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Treonina

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Treonina
formula di struttura
formula di struttura
Modello 3D della L-treonina
Modello 3D della L-treonina
NomeIUPAC
L-treonina
Abbreviazioni
T
Thr
Nomi alternativi
acido 2(S)-ammino-3(R)-idrossibutanoico

acido α-amminico-β-idrossibutirrico

Caratteristiche generali
Formula bruta omolecolareC4H9NO3
Massa molecolare (u)119,12
Aspettosolido cristallino bianco
Numero CAS80-68-2
Numero EINECS201-300-6
PubChem6288 e6971019
DrugBankDBDB00156
SMILES
C[C@H]([C@@H](C(=O)O)N)O
Proprietà chimico-fisiche
Costante di dissociazione acida a 293 KpK1: 2,09

pK2: 9,10

Punto isoelettrico5,64
Solubilità inacqua200 g/L a 298 K
Coefficiente di ripartizione1-ottanolo/acqua-0.7
Temperatura di fusione255 °C (528 K)
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)−807,2
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)3098(intraperitoneale, ratto)
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

LaTreonina,Thr oT[2], è un α-amminoacido utilizzato nella biosintesi delleproteine. La sua struttura contiene un gruppocarbossilico, che in condizioni fisiologiche si presenta in forma deprotonataCOO{\displaystyle {\ce {-COO-}}}; rispetto a questo troviamo in posizione α unafunzione amminica primaria che in condizioni fisiologiche si presenta in forma protonataNH3+{\displaystyle {\ce {-NH3+}}}, ed una catena laterale polare contenente ungruppo ossidrilicoOH{\displaystyle {\ce {-OH}}}. Nelle condizioni di pH fisiologico la Treonina si trova comezwitterione neutro e polare. Essa è unaminoacido essenziale in quanto non viene sintetizzato dal corpo umano: può solo essere assunto attraverso la dieta. Quando ci si riferisce alla Treonina si intende la L-treonina, ossia lostereoisomero acido-(2S,3R)-2-amino-3-idrossibutanoico, questa infatti è la configurazione naturale.[3]

Fonti alimentari

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico:leggi le avvertenze.

La treonina è uno degliamminoacidi di cui sono composteproteine epeptidi, sia animali che vegetali. Si assume che, per un adulto, il fabbisogno giornaliero sia di 15 mg/kg di peso corporeo.[4] Gli esempi nella tabella seguente riportano le più abbondanti fonti alimentari di Treonina basata su 100 g di alimento; la percentuale è indicata sulla quantità totale di proteine.[5]

AlimentoTreonina

[g/100 g di alimento]

Proteine

[g/100 g di alimento]

Treonina/Proteine

[%]

Albume disidratato3,6981,12,99
Proteine di soia isolate3,1488,322,77
Spirulina disidratata2,2957,471,32
Merluzzo2,7562,821,73
Soia1,9549,20,96
Farina di arachidi1,7952,20,93
Latte in polvere1,635,50,57
Fesa di vitello1,5635,730,56
Manzo sgrassato cotto1,5629,70,46
Parmigiano1,5337,860,58
Farina di soia1,5138,090,58
Pancetta affumicata1,533,920,51
Carne di coniglio cotto1,4833,020,49
Grana1,3235,750,47

Negli alimenti indicati la Treonina è presente quasi esclusivamente come residuo peptidico e non in forma libera.

Storia

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La Treonina è stato l’ultimo tra i 20 comuni amminoacidi proteici ad essere scoperto. È stata individuata nel 1936 ad opera di William Cumming Rose, in collaborazione con Curtis Meyer. Questo amminoacido è stato chiamato Treonina in quanto simile nella struttura all'acido treonico, unmonosaccaride di formula molecolareC4H8O5{\displaystyle {\ce {C4H8O5}}}.[6]

Chimica

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Stereochimica

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Tra gli amminoacidi proteinogenici la Treonina fa parte, assiemeall'isoleucina, della ristretta famiglia di α-amminoacidi naturali contenenti due centri stereogenici. I possibili stereoisomeri sono quattro e posseggono rispettivamenteconfigurazione assoluta: (2S,3R), (2R,3S), (2S,3S) e (2R,3R). Quando si parla di L-treonina ci si riferisce allo stereoisomero (2S,3R), il più rappresentato in natura. Raramente è possibile trovare in composti biologici lo stereoisomero (2S,3S) chiamato L-allotreonina[2], principalmente come metabolita vegetale.[7]

 
L-Treonina (2S,3R) eD-Treonina (2R,3S)
 
L-allo-Treonina (2S,3S) eD-allo-Treonina (2R,3R)

Biochimica

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La Treonina fa parte degli amminoacidi con catena lateralepolare. All'interno delle proteine i residui di treonina si possono trovare nella porzione centrale della struttura secondaria difoglietto β: solo per questo amminoacido risulta essere la posizione preferenziale.[8][9]

Quando presenti in α eliche i residui di treonina modificano la normale struttura delle stesse:[10] la catena laterale della treonina forma spesso legami ad idrogeno con la serina dando luogo a motivi riccorrenti, come l'ST-turn[11], ST-motif[12][13] e ST-staple.[14][15]

Analogamente allaserina, il suo gruppo laterale può subire reazione diO-glicosilazione, cioè l'addizione di una molecola diglucosio, oltre a fosforilazione (conserina,tirosina,idrossiprolina eidrossilisina): questa è una caratteristica fondamentale, per esempio, per spiegare il funzionamento, deirecettori cellulari di membrana.

Biosintesi

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Biosintesi della Treonina
Biosintesi della Treonina nella E.coli e C.glutamicum

La Treonina, come accennato, non viene sintetizzata nel corpo umano, ma una sua sintesi può essere riscontrata in altri tipi di organismi. La biosintesi della Treonina inE.coli comincia con la formazione delpiruvato a partire dal glucosio tramite laglicolisi.[16] Il piruvato viene ossidato adacido ossalacetico ad opera delpiruvato carbossilasi. Quest'ultimo subisce il trasferimento di un gruppo amminico per mezzo dellaaspartato transaminasi per formareL-aspartato.[17] A partire dall'L-aspartato cominciano una serie di vie metaboliche che conducono alla sintesi di diversi amminoacidi:Lisina,Metionina,Isoleucina,Glicina e Treonina; nello schema a fianco è riportata la sola via che conduce all'amminoacido di interesse.[18] Nella fattispecie:

  1. Lo L-aspartato vienefosforilato ad aspartil-β-fosfato per mezzo dell'enzimaaspartato chinasi consumandoATP. A questo livello si ha ilcontrollo inibitorio della via di sintesi tramiteretroinibizione da prodotto finale data dalla Treonina stessa.
  2. A questo punto il substrato subisce unariduzione con rimozione del gruppo fosfato e formazione delgruppo aldeidico della aspartil semialdeide ad opera dellaaspartato-semialdeide deidrogenasi, consumandoNADPH+H+{\displaystyle {\ce {NADPH + H+}}}.
  3. Successivamente la aspartil semialdeide viene ridotta a L-omoserina ad operadell'omoserina deidrogenasi, consumando ulterioreNADPH+H+{\displaystyle {\ce {NADPH + H+}}}.
  4. Quindi si ha una O-fosforilazione della L-omoserina ad opera della omoserina chinasi a produrre la 4-fosfo-L-omoserina consumando ATP.
  5. Quest'ultima viene de-fosforilata ad opera dellaliasi treonina sintasi formando la L-treonina.[16]

Catabolismo

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La L-treonina ècatabolizzata in un sistema complesso di vie metaboliche, che in quanto tale è difficilmente razionalizzabile unitariamente. Complessivamente esistono quattro principali vie di degradazione:[19]

Schema del catabolismo della treonina
  1. Nella prima la Treonina è catabolizzata dalla treonina deidratasi a 2-ossabutanoato, il quale è convertito a propanoil-CoA[20]
  2. Nella seconda via la treonina èossidata dallaL-treonina 3-deidrogenasi a formare L-2-ammino-3-ossobutanoato tramiteNAD+{\displaystyle {\ce {NAD+}}}, scisso successivamente dal 2-ammino-3-chetobutirrato CoA ligasi in glicina ed acetil-CoA: questa via è stata osservata inarchibatteri[21],batteri[22],funghi[23],uccelli[24] emammiferi[25]. In assenza dell'ultimo enzima lo L-2-ammino-3-ossobutanoato si converte in 1-ammino-2-propanone; quest'ultimo può essere trasformato inmetilgliossale, grazie a l'ossigeno e aammino ossidasi.[26]
  3. Nella terza via metabolica, differentemente da quanto detto per la seconda, anziché in metilgliossale la L-treonina viene trasformata in (R)-ammino-2-propanolo O-2 fosfato, grazie all'azione della L-treonina chinasi.[27]
  4. Nella quarta via scinde la treonina direttamente inglicina edacetaldeide tramite l'enzima L-treonina aldolasi; quest'ultima via è stata dimostrata grazie a studi su alcuni ceppi diPseudomonas putida.[28]

Nessuna di queste vie è completamente rappresentata in un unico organismo: lo schema riportato è il sunto della gran parte delle vie metaboliche scoperte.

Produzione

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Lo schema riporta in maniera essenziale le fasi di produzione della L-treonina per via fermentativa.

La L-treonina non viene prodotta per sintesi chimica, in quanto il processo risulta economicamente poco conveniente, a causa della formazione deldiastereoisomero (2S,3S) che rende troppo costosa la purificazione del prodotto.[29][30] Si predilige quindi la sintesi perfermentazione, utilizzando unbioreattore in cui si fa avvenire la crescita di opportuni batteri ingegnerizzati allo scopo di produrre grandi quantità di L-treonina in manierastereoselettiva. Una volta conclusa la fase di fermentazione, vi è una separazione della biomassa cellulare con tecniche diultrafiltrazione ocentrifugazione: la biomassa ottenuta può essere utilizzata nella formulazione di fertilizzanti.[31] In passato, a questo punto, si procedeva con una separazione incolonna a scambio ionico degli aminoacidi, ma questa tecnica è caduta in disuso a fronte di progressi in campo tecnico.[29][31] Attualmente si procede con il trattamento delle acque madri aggiustando ilpH della miscela ottenuta: il controllo del pH è di estrema importanza per le successive fasi dicristallizzazione, si riscontra infatti che certi amminoacidi cristallizzano solo da soluzioni che si trovano in uno specifico range di pH. È quindi necessario il suo controllo per ottenere una cristallizzazione in maniera selettiva verso un amminoacido e il più quantitativa possibile.[32][33] La lavorazione procede con successive fasi di concentrazione termica, e infine si fa avvenire la cristallizzazione della L-Treonina.[29] L'ultima fase della produzione è la separazione dei cristalli dalle acque madri, che vengono riciclate, e l'essiccamento del prodotto ottenuto.[31][32]

Utilizzi

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico:leggi le avvertenze.

Uomo

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Si possono trovare commercialmente miscele di amminoacidi contenenti anche la treonina, generalmente utilizzati per la nutrizione parenterale.[34]

Si è studiata la sua applicazione nell'ambito dellaneurologia per il trattamento di patologie come lasclerosi laterale amiotrofica[35][36], lasclerosi multipla[37][38][39] espasticità[40]: non risultano ancora evidenze scientifiche circa l'utilità di terapie di questo tipo, ed anzi in taluni casi si sono evidenziati addirittura possibili trend negativi, ancora da dimostrare.[35]

Allevamento

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Integratori di L-treonina sono utilizzati anche nell'industria della produzione di mangimi: nella fattispecie è stato provato come possa migliorare l'immunità, la salute intestinale, le capacitàantiossidanti e la performance di crescita dei polli in tenera età.[41] Una sua supplementazione in eccesso in galline ovaiole ha dimostrato anche l'incremento delle prestazioni di posa e dell'unità Haugh.[42] Entrambi i fattori descritti risultano essere importanti perché limitano l'impiego di risorse naturali.

Organocatalisi

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Molti derivarti della Treonina, particolarmente gli O-terz-butildimetilsilil derivati, sono utilizzati comeorganocatalizzatori nelle reazioni dicondensazione aldolica stereoselettiva, e varianti di essa, dichetoni ciclici conaldeidi: il meccanismo d'azione è quello viaenammina e la tecnica fornisce buonerese con elevatieccessi enantiomerici.[43][44][45][46] L'utilizzo di questicatalizzatori risulta particolarmente utile, in quanto la L-treonina è commercialmente disponibile in forma enantiopura a prezzi molto accessibili.

Note

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  1. ^Scheda tecnica della L-treonina Merk, susigmaaldrich.com.URL consultato il 14/11/2018.
  2. ^ab(EN) IUPAC-IUB Joint Commission on Biochemical Nomenclature,Nomenclature and symbolism for amino acids and peptides (Recommendations 1983) (XML), inPure and Applied Chemistry, vol. 56, n. 5, 1º gennaio 1984, pp. 595-624,DOI:10.1351/pac198456050595.URL consultato il 9 novembre 2018.
  3. ^ Lehninger, Albert L. e Cox, Michael M.,Lehninger principles of biochemistry., 3rd ed., Worth Publishers, 2000,ISBN 1572591536,OCLC 42619569.URL consultato il 12 dicembre 2018.
  4. ^(EN) Sudhir Borgonha, Meredith M. Regan e Seung-Ho Oh,Threonine requirement of healthy adults, derived with a 24-h indicator amino acid balance technique, inThe American Journal of Clinical Nutrition, vol. 75, n. 4, 2002-4, pp. 698-704,DOI:10.1093/ajcn/75.4.698.URL consultato il 9 novembre 2018.
  5. ^(EN)USDA Food Composition Databases, sundb.nal.usda.gov.URL consultato il 9 novembre 2018(archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2020).
  6. ^(EN) Robert D. Simoni, Robert L. Hill e Martha Vaughan,The Discovery of the Amino Acid Threonine: the Work of William C. Rose, inJournal of Biological Chemistry, vol. 277, n. 37, 13 settembre 2002, pp. e25–e25.URL consultato il 9 novembre 2018.
  7. ^(EN)Human Metabolome Database: Showing metabocard for L-Allothreonine (HMDB0004041), suhmdb.ca.URL consultato il 9 novembre 2018.
  8. ^(EN) Nicholus Bhattacharjee e Parbati Biswas,Position-specific propensities of amino acids in the β-strand, inBMC Structural Biology, vol. 10, 28 settembre 2010, p. 29,DOI:10.1186/1472-6807-10-29.URL consultato il 13 novembre 2018.
  9. ^(EN) Patrice Koehl e Michael Levitt,Structure-based conformational preferences of amino acids, inProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, vol. 96, n. 22, 26 ottobre 1999, pp. 12524-12529.URL consultato il 13 novembre 2018.
  10. ^(EN) Juan A. Ballesteros, Xavier Deupi e Mireia Olivella,Serine and Threonine Residues Bend α-Helices in the χ1=g− Conformation, inBiophysical Journal, vol. 79, n. 5, 2000-11, pp. 2754-2760,DOI:10.1016/s0006-3495(00)76514-3.URL consultato il 14 novembre 2018.
  11. ^(EN) William J. Duddy, J. Willem M. Nissink e Frank H. Allen,Mimicry by asx- and ST-turns of the four main types of β-turn in proteins, inProtein Science : A Publication of the Protein Society, vol. 13, n. 11, 2004-11, pp. 3051-3055,DOI:10.1110/ps.04920904.URL consultato il 14 novembre 2018.
  12. ^(EN) Wan W., Milner-Whine E.J.,A recurring two-hydrogen-bond motif incorporating A serine or threonine residue is found both at α-helical N termini and in other situations, inJournal of Molecular Biology, vol. 286, n. 5, 12 marzo 1999, pp. 1651-1662,DOI:10.1006/jmbi.1999.2551.URL consultato il 14 novembre 2018.
  13. ^(EN) Alexandre Atkinson, Jérôme Graton e Jean-Yves Le Questel,Insights into a highly conserved network of hydrogen bonds in the agonist binding site of nicotinic acetylcholine receptors: A structural and theoretical study, inProteins: Structure, Function, and Bioinformatics, vol. 82, n. 10, 28 giugno 2014, pp. 2303-2317,DOI:10.1002/prot.24589.URL consultato il 14 novembre 2018.
  14. ^(EN) Gray T.M., Matthews B.W.,Intrahelical hydrogen bonding of serine, threonine and cysteine residues within α-helices and its relevance to membrane-bound proteins, inJournal of Molecular Biology, vol. 175, n. 1, 5 maggio 1984, pp. 75-81,DOI:10.1016/0022-2836(84)90446-7.URL consultato il 14 novembre 2018.
  15. ^(EN) Ballesteros J.A., Deupi X., Olivella M., Haaksma E.E.J., Pardo L.,Serine and Threonine Residues Bend α-Helices in the χ1 = g− Conformation, inBiophysical Journal, vol. 79, n. 5, 1º novembre 2000, pp. 2754-2760,DOI:10.1016/S0006-3495(00)76514-3.URL consultato il 14 novembre 2018.
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  17. ^(EN) G. S. Andriiash, G. M. Zabolotnа, A. F. Tkachenko, Ya. B. Blume and S. М. Shulga,Threonine Synthesis of Brevibacterium Flavum Mutant Strain, Jacob Coleman.
  18. ^(EN) Atsushi Yokota e Isamu SHIIO,Dihydrodipicolinate synthase deficiency of Brevibacterium flavum strain BB69, a threonine-producing mutant with a feedback-resistant homoserine dehydrogenase., inAgricultural and Biological Chemistry, vol. 54, n. 2, 1990, pp. 547-548,DOI:10.1271/bbb1961.54.547.URL consultato il 12 novembre 2018.
  19. ^(EN)MetaCyc superpathway of L-threonine metabolism, subiocyc.org.URL consultato il 13 novembre 2018.
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  23. ^(EN) S. V. Kovaleva, A. I. Dorozhko e S. E. Rabinovich,[Kinetic and allosteric properties of highly-purified, biosynthetic L-threonine dehydrogenase from brewer's yeast Saccharomyces carlsbergensis], inBiokhimiia (Moscow, Russia), vol. 49, n. 4, 1984-4, pp. 540-546.URL consultato il 13 novembre 2018.
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V · D · M
Amminoacidi
Proteinogenici
Amminoacidi L-αAcido L-aspartico ·Acido L-glutammico · L-Alanina · L-Arginina · L-Asparagina · L-Cisteina · L-Fenilalanina ·Glicina · L-Glutammina · L-Isoleucina · L-Istidina · L-Leucina · L-Lisina · L-Metionina · L-Pirrolisina · L-Prolina · L-Selenocisteina · L-Serina · L-Tirosina · L-Treonina · L-Triptofano · L-Valina
Non proteinogenici
Amminoacidi D-αAcido D-aspartico ·Acido D-glutammico · D-Alanina · D-Arginina · D-Asparagina · D-Cisteina · D-Fenilalanina · D-Glutammina · D-Isoleucina · D-Istidina · D-Leucina · D-Lisina · D-Metionina · D-Pirrolisina · D-Prolina · D-Selenocisteina · D-Serina · D-Tirosina · D-Treonina · D-Triptofano · D-Valina ·Alliina ·Isoalliina
Amminoacidi L-αS-metilcisteina ·L-terzleucina
Amminoacidi α senza stereocentriAcido 2-amminoisobutirrico ·Acido 2-amminomuconico ·Deidroalanina
Amminoacidi α con uno stereocentro5-idrossitriptofano ·Acido α-amminobutirrico ·Acido carbossiglutammico ·Acido ibotenico ·Acido quisqualico ·Canavanina ·Citrullina ·Ipoglicina ·Levodopa ·Norleucina ·Norvalina ·Omocisteina ·Ornitina ·Penicillamina ·Tiroxina
Amminoacidi α con più stereocentriAcido diaminopimelico ·Cistationina ·Cistina ·Lantionina ·Metillantionina
Amminoacidi α non-ammine primarieAcido N-metil-D-aspartico ·Acido N-metil-L-aspartico ·Acido pipecolico ·Carnitina ·Cicloalliina ·Idrossiprolina ·Sarcosina
Amminoacidi non-αβ-alanina ·β-leucina ·Acido β-amminobutirrico ·Acido γ-amminobutirrico ·Acido 2-amminobenzoico ·Acido 3-amminobenzoico ·Acido 4-amminobenzoico ·Acido 3-amminolevulinico ·Acido 5-amminolevulinico ·Baclofene ·Pregabalin
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