| Treviso FBC 1993 SSD Calcio | |
|---|---|
| Biancocelesti | |
| Segni distintivi | |
| Uniformi di gara | |
| Colori sociali | |
| Dati societari | |
| Città | Treviso |
| Nazione | |
| Confederazione | UEFA |
| Federazione | |
| Campionato | Serie D |
| Fondazione | 1909 |
| Scioglimento | 1993 |
| Rifondazione | 1993 |
| Rifondazione | 2009 |
| Scioglimento | 2013 |
| Rifondazione | 2013 |
| Rifondazione | 2019 |
| Proprietario | |
| Presidente | |
| Allenatore | |
| Stadio | Omobono Tenni (7 500[1] posti) |
| Sito web | trevisocalcio.tv |
| Palmarès | |
| Trofei nazionali | 1Supercoppa di Lega di Serie C 1Coppa Italia Dilettanti |
| Si invita a seguire ilmodello di voce | |
IlTreviso Foot Ball Club 1993 S.S.D., meglio noto comeTreviso, è unasocietàcalcisticaitaliana della città diTreviso. Milita inSerie D, la quarta divisione delcampionato italiano di calcio.
Costituito nel 2019 comeTreviso Academy Società Sportiva Dilettantistica, proseguede facto la tradizione sportiva iniziata nel 1909 con la fondazione delFoot-Ball Club Treviso e poi incorsa, dal 1993 in poi, in vari fallimenti e ripartenze.
Il Treviso vanta quale maggior successo della propria storia una partecipazione allaSerie A agirone unico, nella stagione2005-2006. Inoltre annovera nel suo palmarès la vittoria di unaSupercoppa di Lega di Serie C e di unaCoppa Italia Dilettanti.
Il calcio aTreviso venne per la prima volta praticato nel 1896 quando ebbe luogo ilConcorso Interprovinciale Ginnastico FGNI, competizione alla quale parteciparono tre polisportive ginniche trevisane che praticavano il calcio in forma non ufficiale: ilPio Istituto Turazza (nato nel 1857), laSocietà Ginnastica Velocipedistica Trevigiana ed ilVittorio Veneto.
Nei primi anni del Novecento si formarono diverse squadre dicalcio nel territorio trevisano e così nel 1909 si arrivò alla fondazione ufficiale delFoot-Ball Club Treviso. Frattanto si formarono in città nuove squadre, come laTarvisium che per prima adottò i colori biancocelesti. Nessuna società partecipò al campionato italiano, infatti disputarono solo incontri amichevoli, e, conseguentemente, i migliori talenti furono costretti ad emigrare.
Nel 1914, prima che scoppiasse laprima guerra mondiale, il Treviso si iscrisse alla Promozione, e l'anno successivo alla Coppa Veneto arrivando secondo dietro ilPadova.
Nel 1919, finita la guerra, il Treviso disputò il campionato di Promozione conquistando la terza posizione. Intanto si inaugurò il primo campo di calcio recintato a San Lazzaro, nelle immediate vicinanze di Treviso. Sempre nel 1919, il Treviso vinse la Coppa Appiani sconfiggendo il Padova, ilBologna ed ilModena.
Nel 4 giugno 1922 il Treviso giocò il suo primo incontro internazionale vincendo in casa contro il Meteor Vienna (4-0). Il settore giovanile, che nel frattempo venne formato, ebbe subito buoni risultati. Nel 1923 il Treviso partecipò al campionato di seconda divisione e qualche anno dopo passò in prima divisione, centrando un prestigioso secondo posto alle spalle delVicenza.
Nel 1933 viene inaugurato il nuovo stadio cittadino, in via Ugo Foscolo. Nel 1935 la società cambiò la denominazione della ragione sociale daTreviso F.B.C. adAssociazione Calcio Treviso. Nel 1936 il Treviso partecipò allaCoppa Italia e si iscrisse allaSerie C, suddivisa in tre gironi. Tra glianni trenta equaranta la promozione inSerie B venne più volte sfiorata.

Nel secondo dopoguerra, il Treviso fece alcuni campionati di Serie B (con più gironi) e Serie C, per tornare al campionato cadetto a girone unico nel 1950.
Dal campionato 1950-1951 il Treviso venne allenato daNereo Rocco, ottenendo il sesto posto al termine della successiva stagione, un piazzamento di tutto rispetto nella categoria cadetta. Buona anche la stagione seguente, sempre con ilparon in panchina, con la nona posizione.

Nella stagione 1953-1954, dopo la partenza di Rocco, il Treviso si salvò proprio all'ultima giornata, ma l'anno seguente, con un disastroso girone di ritorno, arrivò la retrocessione in Serie C.
Dopo la retrocessione, nel periodo 1955-1985, il Treviso navigò stabilmente per tanti anni in Serie C con qualche brusca caduta inSerie D.
Neglianni ottanta, dopo la retrocessione nel campionato 1984-1985 inSerie C2, si susseguirono diverse crisi finanziarie che avrebbero potuto portare la società sull'orlo del baratro.
Nel 1991, nonostante i buoni auspici di riportare grande il Treviso, arrivò la retrocessione nel Campionato Interregionale. Il Treviso restò per quattro anni in Interregionale, vincendo laCoppa Italia Dilettanti nel 1993, battendo l'Imolese.
Con l'imprenditoreGiovanni Caberlotto insediatosi alla presidenza nel 1993[2], durante il triennio successivo l'allenatoreGiuseppe Pillon compì un triplo salto di categoria risalendo dal fronte amatoriale a quello cadetto: a funestare l'ambiente occorse tuttavia la morte delnumero uno societario[3], deceduto il 3 marzo 1997.[4]

Approdata in Serie B poche settimane più tardi[5], la squadra passò nelle mani diGianfranco Bellotto[6]: questi mantenne l'incarico fino al 2000[7], coi successoriGustinetti eSandreani che non riuscirono ad evitare la caduta in C1 nel giugno 2001.[8] A macchiare ulteriormente l'annata concorse inoltre la vicenda diAkeem Omolade[9], diciottenne nigeriano vittima di insulti razzisti da parte della propria tifoseria nel giorno dell'esordio.[10]
Sotto la gestione tecnica diAmmazzalorso, i veneti riguadagnarono la B nel 2003 aggiudicandosi contestualmente laSupercoppa di C ai rigori contro l'Avellino[11]; nella stagione 2004-05 il «cavallo di ritorno» Pillon raggiunse i play-off, cedendo tuttavia alPerugia in semifinale.[12] La retrocessione comminata a tavolino alGenoa e le inadempienze economiche del Torino portarono, in agosto, allo storico ripescaggio dei biancazzurri in A[13]; il debutto di una formazione allestita in pochi giorni si consumò a San Siro contro l'Inter[14], che vinse la partita per 3-0[15].
Disputate le prime gare casalinghe a Padova per la mancata idoneità del Tenni[16], i trevigiani pagarono l'inesperienza in massima categoria e una pianificazione frettolosa ascrivibile alla tardiva ammissione[17]: sceltoCavasin in luogo diEzio Rossi nel novembre 2005[18], la matricola apparve già condannata al giro di boa.[19] Un nuovo avvicendamento in panchina — con le redini assunte daBortoluzzi nel marzo 2006 —[20] non impresse la svolta alla classifica, il cui responso giunse alla quintultima domenica per effetto di una sconfitta a Messina che certificò l'immediato ritorno tra i cadetti.[21] Fanalino di coda con 21 punti racimolati in 38 gare[22], il Treviso figurò al penultimo posto dopo il declassamento dellaJuventus cui le sentenze relative aCalciopoli comminarono il formale piazzamento in ventesima posizione.[23]
Richiamato Rossi alla guida in autunno[24], la compagine — nuovamente avversaria dei torinesi con entrambe le sfide appannaggio di questi ultimi —[25] pervenne alla salvezza neltorneo 2006-07 imponendosi a La Spezia.[26]

La stagione successiva vede ai nastri di partenza una squadra completamente rinnovata e rinforzata con l'obiettivo dichiarato di conseguire la promozione. Ecco quindi i ritorni diBepi Pillon in panchina e diBarreto in attacco, le conferme diGuigou eRussotto a centrocampo, gli innesti di giocatori di alto livello comeCalderoni,Scurto ePiá nei punti nevralgici del campo, senza trascurare la politica dei giovani con l'arrivo del capitano della Primavera juventina,Venitucci, e del promettente difensoreBonucci.In campionato il Treviso fu costantemente invischiato nella lotta per non retrocedere, Pillon e la squadra furono perennemente sotto accusa e la rivoluzione di gennaio in cui lasciarono la Marca sei giocatori arrivati in estate e il capitanoWilliam Viali. LaSerie B 2007-2008 si concluse con la squadra diciassettesima a pari punti con i cugini delVicenza.Il 1º marzo2008 si diffonde la notizia secondo la quale Ettore Setten stava per lasciare la presidenza: la società sembrava interessare ad una cordata di imprenditori, rappresentati da due liberi professionisti romani, Riccardo Canuti, presidente, e Stefano Santilli, vicepresidente[27]. Ma dopo aver constatato la reale esposizione passiva della società ed alcune scelte non condivise su alcuni giocatori, i rappresentanti Canuti-Santilli si ritirano dopo aver versato a Setten la somma di 1,2 milioni di euro con la quale riesce a concludere comunque la stagione.
Lastagione 2008-2009 si profila già in estate una stagione difficile. La società, già in lutto per la morte del centrocampistaGionata Mingozzi in seguito a un incidente stradale, vede inizialmente congelata l'iscrizione alla Serie B per il ritardo del versamento dell'Iva e in seguito penalizzata nello stesso campionato di tre punti per la violazione della clausola compromissoria risalente al mancato premio promozione invocato dai giocatori per la promozione in Serie A nellastagione 2004-2005. Dopo un solo anno inoltre termina la terza parentesi diPillon alla guida dei biancocelesti. Al suo posto arriva il rodiginoGotti, già selezionatore della nazionale Under-17.
La squadra, data per spacciata ancor prima di iniziare il campionato, nonostante parta bene e totalizzi 4 punti nelle prime due giornate (pareggio casalingo con l'Ancona per 2-2 e vittoria con il Rimini per 1-0), non continua altrettanto bene e raccoglie solo altri due punti nelle successive 7 partite (pareggi esterni con Brescia e Modena, interno col Parma), tornando alla vittoria solo alla 10ª giornata con un rocambolesco 3-2 contro il Piacenza. Intanto si vocifera che una società rappresentata da professionisti napoletani sarebbe interessata alla società, ma ben presto il tutto pare di nuovo svanire nel nulla, come successo solo sei mesi prima. Il Treviso rimedia una nuova sconfitta a Grosseto, poi fa registrare una serie positiva di 8 giornate, con 2 vittorie (una di prestigio con l'Empoli capolista) e ben 6 pareggi, risultati che gli consentono di abbandonare l'ultimo posto.
Il periodo invernale non porta certo buone nuove: a gennaio la squadra perde pedine importanti comeD'Aversa eLuigi Beghetto e la società naviga in acque sempre peggiori. I nuovi soci della Berlet (società che nemmeno la procura riuscirà ad assicurarsi esista veramente), infatti, avevano promesso di portare delle sponsorizzazioni per due milioni di euro, ma alla prova dei fatti non assicurarono alcun reale beneficio economico. Si arrivò così a fine aprile con un buco in bilancio che secondo i giornali locali superava i 10 milioni di euro. Intanto la squadra, a inizio maggio, fu tenuta in vita solo dalla matematica: il presidente Setten si dichiarò ormai rassegnato alla C, rassicurando tramite i quotidiani che si stava tentando di tutto per evitare un doloroso fallimento. Con la sconfitta casalinga dell'11 maggio 2009 contro il Vicenza il Treviso retrocesse aritmeticamente inPrima Divisione a tre giornate dalla fine del campionato.
L'11 luglio 2009 il presidenteSetten, in una conferenza stampa, annunciò l'impossibilità di salvare il Treviso FBC e quindi saltò anche l'iscrizione al campionato di Lega Pro[28][29].
Il 13 luglio 2009 lo stesso presidenteSetten annunciò di aver presentato la richiesta di iscrizione allaSerie D, della futura e nuova società calcistica di Treviso e disse di voler procedere con più calma al cambio della dirigenza e di proprietà, ma laFIGC non accettò l'iscrizione.
Dopo vari tira e molla, in cui sembrava che nella stagione 2009-2010 il Treviso non prendesse parte ad alcun campionato, il 1º settembre il sindacoGobbo annuncia che il Treviso potrà partire dal campionato regionale diEccellenza[30].
La nuovaAssociazione Sportiva Dilettantistica Treviso 2009 è presieduta da Edy Sartori, che ha guidato la cordata, ed è stata iscritta al campionato dilettantistico.
Le difficoltà per la squadra della città non sono tuttavia terminate, visto che è stata protagonista di un campionato sofferto, terminando il girone di andata a ridosso della zona play-out. Ma con le dimissioni diGiorgio Rumignani, il debutto in panchina diNicola Zanini e l'arrivo del neoproprietario Renzo Corvezzo la squadra cambia marcia e ottiene in anticipo la matematica salvezza concludendo il campionato al settimo posto.
I biancocelesti, con l'imprenditore diCessalto al comando chiedono il ripescaggio in Serie D ottenendolo il 5 agosto 2010 quando la squadra viene inserita nel girone C del massimo campionato dilettantistico.
Il 1º maggio 2011 al termine di un testa a testa con ilVenezia durato tutto il campionato, il Treviso guidato daDiego Zanin ottiene l'ultimo punto necessario alla promozione matematica, vincendo con una giornata di anticipo il girone C dellaSerie D.
Il 23 giugno 2011 la società cambia denominazione nell'ineditoFootball Club Treviso, abbandonando la storica dicitura "Foot-Ball Club". La squadra vince il campionato diSeconda Divisione 2011-2012 approdando allaLega Pro Prima Divisione.
Il 13 luglio 2012 viene esclusa dal campionato2012-2013 per problemi economici. Il 16 luglio dopo aver presentato il ricorso viene iscritto al campionato diLega Pro Prima Divisione[31].
La squadra, perso l'allenatoreZanin artefice delle due promozioni consecutive, è affidata adAgenore Maurizi. L'avvio fortemente deficitario della squadra costa il posto al tecnico romano che già il 21 ottobre seguente viene sostituito daGennaro Ruotolo[32].
A dicembre, alla fine del girone d'andata concluso all'ultimo posto in classifica, il presidente Renzo Corvezzo, che aveva chiamato Ruotolo alla guida del Treviso, viene esautorato in favore di Franco Sellitto, il quale, da nuovo amministratore unico voluto dal direttore generale Mario Santoro che con la All Sport si è unito all'impresario edile Tiziano Corrado formando il 51% e cioè la maggioranza, esonera Ruotolo e richiama Maurizi. Ruotolo contesta il licenziamento diffidando del potere decisionale di Sellitto e rimane alla guida del Treviso con la forza, sostenuto dalla squadra e da Corvezzo, il quale afferma:"Il presidente sono io e Ruotolo resta"[33]. La nuova dirigenza ha fatto sapere che chiederà l'intervento della polizia nel caso in cui Ruotolo dirigerà ancora gli allenamenti. Quest'ultimo in merito ha dichiarato:"Tutto fa esperienza, ne prendo atto e vado avanti col mio lavoro, sono molto sereno sotto questo aspetto perché non ho nulla da rimproverarmi. Sono io, a tutti gli effetti, l'allenatore del Treviso Calcio"[34].Ruotolo avrebbe poi insultato, minacciato e lanciato una monetina a Giampaolo Zorzo, corrispondente perLa Gazzetta dello Sport, il quale, minacciato anche dagli ultrà lì presenti, ha annunciato che querelerà l'allenatore[35].
A marzo Ruotolo viene sostituito da Bosi che non riuscirà però ugualmente ad evitare la retrocessione della compagine trevigiana: ancor peggio tuttavia, in seguito il Direttivo dellaLega Pro ritenne inammissibile la domanda d'iscrizione presentata dal Treviso per la nuova stagione, e per il mancato ricorso contro questa decisione si giunse alla seconda esclusione di Treviso dal professionismo nel giro di quattro anni[36].
Dopo difficoltose trattative, in ossequio delle NOIF dellaFIGC e in forza delle 65 stagioni professionistiche pregresse della città diTreviso, una nuova società viene iscritta al campionato di Promozione Veneto 2013-2014, venendo inserita nel girone B. La categoria prescelta, di assai basso livello, fu conseguenza sia di demeriti sportivi, per essere andati incontro a due fallimenti temporalmente molto ravvicinati, sia di insufficienze finanziarie, dato che per la reiscrizione in Promozione non sono previsti dalle NOIF particolari gravami economici a differenza delle categorie superiori[37]. Al termine della stagione, il Treviso, ottiene la promozione inEccellenza.
Dopo due stagioni, sempre nel massimo livello regionale, la società, nell'estate del 2016, cambia proprietà, passando dalla gestione di Paolo Pini e Bruno Gemin a quella dell'imprenditore trevigiano Tiziano Nardin[38]. A novembre dello stesso tuttavia, Nardin, cede il Treviso ad una cordata di imprenditori ferraresi, guidati da Massimiliano Vissoli, che ne diventa proprietario, almeno dal punto di vista legale[39]. Nei giorni successivi, la trattativa salta, con conseguenti problemi legati alla prima squadra[40]. Successivamente, una seconda trattativa, viene portata avanti, con l'imprenditore mantovano Claudio Dondi, che diventa il nuovo proprietario senza però poter operare i tesseramenti (per laFIGC il presidente è Nardin)[39]. Quest'ultimo problema, impedisce al Treviso di scendere in campo nelle gare valide per la 18ª, 19ª e 20ª giornata. Il Treviso, nei giorni successivi, riesce a tesserare un gruppo di giocatori svincolati, permettendo così alla società di scendere in campo nella gara valida per la 21ª giornata, facendo registrare però la sconfitta più ampia nella storia del club trevigiano[41]. Il 16 marzo, infine, dopo una lunga trattativa, Tiziano Nardin e Claudio Dondi cedono la società a Luca Visentin[42], imprenditore trevigiano ed ex consigliere d'amministrazione e vicepresidente dellaTriestina, che ingaggia come allenatore Michele Arcuri[43]. Al termine, dopo aver vinto 2-1 con l'Union Pro, la squadra, piazzatosi penultima in classifica, retrocede inPromozione.
La stagione successiva, il nuovo presidente Visentin punta all'immediato ritorno in Eccellenza scegliendoAlessio Pala come tecnico, ma con l'allenatore bergamasco non si crea il giusto feeling con la squadra nonostante i biancazzurri veleggiasero in zona play-off, a gennaio 2018 lo stesso Pala rassegna le dimissioni in favore di Cristiano Graziano (ex calciatore del Treviso negli anni '90) con la quale raggiunse e vinse la finale di Coppa Italia Promozione Veneto contro l'LEO Oderzo per 3-0. Vittoria che valse il primo posto in graduatoria per il ripescaggio, come società avente diritto, inEccellenza della Sezione regionale della FIGC per la stagione 2018-2019. Promozione ratificata dal Comitato Regionale Veneto FIGC-LND nel Comunicato Ufficiale del 5 luglio 2018.
Il 2 novembre 2018 Luca Visentin decide di cedere il sodalizio sportivo ad Atlantis Sport Management con sede a Londra, che annuncia un progetto di rilancio del club biancoceleste che si rivela ben presto illusorio. La nuova proprietà nomina nuovo Presidente Stefano Realini e direttore dell’area tecnica Claudio Capuzzo, ma la prima squadra viene smantellata e va incontro a una lunga serie di sconfitte consecutive che la portano all'ultimo posto e alla retrocessione inPromozione.
Nel frattempo il 13 giugno 2019 viene fondato un nuovo club, laTreviso Academy Società Sportiva Dilettantistica, attraverso la fusione traNervesa eTreviso Academy, società autonoma di puro settore giovanile nata nel 2011 per affiancare l'allora F.C. Treviso. Il club nasce al fianco del consorzio "Treviso siamo noi", con l'intento si rilanciare il calcio a Treviso sul modello del basket cittadino con laUniverso Treviso Basket. La squadra riparte dallaPromozione, categoria in cui non si iscrive l'A.C.D. Treviso dopo settimane di voci contrastanti sul suo futuro. La tradizione centenaria del Treviso viene quindi raccolta dal nuovo club, il Treviso Academy.
Nell'estate del 2021 la società biancazzurra cambia denominazione inTreviso FBC 1993 e viene ripescata inEccellenza a causa della sospensione del campionato diPromozione per via dellaPandemia di COVID-19 in Italia mentre i trevigiani si trovavano primi nel proprio girone. Dopo aver fallito la promozione nella massima serie dilettantistica perdendo lo spareggio contro ilMontecchio ai rigori, nella stagione 2022-2023 vince il girone B del campionato di Eccellenza Veneto tornando in Serie D dopo 10 anni d'assenza in un campionato nazionale dopo un lungo testa a testa con Calvi Noale, Portomansuè e Godigese: decisiva la vittoria all'ultima giornata al Tenni nel derby colGiorgione per 2-0.[44]Approdata nel massimo campionato dilettantistico, i biancazzurri concludono al terzo posto venendo eliminati da subito nella semifinale play-off contro ilBassano.[1]La stagione successiva vede ancora i biancocelesti in lotta per un posto in Serie C in un testa a testa contro leDolomiti Bellunesi, ma dopo un tentativo di rimonta in classifica nell'ultimo periodo di campionato invano e un cambio di allenatore (Fabrizio Cacciatore fu esonerato per far posto a Carmine Parlato) dovettero arrendersi ai rosaverdi che furono promossi all'ultima giornata. Il Treviso partecipa quindi ai play-off del girone dove, dopo aver battuto gli storici rivali mestrini, persero in finale contro l'Adriese.
| Cronistoria del Treviso Foot Ball Club 1993 S.S.D. |
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I colori sociali del Treviso sono il bianco e il celeste, gli stessi presenti nel gonfalone della città. La prima squadra ad adottare questi colori fu la Tarvisium. Nel 1914 si organizzò il primo torneoCittà di Treviso con il rinato Treviso Foot-Ball Club, ricostituito un anno prima, che indossò la maglia biancoceleste.
Dal 1909, anno della nascita, al 1914, anno dell'affiliazione alla FIGC, i colori sociali erano il bianco e il nero[47]. La maglia era per metà bianca e per metà nera.
Storicamente il Treviso ha adottato stemmi che ricalcano quello comunale, ovvero la croce bianca su sfondo rosso con due stelle ad otto punte nei due cantoni superiori, con il tutto sormontato da una corona.
L'inno ufficiale della squadra è stato dal 1998 al 2009, anno del fallimentoIl calcio del sorriso. La musica è stata composta dal trevigianoRed Canzian, componente deiPooh e il testo da Miki Porru.
L'inno è stato presentato ufficialmente domenica 22 novembre 1998 allo stadio Omobono Tenni, in occasione della partita Treviso-Lucchese, undicesima giornata del campionato di Serie B. Alla presentazione, prima della partita, Canzian ha cantato con i propri figliChiara (voce) e Philipp (pianoforte).

Il primo campo da gioco del Treviso fu ottenuto nella piazza d'Armi diSanta Maria del Rovere, quartiere del comune veneto. Qui i trevigiani vi disputarono i propri incontri casalinghi dal 1909 al 1913, per poi spostarsi, fino al 1916, nei magazzini De Donà. Successivamente, fu utilizzato uno spazio nelvillaggio Eden, per un solo anno.
Nel 1917 il campo da gioco fu nuovamente spostato, questa volta al collegio Vittorino da Feltre, appena fuori porta Fra' Giocondo. Dal 1919 al 1920 fu utilizzato Van Den Borre, per poi far nuovamente ritorno a Santa Maria del Rovere, questa volta al Nuovo Campo, che sarà utilizzato fino al 1933.
Dal 1933 i trevigiani hanno disputato tutte le gare interne nello stadio Comunale Del Littorio, dal 1963stadio Omobono Tenni[48], dedicato alla memoria delmotociclistaOmobono Tenni,tiranese di nascita ma trevigiano d'adozione.
Solo in alcune occasioni il Treviso ha dovuto traslocare: nella stagione1997-1998 presso gli impianti dirugby dellostadio Comunale di Monigo, causa ristrutturazione straordinaria del proprio impianto, e nell'inizio della stagione2005-2006 presso lostadio Euganeo diPadova, causa inadeguamento alla normativa sulla sicurezza negli stadi.
Nella stagione2016-2017, dalla 17ª giornata (19 febbraio 2017)[49], fino alla 27ª giornata (2 aprile 2017)[50], le gare in casa del Treviso, si sono svolte al Comunale diGiavera del Montello, per problemi riguardanti la società e ilComune di Treviso. La partita valida per la 29ª giornata (23 aprile 2017), si è invece svolta, al Comunale diVolpago del Montello[51].
Il Treviso svolge le sue sedute di allenamento allo stadio Gipo Viani diNervesa della Battaglia.
Di seguito l'elenco degli gli sponsor tecnici[52].
Il settore giovanile della Treviso Academy è composto da 18 formazioni, divise in una o più annate per alcune categorie: Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti, Pulcini, Primi Calci e Piccoli Amici[54].
Per la stagione 2019-2020 le squadre giovanili si dividono tra lo stadio diQuinto di Treviso (Esordienti, Pulcini, Primi Calci e Piccoli Amici) e il campo di San Bartolomeo a Treviso (Giovanissimi, Esordienti, Pulcini, Primi calci e Piccoli amici). Altre formazioni si allenano allo stadio Gipo Viani diNervesa (Juniores, Allievi 2003 e Allievi 2004, Giovanissimi 2005 e Giovanissimi 2006, Esordienti 2007 e Esordienti 2008, Pulcini 2009, Pulcini 2010)[54].
Di seguito l'elenco di tutti gli allenatori e i presidenti della storia della società[55][56].
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 1º | Prima Categoria | 2 | 1920-1921 | 1921-1922 | 3 |
| Serie A | 1 | 2005-2006 | |||
| 2º | Promozione | 2 | 1914-1915 | 1919-1920 | 25 |
| Seconda Divisione | 3 | 1922-1923 | 1925-1926 | ||
| Prima Divisione | 3 | 1926-1927 | 1928-1929 | ||
| Serie B-C Alta Italia | 1 | 1945-1946 | |||
| Serie B | 16 | 1946-1947 | 2008-2009 | ||
| 3º | Prima Divisione | 6 | 1929-1930 | 1934-1935 | 46 |
| Serie C | 29 | 1935-1936 | 1977-1978 | ||
| Serie C1 | 10 | 1978-1979 | 2002-2003 | ||
| Lega Pro Prima Divisione | 1 | 2012-2013 | |||
| 4º | Campionato Interregionale - Prima Categoria | 1 | 1957-1958 | 15 | |
| Serie D | 6 | 1972-1973 | 2025-2026 | ||
| Serie C2 | 7 | 1985-1986 | 1995-1996 | ||
| Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2011-2012 | |||
| 5º | Campionato Interregionale | 1 | 1991-1992 | 5 | |
| Campionato Nazionale Dilettanti | 3 | 1992-1993 | 1994-1995 | ||
| Serie D | 1 | 2010-2011 | |||
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 1º | Terza Divisione | 1 | 1924-1925 | 8 | |
| Eccellenza | 7 | 2009-2010 | 2022-2023 | ||
| 2º | Promozione | 6 | 2013-2014 | 2020-2021 | 4 |
| Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Coppa Italia | 22 | 1922 | 2012-2013 | 22 |
| Coppa Alta Italia | 1 | 1946 | 1 | |
| Coppa Aldo Fiorini | 1 | 1943 | 1 | |
| Coppa Arpinati | 1 | 1927 | 1 | |
| Coppa Italia Semiprofessionisti | 8 | 1973-1974 | 1980-1981 | 24 |
| Coppa Italia Serie C | 14 | 1981-1982 | 2002-2003 | |
| Coppa Italia Lega Pro | 2 | 2011-2012 | 2012-2013 | |
| Supercoppa di Lega di Serie C | 1 | 2003 | 1 | |
| Supercoppa di Lega di Seconda Divisione | 1 | 2012 | 1 | |
| Coppa Italia Serie D | 2 | 2010-2011 | 2023-2024 | 2 |
| Poule Scudetto | 2 | 1994-1995 | 2010-2011 | 2 |
| Coppa Italia Dilettanti | 1 | 1992-1993 | 1 | |
| Coppa Ottorino Mattei | 1 | 1957-1958 | 1 | |
| Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Coppa Anglo-Italiana | 1 | 1978 | 1 | |
Il livello più alto raggiunto dal Treviso è stata la prima divisione nazionale, nella quale conta tre partecipazioni traPrima Categoria eSerie A.
Le competizioni vinte sono state unaCoppa Italia Dilettanti nel 1993, unaSupercoppa di Lega di Serie C nel 2003, una Coppa Italia Promozione nel 2018, tre campionati diSerie C nel 1950, 1997 e 2003, due campionati diSerie C2 nel 1996 e nel 2012, tre diSerie D nel 1975, 1995 e 2011, unaTerza Divisione nel 1925 e uno diEccellenza nel 2023.
Le promozioni nelle categorie superiori sono state tredici più quattro ripescaggi; mentre le retrocessioni sono state quindici.

Il calciatore con più presenze con la maglia del Treviso è Silvano Colusso, che ha totalizzato 350 presenze tra il 1968 e il 1971 e ancora dal 1974 al 1982.Il calciatore che conta più reti è invece Flavio Fiorio, che ha messo a segno 63 centri tra il 1994 e il 1998.
Record di presenze
| Record di reti
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Gli ultras del Treviso trovano posto allo stadio Tenni nella Curva Sud “Di Maio”, intitolata nel 1998 a Fabio Di Maio, ultras biancoceleste scomparso il 1º febbraio 1998 dopo la partita Treviso-Cagliari, disputata allo stadio di Monigo.
Il movimento ultras trevigiano nasce nel 1989 con la fondazione del gruppoUltras Treviso. Negli anni successivi si formarono altri gruppi, tra cui iWhite and Blue Supporters (1996), laBlu Army (1997) e iNew Korps.
Dai primi anni 2000 fino a oggi, il tifo organizzato si riconosce principalmente dietro lo striscioneTreviso 1909.
Negli anni ’80 gli ultras del Treviso avevano stretto un’amicizia con i tifosi delVicenza, interrotta nei primi anni ’90. Fino alla fine dello stesso decennio esistette anche un legame con la tifoseria delPiacenza, ma a seguito di alcuni episodi questo rapporto si incrinò definitivamente.
La rivalità più sentita dai sostenitori trevigiani è quella con ilVenezia, alimentata dalla vicinanza geografica tra le due città. Un’altra rivalità, seppur meno accesa e senza episodi di scontro diretto, è con ilMestre. Forti antagonismi esistono anche conModena,Pistoiese,Cosenza,Ternana,Livorno,Vicenza,Padova,Atalanta eBrescia.
Con laTriestina la rivalità ha radici storiche, legate ai numerosi confronti diretti tra le due squadre. Le tensioni si intensificarono nellastagione 1994-1995, quando si verificò un violento scontro tra le due tifoserie e quando Treviso e Triestina si contesero la vittoria del campionato di Serie D, conquistata infine dai trevigiani proprio a Trieste.
| Treviso Foot Ball Club 1993 S.S.D. | |
|---|---|
| Club: | Voce principale |
| Storia: | Cronistoria |
| Impianti: | Stadio Omobono Tenni ·Stadio comunale di Monigo ·Stadio Euganeo |
| Statistiche e record: | Statistiche e record |
| Persone: | Calciatori(Categoria) ·Allenatori ·Dirigenti ·Presidenti |
| Rivalità: | Derby veneti |
| Altro: | Stagioni |
| Squadre di calcio vincitrici dellaSupercoppa Serie C – Cronologia | |
|---|---|
| Supercoppa di Lega di Serie C | Siena (2000) ·Modena (2001) ·Ascoli (2002) ·Treviso (2003) ·Arezzo (2004) ·Rimini (2005) |
| Supercoppa di Lega di Serie C1 | Spezia (2006) ·Grosseto (2007) ·Sassuolo (2008) |
| Supercoppa di Lega di Prima Divisione | Gallipoli (2009) ·Novara (2010) ·Nocerina (2011) ·Spezia (2012) ·Avellino (2013) ·Perugia (2014) |
| Supercoppa di Lega Pro | Novara (2015) ·SPAL (2016) ·Foggia (2017) |
| Supercoppa Serie C | Padova (2018) ·Pordenone (2019) ·2020 ·Ternana (2021) ·Modena (2022) ·Catanzaro (2023) ·Cesena (2024) ·Virtus Entella (2025) |
| Campioni italiani DDIN:Monza (1927) ·Edera Trieste (1928) Campioni neopromossi in B:Spezia (1929) ·Udinese (1930) | |