle squadre verde e blu[5].Un'area adiacente, in cui la gente giocava aharpastum, ai giochi con il cerchio e allalotta, era il sito in cui furono costruitistadi temporanei di legno daGiulio Cesare e daAugusto e, infine, il permanenteStadio di Domiziano.
Trigarium divenne una parola generica per terreno per allenamenti equestri, come posto in evidenza dalla documentazione epigrafica[6].Ad esempio, un auriga dell'Africa romana, che morì nel corso di una gara, fu sepolto nel vicinotrigarium[7].Plinio il Vecchio utilizza la parola per indicare genericamente l'esercizio equestre: egli descrive un'acqua fortificata o una bevanda per lo sport, preparata con polvere di sterco di capra e aceto, che era bevuta daNerone "quando voleva fortificarsi per iltrigarium."[8].Plinio asserisce che i cavalli italiani erano superiori agli altri per gli esercizi deltrigarium[9].
Il nomeTrigarium deriva datriga, un carro a tre cavalli (si confrontino i più comuniquadriga ebiga, rispettivamente carri a quattro e a due cavalli)[10].Nell'antica Grecia, i carri a tre cavalli potevano essere utilizzati in guerra, ma non se ne conosce un utilizzo nelle corse[11].
Il carro diAchille nell'Iliade (16.152) era condotto da due cavalli immortali e da un terzo cavallo mortale.Nelle corse etrusche, il terzo cavallo serviva come cavallo guida sul lato interno delle curve e non era messo al giogo[11].I Romani corsero solo raramente con squadre a tre cavalli[12].Dionigi di Alicarnasso fece menzione di corse ditrigae sottoAugusto, corse che sono registrate anche in iscrizioni relative a periodi più tardi[11].
Il conduttore di unatriga era chiamatotrigarius. Per il fatto che l'utilizzo di tre cavalli non era comune, contrigarius ci si poteva riferire in generale anche ai partecipanti agli esercizi equestri che si svolgevano neltrigarium[13].
A proposito dell'origine sacra delle corse dei carri che facevano parte dei giochi pubblici (ludi),Isidoro di Siviglia commenta che si svolgevano in concomitanza con alcunefestività religiose. Laquadriga - riferisce Isidoro - rappresenta il sole e labiga la luna; latriga rappresenta gli dei dell'oltretomba (di inferi), in cui i tre cavalli rappresentano le tre età dell'uomo: infanzia, età adulta e vecchiaia[14].
Sebbene il suo utilizzo principale fosse come terreno di allenamento, talvolta ilTrigarium è ritenuto esser stato la sede delle corse dibigae che precedettero il rituale dell'October Equus, compiuto in Campo Marzio in onore di Marte il 15 ottobre[15].Il cavallo guida della squadra vincente era sacrificato presso la localitàad Nixas, un luogo posto appena a est delTrigarium, che era o un altare alle divinità della nascita (di nixi) o forse qualcosa denominatoCiconiae Nixae.Alle cerimonie del cavallo di ottobre, due quartieri combattevano una finta battaglia per il possesso della testa del cavallo come trofeo per l'anno successivo e un corridore recava la coda del cavallo allaRegia per versare il suo sangue sul fuoco sacro di Roma.
Anche le corse degliEquirria che si svolgevano il 27 febbraio e il 14 marzo,[16] festività anch'essa celebrata per Marte, potevano svolgersi alTrigarium, così come probabilmente anche gli eventi deiludi tarentini, che poi divennero iLudi Saeculares. Comunque, l'area può essere stata solamente un campo di pratica per questi eventi[17].
Un altare sotterraneo dedicato alla coppia divinaDis Pater eProserpina era collocato nelTarentum, in posizione vicina o adiacente alTrigarium[18].Dis era l'equivalente romano del dio grecoPlouton (latinizzato inPluto, Plutone), che rapìProserpina (la grecaPersefone o Kore "la Vergine") con il suo carro portandola nel mondo degli inferi per farne la sua sposa e regina.Nellereligioni misteriche, la coppia è talvolta rappresentata come il Sole e la Luna.Il carro di Plutone è trainato dai quattro cavalli caratteristici dei sovrani e degli dei del Sole.Le corse dei cavalli assieme allapropiziazione degli dei degli inferi erano caratteristiche di "antiche e oscure" festività romane quali iConsualia, il cavallo di ottobre e iLudi Taurii; inoltre, erano caratteristici alcuni siti del Campo Marzio, quali ilTarentum (dove ebbero origine iludi tarentini) e ilTrigarium[19]